Ieri, 26 gennaio 2019, sono state posate, a Seregno, cinque pietre d'inciampo per ricordare la famiglia ebrea Gani, vittima della persecuzione razziale in Brianza (qui potete leggere la loro storia).
Le persone davanti al portone della Ca' Bianca |
La posa delle pietre di inciampo a Seregno. Foto di Paul Barker Hemings |
Particolarmente struggente la lettura della lettera scritta il 1° marzo del 1943 da Regina Gani, nel periodo in cui la famiglia era sfollata a Seregno, all’amica e compagna di scuola Dada Flack, anch’ella colpita dai provvedimenti del 1938.
Regina scrive: “ Carissima Dada, sto diventando cattiva con tutto e con tutti, ho i nervi: insomma, sono stufa di annoiarmi, di non poter parlare con persone che voglio, di dover rendere conto di ogni minimo passo che faccio, del minuto che vengo in ritardo. Vorrei vederti, poterti spiegare, aprirti il mio cuore, essere sole noi due, proprio come dici tu, ma è una cosa tanto impossibile, è come un miraggio, a cui non credo neppure. Ti supplico, scrivimi presto, subito; ho bisogno di ricevere una tua lettera, di avere il tuo conforto, mi fa tanto bene. Ti bacio. Tua Reggy.”
Foto di Paul Barker Hemings |
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