domenica 30 aprile 2017

Desio: lo svincolo di Pedemontana sarà grande come il centro storico di Monza

Il quadrato rosa indica lo spazio occupato dallo svincolo di Pedemontana a Desio ...
... lo stesso di quello occupato dal centro storico di Monza.
 Immagini tratte da stagniweb
di Orazio La Corte, Teleambiente

Sull'autostrada A36, Pedemontana Lombarda, verrà realizzato uno svincolo, una infrastruttura gigantesca, il secondo svincolo più grande d'Europa con i suoi 60 ettari pari a 650 mila metri quadri, 11 ponti, 3 livelli, decine di strade d’uscita e d’entrata, sul quartiere San Giorgio di Desio una parte su Seregno e Lissone gli altri due comuni confinanti.
 
Lo svincolo della Pedemontana si connetterà con la strada statale 36 (SS 36) del Lago di Como e dello Spluga, normalmente definita Milano-Lecco. 
 
Nel video - pubblicato sotto - intervistiamo il signor Angelo abitante in questa zona dove sarà realizzata questo nuovo svincolo della Pedemontana. Vi daremo dei numeri e faremo degli esempi per capire le sue dimensioni confrontandoli con lo svincolo fra l’autostrada A7 Milano-Genova e la Tangenziale Ovest di Milano e poi dell’attuale svincolo che il progetto di Pedemontana prevede di abbattere. Costruito appositamente nel 1994 da Anas per Gronda Intermedia in previsione dell’arrivo di Pedemontana, mai completato, occupa 150mila metri quadri di territorio, un quarto di quanto occuperà il nuovo. 

Vedremo le dimensioni di questa grande opera lo svicolo di Desio, confrontandolo con altre opere e territori. Immagini e dati forniti dal sito
http://www.stagniweb.it

Poi faremo altri video su vari tratti della Pedemontana, questo era il primo e quando li avremmo completati tutti li metteremo insieme come se fosse un documentario.

sabato 29 aprile 2017

Cascina Vignazza a Mariano Comense: il museo contadino che non ti aspetti


Cascina Vignazza si trova nella zona settentrionale di Mariano Comense.
L'edificio, ancora ben conservato, presenta un impianto compatto alleggerito dal doppio ordine di logge.

Il corpo residenziale
 

Nei loggiati superiori sono esposti attrezzi delle attività contadine di un tempo.

 
La vista dal loggiato
Le stanze sono arredate con mobili d'epoca ed espongono una collezione di oggetti della vita contadina, raccolti negli anni grazie alla passione del proprietario, che ora vive altrove, ma ha trascorso nella cascina i primi anni della sua vita.

 
 
 
 
 
 

Nel porticato si possono ammirare alcune pitture devozionali ed altri attrezzi utilizzati dai contadini.

Sant'Antonio da Padova
La Madonna
 
 
Uno dei graticci che venivano utilizzati per l'allevamento dei bachi da seta
Il corpo della stalla, ancora in funzione, è situato sul lato destro. Dall'edificio sporgono le vecchie latrine.

Le stalle, in linea con l'edificio principale
Le latrine
Il complesso rurale è arricchito dalla presenza del pozzo, del forno (anch'esso ancora funzionante) e da edifici accessori.
La cascina è visitabile solo in occasione di visite organizzate o previo accordo con i proprietari.

Il pozzo
La legnaia
L'edificio del forno
Il forno
I pollai
Cascina Vignazza. Vista dalla strada

Appetiti 2017. Barzanò cibo in festival


Dal 1° maggio all’11 giugno 2017, l’amministrazione comunale di Barzanò organizza la quinta edizione della manifestazione “Appetiti. Barzanò cibo in festival”.

Così come nelle precedenti quattro edizioni, anche quest’anno il calendario prevede decine di eventi tematici e multidisciplinari, formula che negli anni ha sempre registrato il tutto esaurito. Per il quarto anno, si aggiunge inoltre la riuscitissima “Notte bianca di Appetiti”, che si svolgerà sabato 10 giugno.

