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domenica 10 gennaio 2021

Malpensa Express salvato dai pendolari

di Dario Balotta, presidente ONLIT (Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti)

Il Malpensa Express non è mai decollato perché lo scalo della brughiera ha subito le crisi di Alitalia e si è rivelato inefficiente, con tariffe di handling per le compagnie aeree tropo elevate, numerosi disagi e disservizi per i passeggeri e un’eccessiva distanza da Milano (50Km), tant'è vero che in questi anni si è sviluppato esponenzialmente Orio al Serio (che non ha ricevuto i grandi investimenti pubblici di Malpensa). All’inizio, Sea e FNM pensavano di riempire il treno con chi doveva recarsi in aeroporto, evitando quindi ogni fermata intermedia (Busto-Castellanza) per risparmiare qualche minuto di percorrenza. Dopo una lunga lotta dei pendolari e di Legambiente, nel 2011 la tratta è stata infine aperta al traffico pendolare, e questa è stata la sua salvezza, con gli introiti che sono triplicati grazie al costoso abbonamento (prima classe obbligatoria) cui i pendolari sono costretti a far fronte. Il disastro del Malpensa-Express come treno per lo scalo intercontinentale è confermato anche da uno studio dell’università Bocconi. Analizzando come i passeggeri si recano in aeroporto, è emerso che solo il 15% dei volatori usa il treno. Il 17% utilizza il meno caro autobus, il 60% l’automobile e gli altri il taxi e altri mezzi. Questa impietosa classifica fa di Malpensa lo scalo europeo che viene meno raggiunto dai viaggiatori con i trasporti pubblici (treno e bus). Lo scarso utilizzo del costosissimo collegamento ferroviario Malpensa-Milano Cadorna/Centrale è stato compensato dall’enorme flusso di pendolari che ha trovato in questo treno finalmente un comodo mezzo di trasporto, e un’alternativa - per i bustocchi e la zona a Nord-Ovest di Milano - alla congestionata linea FS del Sempione, dove i ritardi non si contano e le soppressioni neppure. Inoltre questo treno che in origine era pensato dalla Regione Lombardia come un treno “commerciale”, che cioè doveva sostenere i propri  costi con i ricavi dei biglietti, da anni  è anch’esso sussidiato dai contributi pubblici come il resto dei treni pendolari. Insomma il Malpensa Express ha le caratteristiche di un trasporto pubblico e come tale deve mantenere la sua caratteristica con transiti almeno ogni mezzora.

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