domenica 31 gennaio 2010

Cambiamenti climatici: una serata con Luca Mercalli e le foto di Cesare Mangiagalli


Una serata dedicata ai cambiamenti climatici con il meteorologo e climatologo Luca Mercalli.
L'appuntamento è per VENERDI' 12 FEBBRAIO ORE 20.30 presso la sala Civica di Olgiate Molgora (LC) in V.le Sommi Picenardi.

Nel corso della serata Cesare Mangiagalli presenterà alcune emozionanti fotografie dai suoi reportage di speleologia glaciale, i suoi lavori rimarranno in mostra presso il Municipio dall'8 al 20 febbraio.

Per vedere le foto di Cesare Mangiagalli cliccare qui.

Nella foto, di Cesare Mangiagalli, il Ghiacciaio dei forni (SO)

30 secondi per eliminare 1148 tonnellate di diossido di carbonio

Fotografia del satellite europeo ENVISAT che colora le aree geografiche in funzione della concentrazione di NOx

Uno studio dell'ufficio della protezione dell'aria del Canton Ticino sulle emissioni inquinanti dovute al traffico sull’autostrada A2 tra Chiasso e Mendrisio ha verificato che un allungamento dei tempi di percorrenza di 30 secondi è il prezzo da pagare per ottenere un risparmio di 1148 tonnellate di diossido di carbonio (CO2), 114 tonnellate di monossido di carbonio (CO) e 9.4 tonnellate di ossidi di azoto (NOx) all’anno.
Dallo studio risulta, inoltre, che con 30 secondi di aumento dei tempi di percorrenza si ottiene – a livello di NOx – un terzo di quanto si otterrebbe con ingenti spese a livello di impianti di riscaldamento munendo tutti gli impianti della tecnologia LowNOx.
Nel grafico: differenze in % tra le emissioni a 120 e 100 km/h

Chi fosse interessato a ricevere copia dello studio - in formato .pdf - può farne richiesta all'indirizzo e-mail: brianza.centrale@libero.it


Fonte: Divisione dell'Ambiente - Ufficio della Protezione dell'Aria - Cantone Ticino

sabato 30 gennaio 2010

ECOLOGIA URBANA: E’ SOS ALBERI

Producono ossigeno, filtrano l’inquinamento, ci proteggono dal rumore, migliorano il microclima locale. Eppure vengono tagliati in modo selvaggio, spesso in modo ingiustificato. E’ il destino degli alberi nelle città italiane, che soffrono in questa stagione le potature che ne sradicano rami e chiome riducendoli a brutti scheletri.

Lo denuncia la LIPU che pubblica un dossier completo con il quale fa un confronto tra quanto succede all’estero in città come Londra, Friburgo, Berna e altri centri in Francia, Olanda e Germania con la gestione del verde nelle nostre città italiane. Decine di fotografie che documentano i tagli radicali cui nel nostro Paese sono sottoposte le piante, in città dove peraltro trovano rifugio ben 190 specie di uccelli, di cui 83 di grande interesse conservazionistico.

Le chiome degli alberi, fatte salve le situazioni di pericolo per la circolazione dei mezzi e delle persone e quelle necessarie per la salute delle piante, sono molto utili per abbellire il paesaggio, creare ombra e rinfrescare l’aria.

“Nel quadro del microclima locale, ma anche in rapporto ai cambiamenti climatici su scala più ampia – spiega Marco Dinetti, autore del dossier e responsabile Ecologia Urbana LIPU - le aree verdi e la vegetazione nelle città svolgono un ruolo importante: producono ossigeno, rimuovono le sostanze inquinanti, comprese le pericolose polveri sottili PM10, schermano il rumore, migliorano il microclima, oltre che aumentare il valore delle aree urbane e favorire il contatto tra le persone e la natura.

“Purtroppo – prosegue Dinetti – queste funzioni non sono conosciute, valorizzate e potenziate, spesso per ragioni legate a una cultura sbagliata, che non considera il valore, anche economico, della natura e degli alberi”.

Il dossier LIPU rende evidenti i benefici ambientali, ecologici, economici e sociali degli alberi. Per quanto riguarda i benefici effetti sull’ambiente, una pianta con un diametro di 25-30 centimetri assorbe ogni anno circa 30 chilogrammi di anidride carbonica (CO2), rilasciando una quantità di ossigeno equivalente a quella necessaria per la vita di dieci persone.

Inoltre, la presenza di venti alberi è in grado di annullare le emissioni annue di CO2 di un’automobile, mentre le fasce di vegetazione lungo le strade possono ridurre i rumori del 70-80 per cento.

Fonte: Lipu

venerdì 29 gennaio 2010

22 giorni di polveri sottili in Brianza Centrale

La fotografia dal satellite Nasa mostra la pianura padana in una giornata di alta concentrazione di smog.
Le polveri fini PM2.5 deviano la luce a seconda della frequenza (colore) e li ricompongono caoticamente dando come risultante un cielo biancastro.



Andamento inquinamento PM10 (Rilevatore ARPA di Meda)
Periodo: dal 01/01/2010 al 28/01/2010
Valori espressi in µg/m³
Valore limite: 50 µg/m³

