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martedì 30 novembre 2010

La conservazione della natura nelle aree metropolitane

In occasione dell' "Anno Internazionale della Biodiversità", il 3 dicembre 2010 si svolgerà a Milano, alle ore 9.45, presso la sala affreschi della Provincia di Milano, Palazzo Isimbardi, via Vivaio, 1 l'incontro dal titolo: "Il Parco Agricolo Sud Milano nell'anno della biodiversità - La conservazione della natura nelle aree metropolitane".

Il programma prevede, tra gli altri, i seguenti interventi:
  • Biodiversità: siamo tutti coinvolti - Danilo Mainardi
  • Presentazione del Progetto: Biodiversità, la chiave del futuro per l’area metropolitana Lipu - Claudio Celada
  • Atlante della flora del Parco Agricolo Sud Milano - Fabrizio Scelsi
  • Piani di gestione dei Siti di Importanza Comunitaria e progetto Europeo ’’Periurban’’ Maria Pia Sparla

Le campagne di salvataggio degli anfibi al Lago di Montorfano

Mercoledi 1 dicembre 2010
ore 21
Presso le Scuole Elementari di Montorfano, via al Dosso 1

Mirco Cappelli
e Associazione "l'Ontano"

SOS ANFIBI: LE CAMPAGNE DI SALVATAGGIO AL LAGO DI MONTORFANO

La serata vuole richiamare l'attenzione sulla salvaguardia e la protezione degli anfibi durante le migrazioni di fine febbraio - marzo. L’obiettivo é di sensibilizzare la popolazione e tutelare habitat e specie minacciati dall’attività dell’uomo.

Organizzazione: Consorzio Lago di Montorfano in collaborazione con il Gruppo l'Ontano di Montorfano e il Centro Studi Arcadia

1/12/2010 - ATTENZIONE: Causa maltempo il Consorzio del lago di Montorfano ha rinviato la serata sugli anfibi a data da definire, probabilmente a gennaio.

lunedì 29 novembre 2010

L'impronta ecologica" di Mathis Wackernagel

Martedì 30 novembre 2010 alle 19.00 presso il Cinema Auditorium S. Carlo in Corso G.Matteotti 14 a Milano (280 posti - si trova a 200 metri dalla fermata S.Babila Linea Rossa 1 Metro e a 700 metri dalla fermata Metrò Duomo, Linea Gialla 3 - Linea Rossa 1).

Incontro gratuito di formazione e di aggiornamento sull'Impronta ecologica con il suo ideatore Mathis Wackernagel (www.footprintnetwork.org) .

Iscrizione gratuita obbligatoria scrivendo a: rindario@yahoo.it

Programma:
  • 19.00: Arrivo e presentazione dei gruppi presenti
  • 19.15 - 20.30: Formazione e aggiornamento con Mathis Wackernagel con possibilità di interagire con lui
  • 20.30 - 21.00: Breve pausa per uno spuntino (siete invitati a portare panini e bibite)
  • 21.00 - 22.30: Riflessioni preparatorie per l'individuazione di alcune campagne comuni.
Gli organizzatori:
Abbiamo un sogno, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Comitato Energia Felice, Comitato Italiano Contratto Mondiale per l'acqua, Contratto mondiale per l'energia e il clima, Costituente ecologista, Movimento per la decrescita felice, Movimento nazionale Stop al consumo di Territorio, Per il bene comune, Rete civica italiana, Rete Provinciale torinese dei Movimenti e Liste di Cittadinanza.

Nota aggiuntiva:
Mathis Wackernagel è l'ideatore dell'indicatore "impronta ecologica", é il Presidente del Global Footprint Network (www.footprintnetwork.org).
L'Impronta ecologica è un indicatore ambientale di facile comprensione che è di grande aiuto per capire la complessità del sistema in cui viviamo e per motivare i cittadini ad un comportamento più responsabile nei confronti del Pianeta: quindi é utilissimo per chi, come noi, vede nella componente ambientale uno dei cardini delle nostre politiche.

domenica 28 novembre 2010

La battaglia per difendere la Villa Reale dalla speculazione entra nel vivo

Lunedì 29 novembre 2010 a Monza ci sarà un consiglio comunale straordinario dedicato alla "privatizzazione" della Villa Reale.

Il "Comitato per il Parco di Monza A. Cederna" invita tutti i cittadini a partecipare.

L'appuntamento è presso il Municipio di Monza alle ore 20/20.15.

E' importante essere in tanti....
....partecipate e fate girare la voce!


Per firmare la petizione on-line clicca qui.
Ad oggi hanno aderito all'appello quasi 10mila persone.

Leggi anche: Stanno privatizzando la Villa Reale di Monza

Mailbombing e presidio per dire NO alla privatizzazione dell'acqua in Lombardia

di Roberto Fumagalli
Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l'Acqua Pubblica

Nonostante la partecipata manifestazione del 13 novembre davanti al Pirellone che chiedeva di non approvare il Progetto di Legge regionale sull'acqua, martedì 30 novembre il Consiglio Regionale della Lombardia voterà la legge sulla gestione dei servizi idrici, in applicazione del Decreto Ronchi, lo stesso di cui si chiede l'abrogazione attraverso il Referendum nazionale che ha raccolto 1 milione e 400 mila firme in Italia, di cui ben 237 mila in Lombardia (www.acquabenecomune.org). Quindi anche il Progetto di Legge Regionale porterà a consegnare ai privati la gestione dell'acqua.

Per questi motivi il Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l'Acqua Pubblica chiama i cittadini alla mobilitazione:
  • lunedì 29.11. 2010 si invitano i cittadini a inviare un’ E-MAIL ai Consiglieri Regionali per dire NO all’approvazione del progetto di legge e a sostegno degli emendamenti predisposti dal Coordinamento dei Comitati;
  • martedì 30.11. 2010 dalle ore 10 è previsto un presidio davanti al Pirellone, in concomitanza con l’avvio della discussione in aula del Consiglio Regionale.
I relativi documenti sono scaricabili dal web cliccando su:
- testo dell'appello e indirizzi email dei Consiglieri Regionali
- emendamenti al progetto di legge regionale

Info complete su cliccando qui.

sabato 27 novembre 2010

Un nuovo bosco urbano a Seregno

Nella mattinata di Sabato 27 Novembre 2010 le locali sezioni di LEGAMBIENTE e del WWF hanno aderito all’iniziativa “Festa dell’Albero 2010”. Il gruppo dei volontari-piantatori si è dato appuntamento alle ore 9.30 presso l’area individuata per la riforestazione all’incrocio delle vie S. Vitale e Monte Rosa tra i quartieri S. Valeria e Consonno. Attrezzati di forca, vanga e guanti hanno messo a dimora 250 giovani piante ad alto e medio fusto dell’età di un anno delle specie QUERCUS ROBUR, CORNUS SANGUINEA, ULMUS MINOR, PRUNUS PADUS.

Il neonato bosco urbano restituisce dignità ad un’area che in passato era stata oggetto di deposito abusivo di macerie edilizie ad opera del cantiere adiacente e realizza la compensazione ambientale che era prevista ma mai realizzata.

“Ogni volta che si pianta un albero” -afferma Fatima coordinatrice delle iniziative di Legambiente Seregno- “si fa un’azione concreta di lotta ai cambiamenti climatici e prevenzione del dissesto idrogeologico ed è un’occasione per focalizzare l’attenzione sull’importanza che il verde riveste nel mantenimento degli equilibri ambientali del Pianeta”.

