mercoledì 29 febbraio 2012

Parco Valle del Lambro: Nuovi impianti di fasce boscate e filari a Sovico e Biassono

 

Finalmente, per una volta, la nostra news non riguarda il solito nuovo quanto inutile cantiere di un capannone, oppure quello delle infinite villette a schiera, non tratta di un nuovo scellerato esempio di consumo di suolo ma, viceversa - grazie ai fondi della RER - la Rete Ecologica Regionale della Lombardia -  i nuovi impianti di fasce boscate e filari, messi recentissimamente a dimora, nel Parco Regionale della Valle del Lambro, su aree di proprietà comunale, a Sovico, vicino a Cascina Belvedere, e a Biassono, nei pressi di Cascina Ca' Nova.

In particolare a Sovico, con il doppio filare, i progettisti dell'intervento hanno voluto riportare in evidenza e ridare dignità al percorso vicinale che,  fino all'avvento degli attuali proprietari, un tempo, arrivava a Cascina Belvedere. Questo tracciato è anche parte del percorso n° 15 - dal Belvedere alla Villa Reale di Monza - de le vie del Parco Regionale della Valle del Lambro che, prossimamente, in una prima fase di attuazione, con una nuova segnaletica e nuovi tratti di percorso, collegherà ciclopedonalmente Sovico, Macherio e Biassono, andando a costituire un, affascinante ed articolato, anello con il quasi parallelo percorso n° 1, l'ormai frequentatissima, ciclabile Monza-Erba.

martedì 28 febbraio 2012

Desio: Legambiente e il nuovo PGT "+"

+ VERDE 
+ PARTECIPAZIONE 
+ BENI CULTURALI 
+ TERRITORIO 
+ BICI 
+ PAESAGGIO

Il circolo di Desio di Legambiente “Roberto Giussani”, come di consuetudine, ha fornito anche questa volta il proprio contributo in merito alla pianificazione locale, con suggerimenti e proposte per la nuova variante generale del Piano di Governo del Territorio che sono state inviate all’amministrazione comunale.

I suggerimenti e le proposte inviate vertono su diversi punti:

Si richiede la creazione di un nuovo Parco Locale di Interesse Sovracomunale (nome suggerito: PLIS della Pieve) di cintura da unirsi ai PLIS già esistenti “Brianza Centrale” e “Grugnotorto-Villoresi” con la speranza che insieme possano diventare un nuovo grande parco regionale;

Si richiede la costruzione realmente collettiva di una mappa delle memorie e dei significati simbolici della Città di Desio, seguendo un approccio sociale-partecipativo. Questo sarebbe possibile grazie ad un percorso guidato di ascolto delle comunità locali, che suggeriamo venga fatto da un incaricato ad hoc, allo scopo di condividere e rafforzare le scelte che caratterizzeranno il nuovo PGT.
Si richiede di inserire nel PGT tutte le strade vicinali sopravvissute sino ad oggi e contemporaneamente di avviarne uno studio ed un censimento complessivo, per la loro valenza di salvaguardia paesaggistica e storica, nonché per la fruibilità della mobilità lenta. Lo stesso dicasi per gli alberi monumentali e per le aree a rischio archeologico del territorio di cui sono stati già segnalati i primi esempi da sottoporre a tutela.

Si richiede inoltre maggiore tutela per i CENTRI STORICI (si, al plurale) che caratterizzano la forma urbana della città di Desio, dal centro fisico alle periferie rurali storiche (San Giuseppe, San Carlo, San Giorgio, Bolagnos, ecc.). Perché non venga ulteriormente snaturato il paesaggio della città di Desio con sostituzioni inutili del tessuto urbano esistente. Basta nuove torri “fungo”. Si invece a maggiore conoscenza del tessuto, con nuove regole e con ristrutturazioni rispettose dell’esistente che migliorino la vivibilità degli edifici nell’ottica dell’efficienza ambientale.

Si richiede il mantenimento, già in vigore con l’ultima variante parziale approvata, del principio della compensazione ecologica preventiva per tutte le nuove costruzioni che occuperanno nuovo suolo libero.

Si propone di vietare il proliferare di insediamenti lungo l’asta di Pedemontana e si suggerisce di integrare le compensazioni e le mitigazioni ambientali previste con la rete ecologica comunale e sovra comunale.

Desio: Legambiente ricorda il disastro nucleare giapponese

Leggi il resoconto di Greenpeace: Un anno dopo il pericolo continua

11 MARZO 2011 – 11 MARZO 2012
FUKUSHIMA UN ANNO DOPO

Il circolo di Desio di Legambiente “Roberto Giussani”, ha aderito con un proprio banchetto informativo alla mostra organizzata dai Missionari Saveriani di Desio. Tale mostra, quest’anno, è dedicata al “Giappone: ricerca dell’armonia fra cambiamenti e contraddizioni”. Nell’ambito di questa mostra, inaugurata il 10 febbraio scorso e che rimarrà aperta fino al 24 giugno p.v., ricorrerà domenica 11 marzo prossimo, l’anniversario di un anno dal disastro ambientale legato allo tsunami che ha danneggiato la centrale nucleare di Fukushima con gravissime conseguenze per l’ambiente del Giappone.

A ricordo di quel giorno, quindi, il nostro circolo organizza una manifestazione/conferenza dedicata a quei momenti e alle conseguenze che ancora oggi colpiscono duramente la popolazione giapponese. Interverranno durante quella giornata, ospiti di nazionalità giapponese, testimoni diretti dello tsunami e testimoni contemporanei che ci racconteranno tramite la loro viva voce, quei terribili momenti
e le attuali condizioni di vita della popolazione – specialmente dei bambini – di quei territori così duramente colpiti.

La giornata dell’11 marzo 2012, inizierà alle 15:30 con una conferenza c/o i Missionari Saveriani, in via Don Milani, 2 a Desio. Contemporaneamente per i bambini ci sarà la possibilità di essere intrattenuti realizzando un mandala. Tutti insieme, infine, verso le 16:30 concluderemo il pomeriggio con una merenda conviviale con the e dolci giapponesi. La manifestazione si concluderà alle 17 circa.
Per la realizzazione del mandala si chiede di portare almeno un pacco di legumi e cereali (fagioli, lenticchie di vari colori, ceci, riso, farro, chicchi di mais, ecc….). Non sacchetti misti.

Scheda dell'evento:

PERCHE’ QUESTA GIORNATA:
A distanza di un anno dal grave tsunami che ha danneggiato la centrale nucleare di Fukushima provocando un disastro ambientale di vastissime proporzioni, il circolo di Legambiente di Desio, dedica la giornata di domenica 11 marzo ad un approfondimento della condizione attuale del territorio circostante la centrale raccontata attraverso testimonianze dirette di cittadini giapponesi.

DOVE:
MISSIONARI SAVERIANI, Via Don Milani, 2, 20832, Desio (MB).

PROGRAMMA
Ore 15:30: Inizio conferenza e contemporaneamente i bambini potranno realizzare un mandala con i legumi
Ore 16.30: merenda conviviale con the e dolci giapponesi
Ore 17.00: conclusione
Per contribuire alla realizzazione del mandala, chiediamo di portare almeno un pacco di legumi e cereali (fagioli, lenticchie di vari colori, ceci, riso, farro, chicchi di mais, ecc….). Non sacchetti misti.
Durante la giornata sarà possibile visitare la mostra sul Giappone: “ricerca dell’armonia fra cambiamenti e contraddizioni”

Brianza Partigiana


Villa Cusani Confalonieri - Carate Brianza

MOSTRA “BRIANZA PARTIGIANA”
dal 3 all’ 11 marzo 2012
Inaugurazione sabato 3 marzo ore 16,00
Interverrano gli autori

Orari di apertura
sabato 3 marzo: 16,00 -18,00
domenica 4 marzo: 9,30 - 12,30
da martedì 6 a venerdì 9 marzo: 9,30 - 12,30 e 15,00 - 18,00
sabato 10 marzo: 9,30 - 12,30
domenica 11 marzo: 9,30 - 12,30

Mercoledì 7 marzo 2012 ore 21,00
Sala 9 Novembre P.zza C. Battisti 1 Carate Brianza

Presentazione del libro “Il pane bianco” di Nori Brambilla Pesce

“Eravamo giovani, ci sentivamo belle, allegre. E’ giusto che venga fuori questa nostra normalità. Non eravamo incoscienti, sapevamo di correre dei rischi. Ma volevano un’Italia diversa, libera, e non c’era altra scelta oltre a quella di resistere e combattere”.

