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lunedì 20 novembre 2023

La CNN parla del Monte San Primo: "Una stazione sciistica italiana chiusa a causa dei cambiamenti climatici ha intenzione di riaprire con neve artificiale. Non tutti sono contenti."

La notizia sul sito della CNN

Nei giorni scorsi la CNN si è occupata dell'infausta decisione di costruire un impianto sciistico sul Monte San Primo, un'area del triangolo lariano ormai priva di neve. Questa decisione ha guadagnato rilevanza europea e ha generato controversie tra i sostenitori del progetto e gruppi ambientalisti. Il Monte San Primo, nonostante la presenza di infrastrutture sciistiche preesistenti, non riceve più sufficiente neve a causa del cambiamento climatico, nonostante ciò è stato elaborato un piano da 5 milioni di euro per costruire un grande impianto sciistico.

Questa la sintesi dell'articolo pubblicato sul sito della CNN (qui l'articolo originale):

Il piano prevede la costruzione di un parcheggio, piste da slittino e nuovi impianti di risalita in un'area che un tempo era una destinazione sciistica fiorente ma che ha chiuso a causa dell'aumento delle temperature e della scarsità di neve. Sebbene ci sia un sostegno locale considerevole per il progetto, gruppi ambientali come il World Wildlife Fund e il Club Alpino Italiano, aderenti al Comitato "Salviamo il Monte San Primo," stanno cercando di fermare l'iniziativa, sollevando preoccupazioni ecologiche e logistiche.

Il gruppo propone alternative più sostenibili, come investire in trasporti pubblici anziché ristrutturare il parcheggio e potenziare i sentieri escursionistici invece di ripristinare artificialmente le aree innevate. Preoccupazioni riguardano anche il consumo energetico delle macchine per la produzione di neve, i danni causati alla montagna dall'uso di attrezzature pesanti e il possibile onere finanziario per i contribuenti locali.

Nonostante i tentativi di dialogo, i sostenitori del progetto sembrano evitare il confronto. La principale critica del gruppo di protesta è che il Monte San Primo, nonostante la sua storia come destinazione sciistica, non riceve più abbastanza neve, e la crisi climatica potrebbe peggiorare la situazione.

In risposta alle preoccupazioni sulla scarsità d'acqua, le autorità locali di Bellagio e della Regione Lombardia intendono costruire un lago artificiale per produrre neve artificiale. Il sindaco di Bellagio, Angelo Barindelli, sostiene che il progetto contribuirà a rilanciare l'attrattiva turistica dell'area, mentre Alessandro Fermo, capo del Consiglio Regionale della Lombardia, afferma che l'investimento di 5 milioni di euro è cruciale per lo sviluppo turistico.

Nonostante la resistenza dei manifestanti, il progetto potrebbe anche essere ostacolato dalla burocrazia italiana, che ha storicamente rallentato anche i piani più ottimistici. Sebbene i primi piani siano stati approvati e finanziati all'inizio del 2022, ad oggi non ci sono progressi concreti oltre alle proteste e alla mancanza di neve nel futuro prevedibile.

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