“L’Italia è il Paese con il livello più alto di biodiversità in Europa e conservare questa ricchezza anche in ambienti pesantemente urbanizzati e degradati è un nostro dovere primario - ha dichiarato Zeno Celotto, responsabile del gruppo del WWF -. Più biodiversità significa migliore qualità della vita per chi abita oggi un territorio e per le generazioni future che arriveranno”.

“Rilanciamo anche in questa occasione - ha dichiarato Dell’Orto Antonello presidente della locale sezione di Legambiente - l’invito all’Amministrazione Comunale ad attuare una politica di STOP AL CONSUMO DI SUOLO attraverso anche l’ampliamento del PLIS “Brianza Centrale” alle aree agricole rimaste che quotidianamente sono preda di speculazioni edilizie che ruberanno alle future generazioni la memoria storica ed ecologica delle campagna attorno a Seregno”.

Alla luce delle recenti indagini che hanno evidenziato lo stretto legame tra speculazione edilizia e criminalità organizzata ribadiamo che la tutela dell’ambiente e del territorio è lo strumento principe per riconquistare la legalità in Brianza.

Il futuro dell'Area Alfa di Arese

Arese, 27 novembre 2010. Auditorium gremito, e atmosfera di grande partecipazione e interesse ieri sera all'Assemblea organizzata dal Comitato Difendiamo Arese, da Legambiente e dal Coordinamento Area Alfa – Un altro progetto è possibile, per parlare del futuro dell'area dopo la bocciatura dell'Accordo di Programma Alfa Romeo del mese scorso. Un'occasione per le tante componenti sociali e i cittadini intervenuti di far sentire la propria voce e lanciare nuove idee in fatto di trasporto pubblico, viabilità, ambiente e riassetto dell'Area Alfa, ma anche per porre alcune domande al sindaco Gianluigi Fornaro, invitato all'assemblea.

La serata è iniziata con l'intervento di Sara Belluzzo, presidente del Comitato Difendiamo Arese, che ha ripercorso le tappe e le tanti azioni del Comitato (vedi la raccolta di 4000 firme, le manifestazioni, la presentazione di osservazioni e documenti tecnici a Regione e Comuni, il dialogo e lo stimolo continuo verso le istituzioni), nato circa un anno fa per battersi contro l'ipotesi di una tangenzialina, del parcheggio Expo in una zona agricola di pregio limitrofa alla villa di Valera, del mega centro commerciale previsto all'interno dell'ex Alfa e del totale abbandono della vocazione industriale dell'area.

Gianluigi Forloni, della direzione di Legambiente Lombardia, ha quindi provato a immaginare nuove soluzioni per il futuro dell'area Alfa, capaci di coniugare sviluppo e rispetto dell'ambiente, sollecitando progetti che puntino all’insediamento di attività produttive di eccellenza ma anche sostenibili, e lanciando la sfida agli operatori della green economy, ovvero a chi si occupa di riduzione delle emissioni, di efficienza energetica, di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Hanno poi preso la parola due sindacalisti dell'Alfa, Pierluigi Sostaro della Cub, e Corrado Delle Donne dello Slai Cobas, quindi Giovanni Marzorati della presidenza delle Acli provinciali, Andrea Savi del Comitato No Expo, e Maurizio Borghi del WWF Groane.

Infine sono state rivolte al Sindaco le domande del Comitato e dei cittadini, riassumibili in poche battute: il Sindaco terrà finalmente conto delle richieste dei 4000 cittadini che hanno firmato la petizione contro l'AdP poi bocciato? In quale direzione sta lavorando l'Amministrazione Comunale per il futuro dell'Area, dato il silenzio delle istituzioni in questo mese e mezzo successivo alla bocciatura dell'Adp? L'ipotesi della Tangenzialina e del megaparcheggio è tuttora in campo? L''idea di un trasporto pubblico su rotaia, che colleghi Arese alle ferrovie nord e al metro Rho-Pero è stato abbandonato?

Interlocutorie e prive di certezze le risposte del primo cittadino, che ha ricordato che è la Regione Lombardia a proporre l'Accordo di Programma, e che non è escluso che Formigoni possa ripresentare più o meno lo stesso progetto, inserendolo però nel Piano Expo (con tutta la mancanza di controlli e d'intervento da parte delle istituzioni locali che questo comporterebbe). E che l'Amministrazione Comunale, per non perdere il treno dello sviluppo e dell'occupazione e non farsi escludere dall'Accordo, può solo cercare di migliorare la situazione (come ha tentato di fare con il precedente AdP, chiedendo per esempio che la Tangenzialina fosse parzialmente interrata e circondata da piante.

In conclusione, commenta Gianluigi Forloni “ancora una volta dalle istituzioni non arrivano segnali confortanti e tocca ai cittadini provare ad organizzare un’ipotesi diversa di riutilizzo dell’area che parta finalmente dalle esigenza del territorio. Non sarà facile, ma alla terza bocciatura restare a guardare cosa farà la Regione è la cosa meno utile quindi ci stiamo organizzando per trovare degli interlocutori interessati a concretizzare le nostre idee”.

E Sara Belluzzo aggiunge “le azioni e le proposte portate avanti sino ad ora dal Comitato e dal Coordinamento hanno contribuito alla bocciatura del precedente Accordo di Programma, il cui impatto sul territorio e sul lavoro sarebbe stato estremamente negativo. Ora noi cittadini stiamo lavorando per portare proposte concrete di reindustrializzazione dell’area e lavoro qualificato, trasporto pubblico su rotaia e aree verdi pubbliche che siano davvero migliorative della qualità della vita di chi abita ad Arese e nei comuni intorno all’Area Alfa, con un progetto che guardi non solo all’oggi ma anche al futuro delle giovani generazioni che qui vivono e vorrebbero lavorare!”

Leggi anche il comunicato stampa del WWF Lombardia

I rischi del Bosco delle Querce a Seveso


Il video, trasmesso da Raitre il 20.11.2010 all'interno del programma Ambiente Italia, propone un servizio sul Bosco delle Querce minacciato dalla costruzione della Pedemontana.

Dalla trasmissione si capiscono quali sono i rischi che si corrono e che difendere il Bosco delle Querce non è fare la battaglia per quattro alberelli.

Leggi anche:
- Alla Regione non interessa tutelare il Bosco delle Querce

Cercasi giardino etnobotanico in Brianza

Lo staff di Piante spontanee in cucina cerca un parter per la realizzazione di un “Giardino etnobotanico” in Brianza con la funzione di ospitare, nel più ampio contesto delle problematiche connesse alla conservazione della biodiversità e a scopo educativo e didattico, le piante spontanee della tradizione etnobotanica italiana, in particolare quelle di uso alimentare.

"Il giardino avrebbe non tanto il significato – ha dichiarato Pietro Ficarra, uno degli animatori del gruppo - di custodire una qualche porzione di natura, ma soprattutto quello di salvaguardare un patrimonio fatto di conoscenze, usi tradizionali e memorie popolari del territorio in via di estinzione, aperto anche ad analoghe conoscenze appartenenti alle culture di altri luoghi. Volendo, possono avere un’attenzione specifica quelle piante spontanee utilizzate in funzione aromatica, sui cui vi è oggi grande attenzione".

