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venerdì 25 ottobre 2024

Come gestire le tartarughe esotiche: linee guida del Parco delle Groane e della Brughiera per il loro contenimento


In risposta alla domanda di un lettore, oggi affrontiamo un tema rilevante per chiunque si trovi a gestire una tartaruga esotica, abbandonata o trovata in libertà, e desideri portarla in un centro di contenimento. Il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea, in collaborazione con la Polizia Locale, ha istituito procedure specifiche per il ricovero di tartarughe esotiche invasive, come la Trachemys scripta – comunemente nota come tartaruga palustre americana, tartaruga scivolatrice, o tartaruga dalle orecchie gialle (Trachemys scripta scripta) e dalle orecchie rosse (Trachemys scripta elegans).
L’iniziativa per il contenimento delle tartarughe esotiche invasive

Dal 2022, il Parco ha avviato un percorso dedicato alla gestione delle tartarughe esotiche abbandonate nelle zone umide, un problema ambientale particolarmente rilevante in Lombardia, data la loro capacità di sopravvivere e proliferare, mettendo in pericolo l’ecosistema locale. Questi animali, infatti, sono estremamente voraci e competono per il cibo e l’habitat con le specie autoctone di pesci e anfibi, comprese le ultime popolazioni della testuggine palustre europea (Emys orbicularis), una specie vulnerabile e protetta.

Per chi si trova a gestire una tartaruga esotica, sia perché ne è proprietario sia per averla rinvenuta in libertà, è possibile chiedere il ricovero presso il Parco delle Groane, inviando una richiesta all’indirizzo e-mail dedicato: testuggini@parcogroane.it. Tuttavia, è fondamentale seguire precise indicazioni per evitare che la domanda venga rifiutata.

Le richieste di ricovero che giungono incomplete non possono essere accettate. È quindi importante includere i seguenti elementi nella comunicazione via e-mail:

  1. Copia della denuncia: Se la tartaruga è di proprietà, è necessario allegare copia della denuncia compilata ai sensi del decreto legislativo n. 230 del 15 dicembre 2017 sulla prevenzione delle specie esotiche invasive. Questo documento non è richiesto per chi ha rinvenuto la tartaruga in libertà.
  2. Fotografia dell’animale: La foto deve mostrare chiaramente sia la testa sia il carapace della tartaruga. Ciò facilita il riconoscimento e la valutazione della specie e delle sue caratteristiche.
  3. Dimensioni della tartaruga: Specificare la lunghezza del carapace. È importante notare che è vietato il ricovero di esemplari troppo giovani, in quanto il Parco accoglie solo tartarughe adulte, ossia con carapace di lunghezza superiore a 14-15 cm, in modo da consentire anche l’identificazione del sesso.
  4. Documento di identità del consegnatario: È richiesta copia del documento di identità della persona che effettuerà la consegna della tartaruga presso il centro di contenimento.

Fonte immagine: Parco delle Groane

Per garantire che le procedure siano seguite correttamente, il Parco ha coinvolto la Polizia Locale, il cui Commissario Capo Orietta Borella ha collaborato nella definizione delle modalità di raccolta dati. Questo supporto consente un miglior controllo sul contenimento delle specie esotiche e garantisce che la gestione delle richieste sia veloce ed efficace, riducendo i rischi per l'ecosistema locale.

Abbandonare una tartaruga esotica non è solo un gesto irresponsabile, ma anche un atto potenzialmente dannoso per l'ambiente e contrario alle normative italiane. Chiunque non possa più prendersi cura del proprio animale dovrebbe quindi attivarsi attraverso i canali ufficiali come il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea per garantire che l'animale venga gestito in modo sicuro e rispettoso dell'ambiente.

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