sabato 30 marzo 2024

Tecnologia e natura unite per proteggere la biodiversità nel Parco delle Groane

Sensore bioacustico che agisce come un “orecchio elettronico”, rilevando la quantità e le tipologie di impollinatori presenti. Fonte immagine: Parco Groane

Il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea ha avviato un progetto finanziato dal Pnrr per monitorare la biodiversità e gli insetti impollinatori. Un consorzio formato dal Parco, dall'Università degli Studi di Milano (UniMI), dalla società tecnologica 3Bee e dall'Università degli Studi di Torino (UniTO) ha vinto il bando con il progetto "BioGro". L'obiettivo è combinare tecnologie avanzate e monitoraggio sul campo per studiare e conservare la biodiversità nel Parco.

Obiettivi del Progetto:

  • Monitoraggio delle api: Gli alveari nel Parco saranno dotati di tecnologia 3Bee Hive-Tech per monitorare le api, importanti indicatori ambientali. I sensori IoT misureranno parametri come peso, temperatura e suono per valutare lo stato di salute delle colonie e l'ambiente circostante. Sarà monitorata anche la presenza di altri insetti impollinatori con la tecnologia Spectrum di 3Bee.
  • Monitoraggio dei lepidotteri diurni: Il campionamento avverrà due volte alla settimana da aprile a settembre. Verranno ampliati i transetti di monitoraggio già attivi nel Parco per valutare l'abbondanza e la diversità dei lepidotteri in diverse aree.
  • Mappatura satellitare: Utilizzando immagini satellitari, si valuterà il rapporto tra la presenza degli insetti impollinatori e i diversi habitat del Parco.

Saranno organizzati corsi di apicoltura sostenibile e di classificazione dei lepidotteri per coinvolgere la comunità. Verrà promossa la conservazione della biodiversità tramite una comunicazione multicanale, con una pagina web interattiva e percorsi didattici nel Parco.

Escursioniamo insem... Quattro incontri rivolti ai bambini per scoprire la natura intorno a noi


La Società Escursionisti Medesi (S.E.M.) ha annunciato il lancio delle "Escursioni-AMO in S.E.M." a partire dal 7 aprile 2024. Questo programma è rivolto ai bambini dagli 8 anni accompagnati da un adulto.

Le Escursioni-AMO in S.E.M. propongono quattro incontri mirati a introdurre i partecipanti all'escursionismo attraverso brevi e facili passeggiate, con dislivelli minimi, adatte a tutti. È sufficiente indossare scarpe da ginnastica con una buona aderenza per garantire stabilità durante le escursioni.

Durante queste esperienze all'aria aperta, i partecipanti avranno l'opportunità di respirare aria fresca e godere dei benefici della natura sulla salute e sul benessere. Saranno esplorati alcuni dei sentieri che attraversano la Brughiera Briantea, la prima area naturale protetta a nord di Milano, di grande importanza per la biodiversità della Lombardia. L'obiettivo è far vivere un'esperienza indimenticabile in compagnia, magari facendo nuove amicizie.

Ogni incontro includerà sessioni informative condotte da esperti su argomenti quali abbigliamento adatto, organizzazione dello zaino, preparazione fisica, alimentazione, comportamento rispettoso dell'ambiente, geologia e geografia della brughiera, nonché flora e fauna.

Per le escursioni in Brughiera ci sarà l’accompagnamento di esperti del Comitato Parco Groane-Brughiera e del WWF Insubria, oltre alla presenza delle Guardie Ecologiche del Parco.

Le date degli incontri sono le seguenti:

  1. 07/04 - Parco Beretta Molla ore 14,00 - Introduzione e spiegazione, seguita da attività nel parco
  2. 21/04 - Via del Ry Meda ore 14,00 - Escursione guidata al Lago Azzurro, accompagnati da Tiziano Grassi, Presidente del Comitato Parco Groane-Brughiera
  3. 26/05 - Via dei Ronchi Cabiate ore 14,00 - Escursione guidata lungo il Sentiero dei ponticelli fino ai laghetti della Mordina, accompagnati da Gianni Del Pero, WWF Insubria
  4. 23/06 - Escursione in montagna ore 8,30 - Luogo da definire in base alla preparazione dei partecipanti

È necessario iscriversi entro il 5 aprile, fino ad esaurimento posti. La quota d'iscrizione è di Euro 25,00 a bambino con accompagnatore, comprensiva di tessera 2024.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni, è possibile recarsi in sede nei seguenti giorni ed orari: martedì dalle 17:30 alle 18:30, mercoledì e venerdì dalle 21:00 alle 22:00.

