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giovedì 13 gennaio 2022

Scarenna: 9 associazioni chiedono di salvaguardare l'ultima oasi di pregio ambientale lungo la sponda del Lambro


 

Nove associazioni del territorio si sono poste come obiettivo quello di tutelare le aree naturali nella zona di Scarenna, che includono porzioni di territorio di Asso, Canzo e Caslino d'Erba e  hanno costituito il “Coordinamento Lambar” (Lambro), aperto a tutti coloro che condividono l’obiettivo: Cumpagnia di Nost, Gruppo Naturalistico della Brianza, Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, Civiltà contadina, Circolo Legambiente Prim’Alpe, Centro di aggregazione “Piera Mazza”, Laghee MTB, Associaz. ‘Testa di Rapa’, Cooperativa Frate Jacopa.

La prima azione su cui le associazioni si stanno mobilitando è contrastare il progetto della nuova strada tra Scarenna e Caslino d'Erba, progetto voluto dalla Comunità Montana Triangolo Lariano. Le associazioni ritengono che il territorio verde di Scarenna debba essere tutelato, sia dal punto di vista paesaggistico e ambientale, sia dal punto di vista idrogeologico, vista la presenza del fiume Lambro e delle antiche ‘marcite’. Infatti l’ipotesi di tracciato stradale, su cui sta lavorando la Comunità Montana, interesserebbe alcune aree vicine alle sponde del Lambro.

Si ricorda che sul progetto della strada è intervenuto anche Ersaf Lombardia con un 'parere tecnico', inviato alla Comunità Montana e ai Comuni interessati (Asso, Canzo, Caslino). Ersaf ha affermato che l'area di esondazione del fiume Lambro e la vicina zona delle marcite vanno totalmente salvaguardate. Il parere dell’Ente tecnico della Regione fa riferimento al “Progetto Strategico di Sottobacino del fiume Lambro”, in cui tra l’altro si chiede di preservare “le aree libere idonee alla divagazione del fiume e alla espansione naturale del  corso d’acqua. …. evitando interventi di trasformazione, ovvero consumo e trasformazione di suolo”. Nel documento si afferma ancora che “occorre potenziare le connessioni ecologiche tra le aree verdi e tra i corridoi fluviali.

 



Le associazioni fanno proprie le considerazioni di Ersaf e chiedono pertanto alla Comunità Montana e ai Comuni coinvolti (Asso, Canzo, Castelmarte, Caslino d’Erba) di rinunciare al progetto della nuova strada di Scarenna. Nell’ambito del territorio in questione, vanno invece salvaguardate le zone verdi e vanno valorizzate le aree umide (incluse le antiche ‘marcite’) e le aree di esondazione naturale del fiume Lambro. Territori che hanno anche una forte valenza paesaggistica, apprezzabile dal frequentato percorso ciclopedonale lungo il Lambro, che attraversa le ultime aree agricole pianeggianti.


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