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martedì 1 settembre 2020

Ripensare le città della Brianza: il "calore urbano" si può contrastare!


Gli scorsi mesi di luglio e agosto hanno visto le nostre città soffocare da "ondate di calore". La colpa viene data al "cambiamento climatico" in corso e tale affermazione viene usata come scusa per non fare nulla a livello locale. Esperienze che altri paesi stanno sperimentando ci dicono il contrario. Facciamo nostro, nuovamente, lo storico slogan degli ambientalisti: pensare globalmente, agire localmente.

Sicuramente l'impianto di alberi ombrosi, la difesa delle superfici verdi e d'acqua (ruscelli, stagni o fontane) svolgono un ruolo centrale per combattere le ondate di calore nelle città, ma non basta!

Dobbiamo ripensare le città.

Alcuni esempi: ci sono miscele di asfalto che riscaldano le strade meno di altre, perchè non inserirle nei capitolati? Perchè non sfruttare la produzione di aria fredda dei parchi creando correnti di aria fresca che attraversano i quartieri residenziali? La città vivibile di domani combina misure innovative con elementi che rinfrescano in modo naturale
!

Niente più notti tropicali grazie all’asfalto rinfrescante
di BAFU, tratto da https://ambiente-svizzera.ch/it/innovazioni/urban-heating

Chi nelle sere d’estate attende il tram sul marciapiede o inforca la bicicletta conosce la sensazione: un caldo rovente, come in una fornace! Si tratta del cosiddetto «Urban Heating», il calore urbano, noto anche come effetto isola di calore: strade, marciapiedi e piste ciclabili coperte di asfalto scuro incamerano di giorno una quantità enorme di energia solare che rilasciano poi di notte.

Si tratta di veri e propri punti caldi che riscaldano le città costituendo così un pericolo per la popolazione. E con le temperature in continuo aumento a causa del cambiamento climatico questo problema non farà che accentuarsi.

Innovazione rinfrescante per notti canicolari: la pavimentazione stradale come condizionatore d’aria

Quasi il 20 per cento del suolo nelle città e nelle agglomerazioni è costituito da strade o marciapiedi. Si tratta di un’enorme fonte di calore. Ed è proprio su questo aspetto che, nella vicina Svizzera, fanno leva gli enti pubblici con il progetto pilota innovativo «Manti stradali freschi». L’idea di base è semplice: con una nuova miscela di asfalto chiara si intende ridurre l’effetto isola di calore e far sì che le estati in città siano caratterizzate da temperature sopportabili.

Dopo una prima serie di studi, nel giugno 2020 è iniziata la fase dei test: dodici miscele d’asfalto diverse sono state posate lungo appositi tratti a Sion (VS) e a Berna (BE). Nei prossimi mesi si esamineranno fra l’altro i risultati dell’utilizzo di manti stradali chiari, vernici chiare e asfalto con pietrisco chiaro. Oltre all’assorbimento di calore, si esamineranno anche le emissioni acustiche prodotte dall’interazione veicolo-pavimentazione. Una situazione doppiamente vantaggiosa, dato che le nuove miscele saranno anche più silenziose.

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