Ha coinvolto anche il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea, insieme con il Parco Lombardo della Valle del Ticino un’interessante progetto sul deperimento delle querce nei boschi di pianura o planiziali. Il progetto di ricerca ResQ finanziato anche da Regione Lombardia ha coinvolto docenti e ricercatori delle Università di Pavia, dell’Università della Basilicata e del CNR di Firenze. I lavori sono durati tre anni e hanno dato esisti davvero importanti identificando le piante maggiormente resistenti dalle quali ottenere semi più adatti per i rimboschimenti. Queste farnie (querce) sono state trovate anche nel Parco delle Groane. Il progetto prosegue anche nei prossimi mesi e sarà possibile seguire gli sviluppi anche attraverso le pagine social dedicate. Di seguito il comunicato stampa redatto dall’Università di Pavia.
Sono in preparazione le pubblicazioni scientifiche, il gruppo di ricerca è coinvolto in un nuovo progetto PRIN 2022 “ResItFor”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dal Ministero dell’Università e della Ricerca e coordinato da Giovanni G. Vendramin dell’Istituto di Bioscienze e BioRisorse del CNR. Questo consentirà di estendere lo studio del deperimento delle querce in altre aree geografiche d’Italia e a numeri maggiori di piante per rendere i risultati ottenuti più solidi ed applicabili ad ampio raggio. Dal sito
https://resq.unipv.it/ si possono ricavare tutti i dettagli anche scientifici.
SCHEDAIl progetto di ricerca ResQ, finanziato dalla Regione Lombardia, ha concluso con successo tre anni di studi multidisciplinari sul deperimento delle querce nei boschi di pianura, con un focus particolare sulle farnie. Il gruppo di ricerca, composto dai ricercatori delle Università di Pavia e della Basilicata, nonché dal CNR di Firenze, ha identificato farnie che mostrano combinazioni genetiche potenzialmente legate alla resistenza al deperimento. Queste piante costituiscono un primo nucleo da cui sarà possibile raccogliere semi per future operazioni di rimboschimento.
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Segnali di deperimento
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Il progetto ha indagato le cause del deperimento della farnia, un'importante specie boschiva nei territori padano-veneti. Attraverso studi condotti in cinque siti, inclusi il Parco Lombardo della Valle del Ticino e il Parco delle Groane, sono state analizzate 125 coppie di alberi sani e deperienti. Nonostante le piante deperienti non presentino differenze significative nei parametri microambientali rispetto a quelle sane, si è osservato un significativo rallentamento nella crescita annuale delle prime.
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Ghianda quercia
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Attraverso l'esplorazione del genoma di ogni pianta coinvolta nel progetto, sono stati individuati numerosi geni legati alla capacità di resistere al deperimento. Questa scoperta offre nuove prospettive per comprendere il fenomeno e sviluppare strategie innovative per contrastarlo. Il progetto ha ora aperto la possibilità di raccogliere semi da piante geneticamente importanti, permettendo la selezione di individui resistenti per il rimboschimento futuro.
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Farnia morta
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Il progetto ResQ rappresenta solo l'inizio di un percorso più ampio per massimizzare la sopravvivenza delle farnie in ambienti fortemente antropizzati e minacciati dai cambiamenti climatici. Il gruppo di ricerca è coinvolto in un nuovo progetto PRIN 2022 chiamato "ResItFor", finanziato dall'Unione europea, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Questo nuovo progetto consentirà di estendere lo studio del deperimento delle querce in altre regioni d’Italia e coinvolgere un numero maggiore di piante per valutare la generalizzazione dei risultati ottenuti.
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Mappa piante da seme nella zona di Garbagnate
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Mappa piante da seme nelle Groane
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Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sui risultati della ricerca, è possibile consultare il sito ufficiale del progetto ResQ (
https://resq.unipv.it/) e seguire i canali social dedicati su Facebook (
https://www.facebook.com/ProgettoResQ), Instagram (
https://www.instagram.com/progettoresq) e Twitter (
https://twitter.com/ProgettoQ).
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