Il programma si basa anche su una forte sinergia con commercianti e associazioni di Barzanò, che intervengono con proposte a tema. Quindi corsi di cucina o ispirati alla tavola e al mangiare, dipinti, sculture e fotografie esposte nelle vetrine, incontri, serate o aperitivi: le proposte sono le più varie, secondo l’inventiva e la disponibilità di ogni partecipante.

Il tema di questa edizione, è dedicato al concetto di “Green”, un filo conduttore che viene inteso come metafora, come colore e come spunto a tutto campo, punto di inizio per costruire iniziative, incontri e discussioni, corsi di cucina. Un ulteriore spunto dell’edizione 2017, si lega inoltre al frigorifero, con installazioni artistiche, corsi e approfondimenti.

Per scaricare il programma in formato pdf cliccare qui

giovedì 27 aprile 2017

La festa di Sajopp 2017 a Cassago Brianza


Festa di Sajopp 2017
Via Tremoncino - Cassago Brianza

Programma

GIOVEDI' 11
  • 19.00 - Apertura Bar, Cucina e Pizzeria
  • 20.00 - Welcome to Insomnia live - spettacolo musicale di Gianluca Alzati e i Rizza Jordan
  • 21.30 - Lezione gratuita di Zumba con istruttrice ZIN Giordana Bonacina
VENERDI' 12
  • 19.00 - Apertura Bar, Cucina e Pizzeria
  • 20.00 - Spettacolo musicale presso il Mausoleo a cura dell'Istituto Comprensivo "A. Sassi" di Renate
  • 21.00 - Rock&Pop@Sajopp - Musica live con
  • 21.00 - One Night Blues (Blues)
  • 22.00 - Semposs (Cover Rock)
SABATO 13
  • 14.00 - Apertura Bar
  • 14.00 - Apertura Mausoleo con Visite Guidate (fino alle 17.30)
  • 19.00 - Apertura Cucina e Pizzeria
  • 22.00 - Musica dal vivo con i Con un Deca (Tributo a Max Pezzali; 883)
DOMENICA 14
  • 09.00 - Apertura Mausoleo con Visite Guidate (fino alle 11.30)
  • 09.00 - Mercatino degli Hobbisti e delle Associazioni
  • 09.00 - Apertura Bar
  • 11.00 - 70 anni di mito - Esposizione auto Ferrari a cura del Ferrari Club di Como
  • 12.00 - Apertura Cucina e Pizzeria
  • 14.00 - Apertura Mausoleo con Visite Guidate (fino alle 17.30)
  • 15.00 - "Guglia, cilindro e crinolina: l'Ottocento al Mausoleo" - Promenade, valzer, quadriglie e danze di società a cura della Compagnia Nazionale di Danza Storica
  • 17.30 - S. Messa c/o Mausoleo Visconti
  • 19.00 - Apertura Cucina e Pizzeria
  • 21.30 - Musica live con Alice e Luca (duo acustico)
 Info: http://www.sajopp.org/


martedì 25 aprile 2017

Passeggiata all'Oasi WWF del Bassone, sulle orme di Volta


Domenica 22 aprile 2017 circa 200 persone hanno partecipato alla passeggiata voltiana che si è svolta a Como Albate.


La passeggiata ha preso il via dall'antica cascina, ora in stato di abbandono, appartenuta alla famiglia di Alessandro Volta sorta sui resti di un convento.


Da lì si è giunti rapidamente all'Oasi WWF del Bassone, ampia 90 ettari, e si sono visitati i laghetti e i fontanili.

 

Dopo aver raggiunto il tracciato della ferrovia Como-Milano, ideata da Zanino Volta, figlio dell'inventore della pila, il numeroso gruppo ha fatto tappa alla Cascina Bengasi, sede dell'Oasi, dove sono custoditi campioni di torba e di nidi degli uccelli che vivono nell’area protetta.

Il percorso della passeggiata
Duranye la visita si sono potuti vedere i danni provocati da alcuni vandali all'osservatorio ed al ponticello. Per ripristinare i due manufatti è in corso una raccolta fondi. Chi volesse contribuire può farlo mediante un bonifico (vedi cartello sotto):
 


lunedì 24 aprile 2017

Seregno mette in vendita un lotto del PLIS Brianza Centrale


Il Comune di Seregno prova nuovamente a disfarsi di una porzione del Parco Brianza Centrale; è stato infatti pubblicato sul sito del Comune l'avviso di trattativa privata per la vendita di un piccolo lotto di terreno avente destinazione agricola posto all'interno del PLIS tra la linea ferroviaria Saronno-Seregno e viale delle Nazioni Unite.