Data

PM10


01/01/2010

134

02/01/2010

22

03/01/2010

56

04/01/2010

45

05/01/2010

60

06/01/2010

75

07/01/2010

69

08/01/2010

14

09/01/2010

22

10/01/2010

28

11/01/2010

75

12/01/2010

108

13/01/2010

37

14/01/2010

52

15/01/2010

61

16/01/2010

72

17/01/2010

68

18/01/2010

76

19/01/2010

113

20/01/2010

122

21/01/2010

94

22/01/2010

66

23/01/2010

54

24/01/2010

57

25/01/2010

63

26/01/2010

73

27/01/2010

80

28/01/2010

69




Chiedi al tuo comune di attuare delle misure durature per ridurre le emissioni di polveri sottili. Ecco alcuni esempi:
  • Limite di velocità a 30 nell'area d'insediamento (urbano)
  • Priorità per i mezzi pubblici
  • Incentivazione del traffico lento (pedoni, biciclette)
  • Divieto totale di accendere fuochi all‘aperto
  • Incentivazione del pedibus
  • Riduzione emissioni parco autoveicoli enti pubblici

giovedì 28 gennaio 2010

Vergogna: la caccia no limits passa al Senato

E’ stato approvato l’emendamento del senatore del PdL Santini alla Legge Comunitaria. Per le Regioni si apre la possibilità di approvare una stagione venatoria senza limiti. Se il testo venisse approvato anche alla Camera, la stagione venatoria si allungherebbe ai mesi delicatissimi di febbraio e agosto, con un danno grave alla natura e l’aggravarsi del disturbo e dei rischi arrecati alle persone.
Il WWF e le altre associazioni non abbassano la guardia, la battaglia continua. Il testo dovrà tornare alla Camera, e non potrà non pronunciarsi l’Unione Europea.

Gli autori di questa proposta scandalosa contano sul fatto che nessuno se ne accorga... Aiutaci a farli fallire!

Per impedire che questa legge sia approvata in maniera definitiva, diffondi più che puoi questa informazione:
- segnala questo post ai tuoi contatti
- diffondi l'appello contro la caccia firmato da più di 100 associazioni
- fai sentire la tua voce sul blog cacciatori brava gente

mercoledì 27 gennaio 2010

Pedemontana: requiem per il bosco della Moronera.




Le foto che vedete sono state scattate ieri, 26/01/2010, nel bosco della Moronera.

In anticipo rispetto alla effettiva inaugurazione dei cantieri dell'autostrada Pedemontana, è iniziato il disboscamento.

Fino ad ieri sono state abbattute almeno 50 grandi querce ed oggi hanno completato l'opera.

La cinta in plastica rossa, che si intravede nelle foto, delimita un'ulteriore porzione di bosco che andrà sacrificata alla terza corsia della A9 Milano-Como.


Prego Dio che perdoni chi poteva fare qualcosa e non l'ha fatto.
Chi ha responsabilità e non ha protetto questi alberi.
Chi ha provato a proteggerli e non ci è riuscito.
Prego i nostri nipoti di perdonarci tutti, per il mondo che lasceremo loro.



Ezio Prandini
Immagina Lomazzo


Sostieni il progetto Adieu Moronera... Requiem per un bosco? - "Produzioni dal basso"

Leggi il Dossier Il Bosco della Moronera realizzato da Domà Nunch

Leggi le prescrizioni CIPE definitive

Bike sharing a Monza: la ricetta giusta per la città

Interveto di Massimo Benetti
Presidente di MONZAinBICI - FIAB

Scriviamo in merito alle recenti contraddizioni emerse all’interno alla giunta monzese. Da un lato, infatti, l’assessore alla viabilità Massimiliano Romeo e la mobility manager del Comune Simonetta Vittoria promettono sulla stampa locale l’avvio del servizio di bike sharing per la prossima primavera. Dall’altro, il sindaco Marco Mariani svilisce, in un’intervista al Corriere della Sera, l’importanza che questo potrebbe avere per la città e rilancia il progetto della Pedemontana.

Da anni noi di Monzainbici sosteniamo che questo intervento affronterebbe efficacemente molti problemi, che non hanno mai trovato le giuste soluzioni e che ci hanno portati alla situazione attuale: ci riferiamo al traffico congestionato che porta al costante superamento dei limiti del PM10 nell’aria, con livelli più alti di Milano.

Postazioni per il bike sharing alla stazione ferroviaria, all’ospedale e ai centri attrattori della città di Monza lancerebbero finalmente quella mobilità ciclistica di cui tutta la comunità ha bisogno: gli studenti fuori sede, i turisti, chi nel week end visita la nostra città e il nostro Parco, sono solo esempi pratici di quanti potrebbero usufruire del sistema.

Le dichiarazioni del sindaco Mariani vanno invece in senso totalmente opposto, arrivando non solo a sostenere l’inutilità del progetto, ma a paragonarlo con il fallimento delle “bici gialle” a Milano di qualche anno fa (anni ottanta). Paragone infelice quanto errato: quelle bici venivano consegnate agli utilizzatori con la semplice promessa da parte loro di restituirle dopo l’uso. Non esistevano controlli, documenti, contratti. Paragonarlo al moderno bike sharing è fuorviante, non aiuta a comprendere e inoltre ostacola la sua realizzazione.

Bike sharing, oggi, come dimostra il successo dell’attuale sistema milanese, al quale dobbiamo guardare, vuol dire mobilità cittadina intelligente, sostenibile e integrata. Un’innovazione che noi auspichiamo come soluzione per la nostra città: facciamo quindi il “tifo” per l’assessorato, nella speranza che anche da parte del sindaco ci sia appoggio e sostegno.

Foto di "MONZAinBICI"

lunedì 25 gennaio 2010

Pedemontana sulla cattiva strada


Sabato 6 febbraio 2010 alle ore 10.30, a Cassano Magnago (VA), nell'area dove la Pedemontana si collegherà alla Milano-Laghi, verrà posata la prima pietra della nuova autostrada.
La società Pedemontana Lombarda ha, in realtà, già avviato il cantiere da qualche giorno ed ha intenzione di dare avvio entro la fine di febbraio anche ai cantieri di Turate e delle tangenziali di Como e Varese.
Sempre a febbraio verrà avviata la gara di affidamento per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle tratte che vanno da Lomazzo (Como) ad Osio Sotto (Bergamo).
Ad aprile, una volta adeguato il progetto alle prescrizioni CIPE, partirà un nuovo tour pubblico di presentazione del progetto. L'intenzione della società Pedemontana comunque è quella di avviare tutti i cantieri entro un anno e completare l’intera opera in tempo per l’Expo2015.

