domenica 21 novembre 2010

Pedemontana: "meglio la sindrome di NIMBY o il complesso di OIMBA ?"

di Malagiôstra

Pedemontana, Creda, Fondazione Cariplo stanno invitando le scuole medie e le superiori a collaborare ad un progetto di formazione pluriennale di "educazione ambientale" (sic).

Il titolo entrerebbe di diritto nella top ten dell'umorismo involontario, se non fosse tragicamente premonitore:"La strada fa scuola, la scuola fa strada" (cioè la scuola "si fa da parte" perchè le risorse del Paese sono destinate al più redditizio movimento-terra? Oppure dopo i tagli le lezioni si faranno per strada?).

Nella sostanza si invitano gli insegnanti a presentare come cosa buona e giusta opere eccelse di ingegneria e di urbanistica quali Brebemi, Pedemontana, ecc.

Chi si oppone viene presentato come affetto da "Sindrome di Nimby", acronimo pensato da qualche copywriter dell'epoca Thatcher per giustificare ogni scempio salti per la testa al potente di turno, invece di coinvolgere la popolazione nelle scelte.

In altre parole, secondo Pedemontana & co., passare 300 metri più in là e salvare un bosco di 100 ettari oppure evitare di rimestare la terra della diossina di Seveso rientra nel calcolo egoistico di un gruppetto di persone che vogliono sì il progresso, ma "Not In My Back Yard", ("non nel mio cortile").

Sospettando che qualcuno potrebbe irritarsi anche in Brianza, nel comasco o nel varesotto, hanno pensato che bisognava partire dalle scuole per una grande opera di "marketing territoriale" a costo zero (un progetto scolastico coinvolge molte famiglie e costa meno di un caffè al giorno, meno di una compensazione ambientale al mese).

Probabilmente hanno pensato che si poteva irritare qualcuno che, magari, si è trasferito in Lombardia dalla Val di Susa, per sfuggire all'Alta Voracità (pardòn, Alta Velocità). In quella zona, infatti, i Maradona dell'ingegneria e della finanza avevano riscontrato una elevata incidenza della sindrome di N.I.M.B.Y.

In Brianza, nel comasco o nel varesotto, invece, questa malattia è stata debellata da anni.
Da noi è stato segnalato solo l'innocuo complesso di O.I.M.B.A ("Only In My Back Ass"): si accetta tutto e si ringrazia anche...
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La scheda del progetto promosso da CREDA onlus e da Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. con il contributo di Fondazione Cariplo

La Strada fa Scuola, la Scuola fa Strada

La citta infinita che si estende a nord di Milano, dalla pianura alle Alpi, ambito territoriale fortemente urbanizzato e caratterizzato da un'elevata densita del tessuto produttivo sarà scenario nei prossimi anni di progetti e processi di trasformazione rilevanti quali ad esempio l'Exp0 2015, o la crescita della rete infrastrutturale e viabilistica - autostrada Pedemontana, BREBEMI, tangenziale Est Esterna.
Progetti come quelli citati ridefiniscono il territorio, creano nuovi collegamenti e relazioni, vedono concorrere una molteplicita di attori alla costruzione di scelte complesse e rilevanti: nell’ambito di questa cornice nasce il progetto La Strada fa Scuola, la Scuola fa Strada, promosso da CREDA onlus e da Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., grazie al contributo di Fondazione Cariplo, come occasione per approfondire e studiare i molteplici aspetti legati alla mobilita e alla realizzazione di un‘importante infrastruttura - l'autostrada Pedemontana - in un contesto territoriale come quello descritto. Le attivita previste comprendono laboratori didattici, attivita di ricerca, percorsi di coinvolgimento dei cittadini dei comuni interessati dal progetto, attivita di comunicazione e diffusione delle informazioni, seminaii e incontri pubblici.

Obiettivi del progetto
L’idea fondante su cui si basa la strategia del progetto é la volonta di creare occasioni di coinvolgimento attivo dei giovani nelle problematiche e nelle questioni riguardanti la pianificazione territoriale come passo necessario per la costruzione di un percorso di educazione alla cittadinanza e alla partecipazione consapevole dei giovani e delle comunita locali alla vita del proprio territorio.

Le attività con le scuole
Le attivita, rivolte alle scuole secondarie di primo e secondo grado dei comuni dei territori interessati dal tracciato, sono articolate su due annualita scolastiche cosi suddivise:
  • anno scolastico 2010-2011: 10-15 classi pilota di scuola secondaria di secondo grado sono coinvolte in un percorso finalizzato all’analisi e all’approfondimento delle diverse tappe che hanno caratterizzato il percorso decisionale del progetto "autostrada Pedemontana", con l’obiettivo di elaborare una fotografia degli attori locali coinvolti e dei momenti nodali del processo (Laboratorio Stakeholder Assessment) .
  • anno scolastico 2011-2012: 80 classi di scuola secondaria di primo e di secondo grado, sulla base dei risultati ottenuti con le classi pilota nell’anno scolastico 2010/2011 partecipano a laboratori di educazione ambientale sulla mobilità e sui fenomeni di opposizione locale e ascrivibili alla sindrome Nimby (Not In My Backyard: Non nel mio cortile), con uscite sui cantieri e la predisposizione di 10 progettazioni partecipate lungo il tracciato previsto dalla Pedemontana.

4 commenti:

  1. Questa è forte!

    Partiamo dai bambini per non far incazzare i genitori...

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  2. Altrochè NIMBY, è la solita DISINFORMAZIONE CON PLAGIO

    Quello sopra illustrato è un chiaro esempio di MANIPOLAZIONE da REPUBBLICA DELLE BANANE.
    La Soc. Pedemontana, CAL e la Regione Lombardia hanno SECRETATO il progetto che dovrebbe recepire le prescrizioni del CIPE.
    Su di un opera PUBBLICA, fatta con SOLDI PUBBLICI, viene NEGATA la TRASPARENZA e la possibilità d'interloquire in questa delicata fase progettuale.
    Però poi si promuovono iniziative nelle scuole della serie PLAGIAMOLI SIN DA PICCOLI per convincerli che quest'opera E' BUONA, NECESSARIA etc. etc.
    Si bollano i gruppi e le associazioni ambientaliste che con grande sforzo stanno tentando di RIDURRE IL DANNO (e lo scempio) dell'opera come soggetti affetti da sindrome di NIMBY. Così, tanto per squalificarli.
    Orbene i gruppi, specialmente quelli del coordinamento INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE hanno lavorato e lavorano in un ottica che è tutto all'infuori che localista. Si sono prodotti documenti, pensieri, iniziative che allargano il concetto di TUTELA AMBIENTALE all'intera Brianza, che denunciano scelte politiche globali MIOPI. Ma per loro ..... siamo NIMBY !
    Chiamasi, appunto, DISINFORMAZIONE e MANIPOLAZIONE DELLA REALTA'.

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  3. Trovo scandaloso chiamare educazione ambientale un intervento di tal fatta! Bisognerebbe avvisare WWF e Lega Ambiente di cosa sta facendo CREDA!!

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  4. genitori Nimby occhio!!! la prossima mossa sarà la deportazione...direttamente nei "campi" sotto le autostrade...
    Consolatevi, sarà a Km zero!

    EVVIVA LA FURIA!

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