Contatti: info@piantespontaneeincucina.info

venerdì 26 novembre 2010

WWF : "Ad Arese non costruiamo capannoni e parcheggi, ma la rete ecologica della Regione Lombardia"

di Paola Brambilla
Presidente WWF Lombardia
Delegata EXPO 2015 WWF Italia

Il WWF, la più grande e diffusa organizzazione non governativa a livello mondiale, ha promosso una strategia di conservazione della biodiversità basata su un nuovo approccio: la conservazione eco regionale, c.d. ERC (eco-regional conservation) che si basa su una mappatura scientifica della biodiversità, sulla valorizzazione dei patrimoni locali e su un approccio partecipativo. Tale metodo, tra l’altro in linea con i principi della Dichiarazione di Rio, è stato oramai internalizzato dalla comunità scientifica

A seguito della mappatura internazionale della biodiversità, condotta dagli scienziati del WWF, sono state classificate 200 ecoregioni prioritarie a livello mondiale, di cui ben due si trovano in Italia: l’ecoregione alpina e l’ecoregione mediterranea. E l’Italia è lo stato con maggiore biodiversità di tutti i paesi europei: 57.468 specie animali (8,6% endemiche) e 12.000 specie floristiche (13,5% endemiche).

I singoli WWF nazionali hanno poi proseguito l’azione di individuazione delle ecoregioni a livello nazionale e regionale; così in Italia, in particolare in Lombardia, grazie al supporto di FLA (Fondazione Lombardia per l’Ambiente) e di Regione Lombardia, sono state individuate due ecoregioni: l’Ecoregione Alpina e l’Ecoregione pianura padana, in cui sono localizzate oltre cinquanta aree prioritarie: aree straordinarie per la biodiversità che attualmente vi è stata censita, legate tra loro da corridoi ecologici, varchi da mantenere, da ricostruire deframmentando altri varchi, connettere la biodiversità.

L’accordo di programma fallito aveva, quale conseguenza irrimediabile per tutta la rete ecologica della lombardia, la distruzione di un corridoio ecologico primario, corrispondente al tracciato della Dorsale Verde Nord di Milano, e di importanza primaria per la preservazione delle connessioni tra gli habitat ancora presenti nel nord milanese, pure terribilmente frammentati per colpa di una urbanizzazione senza eguali, che in alcuni Comuni raggiunge punte di consumo di suolo sino all’85%. A tutela di questa rete ecologica la società civile ha dedicato risorse e cura, come testimoniano i progetti, finanziati da Fondazione Cariplo, e coltivati dal WWF, dai Parchi, e dalle Università, per azioni concrete di ricostruzione delle connessioni ecologiche, tutte ampiamente partecipate dalla popolazione.

E’ questa popolazione matura, consapevole, che sa che più ambiente vuol dire più salute, che ha respinto, con i comitati e con la decisione coraggiosa del Comune di Rho, quell’accordo di programma che speriamo fosse l’ultimo tentativo di svendita del territorio alla lobby del cemento. A sostegno di questa lotta, assicurando un impegno sempre in prima linea per una vera green economy, il WWF Lombardia e il WWF Groane, che in questi luoghi si prende cura di tante piccole ma importanti oasi, rifugio di biodiversità: e il 2010 è l’anno della biodiversità.

Un'oca in giro per la Brianza

Il Gioco dell'Oca della Brianza è un classico dei giochi da tavolo, forse il più famoso e il più semplice da giocare e allo stesso tempo, tra i più divertenti.
Sembra facile arrivare al traguardo, ma il continuo avanzare e indietreggiare delle oche partecipanti, fa si che nessuno, fino all'ultimo, sappia chi potrà mai essere il vincitore.
Questa versione vi farà scoprire e conoscere le particolarità di 80 paesi, della "grande" Brianza.

Info: www.dominionilibri.it

lunedì 22 novembre 2010

In bici da Berlino a Copenhagen ("non ce la faremo mai..")

Mercoledì 1° dicembre 2010
ore 21.00

Circolo Libertà
Via Libertà, 33 - Monza

Videoproiezione del cicloviaggio
Berlino - Copenhagen

con Paola e Gabriele di Equibici

Organizzazione: Monza in Bici

domenica 21 novembre 2010

Pedemontana: "meglio la sindrome di NIMBY o il complesso di OIMBA ?"

di Malagiôstra

Pedemontana, Creda, Fondazione Cariplo stanno invitando le scuole medie e le superiori a collaborare ad un progetto di formazione pluriennale di "educazione ambientale" (sic).

Il titolo entrerebbe di diritto nella top ten dell'umorismo involontario, se non fosse tragicamente premonitore:"La strada fa scuola, la scuola fa strada" (cioè la scuola "si fa da parte" perchè le risorse del Paese sono destinate al più redditizio movimento-terra? Oppure dopo i tagli le lezioni si faranno per strada?).

Nella sostanza si invitano gli insegnanti a presentare come cosa buona e giusta opere eccelse di ingegneria e di urbanistica quali Brebemi, Pedemontana, ecc.

Chi si oppone viene presentato come affetto da "Sindrome di Nimby", acronimo pensato da qualche copywriter dell'epoca Thatcher per giustificare ogni scempio salti per la testa al potente di turno, invece di coinvolgere la popolazione nelle scelte.

In altre parole, secondo Pedemontana & co., passare 300 metri più in là e salvare un bosco di 100 ettari oppure evitare di rimestare la terra della diossina di Seveso rientra nel calcolo egoistico di un gruppetto di persone che vogliono sì il progresso, ma "Not In My Back Yard", ("non nel mio cortile").

Sospettando che qualcuno potrebbe irritarsi anche in Brianza, nel comasco o nel varesotto, hanno pensato che bisognava partire dalle scuole per una grande opera di "marketing territoriale" a costo zero (un progetto scolastico coinvolge molte famiglie e costa meno di un caffè al giorno, meno di una compensazione ambientale al mese).

Probabilmente hanno pensato che si poteva irritare qualcuno che, magari, si è trasferito in Lombardia dalla Val di Susa, per sfuggire all'Alta Voracità (pardòn, Alta Velocità). In quella zona, infatti, i Maradona dell'ingegneria e della finanza avevano riscontrato una elevata incidenza della sindrome di N.I.M.B.Y.

In Brianza, nel comasco o nel varesotto, invece, questa malattia è stata debellata da anni.
Da noi è stato segnalato solo l'innocuo complesso di O.I.M.B.A ("Only In My Back Ass"): si accetta tutto e si ringrazia anche...
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La scheda del progetto promosso da CREDA onlus e da Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. con il contributo di Fondazione Cariplo

La Strada fa Scuola, la Scuola fa Strada

La citta infinita che si estende a nord di Milano, dalla pianura alle Alpi, ambito territoriale fortemente urbanizzato e caratterizzato da un'elevata densita del tessuto produttivo sarà scenario nei prossimi anni di progetti e processi di trasformazione rilevanti quali ad esempio l'Exp0 2015, o la crescita della rete infrastrutturale e viabilistica - autostrada Pedemontana, BREBEMI, tangenziale Est Esterna.
Progetti come quelli citati ridefiniscono il territorio, creano nuovi collegamenti e relazioni, vedono concorrere una molteplicita di attori alla costruzione di scelte complesse e rilevanti: nell’ambito di questa cornice nasce il progetto La Strada fa Scuola, la Scuola fa Strada, promosso da CREDA onlus e da Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., grazie al contributo di Fondazione Cariplo, come occasione per approfondire e studiare i molteplici aspetti legati alla mobilita e alla realizzazione di un‘importante infrastruttura - l'autostrada Pedemontana - in un contesto territoriale come quello descritto. Le attivita previste comprendono laboratori didattici, attivita di ricerca, percorsi di coinvolgimento dei cittadini dei comuni interessati dal progetto, attivita di comunicazione e diffusione delle informazioni, seminaii e incontri pubblici.

