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giovedì 6 aprile 2023

Seregno: l'acqua protagonista di due visite guidate

L'ultimo fine settimana di marzo, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, il circolo culturale Seregn de la memoria in collaborazione con il WWF Insubria ha organizzato visite guidate alla fontana del mangiabagaj e al laghetto di San Carlo. Riportiamo di seguito i report dei due eventi.  


Visita guidata alla Fontana del mangiabagaj

di Carmela Tandurella, Circolo culturale Seregn de la memoria

Sabato 25/3/2023 - In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, abbiamo voluto riproporre le visite alla Fontana del Mangiabagaj guidate da Zeno Celotto per inquadrarne la storia in quella più ampia dell'acqua pubblica nel passato della nostra città. La rinascimentale fontana sforzesca, originale delle copie realizzate da Luca Beltrami di cui fa parte quella giunta, per vicende non ancora note, a Seregno e collocata nel 1928 nella piazza che fronteggia il palazzo comunale, documenta un periodo di abbondanza di risorse idriche, tanto da consentirne l'uso ornamentale: eppure, ben diversa era, anche in tempi più vicini a noi, la condizione della cittadinanza rispetto alla fruizione di questo bene primario. Ne è prova il primo testo letto da Chiara Consonni: una supplica indirizzata nel 1839 dalla deputazione di Seregno alla “Eccellentissima Casa Borromeo”, proprietaria della roggia di Cesano Maderno, perchè provvedesse a riempire le vasche che servivano alla “indigentissima popolazione” seregnese per tutti gli usi quotidiani. Erano quattro, queste vasche: una detta del Fossarone, posta a nord dell'attuale piazza Segni, una detta della Serboggia, posta ad est dell'abitato, nell'attuale via Cavour, l'altra di Mezzogiorno, posta a sud dell'attuale piazza Roma, e infine quella detta del Vescovile posta ad ovest dell'abitato in corrispondenza della Piazzetta Caprera. Immaginabile è la salubrità di queste fosse d'acqua stagnante adibite ad ogni possibile uso, da riserva contro gli incendi ad abbeveratoio per animali e vasca di lavaggio per le attività artigianali. Mentre le case patrizie disponevano di pozzi privati, solo tre pozzi pubblici erano a disposizione per gli usi domestici della popolazione (rimane ancora visibile il Pozzo nell'omonimo vicolo).
Queste conoscenze che Zeno Celotto ha messo a disposizione degli intervenuti, valgono a farci riflettere sulla preziosità dell'acqua di cui oggi disponiamo spesso senza risparmio, mentre la storia della Fontana, con le insegne sforzesche che la adornano, dovrebbe indurci a difendere l'integrità di questo bel monumento arrestandone l'evidente degrado con un sapiente restauro.
(Per scaricare il report in formato pdf cliccare qui)



Visita guidata al Laghetto di San Carlo

di Alberto Isnenghi, WWF Insubria

Domenica 26/3/2023 - L'appuntamento era per le 15.30. Gli organizzatori si erano recati sul posto in anticipo per accogliere gli iscritti che si fossero eventualmente presentati ed avvertirli che la visita era sospesa per il maltempo.
Hanno trovato in attesa un gruppetto di persone e, mentre si discuteva sul da farsi, ne sono arrivate altre. A quel punto è stato gioco forza cambiare parere ed iniziare la visita. Per fortuna tutti erano dotati di ombrello e la pioggia è stata abbastanza leggera, fino a dissolversi verso le 17.30.
E così la visita è iniziata:

  • Paolo Cazzaniga ha illustrato lo spirito dell'iniziativa, promossa da Seregn de la memoria;
  • Zeno Celotto ha raccontato il travagliato percorso che ha portato nel 2013 al rilancio del laghetto;
  • Alberto Isnenghi ne ha descritto alcuni aspetti naturalistici, sottolineando quelli legati all'acqua;
  • Carlo Sironi amministratore della pagina FB dedicata al laghetto e appassionato fotografo naturalista, ha parlato dell'avifauna che lo frequenta, delle presenze esotiche indesiderate e delle regole che vanno rispettate per la sua conservazione.

Al termine della visita, quando la pioggia è cessata, il Presidente di Seregn de la memoria, Paolo Cazzaniga, su richiesta, si è improvvisato attore. Si è prestato infatti a leggere una poesia in dialetto dedicata al laghetto, quando rischiava di essere interrato. La poesia è stata fortunosamente ritrovata in una pubblicazione del WWF del 2007 ed, al momento, è in cerca del suo autore.
(Per scaricare il report in formato pdf cliccare qui)


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