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martedì 26 giugno 2018

Pedemontana e le aree contaminate da diossina: avviata la gara per il progetto operativo di bonifica

a cura di:
Sinistra e Ambiente - Meda
Legambiente circolo Laura Conti Seveso  

Il 21 giugno 2018, sul sito di Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) è comparso l'avviso di una procedura di evidenza pubblica per un bando di gara come "Procedura aperta ex art. 60 del D.Lgs. 50/2016 per l’affidamento del Progetto Operativo di Bonifica e/o di messa in sicurezza, ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, delle aree dell’incidente ICMESA contaminate da diossina ed interessate dal tracciato Autostradale Pedemontana".
Si tratta dell'avvio dell'iter per aggiudicare a partire dalla base d'asta di 137.257 euro l'elaborazione e l'affidamento di un Progetto Operativo di Bonifica e/o messa in sicurezza di quelle che sono state identificate come aree da assoggettare a tale obbligo ai sensi del D.Lgs 152, a seguito della Caratterizzazione e del Decreto Regionale 14300 del 16-11-2017. (ce ne siamo occupati qui)
Il Capitolato Speciale d'Appalto ci consente una prima comprensione rispetto a ciò che, secondo APL, dovrà essere tenuto in considerazione nella stesura del Progetto Operativo di Bonifica.
Oltre a tutta la documentazione della Caratterizzazione e agli atti formalizzati e approvati da Regione Lombardia al tavolo tecnico del 28-2-2017 che sono divenuti esecutivi con il Decreto Regionale 14300, il Progetto dovrà considerare le risultanze dello studio di fattibilità commissionato da  APL alla soc. ST&A srl di Milano.
Le risultanze di questo studio non sono purtroppo al momento accessibili anche se nel Capitolato Speciale d'Appalto è scritto che con lo studio di fattibilità è stata stimata quantitativamente la terra contaminata, sono stati identificati  i siti di conferimento della stessa ed è stata specificata la necessità di indagini chimiche aggiuntive atte a definire/escludere aree risultate contaminate non direttamente ma per interpolazione dei poligoni di Thiessen (vedi qui).
Secondo il capitolato speciale di appalto, il Progetto Operativo di Bonifica dovrà dettagliare su:
  • quantificazione dei volumi di terreno contaminato sulla base delle risultanze della caratterizzazione, delle indagini integrative con valutazione critica di quanto stimato nel Progetto di Fattibilità Tecnico Economica;
  • eventuale proposta di integrazione delle indagini, da eseguire in fase di Progettazione Esecutiva dell’opera autostradale
  • aggiornamento del Modello Concettuale definitivo del sito; 
  • aggiornamento dell’analisi di rischio; 
  • rettificazione e regolarizzazione operativa dei poligoni di Thiessen al fine di definire le aree di scavo effettivamente eseguibili in fase operativa di bonifica; 
  • individuazione delle più opportune operazioni di bonifica ai sensi del D.Lgs. 152/2006
  • modalità operative di esecuzione dell’intervento di bonifica
  • piano degli Scavi; 
  • piano degli Smaltimenti (Modalità di gestione dei terreni contaminati con individuazione dei siti di conferimento, flussi e tracciabilità dei rifiuti, codici CER, quantitativi);  
  • modalità di gestione delle terre non contaminate prodotte nel sito di bonifica, anche in relazione al loro potenziale impatto rispetto alle aree limitrofe, esterne al cantiere autostradale, a destinazione verde/residenziale; 
  • suddivisione dell'intervento in più lotti funzionali; 
  • modalità di allestimento e gestione dei cantieri di bonifica; 
  • coordinamento delle attività di bonifica dei terreni con le attività di Bonifica degli Ordigni Bellici (BOB); 
  • coordinamento delle attività di bonifica con le problematiche di gestione/deviazione del traffico lungo l’asse dell’attuale superstrada Milano-Meda; 
  • individuazione delle principali modalità di gestione delle attività di bonifica in coordinamento con le attività di cantierizzazione dell’infrastruttura autostradale in merito alla sequenzialità/suddivisione in lotti dell’intervento di bonifica; 
  • valutazione delle attività di bonifica in relazione alla presenza di sottoservizi; 
  • definizione del protocollo di verifiche ambientali (campionamento ed analisi), finalizzate all’omologa dei terreni contaminati; 
  • definizione delle modalità di collaudo dell’intervento di bonifica; 
  • definizione del protocollo di monitoraggio delle polveri; 
  • individuazione delle "pratiche migliori" per il controllo della diffusione degli inquinanti/polveri in fase di scavo dei terreni e di trasporto degli stessi verso i siti di conferimento; 
  • definizione delle modalità di gestione di eventuali acque di lavorazione/lavaggio/ecc.; 
  • predisposizione di un cronoprogramma con la definizione di tutte le fasi. 
  • definizione del costo dell'intervento (computo metrico estimativo della bonifica e quadro economico)
Oltre a questi aspetti, nel bando di gara, sono affidate le azioni di comunicazione sulle attività in corso verso i Sindaci, le amministrazioni locali, le istituzioni, la cittadinanza e gli organi di informazione anche con incontri, riunioni e presentazione di elaborati.
Il Progetto Operativo di Bonifica dovrà essere poi presentato in Conferenza di Servizi con possibilità di revisione su richiesta degli Enti preposti.

