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martedì 25 febbraio 2025

Pedemontana, diossina e PM10: persistono le preoccupazioni sulle soglie applicate nei cantieri di bonifica


Il 12 febbraio 2025, a seguito di un sollecito, Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) ha risposto alla nota inviata il 12 gennaio da diverse associazioni ambientaliste, tra cui Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente di Bovisio e Cittadini per Lentate. La nota sollevava preoccupazioni sulle metodologie di bonifica della diossina nella Tratta B2 e sulle soglie di inquinanti applicate. Tuttavia, secondo gli ambientalisti, la risposta di Pedemontana non è risultata soddisfacente.

Mancanza di certificazione ACCREDIA per le analisi sulle diossine

Una delle principali criticità riguarda le analisi chimiche della qualità dell’aria, in particolare per le diossine. L’impresa incaricata non dispone della certificazione ACCREDIA per questo parametro. Pedemontana ha risposto che il Piano di Monitoraggio prevede il rispetto della norma UNI EN ISO IEC 17025, ma questa affermazione, secondo i gruppi ambientalisti, "non chiarisce affatto il mancato accredito".

Soglie limite delle diossine nell’aria: normativa poco cautelativa?

Pedemontana conferma l’adozione della soglia di 150 fg/m³, prevista dalla normativa tedesca, ignorando il valore più restrittivo di 40 fg/m³ indicato dalla Commissione Tossicologica Nazionale (CCTN 86/6). Secondo Sinistra e Ambiente e gli altri gruppi, questa scelta "non è cautelativa" e non garantisce la massima tutela della salute pubblica.


Polveri sottili e soglie di intervento


Per quanto riguarda il PM10, Pedemontana ha fornito una risposta articolata sulla gestione delle soglie di attenzione e intervento. La società fa riferimento al “Piano di Monitoraggio Polveri e Diossine” e sottolinea che esistono livelli di osservazione differenti per la diffusione delle polveri e delle diossine in aria. Le soglie vengono determinate sulla base della curva limite e delle misurazioni effettuate nei cantieri di bonifica. Tuttavia, a parere delle associazioni, le soglie adottate restano "elevate".

Pedemontana ritiene che i valori medi utilizzati siano "cautelativi" e "ragionevoli", ma i gruppi ambientalisti ribadiscono che l’incremento di 10 µg/m³ per determinare la soglia di attenzione è ancora troppo alto.


Certificazione per le analisi sul suolo e gestione rifiuti da scavo

A seguito della segnalazione degli ambientalisti, le analisi di caratterizzazione del suolo sono state affidate a un ente certificato ACCREDIA per le diossine, garantendo maggiore affidabilità.

Rimane invece aperto il tema della gestione dei rifiuti da scavo. Pedemontana ha presentato una tabella con i siti di destinazione dei materiali contaminati, ma la considera solo un documento esemplificativo. Prima dell’inizio degli scavi verrà elaborato un piano di smaltimento da sottoporre ad ARPA Lombardia e alle autorità competenti, contenente informazioni dettagliate sui rifiuti e sui siti di conferimento.

Le preoccupazioni degli ambientalisti

Nonostante la risposta di Pedemontana, i gruppi ambientalisti restano preoccupati per i livelli di inquinanti applicati nei cantieri e per la gestione dello stoccaggio del materiale contaminato. "Anche questa volta riteniamo di aver dato un contributo informativo evidenziando alcuni limiti dell'iter e delle azioni di bonifica", affermano. I comitati locali continueranno a monitorare la situazione e a informare i cittadini sulle criticità della bonifica in corso.

 

La risposta di Pedemontana

 

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