venerdì 6 settembre 2024

Lambrada 2024: i pendolari viaggiano anche se piove


Lambrada 2024: alcune modifiche al programma, ma confermata la mostra di Paolo Bombonato

Domenica 8 settembre 2024, a causa delle cattive previsioni meteo, alcuni eventi della rassegna Lambrada 2024 subiranno dei rinvii a data da destinarsi. Tuttavia, è confermata la tanto attesa mostra presso il Castello di Arosio, in via Grazioli 1, dal titolo "Breve storie di pendolari fantastici", dedicata agli acquarelli dell’artista Paolo Bombonato.

"Errore mio! è scesa subito!"

L’esposizione offre uno sguardo unico sulla produzione artistica di Bombonato, che si distingue per la sua capacità di trasformare il quotidiano in qualcosa di straordinario. L'artista racconta: "Ci saranno le #storiebrevidipendolarifantastici e tutta la mia produzione: i 'milanesi', gli straordinari oggetti del quotidiano, i ritratti a Meo e le cartoline appena realizzate. Ho deciso di metterle in mostra e poi spedirle!".

In questa occasione speciale, Bombonato non si limiterà a esporre le sue opere, ma dipingerà anche dal vivo, permettendo ai visitatori di assistere al processo creativo. “Durante la presentazione farò uno ‘spiegone’ sul mio lavoro... poi sorpresa!”, aggiunge l’artista con una nota di mistero, promettendo un evento carico di creatività e interazione con il pubblico.

"Lo stacanovista, portatile sulle gambe alle 19.35"

La mostra sarà aperta secondo il calendario indicato sulla locandina dell'evento e Bombonato ha annunciato che sarà presente per la maggior parte delle giornate di apertura.

Nonostante il maltempo abbia portato a modifiche nel programma generale, l’appuntamento con l’arte e la creatività di Paolo Bombonato resta un'opportunità imperdibile per chi ama immergersi in mondi fantastici e originali.

 


Storie brevi di pendolari fantastici
e altri scarabocchi di
Paolo M Bombonato


presso il Castello di Arosio
Via Grazioli, 1

Presentazione
sabato 7 settembre 2024 - ore 18.30

Orari apertura mostra
sabato 7: dalle 17.00 alle 22.30
domenica 8: dalle 10.30 alle 20.00
martedì 10: dalle 20.30 alle 22.30
giovedì 12: dalle 20.30 alle 22.30
sabato 14: dalle 16.30 alle 22.30
domenica 15: dalle 10.30 alle 19.00

Dieci anni di cambiamenti: al via la variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)

Una tavola del PTCP vigente

La Provincia di Monza e della Brianza ha avviato il processo di variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) per revisioni, aggiornamenti e adempimenti. L’iniziativa, ufficializzata con il Decreto Deliberativo Presidenziale n. 116 del 27 agosto 2024, include anche l’apertura del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Questo aggiornamento del PTCP, approvato originariamente nel 2013, è necessario per adeguarlo ai cambiamenti normativi e alle esigenze emerse negli ultimi dieci anni.

Secondo l'amministrazione provinciale, il PTCP vigente, approvato con deliberazione n. 16 del 2013, rappresenta uno strumento fondamentale per la pianificazione territoriale e lo sviluppo socioeconomico della provincia. Tuttavia, il contesto normativo mutato e le problematiche sollevate dai Comuni rendono opportuna una revisione delle norme. Tra le priorità individuate emerge la necessità di rispettare gli impegni assunti dalla Provincia tramite protocolli d'intesa con i Comuni e di attuare quanto previsto dall’articolo 34.1 delle norme del PTCP, riguardo all'estensione delle AAS (Aree Agricole Strategiche) in AIP (Aree di Interesse Provinciale).

Ulteriori aggiornamenti saranno apportati in merito all’individuazione dei Parchi regionali e dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS), oltre a nuove conoscenze sulla suscettibilità del territorio al fenomeno degli occhi pollini.

La variante del PTCP si articola nelle seguenti fasi:

  • Approvazione dei contenuti della Relazione di avvio, un documento che delinea gli obiettivi della variante, predisposto dal Settore Territorio e Ambiente.
  • Avvio del procedimento di variante e della relativa Valutazione Ambientale Strategica (VAS), con l’individuazione delle autorità competenti: il Settore Territorio e Ambiente per il procedimento e il Settore Viabilità e Strade per la valutazione ambientale.
  • Consultazioni tecniche e specialistiche con Regione Lombardia, se necessario, per garantire il rispetto delle normative vigenti.