Informazioni:

S.E.M. – SOCIETA’ ESCURSIONISTI MEDESI, Via Vespucci 09, 20821 Meda (MB). Tel 0362341440 - info@sem-meda.it

giovedì 28 marzo 2024

Seregno. Un viaggio turbinoso nella rotonda di viale Nazioni Unite

Progetto della rotonda allegato alla delibera del 2016

La recente approvazione da parte della giunta municipale di Seregno riguardante la rotonda di Viale Nazioni Unite è un tema che richiede una seria riflessione e una chiara analisi delle implicazioni a lungo termine. È importante considerare che questa stessa rotonda era stata già approvata nel 2016, con un costo iniziale di 300.000 euro, IVA inclusa. Tuttavia, dopo otto anni, ci troviamo di fronte a una realtà sorprendente: il costo previsto per la sua realizzazione è praticamente raddoppiato.

Stato di fatto. Incrocio di Viale Nazioni Unite con la Strada del Merè Nord

È altrettanto importante considerare le preoccupazioni espresse in precedenza riguardo all'effettiva utilità di questa rotonda. Nel 2016, sono stati sollevati dubbi sulle sue reali benefici, e tali perplessità persistono ancora oggi. In particolare, vi è il timore che la sua realizzazione possa non solo non risolvere i problemi di traffico esistenti, ma addirittura contribuire ad aumentarli. L'attrazione di nuovo traffico su via Saronno potrebbe essere un effetto collaterale indesiderato, con potenziali conseguenze negative sulla viabilità e sulla qualità della vita dei residenti.

La rotonda potrebbe generare ulteriore traffico proveniente da via Saronno

Un ulteriore punto di preoccupazione è la possibile connessione tra la rotonda e la progettata tangenziale Meda Seregno. Se la rotonda dovesse essere funzionale alla realizzazione di questa nuova infrastruttura, è essenziale valutare attentamente l'impatto complessivo sulla circolazione stradale e sull'ambiente circostante. Ciò richiede una pianificazione olistica e una valutazione dei rischi e dei benefici associati a entrambe le infrastrutture.

Estratto mappa catastale

In definitiva, è fondamentale che l'approvazione di progetti di questa portata sia supportata da un'attenta valutazione delle implicazioni a lungo termine. Speriamo che le autorità competenti affrontino queste questioni con la dovuta serietà e considerino attentamente tutte le possibili conseguenze prima di procedere con la realizzazione della rotonda. La sicurezza e il benessere della comunità devono essere sempre posti al centro di ogni decisione infrastrutturale.

 

La rotonda nel PGT

Arese. Le biodiversità del territorio


Le biodiversità del territorio

Come tutelarle e perchè e necessario farlo
Domenica 7 aprile 2024, dalle 15.30 alle 19.00
Centro civico Agorà, Via Monviso 7, Arese


Programma

  • Ore 15.30 - Apertura mostra con esposizione attrezzi per apicoltura e trappole usate da bracconieri
  • Ore 16.00 - Proiezioni di immagini e filmati con relazione e dibattiti
  • Saluti istituzionali di Andrea Antolini, Assessore alla Sostenibilità ambientale, e apertura degli interventi.
  • Ore 16.15 - Apis mellifera e insetti pronubi
  • Interviene:
  • Mario Moro, Apicoltore
  • Ore 17.00 - Avifauna, anfibi e rettili
  • Intervengono:
  • Riccardo Trevisani, Fotografo naturalista esperto in avifauna
  • Marco Polonioli, Roberto Musumeci, Fotografi naturalisti esperti in avifauna
  • Riccardo Tucci, Dottore forestale e esperto anfibi
  • Ore 18.00 - Tutela della biodiversità: le guardie del WWF nella lotta al bracconaggio
  • Interviene: Giovanni Gottardi, Ornitologo e Guardia WWF