Obiettivi del progetto
L’idea fondante su cui si basa la strategia del progetto é la volonta di creare occasioni di coinvolgimento attivo dei giovani nelle problematiche e nelle questioni riguardanti la pianificazione territoriale come passo necessario per la costruzione di un percorso di educazione alla cittadinanza e alla partecipazione consapevole dei giovani e delle comunita locali alla vita del proprio territorio.

Le attività con le scuole
Le attivita, rivolte alle scuole secondarie di primo e secondo grado dei comuni dei territori interessati dal tracciato, sono articolate su due annualita scolastiche cosi suddivise:
  • anno scolastico 2010-2011: 10-15 classi pilota di scuola secondaria di secondo grado sono coinvolte in un percorso finalizzato all’analisi e all’approfondimento delle diverse tappe che hanno caratterizzato il percorso decisionale del progetto "autostrada Pedemontana", con l’obiettivo di elaborare una fotografia degli attori locali coinvolti e dei momenti nodali del processo (Laboratorio Stakeholder Assessment) .
  • anno scolastico 2011-2012: 80 classi di scuola secondaria di primo e di secondo grado, sulla base dei risultati ottenuti con le classi pilota nell’anno scolastico 2010/2011 partecipano a laboratori di educazione ambientale sulla mobilità e sui fenomeni di opposizione locale e ascrivibili alla sindrome Nimby (Not In My Backyard: Non nel mio cortile), con uscite sui cantieri e la predisposizione di 10 progettazioni partecipate lungo il tracciato previsto dalla Pedemontana.

Stanno privatizzando la Villa Reale di Monza

Questo blog ha da tempo raccolto l'appello lanciato dal Comitato Parco di Monza A. Cederna contro la privatizzazione della Villa reale di Monza.

Per approfondire l'argomento abbiamo formulato qualche domanda a Matteo Barattieri, uno dei membri del Comitato.

Nel giugno 2010 una società privata (Infrastrutture Lombarde) ha avuto l'incarico di gestire un bando per affidare il corpo centrale e l'ala nord della Villa Reale ad un privato. Cosa dice il bando?
Dice che chi vincerà la gara AVRA' a disposizione la Villa per 30 ANNI.

Cosa potrà farne?
Il bando lascia mano libera a chi si beccherà la Villa. Potranno essere insediate ATTIVITA' COMMERCIALI, NEGOZI, ECC... Gli enti pubblici potranno avere a disposizione la Villa per 35 giorni l'anno.

Quanto pagherà di affitto chi si aggiudicherà la Villa?
Una cifra vergognosa: 30mila euro all'anno in tutto, ovvero 25 centesimi al metro quadro al mese.

Nel bando si parla di "ristrutturazione" e non di restauro. La parola non è molto simpatica. Chi pagherà?
Ancora noi, o meglio: in gran parte fondi pubblici. Si prevede che il pubblico ci metta 19 milioni, il privato solo circa 4 milioni.

Come funziona la procedura?
In modo poco trasparente. Già è anomalo che sia una società privata a gestire una gara per l'affidamento di un monumento pubblico. Ma ci sono altri aspetti poco gradevoli. Il bando funziona a inviti: Infrastrutture Lombarde sceglie e invita delle società a partecipare. Nonostante le molte richieste di accesso agli atti, anche da parte di consiglieri regionali, non è stato possibile accedere al capitolato d’oneri, allo schema del contratto di concessione ed alla lettera di invito.

Cosa possimao fare per salvare la Villa?
Abbiamo costituito un comitato che raccoglie varie sigle e vari singoli. Ne fanno parte anche consiglieri comunali della maggioranza che governa Monza.
Stiamo raccogliendo adesioni: CHIEDEREMO A COMUNE DI MONZA E REGIONE LOMBARDIA DI RITIRARE IL BANDO. LA VILLA REALE DEVE RIMANERE DEI CITTADINI. POSSONO ADERIRE TUTTI, ANCHE I NON MONZESI. SIAMO QUASI A 10MILA ADESIONI.

SI PUO' FARE TUTTO ANCHE VIA INTERNET, BASTA CLICCARE QUI.

"In Brianza serve un piano d'area per tutelare il verde dalla Pedemontana"

Venerdì 19 novembre 2010, "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile" ha incontrato il gruppo tecnico di lavoro che ha avuto l'incarico di redigere la Valutazione Ambientale del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) della Provincia di MB.

All'incontro erano presenti il Direttore Settore Pianificazione e Parchi Morazzoni, il dirigente Grillini e tre collaboratrici di FLA (Fondazione Lombardia per l'Ambiente).

Insieme in Rete ha illustrato il documento (che potete leggere cliccando qui) con il quale si intende supportare la redazione del PTCP e la valutazione strategica. Punto cardine la proposta di un PIANO D'AREA che tuteli le aree verdi limitrofe alla futura autostrada Pedemontana.

Le rappresentanti della Fondazione Lombardia per l'Ambiente hanno manifestatato ampia disponibilità ed interesse a trovare la forma migliore di collaborazione con il Coordinamento delle associazioni aderenti alla Rete, a partire dall'acquisizione delle informazioni di base sul sistema ambientale provinciale (Dorsale Verde, RER, masterplan del Politecnico ecc.).
Insieme in rete è stata quindi invitata a partecipare al primo momento di lavoro comune che FLA intende allestire a breve.

Alberto Colombo, uno dei rappresentanti della Rete, ha dichiarato: "I funzionari provinciali hanno cercato di giocare un po' in difesa sminuendo il ruolo della provincia rispetto alla volontà dei Comuni. Abbiamo fatto loro presente che la tutela non è costituita di soli vincoli (più o meno reali e dai parchi regionali...) ma dal riconoscimento del sistema ambientale, dorsale, corridoi, aree libere strategiche per le quali è necessaria un'attenta pianificazione territoriale, guida per la redazione dei singoli PGT. Complessivamente un giudizio positivo - sempre in attesa che i proclami "ambientalisti" della Provincia si traducano in azioni concrete".

Nell'immagine: la superficie urbanizzata nell Provincia di MB

venerdì 19 novembre 2010

La Befana sul Lambro 2011 si presenta

Martedì 30 novembre 2011 alle ore 21.00 gli amici del Lambro e della sua Befana sono invitati alla serata di presentazione della Befana sul Lambro 2011, presso il ristorante "Aldea Antigua" di Agliate (proprio a fianco al "ponte-teatro").

Contemporaneamente verrà inaugurata una mostra di opere di Enrico Mason sul Lambro e saranno esposti i disegni preparatori della Befana 2011.


Insieme in Rete: "le aree libere ed agricole della Brianza devono essere salvaguardate"

La Provincia di MB ha avviato, da tempo, il percorso di redazione del PTCP - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e la contestuale procedura di Valutazione Ambientale che accompagna e integra il piano rispetto agli obiettivi di sostenibilità.

Insieme in rete, coordinamento delle associazioni ambientaliste che operano sul nostro territorio, ha quindi deciso di intervenire, nella fase preliminare di consultazione e partecipazione, con proposte preventive alla predisposizione del piano.

