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sabato 6 luglio 2024

Circolo Ambiente. "Proposte per una nuova Erba: zero consumo di suolo e riqualificazione delle aree dismesse"


di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"


La riqualificazione delle aree dismesse nel centro di Erba è un'occasione più unica che rara per ridisegnare la città. Ma il recupero di questi comparti deve essere unito allo stop definitivo al consumo di nuovo suolo.

E' questo, in estrema sintesi, il senso delle proposte che come Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" abbiamo presentato al Comune di Erba in vista della variante al Piano di Governo del Territorio (PGT). Come associazione abbiamo sottolineato che la riqualificazione delle aree industriali dismesse del centro (ex Gasfire, Molino Mottana, Enel, Meroni) possa davvero rappresentare l'occasione per ridisegnare la città. Ma il recupero dovrebbe avvenire anzitutto pensando a nuovi spazi urbani, quali parchi verdi e alberati, piazze e vie pedonali, percorsi riservati alle biciclette.

In ogni caso, il recupero e la riqualificazione delle aree dismesse devono essere governati dal Comune, che deve dare indicazioni precise sulle destinazioni d'uso, sul riutilizzo degli spazi e dei volumi, e non il contrario ovvero che i proprietari privati sviluppino il recupero secondo i propri specifici interessi immobiliari.

Nel contempo occorre anche un ripensamento viabilistico, con divieto di ingresso alle auto nel centro città (es. ZTL) e con ‘Zone 30’ (limitazione della velocità a 30 km/h), definendo appunto nuove aree pedonali e piste ciclabili che ad oggi, di fatto, non esistono a Erba.

Tutti questi temi urbanistici e viabilistici devono però essere associati al contemporaneo 'stop al consumo di suolo'. Nello specifico, il Comune non solo deve non pianificare nuove aree di edificazione, ma deve cancellare da subito tutte le previsioni urbanistiche non ancora attuate: facciamo l'esempio dell'area di San Maurizio e della zona di via Como.

Se si perde questa doppia occasione 'storica' - ovvero lo stop al consumo di suolo e la riqualificazione ‘governata’ delle aree dismesse - , Erba continuerà ad essere una cittadina caotica e mal gestita a livello urbanistico e viabilistico. Un retaggio dei decenni passati, dagli anni '60 del secolo scorso, ulteriormente peggiorata anche nell'ultimo periodo. Una città senza un cuore sociale e culturale, invasa dalle auto in centro e dalla cementificazione delle ultime aree verdi nell’area urbana, cosa quest'ultima, continuata negli ultimi anni con, ad esempio, l’edificazione nell'area di via Galilei e di quella ancor più vasta di via Monti.

In definitiva la variante generale al PGT deve diventare l'occasione per ridisegnare una città a misura di uomo e di ambiente. Ma per far questo servono Amministratori pubblici lungimiranti, che sappiano pianificare sulla base dell’interesse comune e del futuro della città, non in base alla logica dei valori immobiliari degli spazi urbani. Per fare questo serve una visione diversa da chi pensa che, per risolvere i problemi della città, si debbano progettare nuovi parcheggi in centro!

Si ricorda che Erba è uno dei comuni della provincia di Como con il più elevato consumo di suolo, con una percentuale di ‘cementificazione’ pari al 27% del territorio comunale, dato ancor più marcato se dal calcolo dovessimo sottrarre il territorio non ‘urbano’, ovvero la parte montuosa e lacuale, quest’ultima inserita in parte nel Parco Valle Lambro. Addirittura nel periodo 2006-2022 a Erba sono spariti, ovvero cementificati, più di 16 ettari di suolo, pari a  24 campi di calcio di Serie A. Su quest’ultimo dato abbiamo calcolato il costo derivante dal consumo di suolo (secondo i parametri proposti dal Forum Salviamo il Paesaggio https://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2024/02/al-via-la-campagna-tutti-i-costi-del-suolo-perduto/ ), che arriva a superare i 23 milioni di euro, costo che il Comune di Erba dovrebbe inserire nel proprio bilancio ambientale e sociale.


SCHEDA
Variante Generale al Piano di Governo del Territorio del Comune di Erba e Procedura VAS.


Proposte per la redazione della variante generale al vigente Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune di Erba, congiuntamente alla procedura di valutazione ambientale strategica (VAS).