L'avvio dei lavori avviene, dunque, senza aver adeguato il progetto alle prescrizioni CIPE e, quindi, senza aver risolto - come avevamo evidenziato in un precedente post - una serie di problematiche, quali:
  • la movimentazione della terra contaminata da diossina nella tratta B2
  • l'innesto della Pedemontana sulla Milano-Meda
  • il passaggio della sede autostradale (tratta D) a margine del polo chimico della Bayer in provincia di Bergamo
  • finanziamenti dell'opera insufficienti.
Per illustrare alla popolazione le gravi criticità del progetto, riparte venerdì 5 febbraio alle ore 21, presso il centro S. Apollinare di Arcore, il Road-Shock organizzato da "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile".

Alla serata interverranno: Marco Monguzzi e Pino Timpani (Assoparchi del Vimercatese), Rocco Sala (Verdi Alternativi di Arcore), Paolo Conte (Insieme in Rete, Politecnico di Milano), Dante Spinelli (agronomo), Paolo Pilieri (Politecnico di Milano), rappresentanti del "Comitato Cittadini di Lesmo" e del "Comitato Salviamo il bosco della Bergamina"

Il dibattito sarà inframmezzato dall' intervento teatrale "GOODBYE busc!" con Roberto Capaldo e Stefano Pintor.

Leggi anche il Comunicato Stampa di Pedemontana sull'avvio dei vari cantieri

In alto nell'elaborazione grafica (tratta dal web): Uno dei punti critici del tracciato. Il complesso della Bayer, lo svincolo e il casello Pedemontana di Osio Sotto.

Parte la campagna "Salva l’Acqua"

L'ACQUA E' UN DIRITTO NON UNA MERCE

Giovedì 28 gennaio 2010 alle ore 21,00 presso la Scuola Media Statale "Anna Frank" - Via Giovanni XXIII - Meda
Partecipano:
- R. Fumagalli del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dell'Acqua
- F. Carimati, presidente di Brianzacque
- F. Sala, assessore provinciale all'Ambiente


ACQUA BENE COMUNE

Venerdì 29 gennaio 2010 alle ore 21,00 presso la Biblioteca Civica di Lentate s/S (Camnago)
Con R. Fumagalli del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dell'Acqua


GRANDE SERATA IN COMPAGNIA DELL'ACQUA!

Lunedì 1° febbraio 2010 alle ore 20.30 alla Camera del Lavoro di Milano
Partecipano:
Onorio Rosati, Moni Ovadia, Giuliano Turone, Renato Sarti, Silvano Piccardi, Floraleda Sacchi (all’arpa), Giovanna Procacci, Contrabbanda (gruppo musicale), Diego Parassole, Emilio Molinari.
Collegamenti video con:
Dacia Maraini, Paolo Rumiz, Laura Marinoni, Flavio Oreglio, Paolo Rossi.
Scarica il volantino-programma qui.

Nella foto: Una iniziativa a favore dell'acqua pubblica organizzata da ACLI, ARCI, Cooperativa Controluce, Legambiente e WWF al Parco 2 Giugno a Seregno

domenica 24 gennaio 2010

Lo sfregio della Pedemontana Bis continua alla Pineta di Tradate


Comunicato stampa di Legambiente di Tradate.

Il 19 gennaio è stato approvato dalla Regione Lombardia il Piano Territoriale Regionale: il quadro d'insieme a cui dovrebbero far riferimento tutti i piani urbanistici dei 1600 enti territoriali (comuni, province e parchi) della Lombardia.
ll piano territoriale della Lombardia rappresenta una fotografia della Lombardia del futuro, e se per molti versi permette finalmente di disporre di una visione d'insieme, sia pure un po' sfumata, per altri invece dipinge un quadro inquietante. E' il caso della mobilità che, tanto per cambiare, vede prevalere le nuove autostrade rispetto agli investimenti per il potenziamento del sistema del trasporto pubblico.
In materia di autostrade il piano si è spinto perfino oltre il gigantismo dei progetti in essere: è il caso della 'Pedemontana Bis', un nuovo tracciato autostradale, parallelo a quello del progetto di Pedemontana, e destinato a collegare Varese, Como e Lecco, intersecando il Parco della Pineta di Tradate e quello della Valle del Lambro. Si tratta di un tracciato contestato da agricoltori, parchi e comuni interessati, per il quale non c'è uno straccio di studio di fattibilità ma che sembra essere messo lì solo per l'interesse elettorale di qualche assessore regionale 'pedemontano insubrico'.

Legambiente si è opposta al progetto con la raccolta di quasi 500 osservazioni contrarie all'opera, che si sono tradotte in emendamenti: una rappresentanza di ambientalisti era presente in aula a seguire i lavori del Consiglio. Per Tatiana Galli, presidente del circolo Legambiente di Tradate: “Quell'autostrada è un inaccettabile attacco ad un territorio fin troppo compromesso dal cemento, non ci stiamo a veder passare un nuovo mostro d'asfalto tra le foreste e le brughiere del Parco Pineta”

"L'impegno - ha osservato l’Assessore al Territorio Davide Boni - è rendere ogni intervento sul territorio attento e coerente con le caratteristiche del paesaggio, evitando il consumo di nuovo territorio”

“Non è chiaro come si possa costruire un'autostrada nel parco - continua Tatiana Galli -senza consumare territorio e rovinare il paesaggio. Leggendo le dichiarazioni dell’Assessore , sembra che parli di un altro PTR, di un altro territorio e di un altro Consiglio Regionale”

Nessuno degli emendamenti presentati da parte dell’opposizione è stato recepito, cioè alla richiesta di contrastare questa infrastruttura la maggioranza al completo ha detto no e il PD si è astenuto.