Pubblichiamo di seguito la lettera aperta inviata all'Assessore alla Pianificazione Territoriale Antonino Brambilla e alla Fondazione Lombardia per l'Ambiente (ente incaricato di supporto tecnico-scientifico alla redazione della Valutazione Ambientale)

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di Paolo Conte
Coordinatore di Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile

Scrivo in nome e per conto del coordinamento regionale “Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile”, nato nel novembre 2007, per affrontare insieme al meglio, condividendo competenze e responsabilità, le conseguenze di due eventi notevoli che caratterizzeranno e influenzeranno, lo sviluppo dei territori in cui abitiamo:

1) I nuovi piani di governo del territorio dei Comuni e delle Provincie lombarde;
2) Il progetto esecutivo dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, che verrà realizzato dalla Società Pedemontana Lombarda. In particolare, pur mantenendo sin dalla fondazione del coordinamento una assoluta contrarietà nei riguardi dell’opera autostradale, guardiamo con interesse al progetto relativo alle compensazioni ambientali, connesse alla nuova infrastruttura, dopo aver seguito da vicino tutto l’iter che ha portato all’approvazione del progetto definitivo, anche con prescrizioni del CIPE.

Premesso questo, uno degli aspetti che più ci preoccupa e genera in noi allarmi, è il consumo di suolo nella Provincia di MB, che ha raggiunto percentuali elevatissime ed insostenibili e che la stessa Amministrazione Provinciale non ha mancato di rilevare. Questo PTCP deve essere quindi l’occasione per questa Amministrazione e per tutta la cittadinanza attiva disponibile, per passare dalle parole ai fatti nel contrasto del consumo di suolo.

Il nostro atteggiamento in questi anni è stato caratterizzato dal nostro coraggio di metterci in gioco, di cercare un rapporto continuativo con le Istituzioni (cosa che anche oggi chiediamo alla Provincia di MB), di partecipare, puntualizzando, anche sollevando delle contrarietà, ma sempre con un atteggiamento costruttivo (anche se qualche coraggioso NO a volte è necessario, soprattutto quando si stanno varcando dei limiti dai quali è difficile tornare indietro), cercando di andare al di là del problema formulando proposte e progetti nati “dal basso”, dalla partecipazione della cosiddetta “cittadinanza attiva” di cui il coordinamento si considera parte integrante. Tale partecipazione, in tutti i processi che riguardano la pianificazione ed il governo del territorio, come il nuovo PTCP, è auspicata da tutte le più recenti normative anche europee in materia, a partire dalla Convenzione Europea del Paesaggio firmata a Firenze nel 2000 e legge dello stato dal 2006, passando per la L.R. 12/2005, sino ad arrivare alla Direttiva Europea del 2001 che ha istituito la VAS. Non intendiamo sprecare questa opportunità di partecipazione che ci è data ed è per questo che stiamo preparando un documento unitario con alcune richieste generali e puntuali, che riguarderà i territori che abitiamo (che conosciamo molto bene e che intendiamo rendere migliori) e che contribuirà a integrare quell’insieme di conoscenze comuni, definito dalla normativa “quadro conoscitivo” condiviso da TUTTE le componenti sociali, sul quale dovrebbero basarsi tutte le politiche di governo del territorio.

Tuttavia, preliminarmente alla stesura del documento sopra citato, intendiamo elencare quelle che riteniamo delle priorità, proprio sull’allarme lanciato anche dal Presidente della Provincia di Milano e che riguarda il consumo di suolo e la salvaguardia degli spazi liberi – agricoli e non – ancora esistenti.

Anzitutto intendiamo affermare due principi che tutti noi condividiamo:
1) Tutte le aree agricole attualmente esistenti, al di là della loro funzione produttiva, in un contesto attualmente altamente urbanizzato come quello della provincia di MB, si devono considerare STRATEGICHE;
2) Tutte le aree libere, al di là della loro definizione, quando rappresentano tasselli importanti per la realizzazione o l’ampliamento della rete ecologica sovra locale, devono essere considerate strategiche. Sono quindi da noi da considerare quali: AREE LIBERE STRATEGICHE

Ovviamente entrambe queste due tipologie di aree, strategiche solo per il fatto di essere ancora libere, quindi potenzialmente adattabili a progetti di recupero paesaggistico, devono possedere particolari caratteristiche che qui brevemente elenchiamo:
  1. Aree agricole residuali (anche intercluse) comprensive delle aree incolte, secondo il concetto delle green stepping stones;
  2. Dorsale Verde Nord;
  3. Rete ecologica P.T.R.;
  4. R.E.R. e tutte le aree agricole ad esse contigue (secondo il concetto della continuità degli spazi aperti);
  5. Parchi locali di interesse sovracomunale - PLIS (anche in via di costituzione o di ampliamento);
  6. Aree agricole, forestali e zone umide dei parchi regionali non incluse nei parchi naturali;
  7. Aree delle Compensazioni Ambientali di Pedemontana e loro teorica estensione come indicato dal Masterplan del DiAP Politecnico di Milano "Un parco per la città infinita";
  8. Aree delle Mitigazioni Ambientali di Pedemontana;
  9. Parchi urbani recintati e non recintati;
  10. Aree agricole e seminaturali del Parco di Monza;
  11. Biotopi, ambiti forestali, zone umide e corsi d'acqua (comprese le fasce di rispetto legge Galasso) non inclusi nei PLIS e nei parchi regionali;
  12. Aree agricole e/o parzialmente boscate che consentono la realizzazione di corridoi ecologici di interesse locale (da perimetrare e da puntualizzare a cura di questo PTCP);
  13. Aree di cava da sottoporre a recupero ambientale;
  14. Aree agricole attualmente degradate ma di cui è possibile e opportuno un recupero.
L’altro grande e difficile tema sul quale ci siamo confrontati e che quasi collima con quello delle aree libere ed agricole, se non altro perché le aree interessate sono praticamente coincidenti, è quello riguardante Pedemontana con le sue compensazioni e le sue mitigazioni, sulle quali intendiamo fornire il nostro contributo.

Purtroppo, ed i recenti PGT di alcune amministrazioni locali stanno lì a dimostrarlo, il sedime di Pedemontana fa gola a molti, se non adeguatamente governato, farà da volano a nuove (inutili) costruzioni, soffocando definitivamente il traffico della Brianza e vanificando persino l’auspicato miglioramento della mobilità della Media Brianza con cui si giustifica la costruzione della nuova infrastruttura.

La sua cieca realizzazione, se indifferente alle sollecitazioni ed alle richieste provenienti dai territori locali, rischia di generare dei “mostri”. Mi riferisco qui allo sventramento del Bosco delle Querce per aumentare il raggio di curva dell’Autostrada, già portato all’attenzione della Provincia, che si potrebbe evitare semplicemente mantenendo l’attuale raggio di curvatura tra Barlassina e Meda e con un limite alla velocità degli autoveicoli in quel tratto di Autostrada; o al proliferare incontrollato della cosiddetta viabilità accessoria il cui chilometraggio già ora supera quello di Pedemontana stessa e che invece deve essere considerata un tutt’uno con l’Autostrada con cui “fa sistema”; o ancora al tema della tratta B2, e non ci riferiamo solo alla sottovalutazione del problema della diossina, ma anche al cambiamento di progetto “in corsa” solo per mere questioni economiche e di tempi di realizzazione e per cui la Società Pedemontana ha destinato ai comuni della tratta 60 mln di euro senza indicare dei vincoli circa il loro utilizzo al miglioramento – vero – della vita e della salute di quei cittadini; o, infine, agli edifici di proprietà di privati cittadini che verranno abbattuti per la realizzazione di Pedemontana, che non possono, in un territorio come quello della provincia di MB già povero di spazi liberi, essere ricostruiti in aree che il progetto stesso di Pedemontana ha individuato come di compensazione ambientale”verde”, o peggio, essere ricollocate all’interno di PLIS o parchi già esistenti, in entrambi i casi, territori liberi destinati a essere goduti da tutta la cittadinanza.