Interverranno:
Roberto Farina, curatore del libro
Tiziana Pesce, 
Ketty Carraffa, presidente Associazione Memoria Storica
Giovanni Pesce
Musica resistente con Mario Toffoli

Organizzazione: ANPI di Carate Brianza e Comitato Unitario Antifascista con il Patrocinio del Comune di Carate Brianza

Firma la petizione per salvare le scimmie di Correzzana

Vivisezione: 900 macachi verso la morte. Salviamoli!
di *Michela Kuan, biologa, responsabile LAV settore Vivisezione

L’opinione pubblica conferma, ancora una volta, l’interesse e la contrarietà verso la sperimentazione animale. I fari sono puntati sulla Harlan, uno stabulario che alleva e fornisce animali da vivisezione. Il carico, per questa tristemente famosa struttura, è di ben 900 macachi, primati che arrivano direttamente dalla Cina anche se l'origine di molti esemplari, pare, sia da ricondurre alle isole Seychelles e Mauritius, dove sono stati prelevati in natura e costretti in anguste scatole per voli interminabili, al termine dei quali arrivano in fin di vita e sotto shock continuando il viaggio verso la loro destinazione finale dalla quale usciranno solo come carcasse e catalogati come rifiuti speciali.

Un commercio noto per l’Italia e l’Europa che da sempre utilizzano, purtroppo, scimmie nei laboratori. In Italia il ricorso ai primati è anzi addirittura in aumento (come segnalano le statistiche del Ministero della Salute per il biennio 2008-2009).

La LAV da anni denuncia questo inaccettabile traffico di vite, dove centinaia di migliaia di scimmie vengono prelevate e caricate in piccole scatole nelle stive di aerei e spedite ai laboratori di tutto il mondo. Un traffico ignobile che impoverisce la fauna già fortemente a rischio di Stati economicamente deboli e sovvenziona spesso fenomeni di caccia illegale e cruenta. Le madri vengono catturate per diventare fattrici di cuccioli prodotti “in serie” e i piccoli spediti direttamente ai laboratori, soprattutto in Europa e negli U.S.A. La sperimentazione su queste specie, di cui è stata riconosciuta la stretta vicinanza genetica e comportamentale con l’uomo, è particolarmente invasiva, vengono spesso usate per investigazioni neurologiche, procedure sul dolore e studi di malattie come l’AIDS, nonostante non ci siano evidenze scientifiche che ne dimostrino l’utilità.

Ciò che lascia amaramente stupiti è la portata del carico, 900 animali in viaggio verso la Harlan. Un numero che andrebbe letto prendendo in considerazione anche il cambiamento legislativo che stiamo vivendo: infatti l’articolo 14 del Disegno di Legge Comunitaria 2011, a un passo dalla sua totale approvazione, prevede anche il divieto di allevamento di cani, gatti e primati su suolo nazionale. Un articolo che colpisce duramente gli interessi di stabilimenti come Green Hill e la Harlan, che potrebbero aver anticipato “gli ordini” per paura dei vincoli legali che stanno per essere introdotti.

Un segnale importante che sottolinea come questo articolo mini fortemente la lobby vivisettoria, un’azione che sta proseguendo parallelamente al progetto di legge della Lombardia che condivide le stesse finalità dell’art.14 e la cui approvazione è calendarizzata nei prossimi giorni in Consiglio regionale.

A prendere una posizione anche il ministro della Salute, Renato Balduzzi che "ha disposto una verifica immediata del rispetto delle procedure previste dalla vigente normativa per quanto riguarda l'ingresso in Italia di primati destinati alla sperimentazione scientifica. Ciò in relazione sia alle condizioni di viaggio sia al trattamento degli animali in Italia". Una volontà importante, quella espressa dal Ministro, che auspichiamo venga ribadita durante recepimento della Direttiva europea 2010/63UE sulla vivisezione, al fine di ottenere un nuovo testo di legge nazionale che limiti e vincoli il più possibile il ricorso ai primati non umani e agli animali in generale. Posizione già presente nel decreto legiferante, ma purtroppo totalmente inascoltata.

LAV, Enpa, LEIDAA,LNDC, OIPA (leggi qui il comunicato con giunto di tutte le associazioni) si sono schierate contro Harlan e hanno indetto una raccolta di firme on-line (http://www.firmiamo.it/) per chiedere la rapida approvazione della legge che fermerà le attività di Green Hill e di Harlan.
 
Per aderire all'iniziativa: 

lunedì 27 febbraio 2012

Correzzana: le scimmie hanno i documenti in regola...

Macaca Fascicularis
Nota inserita il 28/2/2012
Il fatto che le scimmie abbiano i documenti in regola e non siano state sottoposte a stress durante il trasporto non giustifica assolutamente le sofferenze a cui andranno incontro. I controlli disposti dal ministero non risolvono assolutamente il problema, invitiamo pertanto tutti i lettori di questo blog a firmare la petizione per impedire che simili episodi possano ripetersi.

Harlan, arrivano 104 scimmie Per il Nas tutto regolare
Secondo i controlli dei carabinieri i 104 esemplari non hanno subito stress da viaggio. Verifiche anche nei laboratori di Natisone (Udine) e a Bresso


articolo tratto da Il Giorno del 27/2/2012

I Carabinieri dei Nas, su richiesta del ministero della Salute Renato Balduzzi, hanno effettuato oggi un'ispezione nei tre stabilimenti della ditta Harlan, che ha importato in Italia scimmie destinate a fini di ricerca. I carabinieri non hanno rilevato alcuna irregolarita' nei tre stabilimenti ispezionati.

I Nas hanno ispezionato: lo stabilimento di San Pietro al Natisone (Udine), dove sono utilizzati esemplari di topo e ratti; lo stabilimento di Bresso (Milano), dove vengono anche utilizzati topi e ratti e lo stabilimento di Correzzana (Monza), dove sono giunte le 104 scimmie provenienti dalla Cina, che per i carabinieri sono in buono stato di salute e sono tenute secondo le norme previste, in luoghi conformi alle disposizioni ministeriali.

Macaca Mulatta
Le scimmie non presentavano situazioni di stress da viaggio e tutti i documenti erano corrispondenti alle norme ministeriali. L'autorizzazione all'importazione degli animali alla ditta Harlan e' garantita da un decreto del ministero della Salute del 31 gennaio 2012 e prevede l'importazione in Italia di 900 scimmie in lotti di massimo 156 esemplari per volta. Le scimmie sono della specie Macaca Fascicularis e Mulatta e provengono dalla Cina e dalla Isole Mauritius. L'autorizzazione ha validita' di un anno.

Anche lo scorso anno la Harlan ha chiesto un'analoga autorizzazione per l'importazione di 900 scimmie, ma ne sono state importate solo 312.

Corso per guardie venatorie con il WWF Lombardia


Contrasto al bracconaggio, allo smaltimento illegale di rifiuti, all'inquinamento e al commercio illegale di fauna e flora sono i campi d'indagine più sviluppati

La Vigilanza Ambientale del WWF è composta da circa 350 guardie venatorie volontarie attive sul territorio italiano; divise in 49 Nuclei provinciali, le guardie vigilano sul rispetto delle leggi in materia di tutela della fauna, dell'ambiente e del benessere degli animali d'affezione ed operano in stretta collaborazione con l'Autorità Giudiziaria.

Contrasto al bracconaggio, allo smaltimento illegale di rifiuti, all'inquinamento e al commercio illegale di fauna e flora sono i campi d'indagine più sviluppati. Le guardie operano disarmate: unici strumenti le radio trasmittenti, binocoli, macchine fotografiche, carta e penna ed un’infinita volontà.

Il servizio di vigilanza venatoria volontaria riveste un ruolo importante tra le attività del WWF Lombardia; sono attivi sei nuclei provinciali e vengono organizzati specifici campi antibracconaggio nei luoghi in cui l'illegalità venatoria è più grave.

Il numero antibracconaggio e per la tutela dell'ambiente 3287308288 è al servizio dei cittadini per segnalazioni.


Per creare nuove guardie - preziosi presidi di difesa ambientale - il WWF Lombardia organizza un Corso di formazione per aspiranti Guardie Venatorie.
Il corso, della durata complessiva di 14 ore, si articola in 6 lezioni, che si svolgeranno presso la sede del WWF ITALIA Sezione Lombardia.