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

mercoledì 27 marzo 2024

Perplessità del Circolo Ambiente sul nuovo progetto per i torrenti Bevera e Gandaloglio a Molteno

Ipotesi di tracciato del nuovo bypass tra i torrenti Bevera e Gandaloglio a Molteno.

di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"

Siamo perplessi sulla proposta di un nuovo progetto per i torrenti Bevera e Gandaloglio a Molteno, per il quale si prevede uno stanziamento economico di 800 mila euro da parte della Regione.   
Lo diciamo in merito all'esito dell'incontro, reso pubblico dal sindaco di Molteno, il quale si sarebbe visto coi tecnici di Regione Lombardia per la possibilità di realizzare un by-pass tra i torrenti Bevera e Gandaloglio, per la protezione del nucleo abitato di Molteno.

Noi continuiamo a ribadire le nostre perplessità sulla logica con cui si vuole affrontare la gestione dei torrenti e dei rischi di allagamento. La realizzazione di un by-pass risponde solo alla solita logica, puramente idraulica ed ingegneristica, di spostare l'acqua da un punto all'altro, senza risolvere le vere cause all'origine dei rischi derivanti dalle esondazioni, cause che invece vanno cercate nell'eccessiva cementificazione del territorio, soprattutto nelle aree vicine ai corsi d'acqua. Purtroppo la stessa logica, di natura solo idraulica, la si sta applicando con le vasche di laminazione in località Redaella sul torrente Gandaloglio.
Invece la vera soluzione passa anzitutto dal porre un vincolo urbanistico per mantenere libere (cioè non edificabili) tutte le zone di esondazione naturale dei torrenti, attraverso lo stop al consumo di suolo. Cosa che non vediamo negli strumenti urbanistici dei comuni del territorio e in particolare di Molteno che, lo ricordiamo, ha il record di cementificazione in provincia di Lecco e il cui PGT vigente prevede ulteriori edificazioni anche in aree prossime ai torrenti!

La confluenza dei torrenti Bevera e Gandaloglio nel tratto 'coperto' in corrispondenza dello stabilimento ex Segalini.

Se poi si deve ragionare in termini di priorità negli interventi di 'messa in sicurezza', se Regione Lombardia ha dei soldi da stanziale, ebbene questi li si potrebbero utilizzare per risolvere il vero e unico nodo idraulico sui torrenti, ovvero l'area della ex Segalini, costruita proprio sopra la confluenza tra i torrenti Bevera e Gandaloglio. Con quello stanziamento economico si potrebbe acquisire o espropriare quella porzione della ex Segalini, per poi procedere con la demolizione della parte di capannone liberando l'area di confluenza tra i due torrenti in modo che venga rinaturalizzata, creando un'area verde a cielo aperto proprio in corrispondenza della confluenza a 'Y'.
Invece qui ci sembra che si stia pensando - ancora una volta - alla soluzione apparentemente più 'comoda': scavare un nuovo canale artificiale - oltretutto tagliando in due una preziosa area agricola - con un by-pass che, ripetiamo, non si capisce come potrebbe risolvere il problema degli allagamenti. Infatti col nuovo by-pass, le acque di piena del Bevera, anziché continuare nello stesso torrente verso il centro di Molteno, verrebbero fatte confluire nel Gandaloglio (il cui tratto finale passa altrettanto vicino ad alcune abitazioni di Molteno), dove però lo stesso volume di acqua verrebbe 'fermato' dalla soletta del capannone della ex Segalini. Quindi, col by-pass, avremmo una 'non' soluzione definitiva del problema, ma solo lo spostamento delle acque da un punto ad un altro.

lunedì 25 marzo 2024

Meda, la città degli alberi perduti


Il WWF Lombardia ha espresso sarcasmo nel commentare le recenti iniziative ambientali del Comune di Meda. Durante il fine settimana, i Volontari del WWF, in collaborazione con varie organizzazioni locali, hanno messo a dimora alcuni alberi nell'area della Valle dei Mulini. Tuttavia, questa azione è stata rapidamente oscurata dalla notizia dell'imminente abbattimento di 10 grandi pini, che saranno "compensati" con giovani lecci. Il WWF ha sottolineato l'assurdità di questo "equilibrio", ricordando gli alberi abbattuti in passato che non sono mai stati sostituiti, come i 12 tigli di via Seveso e i 2 maestosi platani di Via Trieste.