L'area di cui il Comune "non ha interesse a detenere la proprietà" risulta di fatto coltivata anche se non se ne conosce il "titolo di occupazione".

Estratto PRG Comune di Seregno
Spiace constatare che di fronte ai proclami di voler ampliare il Parco poi si proceda alla vendita di una parte di esso, rendendone così più incerta la tutela.

Per scaricare il bando cliccare qui.
Per scaricare la delibera cliccare qui.
Per scaricare la relazione di stima dell'Agenzia delle Entrate cliccare qui.

venerdì 21 aprile 2017

I 12.000 rospi di Moregallo


Prosegue l'attività dei volontari per salvare i rospi di Moregallo. In questi giorni a causa del clima secco la migrazione procede lentamente. Ad oggi sono stati conteggiati in discesa oltre 12.000.

Statistiche aggiornate al 17/4/2017 - Per ingrandire cliccare sull'immagine
Nello, uno dei volontari ci ha detto: "Salvo qualche sera con leggera pioggia, non si muovono grandi masse. Tra l'altro il vento di queste ultime sere ha abbassato ulteriormente la migrazione. Lo scorso martedì sera tra discesa e salita abbiamo conteggiato 108 rospi. In queste serate non stiamo con le mani in mano e abbiamo aumentato le barriere in punti che non erano ancora state posizionate. 

Il secchio salvatore
Ovature
Barriere di salvataggio
Uno sfortunato rospo schiacciato da un'automobile

martedì 18 aprile 2017

Il lago che non esiste: un sorprendente viaggio sulle tracce del Gerundo


Sabato 29 Aprile – ore 17,00
c/o Libreria il Gabbiano di Vimercate
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 1

verrà presentato, con proiezione di immagini, il libro di Fabio Conti, giornalista de "L'Eco di Bergamo"

Lago Gerundo tra storia e leggenda

Un sorprendente viaggio sulle tracce del Gerundo, l’immenso lago che anticamente esisteva nel cuore della Lombardia, la cui storia si mescola alla leggenda, soprattutto attraverso l’epica figura di Tarantasio, il drago dei Milanesi.

«Il lago Gerundo mi ha sempre affascinato per un motivo molto semplice, – scrive l’autore nella prefazione – non esiste. Nella realtà non c’è, se per lago intendiamo lo specchio d’acqua che vediamo a Sirmione, Bellagio, Lecco, Sarnico. E il “fascino del Gerundo” deriva proprio dal fatto che, per vederlo davvero, ci vuole una certa dose di fantasia…»

Nel cuore della Lombardia, a cavallo tra le attuali province di Milano, Bergamo, Cremona e Lodi, esisteva anticamente un lago chiamato Gerundo, la cui “presenza” si può scorgere ancora oggi nella conformazione di un territorio indissolubilmente legato all’acqua e costellato da fiumi, canali e fontanili.

Nel corso dei secoli quel grande specchio d’acqua, paludoso e inospitale, venne bonificato dall’uomo e andò incontro a un inevitabile prosciugamento. Oggi dell’antico lago restano le sponde, a tratti ancora evidenti, ma anche isole e promontori sui quali vennero fondate le città di Crema e Lodi, così come diverse piroghe monossili giunte fino a noi, oltre a decine di riferimenti nella toponomastica locale.

Questo libro ripercorre (con parole e immagini) la travagliata storia del lago che non c’è più e il cui territorio fu teatro di epici scontri (come non ricordare la battaglia di Agnadello del 1509). Ma quella del Gerundo è una storia che si mescola alla leggenda. Come il Loch Ness, anche il grande lago lombardo ospitava un mostro, Tarantasio, la sua uccisione è stata tramandata in molteplici tradizioni…

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Rassegna stampa del romanzo consultabile nella sezione RECENSIONI (Lago Gerundo) del sito della casa editrice.
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