Calendario delle lezioni

martedì 8 maggio ­ ore 20.30-22.30
Legislazione a protezione della fauna omeoterma e per l'esercizio venatorio (legge 157/92 e L.R. 26/93)

martedì 15 maggio ­ ore 20.03-22.30
Nozioni di zoologia applicata alla caccia, con prove pratiche di riconoscimento delle specie cacciabili e tutelate e nozioni di cinofilia

martedì 22 maggio ­ ore 20.30-22.30
Tutela della natura e principi di salvaguardia delle colture agricole

martedì 29 maggio ­ ore 20.30-22.30
Armi e munizioni da caccia e relative legislazioni

martedì 5 giugno ­ ore 20.30-22.30
Procedure sanzionatorie e stesura dei verbali di infrazione

sabato 9 giugno ­ ore 9.00-13.00
Redazione di atti (verbali amministrativi e notizie di reato)

Per iscriversi al corso, aperto anche ai residenti fuori dalla regione Lombardia, è necessario essere maggiorenni e soci del WWF, con tessera in corso di validità. E’ comunque possibile associarsi al WWF prima dell’inizio del corso.
La frequenza a tutte le lezioni darà diritto a sostenere un esame finale presso l’Amministrazione Provinciale di Milano per la qualifica di Guardia Venatoria.
Non possono essere ammessi al corso titolari di licenza di porto fucile uso caccia.

Quota di partecipazione  € 20
La quota d’iscrizione dovrà essere versata anticipatamente presso la sede del WWF ITALIA Sezione Lombardia, oppure corrisposta in occasione della prima lezione (8 maggio).

SCHEDA

Per informazioni:
WWF ITALIA Sezione Lombardia  ­  20144 Milano  ­  Via Orseolo, 12 
tel. 02/83133228  ­  fax 02/83133202  ­  e-mail lombardia@wwf.it   ­
Guardie Venatorie WWF  ­  cell. 328/7308288

domenica 26 febbraio 2012

Le scimmie di Correzzana arrivano in Parlamento


Animalisti in rivolta contro importazione macachi per vivisezione
Gaia annuncia manifestazione a Correzzana e interrogazioni al Governo

Tratto da TMNews  del 26 febbario 2012

Gli animalisti dichiarano guerra alla Harlan di Correzzana, l'azienda che in provincia di Monza e Brianza alleva animali transgenici e da laboratorio ed effettua "servizi di vivisezione" per conto terzi da 70 anni. L'ultima goccia che ha fatto traboccare la pazienza è l'arrivo di 900 scimmie previsto in questi giorni dalla Cina all'aeroporto di Roma Fiumicino e poi, su gomma, allo stabilimento di Correzzana.

La notizia, spiega l'associazione Gaia, è stata confermata ufficialmente dalla polizia provinciale di Monza e Brianza e dall'Asl di Monza al consigliere provinciale del Pdl, Luca Procaccini, interessato della vicenda dall'ex deputato Stefano Apuzzo, portavoce di Gaia Onlus e presidente di Amici della Terra Lombardia.

Procaccini, per fare luce sulla vicenda, presenterà al più presto una interpellanza a risposta scritta in Consiglio provinciale di Monza e Brianza. Gli animali, destinati alla vivisezione in diversi laboratori italiani e europei, sono trasportati con voli Air China. Le 900 scimmie sono destinate a diversi "clienti" della Harlan: laboratori di vivisezione, Università pubbliche e private, centri di ricerca. Per fermare il traffico di scimmie destinate alla tortura Stefano Apuzzo e il presidente di Gaia Onlus, Edgar Meyer, annunciano una serie di iniziative, tra cui anche una manifestazione a Correzzana.

La responsabile campagne di Gaia Onlus, Cristina Donati, annuncia che sarà presentata alla Camera dei Deputati una interrogazione parlamentare ai ministri della Salute, della Ricerca Scientifica e dell'Interno. L'interrogazione sarà presentata martedi prossimo da Elisabetta Zamparutti, radicale eletta con il Partito Democratico. "Chiederemo ai Ministri competenti e al Presidente del Consiglio se le Università italiane, con i soldi pubblici, continuano indisturbate a svolgere esperimenti ridicoli, assurdi e inutili e se non sia il caso di vigilare sugli sprechi, sui doppioni, sulle ripetizioni e sulla inutilità di questi esperimenti - spiegano Meyer e Apuzzo - e indagheremo per sapere quali sono le destinazioni finali delle scimmie e se effettivamente, come prevede la Legge, i laboratori utilizzatori abbiano ottenuto le autorizzazioni in deroga previste". Gli ambientalisti annunciano anche che metteranno "sotto stretta osservazione" anche i laboratori e gli stabulari della Harlan Italy a Bresso con una richiesta specifica indirizzata al sindaco e al vice sindaco di Bresso.

Documenti:

Ecco alcuni video di repertorio di cortei antivivisezione contro la multinazionale Harlan (allevamento di animali e laboratori) a Correzzana, in provincia di Monza Brianza, organizzati dal coordinamento Fermiamo Harlan e dalle associazioni Gaia Animali & Ambiente e Animalisti Italiani.

http://www.youtube.com/watch?v=PmeKeLSs6os - Edgar Meyer, presidente Gaia
http://www.youtube.com/watch?v=SLIByVwQkZU - Meg, coordinamento "Fermiamo Harlan"
http://www.youtube.com/watch?v=B6X9TYKXoo8 - Stefano Apuzzo, portavoce Gaia
http://www.youtube.com/watch?v=basH-TICl1o - immagini del corteo
http://www.youtube.com/watch?v=9t2ZexQi4ok&feature=player_embedded - Pino Scotto
http://www.youtube.com/watch?gl=IT&v=hlfGT3fCrzo – TG Telelombardia
http://www.youtube.com/watch?v=rqyjAgiPnlc – Primarete - Telecolor

Leggi anche: Salviamo le scimmie di Correzzana!

Prime mosse in aiuto dei macachi di Correzzana

Foto tratta da Wikipedia
Il presidio organizzato dagli animalisti a Correzzana - leggi qui la cronaca -  sta incominciando a dare i suoi frutti. Il ministero della Sanità ha disposto accertamenti e un'ex ministro ha presentato un esposto ai Nas e alla Procura della Repubblica. 

Di seguito pubblichiamo i relativi comunicati stampa.

Importazione scimmie. Ministro Balduzzi dispone accertamenti
Il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, ha disposto una verifica immediata del rispetto delle procedure previste dalla vigente normativa per quanto riguarda l’ingresso in Italia di primati  destinati alla sperimentazione scientifica.  Ciò in relazione sia alle condizioni di viaggio sia al trattamento degli animali in Italia. Ha disposto altresì un monitoraggio costante della vicenda da parte dei tecnici del Ministero.

Vivisezione, Harlan, l’ex ministro Brambilla presenta esposto ai Nas e alla Procura della Repubblica
Comunicato - 25 febbraio 2012
"Attraverso quale iter è stata autorizzata l'importazione nel nostro Paese di un numero così elevato di macachi destinati alla sperimentazione in laboratorio, chi è il funzionario del ministero della salute che ha firmato tale atto, quali controlli sono stati effettuati sul loro trasporto dalla Cina e con quale frequenza vengono effettuati controlli sullo stabilimento di Correzzana per verificare che siano rispettate le norme igienico-sanitarie vigenti".
È quanto chiede di sapere, con un'interrogazione al ministro della Salute, l'ex ministro del turismo, on Michela Vittoria Brambilla, dopo aver appreso che nello stabilimento di proprietà della multinazionale Harlan a Correzzana (MB) stanno arrivando, a gruppi di circa 150 individui, 900 macachi provenienti dalla Cina destinati alla vivisezione.
"Si tratta di uno dei più grossi carichi di animali per usi asseritamente "scientifici" mai importati nel nostro Paese - spiega l'on. Brambilla - che rappresenta certamente un episodio di estrema gravità ed evidenzia anche le incredibili proporzioni di questi traffici di morte" Nel 2006 il "Fronte di liberazione animale", dopo un blitz proprio all'interno dello stabilimento di Correzzana, denunciò una situazione sconvolgente: migliaia di roditori costretti a vivere in pile di gabbie di plexiglas, decine di carcasse trafitte da puntine e conservate nei frigoriferi del laboratorio, e soprattutto decine di macachi che sopravvivevano in condizioni squallide, tra sangue e feci, prima di essere inghiottiti dalla catena della sperimentazione.
"E' necessaria una verifica immediata sul maxi-carico di primati e sulle condizioni in cui versano gli animali - continua l'on. Brambilla - Per tale ragione ho presentato anche un esposto alla Procura della Repubblica ed ai Nas per richiedere un intervento immediato all'interno della struttura ai fini di verificare le condizioni di detenzione degli animali, ogni tipo di attività che viene svolta all'interno dell'allevamento, quale ad esempio la "produzione" di animali geneticamente modificati, ed il rispetto delle normative vigenti, prevedendo anche eventuali misure cautelative quali il sequestro degli animali detenuti all'interno della Harlan."
"Milioni di amanti degli animali - continua Michela Vittoria Brambilla - manifestano da tempo la loro indignazione verso queste fabbriche di morte, come la Green Hill di Montichiari, che fanno torto al grande sentimento di amore e rispetto degli animali proprio della grande maggioranza degli italiani. E di questo sentimento continueremo a farci interpreti perché la vivisezione sia completamente abolita a favore di metodi alternativi che garantiscono una ricerca eticamente accettabile e certamente più sicura. La vivisezione, infatti, non è solo il più crudele dei crimini che l'uomo commette contro gli animali ma è anche fuorviante per il progresso scientifico che tutti vogliamo perseguire, in quanto il modello sperimentale animale è diverso da quello umano. I più autorevoli ricercatori oggi hanno ben espresso la loro posizione: la vivisezione deve essere completamente superata a favore di metodologie di ricerca più sicure per la nostra salute. E una cosa è certa: queste multinazionali e le lobby che le tutelano hanno finito di fare i loro comodi nel nostro paese: milioni di animalisti hanno dichiarato guerra" Nel frattempo, la regione Lombardia ed il parlamento stanno terminando l'iter di approvazione della norma promossa dall'on. Brambilla che vieta l'allevamento di cani, gatti, e scimmie antropomorfe destinate alla vivisezione.

