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martedì 9 febbraio 2016

La nuova Esselunga di Monza nel mirino di una petizione per chiedere all'azienda di rispettare il suo Codice Etico


Su Change.org - il noto sito internet per le petizioni via internet - c'è da poche settimane una petizione che chiede a Esselunga di rivedere le politiche per la scelta dei siti dei suoi futuri insediamenti evitando di costruire su aree ancora naturali o di pregio culturale o storico: in poche settimane ha superato 450 firme.

La petizione è nata da un ambientalista di Concorezzo - Roberto Brambilla - che chiede a Esselunga di essere coerente con il suo Codice Etico nel quale dichiara che “impiega responsabilmente le risorse, assumendo come scopo uno sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e dei diritti delle generazioni future” e inoltre afferma di “considerare l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, fattori strategici da preservare nell’esercizio e nello sviluppo delle proprie attività”.

Ci sono almeno due casi in cui Esselunga ha dimostrato di non dare seguito alle proprie dichiarazioni e questo non giova alla sua immagine e alla sua credibilità.

Il primo riguarda la scelta del sito per costruire il nuovo supermercato di Monza all'incrocio tra viale Stucchi e via Libertà. Si stratta di un territorio unico dal punto di vista ecologico perché a pochi metri dalla costruzione c'è uno dei nodi strategici del “Corridoio Ecologico” individuato dalla Provincia di Milano per unire da est a ovest tutti i parchi che stanno tra l'Adda e il Ticino: in questo caso il nodo é strategico perchè lì vicino il corridoio diventa filiforme a causa della eccessiva urbanizzazione.

Il secondo riguarda l'impostazione della campagna promozionale di fine 2015. Apoche settimane dall'incontro internazionale di Parigi sul cambiamento climatico (COP21) di cui si é parlato per mesi Esselunga come promozione regala 1.000 automobili con motore a scoppio! E inoltre ha usato nel suo filmato pubblicitario il personaggio di Babbo Natale che, in un ambiente bello e incontaminato, abbandona la sua slitta e preferisce un mezzo inquinante!

Occorre che Esselunga e tutte le aziende italiane aggiornino il loro modo di fare pubblicità: non basta che l'azienda si sforzi di produrre in modo sostenibile, occorre che si faccia anche carico della sensibilizzazione dei propri clienti allo scopo di indurli a comportamenti più virtuosi verso la società e l'ambiente.

Dunque anziché auto inquinanti avrebbe dovuto regalare elettrodomestici in classe A++ oppure regalare buoni per la riqualificazione energeticamente delle abitazioni e abbattere le emissioni climalteranti.

La petizione è ancora aperta e si trova qui.
Il codice etico si trova qui.
Lo spot di babbo Natale è visibile qui.

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