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giovedì 10 novembre 2016
Quale sarà la "Sorte" di Pedemontana?
di Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia
Ogni occasione è buona per l’Assessore ai trasporti lombardo Alessandro Sorte, anche una gita a Bruxelles, per battere cassa in favore di Pedemontana rimasta a corto di risorse.
Il mercato finanziario non ne vuole sapere di un progetto che non potrà mai ripagarsi con i pedaggi. Lo confermano i deludenti dati di traffico dopo l’apertura dei primi tre monconi di 25 km di rete (tratta A Cassano Magnago-Lentate e parzialmente le tangenziali di Como e Varese). Non solo, ma Pedemontana ha già avuto il massimo dalle casse pubbliche: un contributo in iniziale di 1,2 miliardi di euro (già spesi) su 4,2 di costi complessivi e una defiscalizzazione di 350 milioni di euro.
Va ricordato che le eventuali risorse del piano investimenti Junker cui fa riferimento Sorte non sono a fondo perduto ma sarebbero un prestito, pertanto servirebbe un santo in paradiso che obblighi gli istituti di credito a finanziarlo. Non solo ma questo eventuale finanziamento dovrebbe essere sempre garantito dal tanto vituperato Stato centrale.
Difficile prendere atto che Pedemontana è priva di speranze per il suo completamento per un assessore che cita Eupolis (Istituto di Ricerca di Regione Lombardia) per affermare la cosa più incredibile del mondo: “che il 65 per cento dei lombardi apprezza, e promuove, la nostra viabilita' (su ferro e su gomma)”. Sorte è come la strega davanti allo specchio nella favola di Biancaneve che chiede a se stessa chi è la più bella del reame.
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