Leggi anche: Le scimmie di Correzzana arrivano in Parlamento

Gli appuntamenti 2012 di Equibici


Marzo
dom 11 Appuntamento con la bici: pedaliamo insieme
ven 23 Videoproiezione cicloviaggio
dom 25 Giornata  FAI

Aprile
lun 9  Giornata nazionale treno+bici : Ciclabile Brescia – Lago di Garda
dom 22 Appuntamento con la bici: pedaliamo insieme

Maggio
dom  6  Ciclabile-fai-da-te
dom 13 Appuntamento con la bici: pedaliamo insieme   
dom 20 BIMBIMBICI

 

Giugno
sab/dom 9-10 Treno + bici: la ciclabile di Sanremo
dom 17 Appuntamento con la bici: pedaliamo insieme
da gio 21 a dom 24  Cicloraduno nazionale FIAB

Luglio/Agosto
dom 1 luglio Bicigelato
sab 14 luglio Pedalata in notturna con le stelle
ogni 2 mercoledì sera: cinema all’aperto a Vedano al Lambro


Settembre
sab 8 Treno + bici: lungo l’Alzaia Naviglio Grande
dal 16 al 22  ‘Chi sceglie la bicicletta merita un premio’
dom 30 Treno + bici: Lodi

Ottobre
dom 7 Appuntamento con la bici: pedaliamo insieme
sab 20 Gazebo tesseramento
ven 26 Videoproiezione cicloviaggio

Novembre
dom 11 Appuntamento con la bici: pedaliamo insieme
sab 24 Gazebo tesseramento

Dicembre
sab  1 Tesseramento in sede
ven 21 Auguri di Natale

Associazione per la mobilità sostenibile 
Sede c/o  Piazza Cavour 2 
20851 Lissone (MB)

sabato 25 febbraio 2012

Salviamo le scimmie di Correzzana!

Lo striscione appeso sul cancello della Harlan
In seguito alla notizia che a Correzzana presso il laboratorio - allevamento della Harlan  stavano per arrivare dalla Cina 150 scimmie destinate alla vivisezione i militanti di 100%animalisti si sono presentati davanti all'ingresso dello stabilimento per protestare.

Il presidio si è sciolto dopo un'ora dopo l'arrivo dei Carabinieri - probabilmente chiamati dai dipendenti Harlan - che hanno consigliato agli animalisti di allontanarsi...


L'arrivo dei carabinieri
Riportiamo di seguito alcuni stralci dell'articolo di Paolo Berizzi pubblicato su La Repubblica del 25/2/2012 e il comunicato stampa diffuso dal Ministero della Salute
 
L'esercito delle scimmie condannate a morte 
Animalisti in rivolta: "Fermate il massacro" 
La protesta davanti alla Harlan

Le prime 150 sono arrivate l'altro giorno. Le altre 750 giungeranno a destinazione  -  sempre a bordo di Tir  -  nelle prossime ore. Forse all'alba, per eludere le proteste degli animalisti che, appresa la notizia, si sono mobilitati, e adesso promettono battaglia. Novecento scimmie. È uno dei più grossi carichi di animali da vivisezione mai importati in Italia. A immaginarsele tutte insieme si fa quasi fatica: e infatti i macachi, in arrivo dalla Cina via Roma-Fiumicino, vengono trasportati dalla Capitale a blocchi di centocinquanta per volta, stivati dentro gabbioni che dagli aerei cargo della Air China finiscono qui, in questo capannone sdraiato nella landa brianzola.

Nemmeno tremila abitanti, Correzzana è conosciuta, oltreché per avere dato i natali al cantante Gianluca Grignani, per i laboratori della Harlan, multinazionale della vivisezione (presente in quattro continenti). Tecnicamente: allevamento e produzione di animali da laboratorio venduti per la ricerca e altri scopi scientifici. Harlan - finita più volte, in questi anni, nel mirino delle associazioni che si battono per la difesa degli animali, nel 2006 fece clamore il blitz del Fronte Liberazione Animale proprio all'interno dell'allevamento di Correzzana - offre i suoi servizi a un numero imprecisato di laboratori pubblici e privati, università, ospedali, aziende farmaceutiche, laboratori in decine di paesi del mondo. In Italia si occupa prevalentemente di sperimentazione per conto terzi e, appunto, allevamento destinato alla vivisezione: topi, ratti, conigli, cavie, primati e altri grandi mammiferi. Fa stallo per il trasferimento di cani beagle (gli stessi allevati dalla società Green Hill) e si è specializzata nella "produzione" di animali geneticamente modificati per un migliore utilizzo nella sperimentazione. Esempi? Le specie "programmate" a sviluppare il cancro o con difese immunitarie funzionali all'inoculazione dei virus della polio e del vaiolo delle scimmie.
(...)
L'articolo originale è pubblicato qui.

Aggiornamento:
Dopo la pubblicazione dell'articolo de La Repubblica  il ministero della Salute ha diffuso il seguente comunicato:

Importazione scimmie. Ministro Balduzzi dispone accertamenti
Comunicato n. 43 - 25 febbraio 2012
Il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, ha disposto una verifica immediata del rispetto delle procedure previste dalla vigente normativa per quanto riguarda l’ingresso in Italia di primati  destinati alla sperimentazione scientifica.  Ciò in relazione sia alle condizioni di viaggio sia al trattamento degli animali in Italia. Ha disposto altresì un monitoraggio costante della vicenda da parte dei tecnici del Ministero.

Leggi anche:
- Prime mosse in aiuto dei macachi di Correzzana
- Le scimmie di Correzzana arrivano in Parlamento

Tre progetti di "boschi in pianura" per la città di Seregno


La Provincia di Monza e della Brianza stà istituendo l’Albo delle compensazioni forestali con l’intento di reperire superfici da destinare a nuovi impianti boschivi. Per la realizzazione dei "nuovi boschi di pianura" la Provincia avrà a disposizione rilevanti risorse finanziarie per coprire i costi di rimboschimento.

Il bando, rivolto in primo luogo agli enti pubblici, ha dato modo all'amministrazione comunale di Seregno di analizzare il proprio territorio e di individuare alcune aree da proporre per interventi di forestazione.

Il Servizio Qualificazione Urbanistica, che si è avvalso della collaborazione dell'agronomo Ambrogio Cantù, ha redatto il progetto preliminare da inoltrare alla Provincia per l'iscrizione all'Albo delle Compensazioni individuando tre aree di proprietà comunale in zona Consonno, Meredo e San Carlo.

Gli interventi saranno realizzati dal Comune di Seregno solo a seguito dell’effettiva assegnazione del contributo provinciale.

Scheda: i progetti

1. CONSONNO


L’area di intervento si trova in zona Consonno, prospiciente la Via Monterosa angolo Via San Vitale, ha una superficie di circa mq. 7.750. Il terreno recentemente acquisito al patrimonio comunale, è ubicato nel quadrante nord a ridosso di una zona densamente edificata e in prossimità di un edificio ospitante il CFP - centro di formazione professionale- regionale e l’istituto "Don Orione". Si tratta di area a prato delimitata sul fronte sud e ovest dalla viabilità esistente, mentre a nord da un folto filare di robinie e sambuchi.

