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mercoledì 6 gennaio 2016
Fine dell'inquinamento atmosferico a Monza?
“Finalmente Giove pluvio, vista l’inerzia degli amministratori locali, si è preso carico della salute dei monzesi,” commenta Atos Scandellari presidente del locale circolo Legambiente.
Dopo ben 35 giorni consecutivi di superamento del valore massimo giornaliero ammissibile per il PM10 (50µg/m³) le condizione meteo sono cambiate ed hanno permesso di disperdere le particelle inquinanti, ma non di ridurne la produzione. Un mese di aria insalubre in cui le concentrazioni delle micropolveri hanno superato anche il doppio del valore ammesso dalla legge (115 µg/m³ il 15 dicembre 2015).
“In estate siamo chiusi nella camera a gas dell’ozono, in inverno in quella del particolato sottile, in autunno e primavera il biossido d’azoto ci propina la dose di mantenimento. Non è più possibile andare avanti così”. Prosegue Scandellari. “Ora ci aspettiamo che dalle parole si passi ai fatti. Chiediamo al Sindaco di Monza di inserire, nel bilancio 2016, i finanziamenti necessari per dare atto a quanto concordato al Ministero dell’Ambiente. Questo al fine di ridurre le probabilità che si realizzino altri periodi di emergenza e per risanare l’aria monzese indipendentemente dalle condizioni climatiche”.
Il 30 Novembre scorso l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha pubblicato il suo annuale rapporto “Qualità dell’aria in Europa”. I dati esposti confermano il grave stato di sofferenza, presente in quasi tutti gli stati europei, della qualità dell’aria, ma anche dell’ambiente.
Il rapporto rimarca i gravi effetti dell’inquinamento sulla salute delle persone stimando in oltre 524.000 i decessi prematuri in tutta Europa (dai bambini agli anziani). In Italia è stato stimato un valore di oltre 84.000 persone (16% circa del totale).
“Chiediamo alla Lombardia il coraggio di una strategia che contempli, in cinque anni, il raddoppio del numero di viaggiatori trasportati dal TPL - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Cioè, chiediamo di ribaltare le previsioni del Piano Regionale della Mobilità e dei trasporti attualmente all'esame dell'assessorato regionale. Solo con questi numeri sarà possibile ridurre la congestione da traffico nelle città e sulle arterie extraurbane, ed ottenere risultati sostanziali di riduzione delle emissioni da traffico”.
LEGAMBIENTE CIRCOLO DI MONZA
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