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sabato 19 febbraio 2022

Le associazioni ambientaliste: il nuovo PTCB della provincia di Monza e Brianza mantiene un indice edificatorio ancora troppo alto. Serviva più coraggio!

Il consumo di suolo in Brianza

a cura del Coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB

Lo scorso 15 febbraio 2022 si è conclusa in sede di Consiglio della Provincia di Monza e Brianza la discussione relativa alla variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) per l'adeguamento alla soglia regionale di riduzione del consumo di suolo, così come definito nella Legge Regionale 31/2014. La maggioranza di centrodestra ha approvato il testo della Variante al PTCP nella versione precedentemente adottata e con sole pochissime modifiche conseguenti all'accoglimento di alcune osservazioni. Il gruppo Brianza Rete Comune si è espresso con un voto contrario.

Il Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP il 28 marzo 2021, aveva protocollato una serie di osservazioni atte a rendere più stringente e incisiva la variante. Le osservazioni presentate sono state controdedotte dai tecnici della Provincia e, purtroppo, respinte con la motivazione di non essere pertinenti e/o tecnicamente non accoglibili. Le controdeduzioni si trovano qui. Un'impostazione tecnica rigida che non ha tenuto conto della necessità politica impellente di andare verso una riduzione significativa del consumo di suolo nella nostra Provincia.

Per poter dare voce alle nostre argomentazioni in sede di Consiglio Provinciale durante il momento di discussione delle osservazioni, delle controdeduzioni e della valutazione finale sui documenti della Variante, ci siamo interfacciati direttamente con i Consiglieri Francesco Facciuto e Giorgio Garofalo di di Brianza Rete Comune con cui abbiamo fatto un lavoro di approfondimento e commento sul nostro lavoro e anche su altri contributi. Come era prevedibile, la Provincia di MB non ha saputo o voluto mettere in campo un provvedimento coraggioso e deciso per invertire la tendenza in un territorio dove il consumo di suolo, il degrado e la perdita delle funzioni dei nostri ecosistemi continuano a un ritmo insostenibile, che nemmeno questi due anni di pandemia hanno frenato. Con una superficie urbanizzata attualmente stimata al 51% e la previsione di un'estensione al 54%, è dunque sul 3% di nuove previsioni edificatorie e di nuova urbanizzazione che interverranno di fatto i complessi meccanismi di applicazione della soglia di riduzione regionale previsti nella Variante. Per la Provincia, questa introduzione della soglia ha l’obiettivo di riduzione dell’indice di consumo di suolo nel 2025 del 1% (da 54% a 53%). Un valore irrisorio, decisamente insufficiente e puramente simbolico. Il provvedimento di Variante approvato non è sufficiente per affrontare i gravi problemi ambientali e climatici che abbiamo di fronte.

Non possiamo infatti dimenticare che consumare nuovo suolo significa anche privarci dei servizi ecosistemici quali la riduzione della permeabilità dei suoli, le perdite di produzione agricola e di materiali, il minor contenimento dell'inquinamento e dell'erosione,la riduzione dell'assorbimento di CO2 e della capacità di mitigazione dei cambiamenti climatici la perdita di impollinazione etc che le aree libere e/o boscate offrono.

Il dibattito in Provincia ha portato anche all'approvazione di un O.d.G. che chiede il rafforzamento del sistema di tutele della Rete verde di ricomposizione paesaggistica, degli Ambiti agricoli strategici (AAS) e degli Ambito di interesse provinciale AIP) agendo su aspetti quantitativi e qualitativi. Per ora e fino alla programmazione e approvazione di altri provvedimenti normativi, rimane una mera "dichiarazione d'intenti" che necessiterà di atti applicativi dipendenti dalla volontà politica di chi amministra la Provincia di MB.

 

Precisazione
 
WWF Insubria e il WWF Lombardia, che fanno parte del coordinamento ambientalista Osservatorio  PTCP di MB, non hanno partecipato (o meglio, non sono stati invitati a partecipare) alla stesura delle osservazioni delle "associazioni ambientaliste" che per lo stile e i contenuti sono state respinte e, quindi, sono risultate inefficaci. Hanno invece partecipato (anche in rappresentanza e con i contributi di altre associazioni ambientaliste tra le quali Italia Nostra, LIPU, FAI, Fiab, Monza in Bici, Amici della Natura, Consiglieri Creda, e altri gruppi della Valle del Lambro e del Parco delle Groane-Brughiera) ai tavoli tecnici della Provincia e alle conferenze di VAS proprio per la variante relativa al consumo di suolo e per quella relativa al Piano della Mobilità Sostenibile ottenendo importanti modifiche della versione definitiva della variante del PTCP approvata il 15 febbraio 2022 dalla Provincia di Monza. 

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