2. MEREDO


L’area di intervento si trova nel Parco Meredo (nel PLIS Brianza Centrale), ha una superficie di mq. 3.277. Si tratta di un terreno ubicato nel quadrante ovest, al contorno si rilevano vaste superfici a prato e coltivate, nonché aree oggetto di recente riqualificazione con piste ciclopedonali e nuovi boschi eseguiti con piante forestali. Per il Parco Meredo si persegue una politica di valorizzare e incremento della fruizione pubblica con particolare attenzione anche alla formazione di con consistenti interventi di rimboschimento.

3. SAN CARLO


L'area d'intervento si trova in zona San Carlo, è inclusa nel PLIS Brianza Centrale, ha una superficie di mq. 1.044. Il terreno, ubicato nel quadrante sud ovest, risulta attualmente incolto; nelle immediate vicinanze si  rilevano oltre alle aree coltivate, il bosco realizzato nel 2009 con cofinanziamento della Provincia di Milano, una pista ciclopedonale che connette il quartiere residenziale di San Carlo con il "Parco dei Tig|i" - sul confine ad ovest - nel territorio del comune di Cesano Maderno.

Su tutte le tre aree di progetto si prevede un intervento di pulizia generale e preparazione del terreno per la successiva formazione delle aree boscate.
Si utilizzeranno essenze di tipo forestale certificate, quali: Quercus robur (Farnia), Prunus avium (ciliegio selvatico), Tilia europea, Fraxinus excelsior, Acer campesrte, Carpinus betulus,Malus sylvestris,Crataegus monogyna, Ulmus minor,Acer platanoides (riccio),Taxus baccata, Ilex aquifolium, Rosa canina,Cornus sanguinia, Cornus mas, Sambucus nigra,Corylus avellana.

Il costo complessivo degli interventi ammonta a €106.000,00

Macherio: Pgt NON adottato

Il consiglio comunale di Macherio, nella seduta di ieri sera, NON ha adottato il PGT.

Nei prossimi giorni approfondimenti, commenti e riflessioni su quanto successo.


Aggiornamento:

Qui potete leggere ed ascoltare un breve resoconto della seduta del consiglio comunale.

venerdì 24 febbraio 2012

Il nuovo programma delle escursioni nella Brughiera. Conoscere il Parco per capire come difenderlo


di Tiziano Grassi, Presidente del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera

Dopo il successo dell'edizione "Le Stagioni del Parco 2011" che ha visto oltre 600 persone partecipare con entusiasmo alle passeggiate e proseguendo nella nostra attività di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza e alle Amministrazioni Comunali in merito alla salvaguardia delle ultime aree a verde della Brughiera, anche quest’anno abbiamo realizzato un programma di escursioni che attraverseranno i nostri territori e di cui da anni chiediamo che vengano tutelati attraverso l’istituzione del PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA.

Apprezzare le bellezze dei nostri boschi anche con iniziative come questa ci permette di non togliere mai l’attenzione che bisogna sempre tenere alta riguardo ai pericoli che da più parti arrivano e minacciano la salvaguardia di questi importantissimi ambienti naturali.
Le inarrestabili espansioni dei centri urbani con la previsione di nuovi capannoni e palazzi residenziali che sempre più sono destinati a restare vuoti, i progetti inutili di nuove autostrade come la VA.CO.LC. o le tangenziali da 700 milioni di Euro che dovrebbero attraversare le ultime aree a verde, devono poter essere fermate.

Non è più possibile (ormai viene “gridato” da più parti) affrontare i gravissimi problemi di inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria rivolgendo lo sguardo e le risorse solo al trasporto privato di persone e merci su gomma, utilizzando per tanto esclusivamente i combustibili fossili. Inoltre per rispondere alla gravissima crisi economica che stiamo attraversando, causata anche dall’uso scellerato delle risorse e da scelte basate solo sul vantaggio economico di pochi, siamo obbligati a rivolgere i nostri sforzi verso scelte sostenibili, sia nei confronti dell’ambiente che di un uso responsabile delle risorse sempre meno disponibili.

Il nostro programma di escursioni ha in se questa pretesa: voler vivere l’ambiente che ci circonda in un modo completamente differente da quello che alcuni vorrebbero imporci tramite scelte irresponsabili e inaccettabili per il nostro futuro e per quello di coloro che ci seguiranno.

Il programma delle uscite di quest’anno è strutturato con alcune passeggiate consolidate e molto apprezzate (come per esempio il giro alla Fontana del Guercio di Carugo o la camminata Meda – Montorfano) ma anche con nuove proposte che ci sono pervenute da associazioni che operano in Parchi attigui alla Brughiera.
La scelta di aprire ad altri luoghi con un valore ambientale simile o maggiore a quelli nostri della Brughiera sta proprio nel ritenere questo polmone verde sopravvissuto all'espansione a nord di Milano, come un'area che se diventasse un Parco Regionale, permetterebbe di mantenere una continuità ambientale con i cinque parchi attigui ( il Parco Brianza Centrale, il Parco Regionale delle Groane, il Parco del Lura, il Parco Regionale Spina Verde e e il Parco Regionale della Valle del Lambro) e farebbe da anello di giunzione di questi importanti ambiti naturali attraverso gli ultimi "CORRIDOI AMBIENTALI" ormai a rischio di “estinzione”.
Come potrete vedere dal programma che verrà distribuito prossimamente nei 23 Comuni che fanno riferimento all’area della Brughiera, sono parecchie le associazioni impegnate e per ogni uscita inviteranno "esperti" o "appassionati" che ci illustreranno alcune peculiarità degli ambienti che attraverseremo.

Quest'anno ha aderito all'iniziativa e lo ringraziamo, anche il Consorzio del Parco Brughiera Briantea che si è reso altresì disponibile ad affiancare quando possibile, agli organizzatori delle varie uscite, una o due GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) da poco in servizio nell'area del PLIS Brughiera Briantea per garantire un controllo diretto sulla tutela del Parco.


Giovedì 1° marzo 2012 ore 21,00

Sala Terragni, Biblioteca Comunale di Via Monte Santo, 2
Camnago – Lentate sul Seveso (MB)

Durante la serata ogni rappresentante delle associazioni che organizzeranno le passeggiate illustreranno ai presenti il percorso da loro previsto attraverso parole, immagini proiettate o cartografie. Verranno altresì resi disponibili i programmi pieghevoli.

Per visualizzare il programma delle escursioni 2012 cliccare qui.

"Non approvate quel PGT, cementifica Monza"

APPELLO PER LA NON APPROVAZIONE DELLA VARIANTE AL PGT DI MONZA E LA SALVAGUARDIA DELLE AREE VERDI E AGRICOLE DELLA NOSTRA CITTÀ

Al Sindaco
Ai componenti della Giunta
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Consiglieri Comunali
Al Direttore Generale (e Progettista del Piano)
Al Segretario Comunale

E P.C.
Al Prefetto
Al Presidente della Provincia

Gentili Signor Sindaco, Assessori, Consiglieri e Funzionari comunali

All’inizio della discussione sulle osservazioni al PGT le associazioni, i comitati, i movimenti e i cittadini che seguono con attenzione la variante al PGT di Monza, adottata il 4 ottobre 2011, vi rivolgono un appello perché non venga approvata dal momento che:
-    prevede la cementificazione della maggior parte delle aree verdi e agricole rimaste a Monza, mettendo a rischio di ulteriore compromissione anche le aree libere del Parco date in concessione all’autodromo e al golf;
-    provoca aumento di traffico, smog ed incremento di malattie respiratorie, in una città che è la più inquinata della Lombardia;
-    il consumo di suolo previsto è inaccettabile, visto che Monza ha un tasso di urbanizzazione molto elevato, pari ad almeno il 61% della superficie totale;
-    è in netto contrasto con i principi della Charta di Monza, elaborata agli Stati Generali dell’Agricoltura della Provincia MB soprattutto per quanto previsto al punto “tutelare l’integrità territoriale agricola ...” ed entusiasticamente sottoscritta anche da Consiglieri provinciali che, nel ruolo di Consiglieri comunali monzesi, hanno votato a favore della variante al PGT.

Bloccare il consumo di suolo a Monza, modificare il PGT vigente e consentire solo interventi di riqualificazione (come la tutela delle aree verdi ed agricole, il recupero delle aree dismesse): solo in questo modo la città di Monza potrà diventare vivibile e sostenibile.

L’appello è supportato anche dalla considerazione che vi è una serie di elementi tecnico-procedurali previsti dalla LR 12/2005 che, durante la fase di elaborazione del Piano, sono stati trascurati o non applicati.