Per capire la gravità della decisione presa dal Consiglio Regionale, viene presentato di seguito un estratto del “Progetto di legge n. 0138” con il quale Regione Lombardia, nel marzo 2008, istituisce il Parco naturale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate.
" [...] In particolare le aree individuate risultano caratterizzate da un’elevata biodiversità animale e vegetale, con la presenza di elementi biologici e fisici di rilevanza naturalistica, conservazionistica,ambientale e paesaggistica di livello regionale, per i quali è opportuno perseguire le finalità attribuite a tutte le aree naturali protette dall’art. 1, comma terzo, della legge 394/1991 che, per gli ambiti territoriali interessati, consistono nella tutela di equilibri ecologici e biotopi, di valori scenici e panoramici, nonché nella conservazione di specie animali e vegetali, di associazioni vegetali o forestali e di peculiarità geologiche."

A meno di due anni di distanza da quella decisione, Regione Lombardia approva un Piano Territoriale che prevede il passaggio di una autostrada proprio in mezzo al Parco.
Come è possibile che un ente pubblico tuteli una delle poche aree verdi rimaste nella zona pedemontana e contemporaneamente decida di stravolgerlo con un'infrastruttura dall'impatto devastante?

Un'area a Parco Naturale deve essere protetta, tutelata e difesa innanzitutto da chi l'ha stabilita con delle leggi. L'infrastruttura prevista dal PTR va esattamente nella direzione contraria.

Quale messaggio vuole dare Regione Lombardia ai suoi cittadini?
La coerenza delle scelte di un'amministrazione pubblica vanno dimostrate con i fatti.

Legambiente Tradate non ferma qui la sua battaglia, ma continuerà a chiedere agli amministratori regionali di eliminare dal PTR il tracciato dell'autostrada CO-VA e sostituire l'infrastruttura con un'altra di tipo ferroviario. Chiediamo in particolare all'assessore Raffaele Cattaneo, varesino di origini, di spiegare ai suoi cittadini queste scelte devastanti per il territorio pedemontano.

Nella foto: il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, proprio dove è previsto il passaggio dell'autostrada (sullo sfondo il Monte Rosa).

Legambiente Tradate
info@legambientetradate.it
3291398581

Leggi anche, su questo blog:
- Lo sfregio della Pedemontana bis
- Pedemontana in Brianza: una nuova Salerno - Reggio Calabria?

sabato 23 gennaio 2010

Muggiò: il parco "che vorrei"


Sulla rivista on-line "Vorrei" è stato pubblicata una lettera dove viene avanzata una interessante proposta per l'istituzione di un nuovo parco.

Eccone alcuni stralci:

Muggiò - (...) I campi di San Carlo sono sopravvissuti negli anni. Quasi come una leggenda si tramanda che la proprietaria Pam avesse in mente di edificarci un suo supermarket. Nonostante l'aerea sia situata in un punto strategico vicinissimo alla SS36 Valassina, la Pam non vi ha sinora posto un mattone, anzi altre concorrenti, come la Esselunga, hanno installato i loro Megastore a pochissime centinaia di metri, tanto da rendere praticamente eccessivo un ulteriore supermarket. Così l'area ha continuato la sua verginale esistenza accogliendo fruitori diversi dal mattone e dal calcestruzzo. Per alcuni anni vi sostarono i rom e poi nel centro dei terreni furono create delle piste abusive da parte di appassionati di moto da cross e fuori strada. Lontano sufficientemente dalle abitazioni, lo spazio si presta a sopportare e ad assorbire i rumori dei motori a scoppio.

Sommando le aree dei vari comuni contigui si può delineare da Lissone fino a Nova Milanese una estensione abbastanza vasta grande quasi tre volte l'area della Cascinazza di Monza, quella oggetto di speculazione e attigua al Parco degli Svincoli.

(...) Non ci vorrebbero molte risorse, le aree non sono degradate, basterebbero piantumazioni di pochi filari alberati e qualche siepe.


Per leggere l'intera lettera clicca qui.

Pedemontana in Brianza: una nuova Salerno - Reggio Calabria?


Alla vigilia dell'apertura dei cantieri dell'autostrada Pedemontana riparte, venerdì 5 febbraio, ad Arcore, il Road-Shock organizzato da "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile", per illustrare alla popolazione le gravi criticità del progetto.
L'avvio dei cantieri avviene senza aver risolto una serie di problematiche tecniche del tracciato, quali:
  • la movimentazione della terra contaminata da diossina nella tratta B2
  • l'innesto della Pedemontana con la Milano-Meda
  • il passaggio della sede autostradale (tratta D) a margine del polo chimico in provincia di Bergamo
Le associazioni ambientaliste di "Insieme in rete" rimarcano inoltre che "questi problemi si sommano alla quantità dei finanziamenti disponibili, allo stato attuale solo 1,2 miliardi di euro su 4,7 del costo complessivo, sufficienti solo per dare avvio ad alcuni cantieri. Lo scenario che si prospetta assomiglia a un possibile tracciato spezzatino, dove cominciano ad essere avviate le tratte con meno criticità, la A e la C, rimandando la soluzione nel tempo, qualcosa di simile alla Salerno-Reggio Calabria, autostrada in corso d'opera infinita, con problemi perennemente irrisolti."



Ver vedere l'intera puntata de "La soria siamo noi" sulla Salerno - Reggio Calabria clicca qui.

Per informazioni sul Road-Shock di Arcore leggi qui.

Per leggere il dossier, della rivista on-line "Vorrei", dedicato al Road-Shock e alla Pedemontana clicca qui.

La cartina è stata realizzata da Pino Timpani

Monza - Carate: la nuova ciclovia


Una ciclovia da Monza a Carate Brianza (in rosso nella cartina), per collegare il Parco di Monza al Plis Brianza Centrale e al Parco Valle del Lambro: questa la proposta che alcuni componenti del "Comitato per l'Ampliamento del Parco Brianza Centrale" stanno studiando.
I comuni interessati dalla proposta sono: Monza, Vedano al Lambro, Lissone, Biassono, Macherio, Sovico, Albiate, Seregno, Carate Brianza (eventualmente Verano e Giussano con una possibile diramazione ovest).
La ciclovia affiancherebbe quella già realizzata dal Parco Valle del Lambro (in blu nella cartina) a cui sarebbe collegata centralmente dalla greenway di Pedemontana.
A breve i proponenti inforcheranno le biciclette per verificare punto per punto il percorso e formulare una proposta dettagliata.


