A seguito dell’incontro tenutosi il 26 ottobre 2024 a Milano, presso l’auditorium Teresa Sarti Strada, è emersa con forza l’urgenza di proteggere e rigenerare il bacino del fiume Seveso attraverso la creazione di un Parco Fluviale e Territoriale, che colleghi gli spazi verdi e tuteli le risorse ambientali nell’area metropolitana e brianzola. Proprio in quest’ottica, l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale della Lombardia lo scorso luglio rappresenta un’importante pietra miliare nel percorso di costituzione del Parco Fluviale del Seveso.
Il 25 luglio 2024, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno che propone la creazione del Parco Fluviale del Seveso. Si tratta di un progetto che punta alla rigenerazione e alla protezione del bacino del fiume Seveso, storicamente soggetto a inquinamento e frequenti esondazioni, con gravi impatti su Milano e le aree della Brianza.
Di seguito riportiamo i punti principali dell'ordine del giorno:
Quadro normativo e obiettivi del progetto
Il progetto nasce in conformità alle direttive europee in materia di gestione delle acque e di prevenzione delle alluvioni (Direttive 2000/60/CE e 2007/60/CE), perseguendo gli obiettivi già stabiliti dal Contratto di Fiume Seveso, stipulato nel 2006 e sostenuto da enti locali, regionali e da istituzioni di gestione ambientale. Questo contratto si prefigge di migliorare la qualità delle acque e ridurre il rischio di esondazioni.
Criticità ambientali e rischio idrogeologico
Il consumo di suolo e la cementificazione delle aree urbane, in particolare intorno al Seveso, hanno ridotto la permeabilità del suolo, aumentando il rischio di alluvioni. La necessità di affrontare i cambiamenti climatici e le esondazioni frequenti, che causano danni considerevoli alle infrastrutture e alle proprietà private, è stata ribadita più volte dal Consiglio.
Misure di contenimento e mitigazione
A partire dal 2014, sono stati finanziati piani per la costruzione di quattro vasche di laminazione per contenere le esondazioni del Seveso, due delle quali sono già in costruzione e una è stata ultimata. Tuttavia, la realizzazione della quarta vasca è ferma a causa degli elevati costi di bonifica dell’area prescelta tra Varedo e Paderno Dugnano. La conclusione di queste opere è considerata fondamentale per il controllo del rischio idrogeologico.
Creazione del Parco Fluviale come risposta sistemica
L’idea di un Parco Fluviale del Seveso, promossa dall’associazione Amici del Parco Nord, mira a utilizzare il fiume come un corridoio ecologico, con progetti di riqualificazione ambientale nelle aree urbane e periurbane della Lombardia. Il parco non solo contribuirebbe alla mitigazione climatica, ma faciliterebbe il drenaggio delle acque, diminuendo il rischio di alluvioni, e incrementerebbe gli spazi verdi urbani.
Azioni strategiche e coordinamento tra enti
Il Consiglio ha invitato la Giunta regionale e gli assessori competenti a istituire un tavolo di lavoro che coinvolga le province di Como, Monza e Brianza, e la Città Metropolitana di Milano, per elaborare un progetto condiviso e integrato di parco fluviale. Tale tavolo dovrà definire obiettivi e tempistiche per l’attuazione delle strategie previste, in linea con il Contratto di Fiume Seveso.
Obiettivi a lungo termine e bilancio
Infine, il Consiglio ha chiesto che la creazione del parco fluviale sia inserita tra gli obiettivi strategici della Regione Lombardia, con adeguati stanziamenti di bilancio. L’intento è di realizzare interventi strutturali e duraturi per rispondere alle sfide climatiche e migliorare la qualità della vita nelle aree più urbanizzate.
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