La legge regionale prevede che la validità temporale del Documento di Piano sia di cinque anni; le previsioni in esso contenute DEVONO far riferimento a questo arco temporale ed essere supportate da un adeguato quadro conoscitivo e decisionale che, nel caso della variante in discussione, è molto carente, in particolare per quanto riguarda:
-    l’INADEGUATEZZA, l’ASSENZA o l’OBSOLESCENZA degli studi e dei dati a supporto delle decisioni pianificatorie e, con particolare riguardo a quanto previsto al comma 1, lett. a) e b) dell’art. 8 (documento di Piano - quadro ricognitivo e programmatorio di riferimento e quadro conoscitivo del territorio comunale).
La maggior parte dei dati è riferita al 2008 (demografia e struttura produttiva); i dati sull’attrattività turistica risalgono al 2005, quelli del settore ospedaliero al 2004, (nel frattempo Monza e il mondo sono cambiati profondamente!);
-    la MANCANZA ASSOLUTA di coerenza tra questi dati, pur così carenti, con le proposte contenute nel Piano; nessuna delle scelte quantitative o qualitative fa riferimento ai dati o alle analisi;
-    l’ASSENZA di una chiara e definita determinazione degli “... obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo del PGT; nella definizione di tali obiettivi il documento di piano tiene conto della riqualificazione del territorio, della minimizzazione del consumo del suolo in coerenza con l’utilizzazione ottimale delle risorse territoriali, ambientali ed energetiche, della definizione dell’assetto viabilistico e della mobilità...”, come previsto al comma 2, lett. b) dell’art. 8;
-    l’ASSENZA della dimostrazione della “compatibilità delle... politiche di intervento e della mobilità con le risorse economiche attivabili dalla pubblica amministrazione...” come previsto al comma 2, lett. d) dell’art. 8. La fattibilità tecnico-economica delle principali dorsali di mobilità è totalmente assente, lasciata esclusivamente alle volontà e alle tempistiche dei proprietari delle aree.

Decisioni rilevanti per il futuro prossimo di una città importante come Monza non possono prescindere dalla conoscenza approfondita di fenomeni territoriali ed economici articolati e complessi.

L’elenco delle carenze e delle inadeguatezze potrebbe essere molto più lungo e articolato; ci preme tuttavia porre all’attenzione dei Consiglieri un elemento che consideriamo fondamentale per ogni processo decisionale: al di là della discrezionalità amministrativa alla base del loro mandato istituzionale, nelle decisioni non possono prescindere da elementi di tale rilevanza per gli interessi della cittadinanza dalla quale sono stati democraticamente eletti.

Il metodo e il merito delle scelte, proprio perché non improntati alla discrezionalità amministrativa ma all’arbitrarietà, non potranno che portare ad un’opposizione al PGT in tutte le sedi, comprese quelle della giustizia amministrativa.

Un terzo, ma non meno importante, elemento di supporto all’appello di non approvare il PGT è lega-to alle preoccupazioni per la condizione di potenziale illegalità che può aver influito su alcuni contenuti del Piano.
La recentissima cronaca giudiziaria ha coinvolto alcuni consulenti dell’amministrazione per la stesura del Piano.

Senza volere entrare nel merito della vicenda giudiziaria, è innegabile che timori e perplessità do-vrebbero raccomandare prudenza in una vicenda tanto delicata.

A fronte dei rilievi sollevati, voler persistere nell’approvare la variante sarebbe un atto irresponsabi-le, soprattutto nei confronti delle future generazioni che vivranno a Monza; atto di cui i consiglieri sa-ranno chiamati a rendere conto ai cittadini.

Per tutelare i cittadini Monzesi che siete stati chiamati ad amministrare, vi chiediamo di porre in essere tutte le azioni necessarie - comprese le DIMISSIONI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE - per NON APPROVARE una Variante non condivisa con la popolazione monzese, in contrasto con il programma di mandato del Sindaco, con profili di illegittimità e oscurata da ombre di potenziali illegalità.

Campagna “MONZA VIOLATA”
COMITATI di via Blandoria, Boito, Casignolo, Guerrazzi, Magenta, Monte Bianco, Valsugana, S. Albino, S. Donato
ASSOCIAZIONI: Legambiente, Italia Nostra, Comitato Parco, Greenman, La Villa Reale è anche mia, Monzainbici

A lezione di birdwatching con il WWF


Corso di BIRDWATCHING
tre lezioni e tre uscite pratiche per imparare ad osservare e riconoscere gli uccelli
dal 18 aprile al 19 maggio 2012


Le lezioni, della durata di circa un’ora e mezza ciascuna, si svolgeranno presso la sede del WWF Italia Sezione Lombardia, 20144 Milano, Via Pietro Orseolo 12, Fermata MM2 Sant’Agostino, tram 14,19
Per le uscite sul campo, della durata mezza giornata, orari e punti di ritrovo verranno comunicati durante il corso.

Programma

mercoledì 18 aprile, ore 2.1.00,  relatore: Antonio Delle Monache
Introduzione al birdwatching: strumenti, guide da campo ed accessori
I signori delle acque: aironi, anatre ed uccelli di palude

sabato 21 aprile, ore 8.00
Visita guidata alla Riserva Naturale Pian di Spagna (CO)

mercoledì 2 maggio, ore 2.1.00, relatore: Giovanni Gottardi
Piccoli amici alati: i passeriformi delle nostre campagne

mercoledì 9 maggio, ore 21 .00, relatore: Mauro Belardi
Predatori dei cieli: i rapaci diurni e notturni

sabato 12 maggio, ore 8.00
Visita guidata all’Oasi Lago Boscaccio (Ml) ed alla stazione di inanellamento

sabato 19 maggio, ore 8.00
Passeggiata nelle colline dell’Oltrepò: Parco delle Folaghe e Costa Pelata (PV)

Il corso è riservato ai soci WWF con tessera in corso di validità; è comunque possibile associarsi al WWF prima dell’inizio del corso. Quota di partecipazione € 35,00

Tutti i partecipanti al corso riceveranno una copia del libro “La nuova guida del Birdwatcher” (Muzzio Editore).

Informazioni ed iscrizioni:
tel. 02/83133228 - fax 02/83133202 - email: lombardia@wwf.it

Area Alfa e il ritorno dell'insensibilità ambientale

a cura del Comitato Difendiamo Arese 

Sono trascorsi poco più di due anni da quando è apparso evidente che la reindustrializzazione dell’area ex-Alfa si era trasformata in un progetto più immobiliare che produttivo. In questo tempo era stato limitato l’impatto sul parco delle Groane, era stata stralciato il piano della viabilità, hanno avuto luogo manifestazioni pubbliche e infine il progetto era stato bocciato.

Ora il comitato Difendiamo Arese apprende dal documento di scopo della Valutazione Ambientale, in data 20 febbraio 2012, che il progetto in esame per Accordo di Programma finalizzato alla riperimetrazione, riqualificazione e reindustralizzazione dell’area ex-Fiat Alfa Romeo non ha accolto le richieste dei comuni interessati, né i segnali mandati dai cittadini, bensì è addirittura peggiorato!

Dalla tabella di confronto tra il precedente progetto del 2007 e quello attuale appare nella sua terribile chiarezza che:
  1. non vi è più traccia di un progetto per trasporto elettrico, tantomeno su rotaia;
  2. scompare senza un motivo e senza considerare il vincolo della soprintendenza dei Beni Culturali, il museo dell’automobile;
  3. non vi è più l’idea di mettere le basi per il futuro produttivo dell’area bensì appare la GSV, Grande Struttura di Vendita, a lettere maiuscole quasi fosse un titolo nobiliare!
E sono ricomparse quelle inutili infrastrutture che tanto preoccupano noi cittadini, la tangenzialina fino al cimitero di Arese e da essa il peduncolo che la allaccia a viale Sempione e, quasi a sottolineare l’insensibilità verso vincoli ambientali e paesaggistici, il parcheggio da 75000 mq alle spalle della villa di Valera.

Chi avesse ancora qualche dubbio sull’opportunità di respingere in toto l’attuale accordo di programma potrà trovare in questo consistente peggioramento una valida conferma per respingerlo.