AVVISO:
La prossima riunione del "Comitato per l'Ampliamento del Parco Brianza Centrale" si terrà martedì 26/01/2010 alle ore 21,00 presso la Sala Mostre della Biblioteca Civica di Macherio - Via Roma, 38.
La riunione è aperta a tutte le persone interessate.
Per consultare l'o.d.g. clicca qui.

mercoledì 20 gennaio 2010

Bernareggio più verde? Il "problema" non è ancora arrivato sulla scrivania dell'assessore


da "Il Cittadino" del 9/01/2010
articolo di Lorenzo Merignati

Bernareggio - Idea: «E se il Parco del Rio Vallone arrivasse fino a Bernareggio?». Per l’assessore ai lavori pubblici, Stefano Tornaghi, la questione è prematura: «Ne riparleremo nel Pgt». Da più parti sta montando però la richiesta: il gruppo ecologico Brianza Centrale, che sostiene l’ampliamento dell’omonimo parco e che si riunisce a Macherio, ha da qualche giorno lanciato un appello dalla propria bacheca virtuale, brianzacentrale.blogspot.com : «La grande piana agricola ai confini con Aicurzio, citata nella guida della Dorsale Verde, potrebbe ancora diventare un logico e naturale ampliamento del Plis del Rio Vallone». Per intenderci, la zona è quella di Castel Negrino. Nello stesso intervento vengono citati anche altri documenti che auspicano questa apertura del parco alle terre di Bernareggio: «Già l'atlante dei “Parchi locali di interesse sovracomunale” della provincia di Milano – dicono da Brianza Centrale – riguardo al Parco del Rio Vallone, indicava come possibile zona di ampliamento quella piana agricola».


Primi tra tutti a raccogliere l’appello sono stati i Verdi di Luca D’Achille che in una nota fanno sapere: «La speranza è in un anno più verde. Bernareggio non ha tutelato nessuna parte del suo territorio ed è tra i 5 comuni della provincia di Monza e Brianza che non contribuisce al sistema di protezione provinciale del verde. Ci auguriamo quindi il possibile “matrimonio” tra Bernareggio ed il vicinissimo Parco del Rio Vallone». Gli altri comuni che vantano uno zero spaccato in questa tabella provinciale sono: Desio, Lissone, Roncello e Ronco Briantino. Secondo i Verdi anche Villanova potrebbe contribuire alla tutela ambientale del paese: «Da Villanova al Paleoalveo, dal Ctl3 all’Oasi del Castagneto passando per le ultime aree agricole del territorio – dicono – con tutte queste si potrebbe arrivare a toccare l’altrettanto vicino Parco del Molgora». Per D’Achille e gli altri la rotta da seguire è una sola: «La speranza di un mondo e di un paese sano è comunque l'ultima a morire».

Dagli uffici comunali, l’assessore ai lavori pubblici Stefano Tornaghi però chiarisce: «Il problema per ora non è ancora arrivato sulla mia scrivania. Col mio capoarea non è stata ancora avviata una discussione approfondita sul tema. Sono stati soltanto accennate alcune possibili soluzioni all’interno del discorso più generale del Piano di governo del territorio». Bernareggio rimarrà quindi fuori da ogni possibile ampliamento del parco del Rio Vallone? «Per quanto riguarda il verde da tutelare in paese ci stiamo già muovendo – ha concluso l’assessore Tornaghi – abbiamo messo in campo tutto quello che era possibile per proteggere i due corridoi verdi che la provincia ci hanno prescritto di salvaguardare».


Anche il blog dei Verdi di Bernareggio ha ripreso la notizia e pubbblicato il seguente commento:

Bernareggio non ha tutelato nessuna parte del suo territorio ed è tra i 5 comuni della Provincia di Monza e Brianza che non contribuisce al sistema di protezione provinciale del verde.
Nel blog Brianza Centrale ci si augura quindi il possibile “matrimonio” tra Bernareggio ed il vicinissimo Parco del Rio Vallone.
Non solo ad est! Anche ad Ovest di Bernareggio, da Villanova al Paleoalveo già segnalato come possibile ampliamento alla Dorsale Verde Nord Milano, dal CTL3 all’Oasi del Castagneto passando per le ultime aree agricole del territorio: il tutto a pochi metri dal Parco del Molgora!

lunedì 18 gennaio 2010

Consumare la Brianza (alla velocità di 10 metri quadrati all'ora)

Cartina TCI, 1908

Google Earth, 2008

  • Desio: 10,15 metri quadrati all’ora
  • Monza: 8,15 metri quadrati all’ora
  • Seregno: 7,84 metri quadrati all’ora
  • Lissone: 4,68 metri quadrati all’ora
  • Muggiò: 4,26 metri quadrati all’ora
  • Biassono: 3,18 metri quadrati all’ora
Questo il ritmo di consumo del suolo in alcuni comuni della Brianza centrale.

Il WWF ha pubblicato recentemente il dossier "2009: anno del cemento" che vuole fare il punto sull’attuale situazione in Italia ed offrire spunti di riflessione e proposte concrete per invertire la tendenza alla cementificazione, saturazione e distruzione del nostro territorio.

Il concetto di "consumo del suolo" può sembrare semplice ed intuitivo: è un’implicazione delle attività umane che riduce, in termini qualitativi e quantitativi, i "suoli, le aree libere o naturali e le trasforma. In questi termini, quindi, si può pensare che sia un’ ovvia conseguenza delle attività dell’uomo, irrinunciabili ed inevitabili perché sono attività che l’uomo ha da sempre messo in atto per nutrirsi , abitare, spostarsi ad anche divertirsi. Si tratta, insomma , di una necessaria conseguenza della cosiddetta civiltà del benessere, dello stile di vita moderno".