Con un tocco di sarcasmo, è stata evidenziata la tendenza di Meda a perdere costantemente la battaglia per la conservazione degli alberi. È stato ricordato come l'anno precedente fosse stato possibile salvare quasi tutti i tigli di Viale Rimembranze, mentre quest'anno gli alberi di Via Como sono stati sacrificati senza pietà.

Il WWF ha espresso anche una certa frustrazione per la mancanza di progressi nella tutela dell'ambiente urbano a Meda. Concludendo, è stato sottolineato che Meda "ha perso ancora una volta", evidenziando il triste declino ambientale della città nonostante gli sforzi di coloro che cercano di proteggere il verde urbano.

Parliamo di Pedemontana. Assemblea pubblica a Ornago


Martedi 26 marzo 2024
Assemblea Pubblica su Pedemontana
ore 20:30 presso il Municipio di Ornago

 

L’Assemblea vedrà la partecipazione dei sindaci dei Comuni interessati dal progetto, il capo delegazione PD all’Europarlamento Brando Benifei, l’Europarlamentare M5S Maria Angela Danzì, la Deputata Eleonora Evi, la Consigliera politica al Parlamento Europeo Responsabile agricoltura per Azione Caterina Avanza, la Consigliera di Patto Civico in Regione Lombardia Michela Palestra, Manuela Meloni del Comitato Ferma Ecomostro D Breve Regione Lombardia, Paola Santeramo Direttore CIA Lombardia, il Presidente del Parco Agricolo Nord Est Silvano Brambilla, il Vicepresidente CERSTE Alfonso Scarano e Sonia Rosa dell’Associazione Donne in Campo.

domenica 24 marzo 2024

Le donne non fanno strada. Toponomastica femminile a Seregno

Da sinistra, partendo dall'alto: Anna Frank, Anna Kuliscioff, Emma Gramatica, Eleonora Duse. Sotto: Grazia Deledda, Ada Negri, Maria Montessori, Maria Gaetana Agnesi. Fonte immagini: Wikipedia.

Nel tessuto urbano di molte città italiane, le strade, le piazze e le vie costituiscono un patrimonio culturale tangibile che riflette non solo la storia e l'identità della comunità, ma anche le dinamiche sociali e le concezioni dominanti del potere e della rappresentazione. Uno sguardo attento alla toponomastica di Seregno, città della provincia di Monza e Brianza, rivela una realtà che solleva interrogativi sulla rappresentanza di genere e sulle disuguaglianze che ancora persistono nel riconoscimento pubblico delle figure femminili.

I dati provenienti da un censimento condotto dal sito Toponomastica femminile mettono in luce una disparità significativa nella denominazione delle strade, delle piazze e degli spazi pubblici dedicati alle donne rispetto a quelli intitolati agli uomini. Su un totale di 564 strade, vie, piazze e simili, solamente il 2% è intitolato a figure femminili, mentre il restante 58% è dedicato a uomini.

Le intitolazioni

Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): 1

Sante, beate, martiri: 2

Le vie dedicate a Sant'Anna (1), a Santa Valeria (2) e alla Madonnina (3) si trovano nel quartiere Santa Valeria

Letterate / umaniste
(scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): 3

Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): 2

Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): 2

Le due vie dedicate alle attrici Eleonora Duse (1) ed Emma Gramatica (2) si trovano nel Quartiere San Salvatore

Figure storiche e politiche
(matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): 2

Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): --

Nel Quartiere Sant'Ambrogio sono concentrate la maggior parte delle vie dedicate alle donne: via Agnesi (1), via 8 marzo (2), via Cassina Ida (3), via Montessori (4), via Curie (5), via Deledda (6), via Negri (7). Fuori pianta, al confine con Cesano Maderno, si trova via Anna Frank.