Se, come avevamo già chiesto anni fa, si fosse istituito da subito un piano d’area pedemontano molti di questi problemi non sussisterebbero e si sarebbero evitati i recenti scontri istituzionali fra amministrazioni provinciali e comunali, alla ricerca sciagurata di nuovi oneri di urbanizzazione.

Su questo tema, per evitare che Pedemontana diventi la nuova Milano-Bergamo – esempio ripreso anche dal Presidente della Provincia di MB – o la nuova Salerno-Reggio Calabria, con una cantierizzazione infinita (vedi sottopasso di Monza della SS 36), sarebbe necessario un piano d’area regionale che abbia un unico scopo:

“Individuare una fascia a ridosso dell’intero SISTEMA AUTOSTRADALE PEDEMONTANO, ovvero, TRACCIATO AUTOSTRADALE + TRACCIATI DI VIABILITA’ COMPLEMENTARE O LOCALE, in cui venga impedito il proliferare di nuove costruzioni, con particolare riferimento e riguardo a specifiche tipologie edilizie o ad attività, che per loro natura determinano un forte richiamo di mobilità (per esempio, elenco indicativo e non esclusivo: centri commerciali, capannoni industriali, outlet, centri direzionali, grosse lottizzazioni residenziali, ecc.). Per tale fascia da individuarsi, che dovrà ricomprendere necessariamente le tipologie di aree sopra descritte, cioè, le AREE AGRICOLE STRATEGICHE e le AREE LIBERE STRATEGICHE, che sono attualmente già interessate ed interferite dal progetto riguardante il SISTEMA AUTOSTRADALE PEDEMONTANO, si dovrà inoltre sviluppare un piano paesistico di dettaglio con efficacia vincolante sulla pianificazione locale”.

L’opera infatti servirebbe – questo è quanto affermano i suoi sostenitori – a migliorare il traffico dei cittadini lombardi amanti del trasporto su gomma. Il proliferare di nuove costruzioni (e di nuovo traffico) certamente non contribuisce a centrare l’obbiettivo specialmente con l’EXPO che bussa alle porte delle migliaia di imprese esistenti all’interno della nostra provincia, che tutto desiderano, tranne avere nuovo traffico, code ed ingorghi, durante quell’evento, che ricordiamolo, dovrebbe parlare di sostenibilità. Quale miglior biglietto da visita, invece, di un territorio caratterizzato da ampie zone verdi protette, risanate, ben progettate, rinaturalizzate e collegate da una rete di piste ciclabili efficiente?

Speriamo che la Provincia di MB che, pare, ha avuto dalla Regione Lombardia l’incarico di scrivere il documento propedeutico a tale piano d’area (essendo la provincia maggiormente impattata dalla nuova infrastruttura con il 60% dell’opera sul proprio territorio), non abbia paura ed abbracci in toto questa nostra proposta.

Noi ci siamo e vi chiediamo di farci partecipare con continuità a queste scelte.
Su questi aspetti, misureremo la volontà della Provincia di MB di mettere l’ambiente e la sua tutela al centro dell’azione politica e amministrativa, con azioni concrete che tengano conto di quanto espresso e proposto dalle associazioni e dai gruppi che, da anni, operano costantemente sul territorio.

Per scaricare il documento in formato pdf cliccare qui.

giovedì 18 novembre 2010

EcoCabaret a Lissone

Martedì 23 Novembre 2010 ore 21.15

in occasione della Settimana Europea della riduzione dei rifiuti

EcoCabaret

Palazzo Terragni a Lissone

Lo spettacolo è gratuito, è necessaria la prenotazione telefonica:
CREDA onlus 347-1886394 (da lunedì/venerdì dalle 9,30-12,00)

L'EcoCabaret, mediante la leva della comicità, si propone come elemento di divulgazione e di informazione su tematiche riguardanti la salvaguardia dell'ambiente e la conservazione delle sue risorse.

mercoledì 17 novembre 2010

La 'ndrangheta in Brianza da almeno 30 anni

Un imprenditore brianzolo spiega come funziona il meccanismo del racket della ‘ndrangheta in Brianza. (Per vedere il video cliccare sull'immagine).

Il servizio completo è stato trasmesso su LA7, il 17 novembre 2010, nella sesta puntata di Exit.

martedì 16 novembre 2010

S.O.S. Villa Reale di Monza


Sabato 20 novembre 2010 - ore 15.00
in piazza Arengario a Monza

S.O.S. VILLA REALE
PER NON FARCELA SCIPPARE
TUTTI IN PIAZZA A PROTESTARE


Di seguito riportiamo una sintesi delle iniziative che il Comitato per il Parco ed il gruppo “La Villa Reale è anche mia” ha in corso per difendere la Villa Reale:
  • coinvolgimento e passaggio informazioni tramite vari canali, ad amici e cittadini
  • raccolta firme on line e su carta ai punti di raccolta programmati in città e comuni limitrofi
  • esposto al garante degli appalti
  • appello al Presidente della Repubblica, sottoscritto da importanti esponenti del mondo artistico e culturale
  • manifestazioni di informazione e protesta
E siamo solo all’inizio………

Scarica il volantino del Comitato
Firma la petizione contro la privatizzazione della Villa Reale

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19/11/2010 - AVVISO IMPORTANTE:

LA MANIFESTAZIONE E’ STATA RIMANDATA ALL’ 11 DICEMBRE
IL 20 NOVEMBRE GAZEBO PER FIRME E MARATONA ORATORIA

Lo scoiattolo rosso del Fosso del Ronchetto a Seveso

Durante uno dei settimanali interventi di volontariato al Fosso del Ronchetto di Seveso, i volontari del WWF Groane, hanno avvistato lo scoiattolo rosso (sciurus vulgaris), specie a rischio di estinzione inserita nella "Lista rossa" della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).

Per lo scoiattolo rosso il pericolo più pressante è rappresentato dall'introduzione dello scoiattolo grigio (sciurus carolinensis) proveniente dal Nord America e presente in Gran Bretagna sin dall'Ottocento. Le due razze non convivono e dove compare il più massicco scoiattolo grigio lo scoiattolo rosso è destinato a scomparire.

domenica 14 novembre 2010

Oltre 2 mila persone per dire NO alla privatizzazione dell'acqua in Lombardia!

Sabato 13 novembre, a Milano davanti al Pirellone, più di 2 mila cittadini hanno preso parte alla Manifestazione contro la legge regionale sull'acqua, organizzata dal Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l'Acqua Pubblica per dire NO alla privatizzazione dell'acqua in Lombardia.

Tre ore di protesta colorata e festosa, con l'intervento dei Comitati acqua della Lombardia, sindacalisti CGIL, sindaci in fascia tricolore, assessori, consiglieri comunali e provinciali.
Ma anche momenti di divertimento con l'esibizione di cantanti, comici, attori, con la regia di Diego Parassole; sono intervenuti: Luca Bassanese, Henry Zaffa, Gianluca De Angelis, Luca Klobas, Eugenio Chiocchi, Renato Sarti e la Contrabbanda.

