di Dario Balotta, Presidente Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti (O.N.L.I.T.)
L’ipotesi sul tavolo è una vecchia veste per un vecchio rito. Il matrimonio tra FNM e FS con la nascita di Trenord ha fatto perdere dignità al trasporto pendolari. Il mantenimento di questo involucro organizzativo fallimentare ancorchè controllato da uno dei due attori (la regione) grazie allo scambio che prevede la cessione della rete di FNM a RFI fa rimanere inalterata la sostanza. Nuova pelle in vecchio vestito. Resta, aggravata, la concentrazione monopolista che ha dato vita non solo ad una azienda di grandi dimensioni (e del mercato su cui opera) che ha evidenziato inefficienze e diseconomie e non le promesse economie scala. Le grandi dimensioni aziendali hanno reso conflittuali (record di scioperi) le relazioni industriali ed aumentato il costo del lavoro. Costi elevati e produttività , bassi ricavi e produttività inferiore del 20% rispetto alla media europea continueranno a caratterizzare la situazione della più importante regione italiana.In tutta Europa i servizi pendolari hanno cambiato pagina grazie alla messa a gara dei servizi mentre la Lombardia prosegue con le proroghe diretta a Trenord della concessione. Regione che si trova in conflitto d’interesse essendo programmatore dei servizi ferroviari (frequenze), compratore dei servizi e gestore dell’azienda.
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