Un'analisi dei criteri di intitolazione

La classificazione delle strade intitolate a donne rivela una certa eterogeneità nelle categorie di riferimento. Le denominazioni femminili spaziano dalle figure religiose alle scienziate, dalle letterate alle figure storiche e politiche. Tuttavia, emerge una lacuna significativa in alcune categorie cruciali come lavoratrici, imprenditrici e atlete, evidenziando un limite nell'ampia rappresentanza delle contribuzioni femminili alla società.

La toponomastica di una città dovrebbe essere inclusiva e rappresentare la diversità e la ricchezza delle esperienze umane. L'assenza o la sottorappresentazione delle donne nella denominazione delle strade non solo riflette una storia di discriminazione e subalternità, ma perpetua anche gli stereotipi di genere e limita le aspirazioni delle giovani generazioni.

Per affrontare questa disparità, è necessario un impegno attivo da parte delle istituzioni e della comunità locale. Sono richieste azioni volte a riconsiderare e ampliare i criteri di intitolazione delle strade per includere una gamma più ampia di figure femminili che hanno contribuito in modo significativo alla società. Inoltre, è essenziale promuovere la consapevolezza e l'educazione sulla storia delle donne e sui loro successi, al fine di rompere gli stereotipi di genere e ispirare le future generazioni.

venerdì 22 marzo 2024

Presidio a Villasanta: un NO deciso alla speculazione sull'ex Lombarda Petroli


Il 23 marzo 2024 segnerà un momento cruciale per la comunità di Villasanta, dove cittadini, organizzazioni civiche e istituzioni locali si uniranno per respingere energicamente ogni forma di speculazione sull'area ex Lombarda Petroli. Organizzato dal movimento "Cittadini per Villasanta", il presidio si terrà alle ore 10 del mattino presso il parcheggio di via Raffaello Sanzio.

La preoccupazione scaturisce da recenti dichiarazioni riportate dalla stampa locale, che sembrano minimizzare i livelli di inquinamento presenti nella zona. In un contesto in cui i curatori fallimentari e il Comune sono da tempo coinvolti in una querelle legale, il Comune ha sempre manifestato una ferma determinazione nel tutelare la salute dei suoi cittadini. La sua volontà di preservare l'ampia area verde centrale dell'ex raffineria, trasformandola in un bosco urbano accessibile, è nota e condivisa.


Tuttavia, resta irrisolto il problema del sottosuolo, gravemente compromesso dagli anni di attività petrolifera e da sversamenti illeciti. Grazie alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), potremmo finalmente assistere a una svolta significativa in questa vicenda.

Ma, nonostante le speranze riposte nel PNRR, si registrano continui tentativi di deviazione da parte di alcune parti coinvolte. Alcune forze politiche locali, in particolare, sembrano ambigue nel loro giudizio, proponendo sviluppi incompatibili con la salvaguardia ambientale, come insediamenti di logistica pesante o centri di produzione di idrogeno. La Lista "Cittadini per Villasanta" ribadisce che la priorità assoluta rimane garantire la salubrità dell'area e eliminare i rischi per la salute della popolazione e dell'ecosistema circostante.


Il presidio del 23 marzo rappresenta un'opportunità unica per manifestare un deciso NO a ogni forma di speculazione, difendere la salute dei cittadini di Villasanta e proteggere il territorio comunale. L'invito è esteso a tutti i cittadini, i partiti, i comitati, le organizzazioni ambientaliste e coloro che condividono questi valori fondamentali. La partecipazione di tutti è essenziale per far sentire forte e chiaro il messaggio: la salute e l'ambiente non sono negoziabili.