L’iter prevede anche l’avvio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, volta a garantire che le scelte di pianificazione siano coerenti con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Il processo prevede la consultazione di enti competenti in materia ambientale e l'inclusione dei settori del pubblico interessati. L'intero procedimento sarà trasparente, con pubblicazioni ufficiali sul BURL e sui portali SIVAS e istituzionali, per garantire la partecipazione e l'informazione.

In rosso (con tratteggio evidenziato) la previsione della strada SP6

Uno dei principali ambiti di intervento della variante riguarda la mobilità. La Provincia ha accolto richieste di modifica presentate da vari Comuni, come la rimozione della previsione di una nuova connessione viabilistica sulla strada provinciale SP6, che interessa i Comuni di Sovico, Albiate e Carate Brianza. Inoltre, il PTCP verrà aggiornato per includere nuovi progetti infrastrutturali, tra cui il prolungamento della Linea Metropolitana M5 a Monza, frutto di un protocollo d'intesa tra la Provincia e altri enti territoriali.

Il prolungamento della linea metropolitana M5 a Monza

L'aggiornamento terrà conto anche delle modifiche introdotte dal Programma Regionale di Sviluppo e dal Documento di Economia e Finanza Regionale, che influenzano la pianificazione delle infrastrutture per la mobilità. Allineare il PTCP agli sviluppi delle infrastrutture regionali e ai nuovi scenari del trasporto pubblico, come il progetto per il sistema di trasporto sulla tratta Cologno-Vimercate, è una delle priorità di questa variante.

giovedì 5 settembre 2024

🌿 Meda si colora di verde: i nuovi traguardi del WWF Insubria 🌿


Nonostante l'estate 2024 sia stata caratterizzata da temperature torride e prolungata siccità, il WWF Insubria ha ottenuto risultati significativi nella forestazione urbana di Meda. Grazie all’impegno congiunto dei volontari, del Comune di Meda, del Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera e della Cooperativa Sociale La Brughiera, la cosidetta "Valle dei Mulini" è diventata più verde e rigogliosa.

In questo ambizioso progetto, sono stati piantati oltre 80 querce farnia, 30 arbusti in fiore e un castagno. Questi interventi non solo miglioreranno l’estetica del paesaggio urbano, ma contribuiranno anche alla biodiversità e al miglioramento del microclima cittadino.

"Grazie all’incredibile lavoro dei nostri volontari, Meda sta diventando sempre più un esempio di forestazione urbana," hanno dichiarato i responsabili del WWF Insubria.

Il lavoro però non si ferma qui. L’associazione ha già in programma ulteriori iniziative che arricchiranno la città di Meda con nuova vegetazione. Tra queste, spiccano la realizzazione di filari di carpini lungo Via degli Angeli Custodi e in altre vie cittadine, e la creazione di un frutteto all'interno del giardino delle Scuole Diaz, con la messa a dimora di 40 alberi da frutto.

Inoltre, nell'ambito dell'iniziativa "Il Brugo ritorna in Brughiera", Meda vedrà l’arrivo di 200 piantine che contribuiranno ulteriormente a portare natura e bellezza in città.


Dal 23 al 27 settembre, nella settimana che precede l'evento Urban Nature WWF 2024, il WWF Insubria organizzerà incontri con i ragazzi di tutte le 110 classi delle Scuole di Meda. Durante questi incontri, le associazioni coinvolte avranno l’opportunità di presentare il Parco della Brughiera e di spiegare l'importanza della Natura in Città. In segno di sensibilizzazione, il Comune di Meda regalerà ad ogni classe una piantina di Erica Calluna Vulgaris, il cosiddetto Brugo, simbolo della flora locale.

"Vogliamo che i giovani comprendano l’importanza di vivere in armonia con la natura, anche in un contesto urbano," ha sottolineato il portavoce dell'associazione.

Il 28 settembre, è in programma l'evento "Il Brugo torna in Brughiera", durante il quale il WWF allestirà un banchetto informativo nelle vie principali della città per la distribuzione di 90 piantine di Brugo. Sarà un’occasione per coinvolgere la cittadinanza e portare un pezzo di natura nelle case di Meda.


