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Seminario 1 ottobre 2016 - ore 9/13,00
Centro Parco Ostello Oasi di Baggero, Merone (CO)
Presentazione dell’iniziativa la storia geologica della Brianza, la natura, le rocce e l’uomo
“Pietre della Brianza” è una iniziativa culturale di Cooperativa REA - Impresa Sociale, che aderisce al Consorzio Comunità Brianza delle Imprese Sociali e prende parte alla gestione della struttura del Centro Parco all’Oasi di Baggero, di proprietà del Parco della Valle del Lambro.
Pietre della Brianza è un contributo alla conoscenza della storia antropica e naturale dei luoghi che si frequentano e uno stimolo a riconoscerne i valori e le vulnerabilità.
L’obiettivo della iniziativa è quello di approfondire le conoscenze e l’informazione scientifica, spesso così carente, su temi di grande rilevanza per la gestione del territorio e degli equilibri ambientali a partire dalle evidenze geografiche di oggi e dalle vicende storiche relative all’uso del territorio e delle sue risorse da parte del lavoro dell’uomo. Si vuole, inoltre, operare per dotare il sito dell’Oasi di un patrimonio di conoscenze pluridisciplinari, già avviato dal Parco, che contribuisca a farne un luogo di riferimento per la divulgazione e l’educazione ambientale, oltre che del turismo culturale e del geoturismo in particolare.
I temi dell’iniziativa sono strettamente legati al luogo e alla sua storia, considerato che l’Oasi di Baggero è una cava (propriamente una miniera) di marna utilizzata dalla Cementeria di Merone, poi Holcim spa, per la fabbricazione del cemento, dal 1928 circa, al 1970. Successivamente la cavità è stata modellata e adattata per ricevere le acque del Rio Cavolto e convogliarle in due specchi d’acqua, e da essi al Lambro. Il graduale recupero ambientale dell’area l’ha resa oggi fruibile come oasi naturalistica in fase di consolidamento, senza nascondere la sua natura di finestra sulla geologia delle colline dell’Alta Brianza. L’intera area dell’Oasi è parte del Parco Naturale della Valle del Lambro, cioè quella parte di Parco destinata alla conservazione.
Attività
Il seminario scientifico divulgativo di sabato 1 ottobre, che dà il nome alla iniziativa, tratta della storia geologica della Brianza, dei materiali e siti notevoli esistenti e dell’opera dell’uomo. Esso prevede la partecipazione, come relatori, di autorevoli rappresentanti del mondo della ricerca e della cultura e cerca di esplorare anche i temi più interessanti della geologia storica e sociale.
Il programma contempla una decina di comunicazioni, alcuni interventi programmati e un dibattito sui progetti per il futuro.
Vengono toccati prima i temi di inquadramento geologico, relativi alla geologia del substrato e del Quaternario, come rappresentati nella nuova Carta Geologica d’Italia alla scala 50K (Foglio Seregno), di recentissima stampa da parte di Regione Lombardia. Seguono interventi relativi alle risorse geologiche principali dell’area, alla loro storia e al loro uso. In particolare: il Ceppo, le arenarie della pietra Molera e della pietra di Viganò, nonché la marna della Formazione di Brenno utilizzata a Baggero e in altri luoghi della Brianza per l’industria cementiera. Un caso particolare di “roccia” è rappresentato, inoltre, dalle argille glaciali di Fornaci e di altri luoghi della Brianza Centrale.
Infine, si tratterà anche delle nuove rocce; in questo caso dei travertini di nuova formazione, tipici di diverse località della Valle del Lambro e della Val Curone.
Uno spazio particolare è dedicato poi alle curiosità e ai luoghi notevoli: i ritrovamenti di fossili nelle cave di calcare e calcare marnoso di Holcim a Suello e Cesana e la proposta del “Geoparco di Inverigo”, in parte collegabile ai geositi già istituiti in Regione Lombardia e a quelli proposti o da proporre in Brianza.
Oltre al seminario del sabato 1 ottobre, la manifestazione comprende l’installazione di una mostra documentaria nella settimana compresa tra sabato 24 settembre e domenica 2 ottobre, presso lo stesso Centro Parco - Ostello dell’Oasi.
Negli spazi dell’ingresso del nuovo edificio dell’Ostello, sono predisposti materiali geologici e documenti cartografici e testuali relativi al tema dell’iniziativa. In particolare, tra i materiali, verranno esposti:
- una serie di blocchi delle pietre tipiche della Brianza (Ceppo, arenaria, molera, marna da cemento, trovanti caratteristici, ecc.);
- le argille di Fornaci e i prodotti della filiera della trasformazione in cotto e cotto artistico;
- travertini e altri reperti dal proposto Geoparco di Inverigo;
- fossili provenienti dalle cava di Cesana e Suello.
- pubblicazioni a tema geologico relativi alle aree di interesse;
- pubblicazioni storiche in prestito o recuperate;
- carte geologiche attuali;
- carte geologiche storiche;
- carte storiche della Brianza e della valle del Lambro.
L'accesso alla mostra e la partecipazione al seminario sono gratuiti. Per il seminario è opportuno inviare la scheda iscrizione, segnalando la eventuale prenotazione del pranzo.
L’iniziativa è rivolta ai cittadini della Brianza, in particolare, ma anche a geologi e naturalisti della Regione e non solo. E’ di rilevante interesse in particolare per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ed anche di età inferiore, considerata la presenza della mostra e di laboratori didattici.
Considerato il livello scientifico, il seminario è proposto anche ai geologi lombardi e alla attenzione dell’Ordine Geologi regionale, che ha concesso il suo patrocinio. Sono stati sensibilizzati e sono enti copatrocinanti, inoltre, oltre alla Regione e alla Provincia di Como, anche tutti i Comuni che hanno parte del territorio compreso nell’Oasi (Merone, Lambrugo, Monguzzo, Lurago d’Erba) e il Comune di Briosco per il suo ruolo nella valorizzazione delle tradizioni del sito di Fornaci. Estremamente significativa la partecipazione e il patrocinio della Associazione Italiana Geologia e Turismo che promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio geologico anche attraverso il turismo consapevole. Il contributo maggiore alla partecipazione è atteso per le azioni informative del Parco Valle del Lambro, rivolte all’intera rete dei contatti e a tutti i comuni dell’area protetta. Infine, vengono contattate le associazioni culturali e ambientaliste della Brianza, già in parte informate, ai fini della partecipazione alla discussione e della diffusione della informazione. Il Consorzio Comunità Brianza, riferimento delle cooperative socie che operano nella gestione dell’ostello e delle altre attività dell’Oasi, collabora e sostiene concretamente l’iniziativa.
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