dal racconto di
ROBERTO CAMERANI **
nato a Triuggio (MI) il 9 aprile 1925
deportato politico nei Lager nazisti
Sono nato a Triuggio in Brianza.
Dolce Brianza, tutta colline e boschi, oggi aggredita da colate di cemento.
Allora
era mite e silenziosa, mio padre faceva il capostazione, e fu nella
piccola stazioncina di Triuggio che mia madre mi partorì. Era un angolo
appartato del paese e, per giungervi, bisognava percorrere un bel viale
di tigli con a lato una scarpata che, per prati e balze in successione,
scendeva a formare la Valle del Lambro. Qui, sul fiume, alcuni
cotonifici e serifici operavano allora senza produrre tutto il danno
ambientale del quale siamo oggi malinconici testimoni,
mentre dalla sommità delle colline splendide ville dominavano il lavoro delle campagne.
I
contadini, all'epoca, costituivano la maggior parte della popolazione:
uomini e donne, ed anche i bambini, erano impegnati in un lavoro
faticoso e di scarso reddito. La terra, in quella zona, non era
generosa. L'acqua deve venire dal cielo, e spessissimo, alla vigilia dei
raccolti, la tempesta abbatte ogni cosa ed annulla la fatica e il
sudore dei contadini. (...)
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