 


 

giovedì 21 marzo 2024

Pedemontana: Ambientalisti e Liste Civiche alla ricerca di chiarezza sulle ottimizzazioni e le compensazioni ambientali


Il 12 marzo 2024, si è tenuto un nuovo incontro tra una serie di gruppi ambientalisti e liste civiche delle tratte B2 e C e i vertici della società Autostrada Pedemontana Lombarda.
Gli ambientalisti hanno espresso la necessità di raccogliere informazioni sulle ottimizzazioni progettuali richieste dai sindaci, sulle cantierizzazioni e sulle Compensazioni Ambientali.
Il capitolo sulla Bonifica da Diossina, inizialmente previsto tra gli argomenti, è stato poi trattato in una seduta dedicata il 5 marzo 2024, con la costituzione dell'Osservatorio collegiale di monitoraggio della Bonifica e gli ambientalisti hanno prodotto una comunicazione dettagliata in merito. 

Sulle ottimizzazioni per la tratta B2, Sinistra e Ambiente ha chiesto notizie riguardo alle modifiche richieste per la tangenziale Meda-Seregno, parte integrante della viabilità complementare della Pedemontana.


Il percorso della tangenziale Meda Seregno

La direzione tecnica di APL ha confermato di essere in una fase di confronto non ancora completata con le due amministrazioni per tenere in considerazione le loro esigenze (come evidenziato in una delle risposte all'interrogazione nel Consiglio Comunale di Meda del 9 novembre 2023).
Altre ottimizzazioni in alcuni Comuni sono ancora in fase di valutazione e, se accolte, saranno inserite dal contraente nel progetto esecutivo.
Per quanto riguarda la necessità di collegare l'area libera di via della Roggia a Seveso con il Bosco delle Querce per un possibile ampliamento, l'amministrazione sevesina ha proposto un ponte verde limitato in ampiezza e solo per un passaggio ciclopedonale, ma l'istanza deve ancora essere definita così come la decisione se classificarla come compensazione ambientale o viabilistica.
Buona parte dell'incontro è stata dedicata ai problemi che la cantierizzazione genererà sulla viabilità locale e sulle modalità di realizzazione delle Compensazioni Ambientali, per le quali APL ha dichiarato che, insieme alla Bonifica da Diossina, esiste già la copertura economica mediante l'utilizzo della liquidità (360 mln) nelle disponibilità della società.
Riguardo all'argomento del prestito della BEI, Sabato Fusco, Direttore Generale di APL, ha confermato che la sua erogazione avverrà solo dopo il completamento del progetto esecutivo delle tratte B2 e C, con previsti momenti di verifica con la BEI e con la formalizzazione di uno spostamento temporale a luglio 2024 della data di possibile erogazione.

Di seguito, il comunicato dei gruppi presenti all'incontro.

Comunicato stampa delle associazioni e liste civiche sull'incontro del 12 marzo 2024 con Pedemontana

Il percorso di Pedemontana (versione con tratta D breve)

