Il ponte sul fiume Lambro a Carate Brianza in una foto del 1908 |
Descrizione dell'opera tratta da "L'edilizia moderna",
anno XVII, fasc. XI, novembre 1908
Il ponte misura in totale la lunghezza di m. 140, le volte hanno una corda di m 37.50, la freccia di m 13.17 a curva policentrica; lo spessore e la larghezza delle volte aumentano dalla sezione in chiave a quella d’imposta. Le spalle non sono massiccie, ma bensì formate da tre costoloni verticali in calcestruzzo che si appoggiano su una larga zattera di fondazione e ricevono all’altezza dll’imposta la spinta della volta, per mezzo d’opportune travature di distribuzione; i vani tra i costoloni sono riempiti di materiale inerte.
Il piano stradale è formato dalla massicciata larga m 6.00, dello spessore di 30 cm in mezzeria e da 2 marciapiedi a sbalzo di m 1.30 cadauno, pavimentati in asfalto.
Il ponte è calcolato pel passaggio di carri a 2 assi di 6 tonnellate, bare di 4 tonnellate e rulli compressori di 20 tonnellate, rispetto al carico uniforme in base a Kg. 600 per mq.
Le prove statiche furono eseguite il 16 agosto 1907 con un carico accidentale distribuito uniformemente di Kg 1200 al mq. le prove dinamiche il 3 settembre col passaggio a velocità diverse di compressori stradali da tonnellate 20, locomotiva stradale di tonnellate 10 e serie di carri a 2 e 4 ruote di 6 tonnellate. Le treccie furono pressoché nulle, sia nella prima prova che nella seconda.
La fondazione della pila centrale venne eseguita col sistema ad aria compressa, il cassone termina con uno zatterone armato.
Il ponte di Carate venne costruito dalla Ditta Fratelli Vender ed Ing. Leonardi (ora Società Italiana Costruzioni Cemento Armato) su progetto dell’lng. Ferdinando Leonardi e sotto la direzione dell’Ufficio Tecnico Provinciale.
anno XVII, fasc. XI, novembre 1908
Il ponte misura in totale la lunghezza di m. 140, le volte hanno una corda di m 37.50, la freccia di m 13.17 a curva policentrica; lo spessore e la larghezza delle volte aumentano dalla sezione in chiave a quella d’imposta. Le spalle non sono massiccie, ma bensì formate da tre costoloni verticali in calcestruzzo che si appoggiano su una larga zattera di fondazione e ricevono all’altezza dll’imposta la spinta della volta, per mezzo d’opportune travature di distribuzione; i vani tra i costoloni sono riempiti di materiale inerte.
Il piano stradale è formato dalla massicciata larga m 6.00, dello spessore di 30 cm in mezzeria e da 2 marciapiedi a sbalzo di m 1.30 cadauno, pavimentati in asfalto.
Il ponte è calcolato pel passaggio di carri a 2 assi di 6 tonnellate, bare di 4 tonnellate e rulli compressori di 20 tonnellate, rispetto al carico uniforme in base a Kg. 600 per mq.
Le prove statiche furono eseguite il 16 agosto 1907 con un carico accidentale distribuito uniformemente di Kg 1200 al mq. le prove dinamiche il 3 settembre col passaggio a velocità diverse di compressori stradali da tonnellate 20, locomotiva stradale di tonnellate 10 e serie di carri a 2 e 4 ruote di 6 tonnellate. Le treccie furono pressoché nulle, sia nella prima prova che nella seconda.
La fondazione della pila centrale venne eseguita col sistema ad aria compressa, il cassone termina con uno zatterone armato.
Il ponte di Carate venne costruito dalla Ditta Fratelli Vender ed Ing. Leonardi (ora Società Italiana Costruzioni Cemento Armato) su progetto dell’lng. Ferdinando Leonardi e sotto la direzione dell’Ufficio Tecnico Provinciale.
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