Tantissime le foto e i video disponibili in rete:
- foto su Repubblica Milano
- video su google

Durante la Manifestazione è stata data lettura dell'APPELLO per l’acqua pubblica in Lombardia, che ha già raccolto oltre 400 adesioni, tra cui quelle di 11 Consiglieri Regionali, di decine di sindaci e assessori, sindacati e di centinaia di cittadini. Sono infatti i cittadini lombardi a chiedere che l’acqua non venga mercificata: si ricorda che a sostegno dei 3 Referendum contro la privatizzazione dell’acqua, in Lombardia sono state raccolte ben 237 mila firme, su un totale nazionale di 1 milione e 400 mila (www.acquabenecomune.org).

La richiesta finale dei manifestanti è lo stop all'approvazione della legge regionale che toglierebbe le competenze sull'acqua ai Comuni e che consegnerebbe la gestione dei servizi idrici (acquedotti, fognature, depuratori) alle società private interessate solo a fare profitto. L'unica alternativa valida è quella di lasciare le competenze ai Comuni che a loro volta devono affidare il servizio ad aziende totalmente pubbliche, nell'interesse dei cittadini.

Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l'Acqua Pubblica

Rivoluzione bici a Monza

A cura di Monza in Bici

Sabato 20 novembre 2010 alle 16.30, presso il “Libraccio” di via V. Emanuele n. 15 a Monza, Silvia Zamboni presenterà il suo libro “Rivoluzione bici”.

Raccontando di biciclette, di ciclofficine, di bike sharing, di cinema, di città ideali e di città reali, di salute, fornirà la prima mappa dei luoghi, delle persone, dei gruppi, dei movimenti e delle idee che stanno rimettendo in discussione il dominio dell’auto.

Con la bici in città ci si sposta più velocemente, non si inquina e si fa anche movimento. In breve: si vivono diversamente lo spazio e i rapporti sociali. Eppure, la vita del ciclista urbano rimane molto complicata. Situazione senza uscita? Nuove forme di organizzazione e nuove strategie dimostrano il contrario. Stanchi di aspettare piste e percorsi protetti che non arrivano mai, i ciclisti urbani stanno rinnovando la cultura dell’uso della città. Il ciclista urbano non è più lo sconfitto per definizione.

Silvia Zamboni, laureata in filosofia, giornalista, è stata redattrice del mensile La nuova ecologia per il quale nel 1987 ha pubblicato il manuale di ecologia domestica Ecogalateo. Ha collaborato a varie testate giornalistiche e alle trasmissioni radiofoniche di Rai Radio 3 Ora D, Il Filo di Arianna, Fahrenheit. Ha condotto su Rai 3 la trasmissione televisiva Greenpeace e ha collaborato a Tg3 Insieme. Di recente per Rai Radio 3 ha realizzato i cicli di trasmissioni Vai col vento (2006), La città in cammino (2007), Effetto terra (2008 e 2009). Con Karl-Ludwig Schibel è autrice di Le città contro l’effetto serra (Edizioni Ambiente, 2005).

Info: Mariella 039 2003978

Lissone: Equibici si presenta

Domenica 21 novembre 2010 dalle 10 alle 12 in Piazza Libertà (lato farmacia) a Lissone, Equibici organizza un gazebo informativo sulle attività dell'associazione. In tale occasione sarà possibile iscriversi o procedere al rinnovo per l'anno 2011.

venerdì 12 novembre 2010

Le feste dell'Albero in Brianza... con Legambiente

19 Novembre 2010 - Seveso
Il circolo "Laura Conti" aderisce alla Festa dell'Albero insieme alla scuola media "L. Da Vinci". Sarà effettuata la piantumazione in un'area verde lungo il torrente Certesa curato dagli studenti della scuola stessa, in collaborazione con l'Associazione Fiumevivo e il Comune di Seveso e ERSAF.
Per informazioni: legambienteseveso@gmail.com

20 Novembre 2010 - Seregno
Legambiente Seregno organizza la Festa dell'Albero presso il parco in Via Monte Rosa angolo Via San Vitale alla rotonda per andare a Paina dalle ore 9.30 alle 12.00 e dalle ore 13.30 alle 16.00. Sarà effettuata la piantumazione degli alberi con adulti e bambini, e una caccia al tesoro in tutta l'area: sarà offerta una buona merenda biologica per tutti i partecipanti. In collaborazione con Università Del Tempo Libero, WWF, Comune di Seregno.
Per informazioni: info@legambienteseregno.it

20 Novembre 2010 - Desio
Il circolo "R. Giussani" dà appuntamento in Piazza Conciliazione dalle ore 10 sino alle ore 18 circa per la Festa dell'Albero. Dalla mattina sarà presente banchetto con animazione bimbi, con possibilità di vedere l'albero che verrà piantato. Poi alle ore 15:30 concentramento e successiva marcia della pace per il dialogo cristiano-islamico con le comunità straniere e con alcune scuole della città. Tema della marcia di quest'anno è "Ama la terra e tutte le sue creature", e il momento clou sarà la piantumazione di un albero nel locale parco degli Alpini con la posa di una targa in ricordo di una grande quercia, piantata 25 anni fa dai ragazzi disabili del CSE di Desio e comprata con i proventi di una raccolta lattine da loro fatta. Merenda conviviale finale in piazza Conciliazione. La manifestazione avviene grazie al coordinamento di associazioni "Desio Città Aperta", Gruppo Alpini Desio, plessi scolastici di via Tolstoy e di via Dolomiti, Comunità pakistana di Desio.
Per informazioni: legambientedesio@libero.it

21 Novembre 2010 - Usmate Velate
Festa dell'Albero e dei nuovi nati a Usmate Velate! Il circolo Gaia Legambiente sarà presente presso l'area verde di Via per Vimercate dalle ore 9.00 alle 12.00 per la piantumazione di 110 alberi per 110 nati nel comune di Usmate Velate, in collaborazione con il comune stesso.

Il WWF porta a Trezzo "Le meraviglie della natura"

Proiezione filmati naturalistici il 26 Novembre, il 3 e il 10 Dicembre dalle 21.00.

Forti del successo dell’anno scorso, l’Associazione WWF - le Foppe ripropone “Meraviglie della Natura” : il 26 Novembre, il 3 e il 10 Dicembre dalle 21.00, presso la Società Operaia di Trezzo (Piazza Santo Stefano), verranno proiettati i migliori documentari naturalistici presentati al prestigioso Festival di Sondrio.

La manifestazione, che quest’anno raggiunge la sua 24esima edizione, è ormai una vetrina internazionale importantissima non solo per gli amanti dei documentari naturalistici ma anche come testimonianza della sconfinata bellezza dei parchi europei.

Di seguito il programma nel dettaglio:

Venerdì 26 Novembre
“Gli alti tatra” di Pavol Baràs
“Olmo, anche un albero” di Luigi Cammarota

Venerdì 3 Dicembre
“La foresta, regno delle ombre” di Jan Haft
“Dagli Appennini alle Alpi” di Daniele Cini


Venerdì 10 Dicembre
“Sulle tracce della volpe” di Jerome Bouvier
“Il mistero del carso” di Jost Geppert


A seguire, in occasione del ventennale dell’oasi le Foppe, presentazione del calendario 2011 “e20 naturali!”.

Rinfresco offerto dal WWF Trezzo.

Scarica il pdf dell'evento cliccando qui.

Quale futuro per l'energia della Brianza?