A conclusione dell’evento, all'interno dell’area di forestazione del Parco della Valle dei Mulini, verrà creato un vialetto fruizionale decorato con 40 piantine di Brugo, che collegherà il Bosco delle 100 Querce Farnie al frutteto che verrà piantato.

martedì 3 settembre 2024

De chì e de là del Lamber: l'appuntamento con Lambrada 2024 prosegue ad Arosio

"NATURALIS! Rito di piantumazione umana!", performance di Antonello Cassinotti


Il Festival Lambrada 2024 continua il suo percorso culturale, facendo tappa ad Arosio, unendo in un itinerario suggestivo i comuni di Verano, Briosco e Arosio. L'evento, dal titolo evocativo "De chì e de là del Lamber", promette di offrire ai partecipanti un'esperienza unica, tra arte, natura e storia locale.

Domenica 8 settembre 2024: una giornata ricca di eventi
Aggiornamento: a causa del maltempo sono state apportate alcune modifiche al programma. Confermata la mostra di Paolo Bombonato (leggi qui).

 


La giornata di domenica 8 settembre si preannuncia intensa e ricca di appuntamenti. Di seguito il programma dettagliato:

  • Ore 14.30: Il primo punto di ritrovo è fissato presso il Castello di Arosio, situato in via Grazioli 1. I partecipanti avranno l'opportunità di visitare la mostra di acquarelli dell'artista Paolo Bombonato, intitolata "Brevi storie di pendolari fantastici". I parcheggi sono disponibili presso Santa Maria Maddalena e Via Oberdan, ma non sarà possibile parcheggiare all'interno del cortile del Castello. EVENTO CONFERMATO
  • Ore 15.30: Il secondo punto di ritrovo sarà alla Chiesina di Santa Liberata a Inverigo, dove si terrà una visita guidata alla storica chiesina. I partecipanti potranno parcheggiare in Via Monte Nero e da lì proseguire a piedi verso i prati della Cascina Guasto.EVENTO RIMANDATO
  • Ore 17.00: La giornata culminerà con la performance di Antonello Cassinotti, dal titolo "NATURALIS! Rito di piantumazione umana!". Un evento unico nel suo genere che fonde arte e natura, promettendo di lasciare un'impressione duratura nei partecipanti. EVENTO RIMANDATO

Prenotazione obbligatoria e richiesta informazioni contattando Gabriella al numero 3338024913 o via email all'indirizzo gab.masciave@gmail.com

 


 

Monte San Primo: quando l'arte e il cinema diventano strumenti di lotta

Il Monte San Primo, simbolo del Triangolo Lariano, è al centro di una battaglia che non smette di attrarre l'attenzione mediatica, e ora trova nuovi alleati nell'arte del fumetto e nel cinema documentaristico.

Il Fumetto: "Cartoline dal monte San Primo"

Alcune scrisce del fumetto

Sul numero 1577 del settimanale "Internazionale", pubblicato tra il 23 e il 29 agosto 2024, è apparso un fumetto che offre una rappresentazione ironica e satirica della controversia. Sotto la firma dell'autore e illustratore Elio Ferrario, "Cartoline dal Monte San Primo" racconta la lotta contro il progetto di nuovi impianti sciistici e innevamento artificiale sulle pendici del monte. Con un tratto sagace, Ferrario riesce a mettere in evidenza l'assurdità di un progetto percepito come anacronistico e dannoso per l'ambiente.

Il fumetto, che ha già suscitato numerosi consensi, non solo rafforza la voce del Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo", ma porta la questione all'attenzione di un pubblico più ampio, offrendo una riflessione visiva e critica sulla necessità di proteggere l'ambiente naturale.

Il Docufilm: "The Last Skiers" in Concorso Internazionale


Parallelamente, il docufilm "The Last Skiers" diretto da Veronica Ciceri continua a far parlare di sé. Ambientato proprio sul Monte San Primo, questo cortometraggio documenta le ultime esperienze sciistiche prima che i cambiamenti climatici e le scelte politiche possano alterare irrimediabilmente il paesaggio. Dopo aver ricevuto il premio come "Miglior Regista Emergente" al Tegernsee Mountain Film Festival in Germania, il film è ora in concorso al Boundless Film Festival, il principale festival cinematografico online del Regno Unito.