Dopo aver pubblicato il nostro documento programmatico sulla qualità di vita ad Arese, invitiamo nuovamente tutti i candidati, sindaci ma anche futuri assessori e consiglieri, a comprendere pienamente cosa sia in realtà questo progetto; un corpo estraneo calato dall’alto che provoca solo danni, ambientali e socio-economici e che ipoteca irrimediabilmente il futuro del nostro territorio, quindi da
respingere e bocciare, facendo uso del diritto di veto prerogativa del consiglio comunale.

giovedì 23 febbraio 2012

Cioccobici 2012 con Equibici

Equibici organizza per domenica 26 febbraio 2012 l'ormai tradizionale CIOCCOBICI, biciclettata (facile facile di 8 km/AR) di fine inverno con degustazione di cioccolata calda.

Ritrovo ore 14.15 con partenza ore 14.30 da p.zza IV Novembre (davanti alla Biblioteca)
Visita alla mostra 'Le Immagini della Fantasia' all'Arengario di Monza
Visita alla mostra 'Le città della pittura' al Serrone della Villa Reale di Monza
Rientro a Lissone previsto per le ore 17.30 circa
Cioccolata calda per tutti i partecipanti soci e non soci
(ai non soci è richiesto un contributo di 2 € per la copertura assicurativa RC)

Non Mancare ... e se non hai ancora rinnovato l'adesione ad Equibici per il 2012 questo è un motivo in più per farlo !

lunedì 20 febbraio 2012

Lecco, cemento e cave


Venerdì 24 febbraio, ore 21
Sala conferenze della Banca Popolare di Sondrio, Via Amendola (ang. via Previati) - Lecco

LE CONSEGUENZE DEL CEMENTO
Palazzi, svincoli, centri commerciali, cave. 
Chi fa affari col cemento fa pagare i costi ai cittadini. E lo chiama “sviluppo”.

Venerdì 24 febbraio alle 21 presso la Sala Conferenze della Banca Popolare di Sondrio, Via Previati, Lecco, Qui Lecco Libera organizza la presentazione del libro “LE CONSEGUENZE DEL CEMENTO” scritto da LUCA MARTINELLI, giornalista di Altreconomia. Il tema della cementificazione selvaggia del territorio dev’essere posto in primo piano considerando la devastazione del paesaggio, la messa a rischio dell’equilibrio idrogeologico e il peggioramento della vivibilità di alcuni quartieri trasformati in grandi dormitori.

In occasione della presentazione del libro verrà proiettato in anteprima il video-documentario “COLTIVANDO CAVE” realizzato da Qui Lecco Libera avente per oggetto il nascituro Piano Cave Provinciale. Potranno essere ascoltate le testimonianze dei sindaci del territorio a fronte delle proposte di ingente escavazione contenute nel Piano.

Il territorio lecchese vive ancor oggi gli errori e talvolta anche gli orrori di una sbagliata pianificazione urbanistica degli anni passati. Nel caso specifico del Comune di Lecco il nuovo Piano di Governo del Territorio e il nuovo Piano Cave possono essere l’occasione per lasciarsi tutto alle spalle: il PGT in quanto unico strumento di progettazione della Lecco che verrà, il Piano Cave rispetto al quale chiediamo al Comune di Lecco di farsi promotore di una iniziativa politica contro la devastazione delle montagne.

Concorezzo: le ombre del PGT

di Roberto Brambilla

Alla presenza di un numero di cittadini che si conta sulle dita di una mano,la sera di giovedì16 febbraio è stato approvato il PGT di Concorezzo che costituirà la legge urbanistica per gli anni a venire nel nostro Comune.

Diciamo subito che chi si è schierato a difesa del verde ha avuto soddisfazione a metà. Di fronte ad un compatto fronte di osservazioni che chiedevano l’eliminazione di grandi strade e grandi comparti commerciali e produttivi previsti dall'amministrazione, questa ha risposto con i seguenti provvedimenti.

1) La realizzazione della strada a Nord-Ovest è stata rimandata quasi per l’intero tracciato a data da destinarsi. Se da un lato siamo contenti di non vedere a breve la realizzazione di una strada che ben 632 cittadini hanno ritenuto, insieme a noi della Lista, portatrice di nuove case e capannoni, dall’altro ci dispiace che il progetto sia ad oggi solo rimandato soprattutto per motivazioni di non convenienza dei privati di realizzare il Comparto ATc1 e non per una precisa scelta di conservare il territorio. Tra l’altro rimane di prossima realizzazione un piccolo tratto di questa strada in prossimità via Remo Brambilla che con ogni evidenza non ha nessuna utilità rispetto all'obiettivo sbandierato di alleggerire il traffico su via Dante. E’ vero invece che a lato di questa stradina saranno realizzate nuove case laddove ora c’è un bel campo coltivato.

2) Il comparto Atp1 previsto su una bella area verde alla fine di Via Piave è stato oggetto di un poco dignitoso tira e molla all’interno della maggioranza. Probabilmente quella parte della maggioranza un po' più attenta a disegnare un territorio armonioso, a pochi giorni dall’approvazione (9 feb), vista la non realizzazione della strada, aveva dichiarato in Commissione Urbanistica la propria intenzione di eliminare il comparto. Evidentemente quella parte ha perso e il comparto si farà con buona pace dell’armonia.

3) La richiesta di estendere il Parco della Cavallera a tutti i terreni agricoli rimasti non è stata accettata con la motivazione da parte dell’amministrazione di non voler rinunciare alla possibilità di decidere in autonomia del destino di tali aree. La richiesta di estensione era in effetti motivata dal fatto che in Brianza la tutela del verde da parte delle amministrazioni comunali non ha certo brillato negli ultimi decenni come rivelano lo squallore e l’inquinamento di terre che un tempo erano bellissime. Speriamo che l’autonomia rivendicata sia ben usata da questa amministrazione e da quelle che seguiranno.

4) E’ prevista la realizzazione di un edificio soprannominato “Porta del Parco” che dovrebbe ospitare la sede del Parco e iniziative commerciali . Le osservazioni chiedevano di non realizzare ex novo su una superficie di 2000mq un nuovo edificio come questa amministrazione ha deciso di fare, ma di cercare di utilizzare qualche fabbricato rurale o comunque di limitare il consumo di suolo a poche centinaia di metri. A noi sembra il consueto trucco per iniziare a cementificare nella zona di via Remo Brambilla col pretesto dell'utilità pubblica.

La raccolta firme promossa dalla Lista Civica e firmata da cittadini di diversi schieramenti politici, le osservazioni dei gruppi consiliari di minoranza e di alcune importanti associazioni come il Gas Pane e Rose e l'Associazione Parchi del Vimercatese non chiedevano un consumo zero per un astratto e idealista progetto di difesa del verde, ma perché siamo convinti che investire nel verde ora sia una mossa strategica ed economica per non trovarci impoveriti tra qualche anno a vantaggio di pochi operatori del settore che non costituiscono certamente la “maggioranza” nel nostro Comune.

Il Patto di stabilità che sta strangolando molti Comuni virtuosi colpisce anche il nostro:è uno dei mezzi con cui la speculazione “ammorbidisce” chi vuole tutelare il territorio. E’ vero che è difficile reperire i soldi per far fronte alle spese correnti per il funzionamento del Comune, ma continuiamo a credere che usare la terra per fare cassa sia una strategia miope per tutti.
A quanto pare il mercato se ne sta accorgendo e questo è un bene. Ci sarà un duro lavoro per capire come trovare un equilibrio nei conti del Comune per sganciarsi dal circolo vizioso degli oneri di urbanizzazione e nessuno si può chiamare fuori perché il territorio è di tutti.

Leggi anche: Concorezzo: 600 cittadini vogliono più verde e meno strade

Brebemi: l'autostrada che impoverisce le imprese


da quiBrescia.it del 20 febbraio 2012

(red.) “In netto contrasto con le indicazioni emerse ieri  a Parma dal Governatore della banca d’Italia Ignazio Visco “le banche facciano il loro dovere, diano credito ad imprese e famiglie affinichè l’economia non entri in asfissia creditizia” i maggiori istituti di credito invece hanno utilizzato e più gravemente concentrato oltre mezzo miliardo di liquidità per il solo progetto della Brebemi dalla dubbia redditività, scarsa innovazione tecnologica, poca creazione di occupazione e tanti danni all’ambiente”.

Lo afferma, in una nota, Dario Balotta, responsabile trasporti Lombardia per Legambiente, intervenendo sul maxi finanziamento “ponte” di 546 milioni di euro sottoscritto da Banca Intesa, Ubi banca, UniCredit e Monte dei paschi di Siena di 546 milioni di euro per proseguire i lavori della Direttissima Brescia-Bergamo-Milano.