"Questo non è il periodo per le acquisizioni, ma per le aggregazioni. Per esempio ci sarebbe Gelsia, una società che fattura più o meno come la nostra che sarebbe sinergica. E' quindi logico aggregarci, ma a decidere devono essere i soci ".
Umberto D'Alessandro
Presidente di Acsm Agam

Nota: I soci di Acsm Agam sono i comuni di Monza, Como e A2A.

Fonte: Reuters.com

Mafie in Brianza: prima di tutto la legalità

Mercoledì 17 Novembre 2010 - ore 21
Sala Maddalena - Via Santa Maddalena, 7 - Monza (MB)

Introduzione ai lavori
Lorenzo Frigerio - Coordinatore LIBERA Lombardia

Interventi di:
Enzo Ciconte - Storico della criminalità organizzata
Walter Mapelli - Magistrato - Procura della Repubblica di Monza

L’incontro ha l’obiettivo di costruire il Coordinamento Provinciale di LIBERA.

Hanno sinora aderito:
Arci, Acli, Legambiente, Cgil Cisl Uil Brianza, Tavola della Pace, Agesci, Il Villaggio Globale, Osservatorio contro le mafie, Associazione Stefania, Auser, Anteas, Libera Gioventù.

Con il patrocinio dell’Università di Milano - Bicocca

L’Ecosistema del fiume Lambro

Giovedì 18 Novembre 2010
ore 21.00


Acqua, un bene comune

L’Ecosistema
del fiume Lambro


Relatore: Luciano Erba




Biblioteca Civica “Peppino Pressi”
Villa Filippini - Via Viarana, 14
Besana in Brianza

Lambro: l'emergenza dimenticata

di Sirio Valent
tratto da Terra News del 10/11/2010

Nel fiume Lambro sono stati rinvenuti valori di policlorobifenili superiori alla norma. A 9 mesi dal disastro della raffineria della ex Lombarda petroli, la bonifica procede con grande ritardo. E i fondi sono ancora fermi.

L'emergenza Lambro non è finita. A 9 mesi di distanza dal disastro dell’onda nera, i suoi sedimenti restano carichi di sostanze tossiche, gravemente inquinanti per il territorio e minacciose per l’uomo. Mentre gli interventi di bonifica tardano ad arrivare. Lo ha rilevato l’Arpa Lombardia, l’agenzia regionale per la protezione ambientale, che da febbraio monitora mensilmente le acque del fiume. Lungo il corso d’acqua sono stati rilevati accumuli di sedimenti particolarmente nocivi: non solo perché contengono alte concentrazioni di metalli pesanti (come cromo, piombo, stagno), ma per i composti Pcb, i policlorobifenili. Queste sostanze, molto stabili a livello molecolare, si accumulano nei tessuti organici (anche umani, in seguito a contatto o ingestione) e hanno effetti simili alla diossina. L’Agenzia internazionale per le ricerche sul cancro (Iarc) di Lione li ha classificati come probabili agenti cancerogeni per l’uomo.

Dal 1999 sono banditi dallo Stato italiano, che ne ha decretato la dismissione completa. Le concentrazioni rilevate dall’Arpa nel Lambro non sono affatto trascurabili, a detta degli esperti: al 26 settembre, i sedimenti contenevano 0,407 mg/kg di pcb nei pressi di Cologno Monzese (Mi). Solo due mesi prima, al 21 luglio risultavano essere addirittura 2,852 mg/kg. Non va meglio a Orio Litta, vicino alla foce del Lambro nel Po, a Peschiera Borromeo, o a San Zenone: i valori restano compresi tra 0,677 e 0,556 mg/kg. Tutti valori al di sopra del livello massimo previsto per le aree residenziali. Non va meglio per i metalli, come spiega bene anche la professoressa Silvia Canepari, dell’Università di Roma La Sapienza: «I valori riportati sono abbastanza alti e sicuramente inadatti ad un uso agricolo». L’esondazione dello scorso weekend del fiume Lambro, insieme al Seveso, ha risvegliato l’allarme per la zona. Dal punto di vista scientifico, i sedimenti pericolosi potrebbero non essersi mai mossi dal letto del fiume.

«Bisogna capire quale quantità di sedimenti contaminati si è effettivamente depositata sui terreni agricoli, durante queste esondazioni», sottolinea la professoressa Sabrina Saponaro, docente del Dipartimento Ambientale del Politecnico di Milano. «Sicuramente i pcb sono sostanze molto pericolose, ma si muovono pochissimo. E non sono solubili in acqua. Quindi, dove sono, restano». Una caratteristica che ne rende estremamente complessa, e costosa, la bonifica. Per ripulire un terreno dalla presenza di pcb, infatti, si può ricorrere soltanto al bulldozer per asportare la terra, collocarla in discariche “sicure” (posto che esistano) e intervenire con trattamenti termici che volatilizzano le sostanze in altre, biodegradabili. Tutto questo costa. E richiede, oltre ad approfondite indagini sui suoli, anche una volontà politica precisa per rintracciarli. Come sottolinea da mesi Lorenzo Baio, responsabile Legambiente, «il Lambro è stato dimenticato. Non c’è stata ancora nessuna bonifica, al di là della prima emergenza per frenare gli idrocarburi: e tutte le sostanze nocive che la Lombarda Petroli ha sversato si sono depositate su rive e fondali».

Secondo i conti della Protezione civile, furono 400 le tonnellate disperse nel fiume nei ultimi giorni di febbraio. I fondi sono ancora fermi: dopo i 250mila euro messi a disposizione dal Governo per gli interventi della prima ora (conclusi già con la prima settimana di marzo), sono stati previsti 20 milioni di euro per interventi di medio e lungo periodo attraverso il Contratto di Fiume. Il documento, che prevede la collaborazione di diverse autorità locali per la tutela e il miglioramento dei bacini fluviali, è stato da poco ratificato. I tempi di bonifica, comunque, restano lunghi. è certamente necessario un monitoraggio sulle rive del Lambro: ma, come sottolinea bene Baio, «non basta fare rilevamenti, servono interventi concreti».

"Bianco Lombardo" a Seregno

Segnaliamo una importante mostra del maestro Antonio Pedretti meritevole di essere ammirata da tutti gli amanti della natura e dei paesaggi.

L’artista è uno dei massimi protagonisti del «naturalismo» europeo, che affonda le proprie radici nella lezione di John Constable, William Turner e Giovanni Segantini.

I soggetti della sua ricerca pittorica cambiano: dagli scorci lacustri, agli intricati canneti o alle pianure lombarde silenziose sotto larghe campiture di bianco.

Galleria "Ezio Mariani" - Via Cavour - Seregno (MB)

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 5 Dicembre con i seguenti orari:
- dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 nei giorni festivi
- dalle 16.30 alle 19.00 nei giorni feriali

Ingresso gratuito

giovedì 11 novembre 2010

Costruiamo insieme la festa per la "Befana sul Lambro"


Il Laboratorio dove ideare, costruire e, insieme tenere vivo il mito della Befana stando vicino al fiume

tutti i sabati e le domeniche
a partire dal 6 novembre
dalle 15.00 alle 18.00.

Ci troverete ad Agliate Brianza in via dell’Isola.

Per informazioni (anche sugli altri giorni di apertura):
Enrico Mason - 339.59.84.689 - rosesco@tin.it
Narima Mason - 339.69.89.297 - narimaviola@libero.it
Alessandro Faes - 347.58.55.432 - faes.alessandro@gmail.com

www.befanalambro.net