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venerdì 26 gennaio 2018

Da Lecco all’Asia centrale: il WWF Lecco sostiene il Progetto “snow leopard”

© naturepl.com / Andy Rouse / WWF

a cura dell'Associazione WWF Lecco

Da Lecco all’Asia centrale

Per il terzo anno consecutivo, WWF Lecco trova modo di destinare un’importante donazione per un progetto di conservazione internazionale.

“Duemila euro per il progetto Leopardo delle nevi. E’ il risultato dell’impegno di tutti i nostri volontari e delle attività di raccolta fondi sul territorio - dichiara il Presidente del WWF Lecco, Lello Bonelli - WWF significa World Wide Fund for Nature: Fondo Mondiale per la Natura. E lo scopo è proprio quello di raccogliere “fondi” da destinare alla conservazione della natura su tutto il pianeta.

Serate, eventi, manifestazioni, tutte le nostre attività sono finalizzate ad avvicinare quante più persone possibili ai temi della conservazione ma anche a raccogliere fondi da destinare a progetti internazionali dell’Organizzazione di cui WWF Lecco è una piccola rappresentanza.

Ci impegniamo e continueremo a farlo anche per la nostra provincia, con i progetti per la tutela della microfauna: api selvatiche e rospi, rondini e gamberi di fiume… continueremo a contrastare i progetti che riteniamo devastanti per il nostro territorio: le derivazioni idroelettriche in alta Valsassina e il teleriscaldamento alimentato a rifiuti… ma dobbiamo sempre ricordare che l’impegno per la natura non può finire ai confini della nostra provincia ed essere capaci di impegnarci, come rappresentanza della più grande associazione ambientalista nel mondo, anche per progetti di più ampio respiro: per favorire l’uso di fonti energetiche rinnovabili o per contrastare il consumo di suolo, per tutelare gli habitat polari dell’orso bianco o quelli asiatici del leopardo delle nevi”.


Il fantasma delle montagne

Scoperto solo all'inizio del secolo scorso, il leopardo delle nevi o "fantasma delle montagne" - come viene chiamato per via della sua pelliccia - vive tra le alte montagne dell'Asia centrale, dall'Afghanistan alla Siberia meridionale, generalmente tra i 3.000 e i 4.500 metri di altitudine, in un ambiente secco, roccioso, ricco di arbusti e praterie.
Caccia soprattutto di notte o all’alba e le sue prede abituali sono le pecore selvatiche e le capre, compresa la pecora blu e l’argali.
Tuttavia, vivendo in un terreno di montagna le prede sono scarse e il leopardo si ciba anche di cervi, giovani yak, asini selvatici e bestiame allo stato brado: è in grado di catturare prede tre volte più pesanti.
In meno di 20 anni, il leopardo delle nevi è diminuito di oltre il 20% e oggi si stima che ci siano tra i 4.000 e i 6.500 esemplari in libertà.

Le minacce

Sono necessari sforzi di conservazione per le specie in via di estinzione la cui sopravvivenza può essere garantita solo assicurando la conservazione dei loro habitat naturali. Il WWF sta concentrando gli sforzi su un gruppo selezionato di specie prioritarie che sono particolarmente importanti, per il loro ecosistema. Concentrare strategicamente gli sforzi su queste specie aiuterà anche a conservare molte altre specie che condividono i loro habitat e sono vulnerabili alle stesse minacce. Il leopardo delle nevi è appunto una delle specie prioritarie su cui il WWF è impegnato da anni attraverso studi scientifici, sviluppo di progetti sostenibili per le comunità e lotta al bracconaggio.
Nel tempo necessario per leggere questa pagina, una delle specie uniche del nostro pianeta si estinguerà. A quest'ora domani, altri 150-200 specie saranno scomparse per sempre. E a quest'ora il prossimo anno, oltre 50.000 specie non esisteranno più.

La causa di questo disastro sono le attività umane:  il consumo di suolo, tutto quello che prendiamo dalla natura per produrre cibo, vestiario, alloggio, carburante; le cose che compriamo e i rifiuti che produciamo, tutto questo contribuisce alla perdita di biodiversità.

La perdita degli habitat, il bracconaggio e l’aumento dei conflitti con le comunità locali hanno portato alla scomparsa di più di un quinto dei leopardi delle nevi negli ultimi 16 anni.
A questo, oggi bisogna aggiungere anche il cambiamento climatico, che sta fortemente minacciando il futuro delle montagne, habitat che il leopardo delle nevi condivide con grandi varietà di fauna selvatica e fornisce acqua per decine di milioni di persone!

Il Traffic, il network internazionale che si occupa del monitoraggio della flora e della fauna selvatiche, il WWF e l’International Snow Leopard Trust stanno lavorando per ottenere subito un miglioramento nei controlli e negli sforzi di gestione della specie e per arginare nel più breve tempo possibile le principali cause di minaccia di questo splendido felino. I territori aridi e montuosi dell'Asia centrale rendono difficile studiare il Leopardo delle nevi, ma anche con l'aiuto delle comunità locali, il WWF Nepal è riuscito a scoprire di più su questa specie e ad ottenere i primi risultati concreti.

“…Please transmit our heartfelt thanks to all your volunteers for this generous contribution and for joining forces with WWF to leave future generations a living planet...” si conclude così la lettera con cui Monika Kull, dalla sede svizzera di Gland del WWF internazionale, ringrazia gli attivisti della sezione lecchese per l’importante contributo.


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