Il film ha già conquistato la selezione in 14 festival cinematografici, soprattutto nel Regno Unito, e nei prossimi mesi verrà proiettato in altri quattro festival, sia in Italia che all'estero. Fino all'8 settembre, è possibile votare "The Last Skiers" per l'Audience Award, un riconoscimento che potrebbe dare ulteriore visibilità alla causa del Monte San Primo (per vedere e votare il docufilm cliccare qui).

Il Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo" continua la sua battaglia


Questi successi mediatici danno nuovo slancio al Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo", un collettivo che riunisce 35 associazioni impegnate nella difesa della montagna. Da quasi due anni, il gruppo lotta contro un progetto che ritiene "fuori luogo e fuori tempo", chiedendo con forza alla Comunità Montana Triangolo Lariano e al Comune di Bellagio di rinunciare definitivamente all'iniziativa.

Mentre il fumetto e il docufilm amplificano la risonanza della vertenza a livello internazionale, il Coordinamento non si ferma qui: sono in programma nuove iniziative di sensibilizzazione per continuare a difendere la naturalità del Monte San Primo e opporsi a interventi che potrebbero comprometterne l'integrità.

La battaglia per il Monte San Primo si arricchisce così di nuove voci, dimostrando come l'arte e il cinema possano essere potenti strumenti di sensibilizzazione e di lotta per la salvaguardia dell'ambiente.

Esperienze virtuose per la Brianza / 4: Zone 30, come rendere le città più sicure per i ciclisti

Bicinfesta per Seregno 2024

Negli ultimi anni, la sicurezza stradale è diventata un tema sempre più centrale nelle nostre città. In particolare, la creazione di Zone 30 (aree urbane in cui il limite di velocità è ridotto a 30 km/h) è stata proposta come una soluzione per ridurre incidenti e promuovere una mobilità più sostenibile. Tuttavia, come possiamo rendere queste zone davvero efficaci e non solo semplici misure di facciata? Prendiamo spunto da esperienze concrete come quelle realizzate a Milano, adattandole alle nostre cittadine della Brianza.

Nel quartiere QT8 di Milano, da tre anni è stata attuata una delle Zone 30 più sicure della città, senza bisogno di ricorrere a massicce installazioni di cartelli o alla modifica del Codice della Strada. Come è stato possibile? La chiave del successo è stata la collaborazione tra tecnici esperti del Comune, il Comitato di quartiere e la Polizia Locale, che hanno adottato un approccio basato su interventi strutturali e non semplici azioni di marketing.

Le Proposte per la Brianza

  1. Modifiche strutturali della viabilità: Invece di limitarsi a installare cartelli che segnalano il limite di velocità, è essenziale apportare cambiamenti concreti alla rete stradale. Questo significa creare disassamenti stradali, isole spartitraffico, separazioni della carreggiata e altri interventi che riducano effettivamente la velocità dei veicoli e proteggano pedoni e ciclisti.
  2. Mappatura delle aree sensibili: Come fatto a Milano, è necessario identificare le aree più critiche, come quelle vicine a scuole, asili, parchi e residenze. Questi luoghi devono essere prioritariamente messi in sicurezza attraverso misure che garantiscano una mobilità sicura e sostenibile.
  3. Miglioramento degli incroci e dei collegamenti ciclopedonali: Gli incroci e gli attraversamenti sono punti particolarmente pericolosi per pedoni e ciclisti. Devono essere studiati con cura per ridurre al minimo i rischi, attraverso soluzioni come le "castellane" (rialzi della strada) e la separazione netta tra le corsie dedicate a veicoli e ciclisti.
  4. Coinvolgimento dei cittadini: Coinvolgere i residenti, le associazioni e i Comitati di Quartiere è cruciale per identificare i problemi e le soluzioni più efficaci. La collaborazione tra cittadini, tecnici e amministrazioni locali è fondamentale per garantire che le Zone 30 siano effettivamente rispettate e utili.

Adottare un approccio strutturale alla creazione delle Zone 30 non è solo una questione di sicurezza, ma anche di qualità della vita. Studi e dati hanno dimostrato che gli incidenti possono essere ridotti fino al 60% con questi interventi. Questo significa meno vittime sulla strada, meno inquinamento acustico e atmosferico, e città più vivibili per tutti.

