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sabato 27 novembre 2021

Seregno, 27/11/2021: Un mosaico di coperte e un libro per combattere la violenza contro le donne

Sabato 27/11/2021 dalle 15 alle 19
Seregno, piano terra dell'Auditorium comunale

Evento conclusivo del cartellone legato a 

#25novembre Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Appuntamento con UN MOSAICO DI COPERTE, mostra a cura di Cadom all’interno della quale ci sarà la presentazione del volume Né schiava né ribelle di Carmela Tandurella e Giuseppe Mariani.

 


 

Sabato 27 Novembre 2021

ore 15,30

Presentazione del volume "Né schiava né ribelle" 

di Carmela Tandurella e Giuseppe Mariani


Il Circolo Culturale Seregn de la memoria è orgoglioso di presentare, in occasione della Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, il 31° volume della sua collana I ciculabèt dedicato alla storia di una donna, la maestra Rosa Cappelletti, che insegnò nella scuola elementare della frazione seregnese di San Carlo fra il 1907 e il 1915, e che, come moltissime sue colleghe dell'epoca, dovette subire una dolorosa vicenda di ingiuste accuse e di iniqui provvedimenti, dovuti all'ostilità del parroco e, per solidarietà con lui, del sindaco e di parte della popolazione:  se ne difese con dignità e coraggio, forte della sua profonda dedizione al suo lavoro e alla sua “missione educativa” anche in favore delle donne della frazione, ed è per questo che la consideriamo degna di rappresentare anche oggi tutte le donne.


La vicenda è stata “scoperta” e ricostruita grazie all'attenta ricerca d'archivio che Giuseppe Mariani, già docente e dirigente scolastico, nonché autore di numerosi testi per la preparazione dei docenti ai concorsi per dirigente, ha condotto per anni intorno alla storia della scuola comunale a Seregno dal 1815 al 1945: all'interno di questa ampia e importante ricerca, che è in attesa di pubblicazione, la storia di Rosa Cappelletti assumeva un rilievo particolare, tanto più perché richiamava alla mente la condizione generale delle maestre nell'Italia post-unitaria. Chiamate ad assolvere il compito davvero storico di sollevare dall'analfabetismo prevalente una popolazione ancora in gran parte contadina, preferite ai maestri perché la loro retribuzione era inferiore di un terzo, esse dipendevano dalle autorità municipali che esercitavano nei loro confronti un'autorità che scadeva spesso in arbitrio e sopruso, erano invise ai parroci che vedevano scalzato il loro tradizionale monopolio educativo e alle famiglie alle quali l'obbligo scolastico sottraeva la manodopera rappresentata dai figli. Di tutto questo si occupa la stampa e la letteratura di quell'Italia: la seconda parte del volume, curata da Carmela Tandurella, vicepresidente di Seregn de la memoria e anche lei già docente, presenta le principali testimonianze letterarie sui drammi che tante donne dovettero affrontare lungo la via dolorosa dell'emancipazione femminile e del riscatto della nazione dall'analfabetismo.

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