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giovedì 28 novembre 2024

Meno cemento, più natura: ripensare le aree di laminazione sul Seveso

Progetti di laminazione nel bacino della Roggia Vecchia-Terrò: le posizioni del Comitato Parco Groane-Brughiera


L’argomento dei progetti di laminazione previsti nel bacino della Roggia Vecchia-Terrò-Tarò-Certesa è stato recentemente discusso in seno al Direttivo del Comitato Parco Groane-Brughiera, durante il quale sono state condivise preoccupazioni e proposte alternative. Le aree interessate dai progetti, inseriti nel programma d’azione del Contratto di Fiume Seveso approvato il 26 ottobre dal Comitato di Coordinamento, hanno una rilevanza paesaggistica significativa, ma rischiano di essere compromesse da interventi considerati troppo invasivi.

Nel corso della riunione del Direttivo, i membri del Comitato hanno sottolineato la necessità di ripensare i progetti con un approccio meno ingegneristico e più orientato alla naturalità del territorio. Una strategia che, oltre a ridurre il consumo di suolo e l’uso del cemento, potrebbe liberare risorse economiche da destinare a interventi diffusi di manutenzione idraulico-forestale e di messa in sicurezza arginale nei diversi comuni del bacino.

Gianni Del Pero, geologo e membro attivo del Comitato, ha evidenziato l’importanza di preservare il valore paesaggistico delle aree coinvolte. "Queste zone hanno una rilevanza ambientale unica: interventi meno invasivi potrebbero tutelare il paesaggio e, al contempo, risultare economicamente più vantaggiosi per l’intero bacino", ha dichiarato.

Si è fatto riferimento, in particolare, a esempi positivi come le schede progettuali già presentate dai comuni di Meda e Cabiate, che propongono soluzioni di laminazione più piccole e integrate nel paesaggio, in contrasto con le grandi vasche previste nei progetti attuali.


Dettagli dei Progetti

Area di Laminazione sul torrente Roggia Vecchia



Il progetto principale si concentrerebbe in un avvallamento naturale a nord della ferrovia Como-Lecco, nei pressi della stazione di Brenna Alzate, nel comune di Alzate Brianza. Questa opera prevede un volume complessivo di 200.000 m³ e mira a mitigare gli allagamenti nei centri abitati di Carugo, Mariano Comense, Cabiate, Meda e Seveso.

Le principali caratteristiche progettuali includono:
  • Un manufatto di controllo in calcestruzzo armato con una luce di dimensioni 2,5 x 2,0 metri.
  • Interventi paesaggistici come l’abbassamento del letto di 1,5 metri e l’allargamento dell’alveo fino a 30 metri, con l’obiettivo dichiarato di ottenere un andamento più naturalistico per il torrente.
Su questo punto, Del Pero ha osservato: "Parlare di 'naturalizzazione' del torrente ampliandone la sezione a 30 metri non ha molto senso. È necessario ripensare il progetto per garantire una vera integrazione con l’ambiente circostante".

Area di laminazione sul torrente Terrò


Un secondo progetto, in località Cascina Bice a Mariano Comense, prevede la realizzazione di due invasi in linea, rispettivamente di 50.000 e 25.000 m³. Anche qui è previsto un manufatto di controllo in calcestruzzo armato, simile a quello del progetto sulla Roggia Vecchia.

Il Comitato ha espresso forte preoccupazione per l’impatto ambientale di interventi così invasivi, che potrebbero invece essere realizzati in modo meno impattante. Queste osservazioni sono state anche anticipate durante la recente presentazione del progetto Connecting Seveso, che punta a connettere le aree verdi lungo i torrenti del bacino.

Nei prossimi mesi, il Comitato prevede di partecipare attivamente ai tavoli regionali e sovracomunali per proporre modifiche ai progetti, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze di sicurezza idraulica con la tutela del paesaggio. Inoltre, è stata avanzata l’idea di inviare una comunicazione ufficiale a tutti i comuni del bacino per ribadire l’importanza di un approccio più sostenibile e condiviso.

"Dobbiamo far capire che un approccio meno invasivo non è solo possibile, ma anche necessario per garantire un equilibrio tra sicurezza e tutela del nostro patrimonio naturale", ha concluso Del Pero.

L’impegno del Comitato Parco Groane-Brughiera rappresenta un esempio di partecipazione attiva e responsabilità verso un territorio che merita attenzione e rispetto, anche nelle scelte legate alla gestione idraulica.

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