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sabato 26 settembre 2020

Tetti aperti in Brughiera


Crollato il tetto della Ca’ Noeva a Mariano Comense.
 

di Roberto Cerati, Gruppo Naturalistico della Brianza
e Tiziano Grassi, Comitato Parco regionale delle Groane e della Brughiera


Triste comunicazione in questo settembre 2020, per chi frequenta e passeggia per i boschi della Brughiera: è crollato il tetto della Ca’ Noeva. Un piccolo edificio, nel bosco di pino Silvestre a Mariano Comense, dove si praticava fino alla metà del secolo scorso la raccolta della resina. L’edificio è una testimonianza materiale che racconta di mestieri scomparsi, di attività economiche locali del passato. La resina era raccolta per ricavare la trementina, un solvente usato per produrre vernici, per ammorbidire la cera d’api che i mobilieri della zona impiegavano nella lucidatura dei mobili, e per la pulizia dei pennelli. Inoltre si annoverano anche alcuni impieghi della resina in campo erboristico e per prodotti farmaceutici.

 


Negli anni '80 alcuni volontari ambientalisti del Gruppo Naturalistico Marianese (di cui faceva parte anche il maestro Marino Barzaghi scomparso a inizio anno) con il benestare della proprietà, che allora era il conte Besana, si erano presi cura del sito ristruttu rando con pochi mezzi l'edificio e l'area circostante. Era stata sistemata e recuperata anche la meridiana posta sul fronte dell'edificio che ancora oggi, a fatica, si intravvede. La struttura ha resistito fino ad oggi per quasi quarant'anni.

Nel 2018 abbiamo proposto al Parco di stendere una convenzione con la proprietà per la gestione forestale del bosco attorno alla Ca’ Noeva e all'Amministrazione Comunale di sostenere la proposta verso la proprietà, studiando insieme come salvare anche l’edificio.

 

La proposta preparata dal Gruppo Naturalistico della Brianza e dal Comitato per il Parco, con l’avvallo dell’Amministrazione Comunale e il contributo tecnico del Parco delle Groane e della Brughiera, prevede un recupero forestale dell’area boschiva attorno alla Ca’ Noeva e una sistemazione della struttura per uso didattico rivolto alle scuole nonché la sua valorizzazione come testimonianza di storia locale lungo il percorso del sentiero Meda - Montorfano. Il tutto previo accordo con la proprietà che nei primi contatti dichiarava di voler tenere in conto le sensibilità locali.

 

Sono passati quasi tre anni e nulla è successo. Anzi no, qualcosa è successo: è crollato il tetto!
Purtroppo questo crollo dimostra come parti dei nostri territori vengano troppo spesso dimenticate o lasciate morire.

Ora però ognuno deve fare la sua parte in base alle proprie competenze e possibilità: il Parco, la proprietà e l'Amministrazione Comunale di Mariano Comense. Con l’obbiettivo di recuperare ad una pubblica fruizione l'area circostante all’edificio, è necessario che si siedano ad un tavolo per cercare di salvare a tutti i costi questo tassello importante della storia e della cultura locale.

Noi ci siamo sicuramente se necessario, ma non è possibile aspettare oltre!

Bisogna intervenire subito con una convenzione e con il recupero dell'edificio.


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