Nelle nostre cittadine, alcune amministrazioni hanno iniziato a considerare l'introduzione delle Zone 30, ma spesso ci si ferma all'installazione dei cartelli senza un piano concreto di messa in sicurezza. Questo non basta. Serve un impegno reale per modificare la viabilità, proteggere chi si muove a piedi o in bicicletta, e garantire che le nostre città diventino spazi sicuri e accoglienti per tutti.

Se vogliamo davvero rendere le nostre città più sicure per le biciclette e i pedoni, dobbiamo andare oltre le semplici dichiarazioni di intenti. Servono interventi concreti, pianificati e realizzati con competenza, per trasformare le nostre strade in luoghi dove la sicurezza è garantita per tutti. È una sfida che vale la pena affrontare, non solo per noi, ma per le future generazioni che erediteranno le nostre città.

 

Ringraziamo Enrico Fedreghini per averci segnalato l'intervento nel quartiere QT8 di Milano

 

lunedì 2 settembre 2024

La dolcezza del miele lombardo: Ponte Lambro diventa 'Città del Miele' con la Festa delle Api del Circolo Ambiente 'Ilaria Alpi'


Il piccolo comune di Ponte Lambro, situato nel cuore del Triangolo Lariano in provincia di Como, ha recentemente conquistato un prestigioso riconoscimento entrando nel circuito nazionale de "Le Città del Miele". Questo risultato è stato ottenuto grazie all'impegno della comunità locale e all'importanza dell'apicoltura nel territorio, culminato con l'organizzazione della "Festa delle Api", promossa dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi". Ponte Lambro è la prima città della Lombardia a far parte di questa rete, unendosi a numerosi altri comuni italiani che condividono l'obiettivo di promuovere e valorizzare i mieli del territorio.

Fondata nel 2001, l'associazione "Le Città del Miele" ha come scopo principale quello di sostenere l'apicoltura italiana, promuovendo eventi e iniziative che mettano in luce la ricchezza e la diversità dei mieli prodotti in Italia. In più di vent'anni, questa rete è riuscita a far conoscere e apprezzare i mieli italiani a milioni di consumatori, diventando un punto di riferimento per la valorizzazione delle eccellenze locali.

L'ingresso di Ponte Lambro in questa prestigiosa associazione è stato accolto con entusiasmo sia dal sindaco Ettore Pelucchi che dal presidente dell'associazione, Rolando Pecora. Il sindaco ha sottolineato l'importanza di questo traguardo per la comunità locale, evidenziando l'attenzione del comune alle tematiche ambientali e alla tutela della biodiversità. Pelucchi ha inoltre ricordato il ruolo di primo piano dell'apicoltura lombarda a livello nazionale, con oltre 8.900 apicoltori e più di 158.000 alveari.

Ponte Lambro, con il suo paesaggio montano e collinare costellato di boschi e latifoglie, offre un ambiente ideale per l'apicoltura. I mieli tipici della zona includono il miele di castagno, tiglio, tarassaco, erica, melata di bosco, millefiori e il rinomato miele di acacia, che dal 2013 è diventato la terza DOP italiana per il miele. Questo patrimonio naturale e produttivo è stato uno dei fattori chiave per l'ingresso di Ponte Lambro ne "Le Città del Miele".


La "Festa delle Api", che si terrà il 28 e 29 settembre 2024, sarà il momento culminante di questa celebrazione. Organizzata e promossa dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", la festa prevede un ricco calendario di eventi, tra cui mercati agricoli, visite agli alveari, animazioni per bambini, degustazioni di mieli locali e momenti culturali come la presentazione di libri e spettacoli di burattini. Sarà un'occasione unica per scoprire i prodotti del territorio e per approfondire la conoscenza dell'apicoltura, in un'atmosfera di festa e condivisione.

L'ingresso di Ponte Lambro ne "Le Città del Miele" rappresenta un riconoscimento importante non solo per il comune, ma per tutta la Lombardia, arricchendo ulteriormente l'offerta culturale e gastronomica della regione. Con questo nuovo status, Ponte Lambro si posiziona come un punto di riferimento per l'apicoltura lombarda e nazionale, promuovendo la dolcezza e la qualità dei mieli locali.