Ora ci preme evidenziare alcune nostre preoccupazioni.
Il Progetto Operativo di Bonifica messo a gara, come tutte le documentazioni sinora prodotte da APL nell'ambito della Caratterizzazione, sarà basato sul PROGETTO DEFINITIVO DEL 2012.
Nelle linee guida risulta che il definitivo 2018 introdurrà modifiche rispetto al definitivo 2012.
Sino a che punto il Piano Operativo di Bonifica ne terrà conto ? Quale incidenza avranno ?
Su quest'aspetto c'è un passaggio nel Capitolato Speciale d'Appalto che recita:
"Si fa presente, inoltre, che il progetto stradale che dovrà essere utilizzato come base per lo sviluppo del Progetto Operativo di Bonifica potrà subire lievi modifiche rispetto al tracciato considerato negli elaborati di caratterizzazione e in quelli ad esso successivi."
Eppure, le modifiche SOSTANZIALI potrebbero comportare la riscrittura sia dell'ANALISI DI RISCHIO sia del MODELLO CONCETTUALE DI SITO, proprio a rispondenza di una prescrizione ARPA e ATS.
E ancora: cosa si prevede di fare nelle aree con livello di contaminazione inferiore al limite industriale (100 ng eq/kg) e quindi fuori dalla riperimetrazione della bonifica ma dove i lavori autostradali comporteranno comunque movimentazione di terreno con contenuto di diossina? Si pensa o si vuole forse lasciare la terra lavorata ma inquinata dalla TCDD in loco?
Che influenza avrà lo studio (tutto interno ad APL e non pubblico) di fattibilità tecnica/economica nell'orientare le scelte esplicitate nel progetto di bonifica ?
Continua a mancare il PROGETTO ESECUTIVO (ora previsto dopo la predisposizione del nuovo Definitivo 2018) ma è proprio sul Progetto ESECUTIVO che va verificata la congruenza delle  documentazioni prodotte da APL all'interno del procedimento avviato a rispondenza dell'art 242 del testo unico ambientale. Come possono dunque essere inserite in un procedimento avviato che ha  ufficializzato con il D.R 14300 determinate condizioni le riduzioni e le modifiche che ora APL persegue ?
Serve dunque continuare a seguire con attenzione tutti i passaggi connessi e conseguenti alla Caratterizzazione.
Serve ancora ribadire l'opportunità e la necessità che si rinunci al completamento di questa inutile ed impattante autostrada, visti i rischi che la contraddistinguono.

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