Producono ossigeno, filtrano l’inquinamento, ci proteggono dal rumore, migliorano il microclima locale. Eppure vengono tagliati in modo selvaggio, spesso in modo ingiustificato. E’ il destino degli alberi nelle città italiane, che soffrono in questa stagione le potature che ne sradicano rami e chiome riducendoli a brutti scheletri.
Lo denuncia la LIPU che pubblica un dossier completo con il quale fa un confronto tra quanto succede all’estero in città come Londra, Friburgo, Berna e altri centri in Francia, Olanda e Germania con la gestione del verde nelle nostre città italiane. Decine di fotografie che documentano i tagli radicali cui nel nostro Paese sono sottoposte le piante, in città dove peraltro trovano rifugio ben 190 specie di uccelli, di cui 83 di grande interesse conservazionistico.
Le chiome degli alberi, fatte salve le situazioni di pericolo per la circolazione dei mezzi e delle persone e quelle necessarie per la salute delle piante, sono molto utili per abbellire il paesaggio, creare ombra e rinfrescare l’aria.
“Nel quadro del microclima locale, ma anche in rapporto ai cambiamenti climatici su scala più ampia – spiega Marco Dinetti, autore del dossier e responsabile Ecologia Urbana LIPU - le aree verdi e la vegetazione nelle città svolgono un ruolo importante: producono ossigeno, rimuovono le sostanze inquinanti, comprese le pericolose polveri sottili PM10, schermano il rumore, migliorano il microclima, oltre che aumentare il valore delle aree urbane e favorire il contatto tra le persone e la natura.
“Purtroppo – prosegue Dinetti – queste funzioni non sono conosciute, valorizzate e potenziate, spesso per ragioni legate a una cultura sbagliata, che non considera il valore, anche economico, della natura e degli alberi”.
Il dossier LIPU rende evidenti i benefici ambientali, ecologici, economici e sociali degli alberi. Per quanto riguarda i benefici effetti sull’ambiente, una pianta con un diametro di 25-30 centimetri assorbe ogni anno circa 30 chilogrammi di anidride carbonica (CO2), rilasciando una quantità di ossigeno equivalente a quella necessaria per la vita di dieci persone.
Inoltre, la presenza di venti alberi è in grado di annullare le emissioni annue di CO2 di un’automobile, mentre le fasce di vegetazione lungo le strade possono ridurre i rumori del 70-80 per cento.
Fonte: Lipu
sabato 30 gennaio 2010
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qui in Francia, di immagini come le vostre, dove fatte vedere dei tristi alberi potati di inverno, è la consuetudine. Li appiattiscono per adattarli ai viali. Li trasformano in torri quadre, in calici, insomma li trattano come vengono trattati i bonsay. Li trasformano in mostri. Nel insegnamento della Botanica ci dicevano che si poteva riconoscere un albero dalle caratteristiche individuali dello stesso. Questi li trasformano anche sostituendogli le basi. Un ciliegio europeo con i rami di uno giapponese. Di inverno sono mostri tristi.
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