Quello che invece è sconosciuto ai più , è che il benessere umano può essere garantito solo se il consumo del suolo si mantiene entro certi limiti, e se consente di mantenere ecosistemi vitali e funzionali per il benessere nostro e del pianeta. Se non saremo in grado di invertite l’attuale tendenza, il consumo del suolo ed i numerosi effetti negativi ed irreversibili che ne derivano, saranno sempre più pesanti per la biodiversità e, quindi, per il benessere di tutte le forme viventi sulla terra, ad iniziare dall’uomo.

Scarica il dossier WWF: "2009: anno del cemento"

Leggi la relazione: Il consumo di suolo in Italia 1995-2006

Leggi anche, su questo blog:
- Lissone e Desio: comuni senza parchi
- Brianza, parchi e cemento
- Metti un freno al cemento: costruisci la natura!

Nota: i dati sul consumo di suolo sopra esposti sono stati forniti dal prof. Paolo Pileri del Politecnico di Milano durante la conferenza tenutasi a Lissone lo scorso 13/01/2010

domenica 17 gennaio 2010

Riunione del "Comitato per l'Ampliamento del Parco Brianza Centrale"

La prossima riunione del "Comitato per l'Ampliamento del Parco Brianza Centrale" si terrà:

Martedì 26 gennaio 2010 - ore 21,00
c/o Sala Mostre della Biblioteca Civica
Via Roma, 28 - Macherio

O.d.G.:
  1. Organizzazione conferenza stampa di presentazione del Comitato;
  2. Programma iniziative 2010;
  3. Istituzione tavolo tecnico dedicato al settore agro-forestale nei territori di ampliamento del Plis e aree limitrofe;
  4. Individuazione delle associazioni o gruppi locali di riferimento per la definizione cartografica dei territori proposti per l'ampliamento del parco e per lo studio della sua rete sentieristica;
  5. Aggiornamento sulla raccolta delle adesioni al Comitato;
  6. Varie ed eventuali.
La riunione è aperta a tutte le persone interessate.

La ciclogita di Equibici ad Arcore e Oreno


Si è svolta oggi, 17 gennaio 2010, la prima ciclogita dell'anno dell'Assocoiazione Equibici di Lissone. Il gruppo si è recato prima ad Arcore a visitare l'Antica Chiesetta del Bruno dove è in corso la mostra "Per lo sviluppo sostenibile, salvando dalle ruspe, il verde Boschetto della Bergamina". Poi ha proseguito per Oreno dove ha visitato dall'esterno il Convento di San Francesco d'Assisi, Villa Gallarati-Scotti, il Casino di Caccia e Villa Borromeo. Dopo una sosta ristoratrice il rientro a Lissone.

Tabella di marcia:

km percorsi: 24
tempo in sella: 1,51 h
velocità/media: 12,8 km/h
velocità massima: 35,2 km/h

Nella foto: Il gruppo di Equibici alla Cascina del Bruno

sabato 16 gennaio 2010

Frana a Caslino d’Erba: basta cave e basta cemento!


CASLINO D’ERBA (CO) – “La frana staccatasi ieri, 15 gennaio 2010, dal fronte roccioso tra Caslino d’Erba e Scarenna di Asso dimostra che la Vallassina è a forte rischio geologico”. Così il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interviene a seguito dell’evento franoso verificatosi che ha causato l’interruzione della strada che collega Caslino d’Erba e la frazione Scarenna di Asso.

Dichiara Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente: “Fortunatamente la frana non sembra aver causato danni a persone. Ma occorre riflettere sul fatto che solo due anni fa l’Amministrazione Provinciale di Como aveva pianificato in quello stesso versante una nuova cava di roccia da 800.000 metri cubi di capacità estrattiva, da affidare alla cementeria Holcim di Merone. Solo in un secondo momento l’ipotesi della cava era stata stralciata grazie all’opposizione della nostra associazione e dei cittadini della zona”.

Ma gli ambientalisti tornano a denunciare il rischio geologico e l’eccessiva cementificazione del territorio nella Vallassina: “Il masso staccatosi pochi giorni prima di Natale in località Laguccio di Canzo dimostra ancora una volta il rischio geologico di molte aree della Vallassina. È utile ricordare che l’area ai piedi della frana del Laguccio è edificabile! Per non parlare dell’inquietante progetto per la costruzione di un nuovo supermercato ai piedi della cascata della Vallategna ad Asso.

Un progetto assurdo che deve essere definitivamente ritirato! Rammentiamo poi che negli ultimi anni il territorio di Asso e in particolare la frazione Scarenna hanno subito una pesantissima urbanizzazione, case su case che hanno stravolto il paesaggio alle pendici dei monti del Triangolo Lariano”
.

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” chiede ora uno stop alla pianificazione di nuove cave e di nuove aree edificabili.
Conclude Fumagalli: “Regione, Provincia e Comuni, non devono permettere nuove cave o nuove aree edificabili. La pianificazione deve essere fatta tenendo in considerazione i rischi idrogeologici e non, come spesso è avvenuto, gli interessi speculativi. Il nostro territorio non può permettersi nuovi errori che rischiano di mettere a repentaglio la vita dei cittadini!”.

CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
via Dante Alighieri 3 22046 Merone (CO)
tel/fax 031 617306
sito web: www.circoloambiente.org
e-mail: info@circoloambiente.org

Nelle foto: la frana tra Caslino d’Erba e Asso.
Leggi anche: Crolla la parete, strada cancellata

giovedì 14 gennaio 2010

Una domenica al Parco di Monza con Equibici

Domenica 17 gennaio 2010 Equibici propone una tranquilla e salutare ciclogita nel parco di Monza.
Per chi fosse interessato, il ritrovo è fissato alle ore 14,00 davanti alla Biblioteca di Lissone in Piazza IV Novembre. Il rientro è previsto per le ore 16,30.
Equibici propone, inoltre, un ricco programma di attività per l'anno 2010. Per visualizzarlo cliccare qui.
Per informazioni: info@equibici.it

Macherio: un piano ricco di idee verdi


articolo di Fabio Luongo
Il Giorno, 14 gennaio 2010
(pubblicato su: infonodo.org)


Bloccare il consumo del territorio ancora oggi a verde, ma anche tutelare e riqualificare le aree agricole e i campi che circondano la chiesetta delle Torrette, facendoli rientrare nel nuovo Parco della Brianza Centrale. E ancora, ottenere e realizzare tutte le mitigazioni ambientali previste dal progetto della Pedemontana, per abbatterne il più possibile l’impatto in paese; ampliare il Parco della Valle del Lambro; creare un parco lungo il tratto locale della ferrovia Seregno-Carnate; elaborare un progetto di mobilità sostenibile e recuperare tutti gli edifici di valore storico della città. Sono le proposte che il gruppo ambientalista locale «Associazione Torrette Bini Dosso Boscone per l’Ampliamento del Parco Brianza Centrale» presenterà al Comune in vista della prossima redazione da parte dell’amministrazione del Piano di Governo del Territorio e della Valutazione Ambientale Strategica, con lo scopo di tutelare, valorizzare e possibilmente anche incrementare le aree verdi in paese. I suggerimenti sono stati elaborati dai membri dell’associazione nell’ultima assemblea.

Nelle linee guida progettate, «lo stop al consumo di suolo - spiegano dall’Associazione Torrette Bini Dosso Boscone - e l’introduzione di norme per l’attuazione di misure per la compensazione ecologica preventiva; la salvaguardia integrale con il recupero paesistico delle aree a vocazione agricola circostanti l’Oratorio di Santa Margherita alle Torrette, da conformarsi come ampliamento del Parco locale sovracomunale della Brianza Centrale. E poi la completa attuazione di tutte le misure di compensazione e mitigazione ambientale previste dal progetto definitivo dell’autostrada Pedemontana». Altre proposte riguardano «l’ampliamento delle aree tutelate dal Parco Regionale della Valle del Lambro, la futura formazione di un parco lineare urbano lungo l’asse della ferrovia Seregno-Carnate, lo studio per un piano sovracomunale per la mobilità sostenibile, il recupero conservativo dei beni architettonici e storici».

Il comitato Direttivo dell’associazione ha inoltre avanzato un’idea alternativa a quella oggi sul piatto per la ricostruzione delle nuove case delle famiglie che saranno espropriate delle loro abitazioni per permettere il passaggio della Pedemontana, suggerendo di utilizzare un campo tra Cascina San Giovanni e la zona di Cascina Greppi, «nell’ottica della salvaguardia dell’intero sistema agricolo-forestale inserito nel nuovo Parco sovracomunale Alma Solis»: un’area adatta perché «in un contesto residenziale già urbanizzato e al contempo meno disturbato dai grossi flussi di traffico».

Foto di Gianni Casiraghi

mercoledì 13 gennaio 2010

Il WWF per la salvaguardia del laghetto del Mirabello di Lentate


In un precedente post avevamo segnalato l'avvistamento del Rospo comune (Bufo bufo) nel laghetto del Mirabello a Lentate sul Seveso, ad opera di M. Cappelli, M. Valota e C. Volonté del WWF Groane.

L'importanza del rilevamento è data innanzi tutto dalla certificata presenza di un anfibio che si pensava scomparso nelle Groane; purtroppo l'eccessiva frammentazione dei territori per la costruzione di nuove strade e di nuovi fabbricati (sovente devastanti) hanno avuto, nel corso degli ultimi decenni, un impatto molto negativo sulle popolazioni della piccola fauna terricola, in cui rientrano i rospi. Eppure, ancora i nostri nonni avevano ben chiara l'importanza della presenza degli “sciàtt” (i rospi, in dialetto) negli orti e nei campi, in quanto divoratori di insetti dannosi alle coltivazioni. E' il caso di sottolineare come diverse specie di anfibi rientrino nella “Direttiva Habitat” e come la Regione Lombardia abbia promulgato una legge ad hoc (L.R. n.10/2008) per proteggere la “piccola fauna”.

I volontari del WWF Groane hanno rimarcato come il rilevamento del Mirabello confermi – una volta di più – la necessità di preservare questa piccola zona umida da qualsiasi snaturamento della stessa lasciando integra anche l'area sulla quale insiste.

Foto di Mirco Cappelli

Per approfondire (dal sito WWF Groane): Laghetto del Mirabello: piccolo e selvaggio.

Bucaneve al Parco delle Groane



Il Parco Groane è ricco di valenze naturalistiche e ambientali; in esso possiamo individuare le brughiere più meridionali d'Europa e la presenza di specie anfibie importanti quali il tritone crestato e il tritone punteggiato oltre alla rara ed endemica rana rossa di lataste.

Tra la flora spontanea segnaliamo in particolare la presenza (nella parte più meridionale del Parco e all'interno dell'Oasi WWF del Caloggio) di una pregevole specie come il campanellino invernale (Leucojum vernum), comunemente chiamato bucaneve.
La specie risulta inserita nell'elenco della flora spontanea protetta della Regione Lombardia.

Foto: Archivio WWF Groane

lunedì 11 gennaio 2010

Biodiversità è vita: la tua vita!



11 gennaio 2010 - Nel giorno del lancio mondiale, a Berlino da parte dell’ONU del “2010: Anno internazionale della biodiversità” il WWF Italia ha inviato una lettera alle maggiori cariche istituzionali italiane, al Presidente del Consiglio e ai ministri competenti in cui chiede uno scatto d’orgoglio al nostro Paese, quale conferma e rilancio di quel primato internazionale che ha fatto dell’Italia il primo Stato membro dell’Unione Europea che ha sottoscritto il “Countdown 2010”, deciso a Malahide (Irlanda) nel 2004, e promosso la Carta di Siracusa nell’aprile 2009, nell’ambito del G8 Ambiente.