CONSIDERATO che, in merito al territorio comunale di Erba:
  • Vi sono numerose aree dismesse, principalmente fabbricati industriali in disuso, che potrebbero essere riqualificate per usi residenziali, commerciali e per la creazione di aree verdi pubbliche, migliorando la vivibilità del centro urbano.
  • Il vigente PGT prevede tuttora, per alcune aree verdi e/o agricole, la destinazione urbanistica come aree edificabili, prevalentemente per uso residenziale.
  • I rapporti annuali SNPA/ISPRA indicano che tra il 2006 e il 2022 a Erba si è avuto un consumo di suolo pari a 16,73 ettari, portando la percentuale di suolo consumato al 27,07%. Escludendo le aree montane e lacuali, ciò significa che gran parte del tessuto urbano comunale è coperto da cemento e asfalto.
  • Il Rapporto ISPRA del 2020 evidenzia che Erba ha registrato il più elevato consumo di suolo tra i comuni della provincia di Como, con un valore di 6,68 ettari, pari a 3,5 volte il valore del secondo comune elencato nel rapporto.
CONSIDERATO che, come indicato nelle premesse del procedimento per la redazione della variante generale al vigente PGT del Comune di Erba:
  • “La variante generale avrà i seguenti obiettivi: Promuovere interventi di rigenerazione delle aree dismesse per un bilancio negativo del consumo di suolo, tutelando il suolo libero e valorizzando le componenti ambientali e paesaggistiche erbese.”
CONSIDERATO che nel Documento Unico di Programmazione (DUP) del Comune di Erba, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 87 del 18.12.2023, si indica come obiettivo esecutivo la “revisione del Piano di Governo del Territorio in un’ottica di riduzione del consumo del suolo e l’approvazione del nuovo strumento urbanistico”;

TUTTO CIÒ PREMESSO, SI PROPONE:


Divieto di Consumo di Suolo

  • Applicare il divieto di consumo di suolo su tutto il territorio comunale di Erba, eliminando le nuove edificazioni previste dal vigente PGT e non ancora realizzate.
  • Consentire edificazioni solo su suolo già edificato, dismesso e da riqualificare, senza aumentare la volumetria esistente, e senza consumare nuovo suolo.
  • Sospendere l’efficacia degli strumenti di pianificazione urbanistica (Piani attuativi, progetti di nuove opere pubbliche o private, ecc.) che prevedano interventi edificatori o di impermeabilizzazione su terreni agricoli, rurali, fertili, boschivi, verdi o liberi, indipendentemente dalla destinazione urbanistica assegnata dal vigente PGT.
  • Precedere la redazione della variante generale al PGT con un censimento del patrimonio edilizio esistente per certificare l’inutilizzato, il sottoutilizzato e/o il recuperabile.
  • Introdurre il principio del “consumo di suolo zero”, garantendo che nessuna nuova area edificabile venga prevista. La priorità è conservare il suolo verde, ovvero le aree non interessate da precedenti interventi di edificazione o impermeabilizzazione.
  • Nei decenni passati, a Erba si è edificato troppo e male, creando disordine urbanistico e sovrapposizione di aree a diversa destinazione (residenziale, produttiva, commerciale). I precedenti PRG e PGT hanno spesso aggiunto nuove aree edificabili, peggiorando la situazione urbanistica, soprattutto nella zona sud della città, già sovraccarica di edifici industriali e commerciali. Ora il territorio ha bisogno di “respirare”. È necessario mantenere le poche aree verdi rimaste e depavimentare le aree urbanizzate non più utilizzate (aree dismesse). In collaborazione con l’associazione ‘Testa di rapa’, il nostro circolo ha raccolto centinaia di firme di cittadini che chiedono lo ‘stop al consumo di suolo’.

Recupero delle Aree Dismesse

  • A Erba esistono numerose aree dismesse, principalmente fabbricati industriali in disuso da anni. Il recupero e la rigenerazione di questi spazi rappresentano un’opportunità unica per ridisegnare l’assetto urbanistico della città, migliorando la vivibilità.
  • Creare spazi pubblici verdi e alberati, piazze, aree e percorsi riservati a pedoni e biciclette, nuovi marciapiedi e piste ciclopedonali.
  • Ridurre il volume edificato e prevedere, all’interno di ogni comparto, ampi spazi pubblici verdi e alberati.
  • Un disegno organico di riqualificazione deve essere previsto nella variante al PGT, con indicazioni precise sulle destinazioni d'uso e sul riutilizzo degli spazi e dei volumi.La riqualificazione delle aree dismesse deve creare nuovi spazi urbani come parchi verdi e alberati, piazze, vie pedonali e percorsi ciclabili. Questo, unito a un ripensamento viabilistico con l’introduzione di ZTL, definisce nuove aree pedonali e piste ciclabili che attualmente non esistono a Erba.

Mobilità e Viabilità

  • La mobilità a Erba è prevalentemente basata sull’auto privata. Si propongono interventi urbanistici che limitino l’uso delle auto nel centro, favorendo pedoni e biciclette.
  • Creare nuovi spazi urbani come parchi verdi, piazze e percorsi ciclabili.
  • Riorganizzare la viabilità esistente, rendendola più sicura per pedoni e ciclisti, con la riqualificazione delle strade centrali e l’introduzione di ZTL e zone 30 km/h.
  • Per il centro sportivo del Lambrone, prevedere percorsi ciclopedonali lungo gli argini del fiume per valorizzarne la presenza e facilitare l’accesso sia dal centro città che dalla stazione FNM.
  • Per il costruendo cavalcavia stradale tra via Trieste e via Milano, occorre trovare una soluzione a quella che oggi è una ferita inflitta al territorio. Il cavalcavia rappresenta uno scempio ambientale e paesaggistico, peggiorando il disordine urbanistico della città. La nostra associazione ribadisce la contrarietà a qualsiasi intervento viabilistico che preveda nuove strade o tangenziali.
  • Infine, occorre potenziare il trasporto pubblico, anche se non è di diretta competenza del Comune.


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