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venerdì 3 dicembre 2021

Secondo lotto tangenziale Como: le associazioni ambientaliste confermano la loro contrarietà e propongono alternative sostenibili

In grigio il secondo lotto: sviluppo complessivo di oltre 6 Km. Inizia in corrispondenza dello svincolo di Acquanegra per terminare con l’interconnessione alla SS 342 “Briantea”, a sud del centro di Albese con Cassano
Quando ormai sembrava sarebbe prevalso il buonsenso, con l’archiviazione definitiva del Secondo lotto della tangenziale di Como, la Regione ci riprova e questa volta tenta di ottenere 600 milioni di euro direttamente “da Roma” per realizzare quello che viene definito un “nuovo” tracciato della tangenziale, con una serie di gallerie alternate a tratti in trincea, un progetto ancora più impattante del precedente, che prevedeva di attraversare da parte a parte la Riserva del lago di Montorfano.


Gli annunci di politici locali e regionali apparsi sui quotidiani in questi giorni, con un incomprensibile entusiasmo per la bella trovata di chiedere che sia ANAS a farsi carico della tangenziale, si scontrano con la realtà: non ci sono risorse da destinare a ulteriori progetti di opere stradali, sono presenti enormi criticità idrogeologiche e importanti valenze ambientali lungo l’ipotetico tracciato e, soprattutto, ancora un volta non si cercano soluzioni per una possibile mobilità sostenibile che, peraltro, potrebbero essere finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Pedemontana e le sue tangenziali, le decine di strade del piano Marshall/Fontana, sono una collezione di progetti “fallimentari” con costi spropositati, non in grado di risolvere le problematiche del traffico, che contribuirebbero ad aumentare, e senza prevedere risarcimenti per il territorio per l’impatto ambientale che provocherebbero.

I gruppi ambientalisti e i cittadini della provincia di Como chiedono di risolvere le criticità dovute al traffico veicolare migliorando i trasporti pubblici, potenziando i servizi sulle linee ferroviarie esistenti (come sulla Como-Lecco), integrando la pianificazione dei bus con la rete ferroviaria, agevolando le persone ad usufruire dei mezzi pubblici con un abbattimento dei costi dei biglietti e incrementando tutti quei sistemi di mobilità sostenibile, anch’essi finanziabili con il PNRR.

È giunto il momento di archiviare definitivamente Pedemontana e le sue tangenziali, la Canturina Bis e la “tangenzialina” di Mariano Comense, cambiando i nostri stili di vita e le forme della mobilità, orientandole alla sostenibilità ambientale. Non abbiamo altro tempo da perdere. Il pianeta non ci concede altro tempo!

Associazioni firmatarie:
Amici della Brughiera Mariano – Associazione Calnach Cremnago di Inverigo – Associazione “il Gambero” Capiago – Associazione Le Contrade Inverigo - Associazione “l’Ontano” Montorfano - Circolo Legambiente Cantù – Circolo Legambiente “A. Vassallo” Como - Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” – Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera – Comitato pendolari Como-Lecco - Fridays for Future Como – We For The Planet – WWF Insubria – WWF Lombardia

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