Con 57.468 specie animali di cui l’8,6% endemiche, e 12.000 specie di flora, delle quali il 13,5% specie endemiche, l'Italia è il paese Europeo più ricco di biodiversità ma molta della ricchezza si sta perdendo: attualmente sono a rischio di estinzione il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi e addirittura l’88% dei pesci d’acqua dolce. Tra le minacce principali la modifica degli habitat e il consumo del suolo. Non ultime ancora oggi il bracconaggio ai danni si specie sempre più rare e la caccia eccessiva. Rischiamo di perdere, nei prossimi anni, specie come l’orso bruno, la lontra, il capovaccaio, l’aquila del Bonelli, la pernice bianca, la gallina prataiola.

Continua a leggere qui.

Il WWF per la tutela della biodiversità >>

La biodiversità in Italia >>

Effetto biodiversità: i servizi offerti dagli ecosistemi, dossier WWF >>

I link suggeriti dal WWF per saperne di più sulla biodiversità

Leggi anche "Il libro rosso degli habitat in Italia"

(Fonte: WWF Italia)

domenica 10 gennaio 2010

Ecosia: un clic può salvare l'Amazzonia



Navigare nella rete e nello stesso tempo proteggere le foreste pluviali? Da oggi si può grazie ad Ecosia, il motore di ricerca ecologico, sostenuto da Yahoo, WWF e Bing. Quasi l’80% dei profitti ricavati grazie alle nostre ricerche su Ecosia finanzieranno infatti un progetto del WWF in Amazzonia. Le stime parlano di una media di due metri quadri di foresta pluviale messi in salvo per ogni singola ricerca.

Per andare alla pagina di Ecosia clicca qui.
Leggi anche (dal sito del WWF internazionale): Clicks to help save Amazon.

mercoledì 6 gennaio 2010

Laghetto Mirabello di Lentate: le proposte dell'associazione ecologica "la Puska"

 Qualche tempo fa abbiamo segnalato che al laghetto di Mirabello di Lentate sul Seveso è stato avvistato il Rospo comune (Bufo bufo). L'area in questione, pur essendo tutelata per il fatto di essere inserita nel SIC "Boschi delle Groane" (Rete Natura 2000 - Direttiva Habitat), presenta alcuni problemi. L'associazione ecologica "la Puska" ha infatti segnalato la mancaza di corpi adduttori (distrutti dalla realizzazione di strade e dalla cattiva conduzione delle aree agricole che circondano la zona umida) che dovrebbero rifornire d' acqua il laghetto, che rimane in secca durante i mesi estivi e autunnali. L'Associazione già in passato aveva presentato al Comune di Lentate e al Parco delle Groane un progetto di recupero e riqualificazione ambientale, ma purtroppo non se n'è fatto ancora nulla. Ultima iniziativa della Puska è stata quella di chiedere, come compensazione ambientale al Progetto Pedemontana, l'acquisto dell'area interessata dal laghetto per consentirne il recupero. Su questo blog leggi anche: - Significativo avvistamento del Rospo comune (Bufo bufo) al laghetto Mirabello di Lentate Per approfondire leggi: Laghetto del Mirabello: piccolo e selvaggio. Documentazione: - Le osservazioni al tracciato della Pedemontana presentate da "La Puska" - Atlante dei SIC della Lombardia Foto di Mirco Cappelli (tratta da Google Earth) Cartina tratta dal sito web del Parco Regionale delle Groane

martedì 5 gennaio 2010

Arcore: Prosegue la mostra sul Bosco della Bergamina

La mostra "Per lo sviluppo sostenibile, salvando dalle ruspe, il verde Boschetto della Bergamina" , a richiesta, dal 10 gennaio 2010 rimarrà aperta con i seguenti orari:

- Domenica dalle 10,30 alle 12,30
- Martedì dalle 21,00 alle 22,30


Luogo della mostra:
Antica chiesetta del Bruno in Via del Bruno, 124 ad Arcore

Organizzatori:
Movimento spontaneo per la salvaguardia del Boschetto
Comitato di Frazione di Cascina del Bruno di Arcore
Circolo "Amici del Bruno"

Per visualizzare alcune foto della mostra clicca qui.
Per visualizzare il percorso della tangenzialina clicca qui.

lunedì 4 gennaio 2010

Bernareggio e Parco Rio Vallone: un possibile matrimonio?


Nella pagina dei commenti del post precedente Gianni scrive in merito alla mancanza di parchi a Bernareggio: "la grande piana agricola ai confini con Aicurzio -citata nella guida della Dorsale Verde Nord- potrebbe ancora diventare un logico e naturale ampliamento del PLIS del Rio Vallone".

La guida "Dorsale Verde Nord" riporta, infatti, a pag.174 la seguente descrizione:
"Appena discosta dal solco dell'Adda, l'alta pianura a nord di Aicurzio ci riserva, quasi inaspettato, l'incontro con i primi pianalti. Qui l'antico nucleo medioevale di ville e cascine fortificate della Commenda e di Castel Negrino (con l'annesso oratorio di Santa maria della Neve) domina la Valle di Campegorino e l'estesa piana agricola di Bernareggio ...".

Già l'Atlante dei Plis della Provincia di Milano, riguardo al Parco del Rio Vallone indicava come possibil zona di ampliamento la piana agricola di Bernareggio.

La pianta in alto indicante le zone di possibile ampliamento del parco è tratta dall'Atalnte dei Plis della Provincia di Milano.

La pianta del Parco è tratta dal sito web del Plis Rio Vallone.





Vedi anche le proposte dei Verdi di Bernareggio cliccando qui.

Leggi anche: "Bernareggio faccia posto al Plis". La proposta del comitato

Nelle foto
sottostanti l'alta piana agricola tra Bernareggio e Aicurzio ed il nucleo medioevale della Commenda e di Castel Negrino. Per ingrandire le immagini fare click sulle foto.