“Si tratta di 5.460 potenziali imprese che non hanno avuto soldi oggi perché, forse, tra qualche anno, potranno raggiungere Milano risparmiando 5 minuti di tempo. Nel frattempo però saranno fallite e per questo possono ringraziare le banche e la Brebemi” sostiene Balotta. “Con questi soldi si potevano prestare 100 mila euro a testa a 5.460 piccole e medie imprese del territorio lombardo, che stanno chiudendo per mancanza di fidi o di prestiti”.
 

Per l’esponente di Legambiente,  “le Banche preferiscono invece finanziare, parzialmente, perché la parte del leone dovrebbe farla la Cassa Depositi Prestiti , un progetto obsoleto ( 62 km di inutile autostrada da Milano a Brescia) di cui Banca Intesa è anche azionista al 40%, piuttosto che sostenere l’economia reale che si trova in crisi, perché è saltata la catena dei pagamenti, facendo così aumentare i fallimenti e le insolvenze, creando nuovi disoccupati e aumentando la spesa pubblica per la cassa integrazione. Il contratto di finanziamento del “nostrano” Project financing (il closing finanziario) di Brebemi, per un costo sbalorditivo dell’opera di 1,9 milioni (2,4 con gli oneri finanziari e l’Iva), non è ancora stato siglato, anche se i lavori son partiti da 30 mesi, e stanno lasciando nel territorio una grande ferita ambientale e una ancora non precisata quantità  di rifiuti tossici seppelliti”.

domenica 19 febbraio 2012

Fra 26 anni Monza resterà senza aree agricole e territori boscati

PGT Monza - Prima e...
... dopo.
In arancione le aree verdi che verranno cementificate dal nuovo PGT

Monza: la Regione boccia la variante Mariani al PGT
Il documento di programmazione urbanistica non passa il vaglio del Pirellone. Volumetrie troppo ampie rispetto all'aumento della popolazione. Non piace nemmeno il metrò leggero sul Villoresi: ok la stazione Monza Est


di Antonio Piemontese - Tratto da monzatoday.it del 18/02/2012

A Monza si costruisce troppo: questa in sintesi la valutazione del nuovo Pgt cittadino da parte di Regione Lombardia. Una bocciatura ampia quella che del Pirellone, che verte attorno a un dato fondamentale: le previsioni dello strumento urbanistico sono sovradimensionate rispetto all'aumento della popolazione prevedibile, e non coerenti con il PPR Regionale.

Di seguito riportiamo alcuni estratti del documento diffuso ieri.

QUANTI ABITANTI
- La Regione nella variante Mariani-Romani lamenta la mancanza di una "quantificazione dello sviluppo comunale in termini di abitanti insediabili". Una mancanza - continua la Regione, che non permette di cogliere la coerenza tra le dinamiche territoriali e le esigenze espresse dal PGT, e dunque di valutare in che misura le nuove previsioni siano dimensionate sulle reali necessità . "In particolare non si riscontrano nel PGT dati relativi alle volumetrie derivanti dal recupero del patrimonio edilizio esistente": risulta quindi "tanto più rilevante verificare che le esigenze di trasformazione del suolo libero in urbanizzato siano realmente legate ai ritmi effettivi del fabbisogno insediativo". Si chiede infine "che venga esplicitata all'interno del PGT l'ipotesi quantitativa di sviluppo che si intende perseguire, stimata sulla base delle analisi demografiche e del trend demografico, considerando che il PGT deve essere coerente con le risultanze del quadro conoscitivo e delle previsioni di crescita effettiva che da esso emergono".

CONSUMO DI SUOLO - Non va meglio riguardo al consumo di suolo: il PGT non convince nemmeno la Direzione Generale Agricoltura. Secondo gli esperti, il Piano non recepisce la Rete Ecologica Regionale e non prevede una Rete Ecologica Comunale. Nel documento promosso dalla Giunta monzese si registra un "consumo di suolo notevolmente superiore all'incremento di Aree antropizzate registrato nel decennio 1999-2009. I dati evidenziano che Aree agricole e Territori boscati e ambienti seminaturali sono passate dal 54% del 1954 al 16 % del 2009 e che replicando nel tempo i consumi di suolo previsti dal PGT è possibile ipotizzare il completo esaurimento di tali aree entro 26 anni". Alle luce di quanto emerso, "si chiede quindi all'Amministrazione di definire strategie, modalità e azioni atte a perseguire l'obiettivo del PTR di contenimento del consumo di suolo".

CAPITOLO VILLORESI - Anche la proposta del sistema di trasporto leggero sul Villoresi non raccoglie il consenso del Pirellone. "ll sistema di trasporto leggero previsto sul canale Villoresi - si legge nel documento - potrebbe essere potenzialmente molto impattante sotto il profilo paesaggistico rischiando di cancellare un forte segnale naturalistico-ambientale del territorio. La continuità, la salvaguardia, la valorizzazione nonché la fruizione di un "corridoio ecologico" di questo tipo, intrappolato in una vasta area conturbata, è tema fondamentale da tenere in considerazione nella pianificazione ed eventuale realizzazione dell'intervento proposto". Si esprime quindi "una valutazione negativa rispetto alla previsione del sistema di trasporto previsto sul canale Villoresi (sistema VAL) poiché la soluzione proposta, sebbene non sia possibile formulare considerazioni puntuali a causa della carenza di indicazioni nell'allegato, potrebbe determinare un rilevante impatto paesaggistico".

LA STAZIONE MONZA EST - L'unica nota parzialmente positiva arriva dal fronte ferroviario. "Si dà atto che il recepimento della nuova fermata ferroviaria di Monza Est , in aggiunta alle attuali stazioni di Monza Sobborghi e Villasanta, risulta compatibile con quanto previsto da Regione Lombardia in materia di sviluppo del servizio ferroviario". Tuttavia, scrivono dalla Regione, "relativamente a specifiche previsioni di nuovi sistemi di trasporto pubblico all'interno del territorio di Monza (metropolitana leggera a servizio del centro storico e della parte ovest del territorio comunale; sistema di trasporto leggero lungo il canale villoresi) si ritiene necessario evidenziare con opportuni richiami negli elaborati del Piano, la relativa estraneità rispetto al quadro programmatorio regionale".

Cartine tratte dal video: Giù le mani da Monza 


«Troppo cemento», la Regione boccia la variante al Pgt di Monza
di Andrea Trentini - Tratto dal Cittadino del 18 febbraio 2012

“Si è rilevato che l'impostazione complessiva del piano non sviluppa sotto il profilo paesaggistico, i requisiti richiesti dalla normativa regionale”. Con queste e altre parole, contenute nelle 52 pagine del parere pubblicato ieri pomeriggio, Regione Lombardia stronca la variante al piano di governo del territorio monzese. Il documento del Pirellone non è vincolante per l'approvazione della variante che però, a seguito del parere sfavorevole della Regione, risulta facilmente esposta a futuri ricorsi, oltre che poco credibile dal punto di vista politico.

Gli uffici regionali hanno criticato i punti nevralgici della pianificazione urbanistica proposta dalla giunta Mariani: eccessivo consumo di suolo, scarso recupero delle aree dismesse, mancata programmazione degli indici insediativi previsti. La variante, insomma, non asseconda la legge urbanistica regionale. L'assessore all'Urbanistica, Silverio Clerici, non si fa scoraggiare e chiama al lavoro i dipendenti comunali, anche nel fine settimana per controdedurre alle critiche della Regione e per arrivare al più presto alla discussione in consiglio comunale.

“Il parere non è vincolante dal punto di vista tecnico, ma è ovvio che ora con gli uffici produrremo delle controdeduzioni alle critiche della Regione e poi porteremo il piano in consiglio comunale, noi andiamo avanti con il lavoro” ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica dopo aver letto il parere del Pirellone.


Immagine tratta dal video: Una fiaccolata per far luce sul PGT di Monza 

Aggiornamento del 24/2/2012:

Monza, PGT: la Giunta approva il piano. Ora tocca al Consiglio Comunale
Tratto da MonzaToday 


La Giunta di Monza ha approvato il PGT (Piano di Governo del Territorio). La notizia è di oggi pomeriggio. L'organo esecutivo ha dato parere favorevole allo strumento ridisegnato secondo le indicazioni della Regione, che l'aveva bocciata settimana scorsa. Troppo cemento e nessun recupero delle aree dismesse, sedono il Pirellone. Tappe forzate da oggi per approvare il documento di indirizzo urbanistico anche in Consiglio Comunale prima delle elezioni. I tempi tecnici sono stretti, e la maggioranza rischia di andare alle urne senza avere portato a casa un punto fondamentale del programma amministrativo. Le modifiche sono state messe a punto in meno di una settimana.