Lo scorso 12 marzo nella sede di Autostrada Pedemontana Lombarda si è tenuto l’incontro tra i vertici della società, i gruppi ambientalisti, i comitati e le liste civiche delle tratte B2 e C di Pedemontana che lo avevano richiesto.
Un incontro per fare il punto sul tema delle Compensazioni Ambientali e viabilistiche e che è stato esteso anche agli aspetti della cantierizzazione a pochi mesi dagli ennesimi e continui annunci di apertura dei cantieri per il completamento dell’infrastruttura autostradale.
“Continuiamo a essere contrari alla Pedemontana che consideriamo dannosa, impattante e insostenibile per il nostro territorio – hanno esordito i rappresentanti dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche – ricordando che molto è stato promesso ma ben poco attuato.
Ci riferiamo alle compensazioni viabilistiche e, soprattutto, a quelle Ambientali che sulle tratte A e B1 e sulle tangenziali di Como e Varese di Pedemontana mostrano pesanti ritardi realizzativi oltre a riduzioni e snaturamenti.
Al contempo, dimostrando responsabilità e interesse per il territorio, ci sentiamo in dovere di continuare a informare e monitorare con attenzione ciò che accadrà all’apertura dei cantieri e su quello che resterà dopo la loro chiusura e la messa in esercizio dell’opera."
I gruppi ambientalisti e le liste civiche in rete vogliono evitare che la situazione sia lasciata a se stessa:
“Uno degli aspetti che vogliamo sollevare – hanno spiegato ai vertici di Pedemontana – è quella delle ottimizzazioni progettuali richieste dai sindaci.
Non è ben chiaro il panorama di ciò che è stato chiesto dalle amministrazioni e cosa di quelle richieste sia stato accolto.
È necessario fare chiarezza: delle interlocuzioni tra Comuni e società Pedemontana non abbiamo un riscontro pubblico, non c’è contezza di verbali o carteggi dai quali si possa comprendere a che punto sia la procedura”.
Dai tecnici di Pedemontana è stato precisato che sulle compensazioni ambientali la società garantisce ai Comuni un anticipo per la progettazione esecutiva e, successivamente, pagamenti ad avanzamento lavori. Pedemontana ha ammesso difficoltà laddove ha dovuto gestire direttamente la realizzazione di alcune compensazioni ambientali quando alcuni Comuni hanno preferito delegare tutto alla società.
“Un tema centrale è proprio il protagonismo dei Comuni: per gestire i disagi legati alla cantierizzazione e per monitorare la corretta realizzazione in tempi brevi delle compensazioni ambientali e viabilistiche, il ruolo delle amministrazioni comunali può essere decisivo”, è la considerazione delle associazioni ambientaliste e delle liste civiche, che aggiungono: “Mentre i sindaci della tratta B2 stanno affrontando alcune partite a livello sovra locale coordinati dal sindaco di Cesano Maderno, per la tratta C questo non sta accadendo e il rischio di interventi spezzatino è alto”.
Proprio sul metodo si sono concentrati i gruppi intervenuti in Apl che suggeriscono: “Con i Comuni della Tratta B2 abbiamo chiesto e ottenuto la costituzione di un osservatorio sulla Bonifica.
Anche sulle Compensazioni Ambientali  è necessario istituire momenti di confronto e verifica tra Pedemontana, Amministrazioni e gruppi ambientalisti.”
Le compensazioni ambientali devono essere una ‘ricucitura del territorio’ sia sociale sia ambientale: possiamo fare in modo che queste compensazioni non siano irrisorie rispetto alla devastazione che deriverà dell’opera autostradale?
Possiamo costruire insieme un percorso perche esse tornino almeno a essere quello che era stato immaginato nel progetto originario e quindi una restituzione, seppure parziale, al territorio che sta subendo un’infrastruttura che lo priverà di ecosistemi e che creerà non poche criticità ?

Legambiente Circolo Laura Conti Seveso,
Legambiente circolo Gaia Usmate con Velate,
Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda,
Seveso Futura,
Passione Civica Cesano Maderno,
Altra Bovisio,
Comitato Ambiente Bovisio,
Immagina Arcore,
Comitato No Pedemontana Lesmo.

Novate Milanese: appuntamento con "Ronza come un’ape" 🐝


Il 24 marzo 2024 il Circolo Sempre Avanti di Novate Milanese vi aspetta

  • 📍 Dalle 11.00 Passeggiata per gli insetti impollinatori. Ritrovo all’orto dell’area mercato con tappe per piantare un habitat a misura di api!
  • 📍 Dalle 13.00 Aperitivo di primavera
  • 📍 Dalle 14.00 Interventi di  Legambiente Circolo Novate e Christian Brambilla esperto meteorologo

*Gradita prenotazione al bar del circolo o via mail a iscrizioni.circolo@gmail.com

Grazie al Progetto CoRaLe finanziato nell’ambito del 4° bando Rigenerare Legami da Comuni Insieme Progetto RICA RICA HUB – Novate

Organizzato in collaborazione con Legambiente Novate Milanese e Comitato di quartiere L’Altra Novate

Canturina Bis. Presentazione del progetto di fattibilità e discussione


Riceviamo dal Comitato No Canturina bis, l'invito alla presentazione del progetto di fattibilità della Canturina bis e alla discussione delle alternative riguardanti la mobilità sostenibile.

🌱 Mercoledì 27 marzo, dalle 20.30, presso la Sede Pensionati Terza Età di Figino Serenza, sita in via Colombo 3, si terrà un momento di confronto sul tema della tangenziale di Cantù. Si evidenzia che, se realizzata, tale infrastruttura comprometterebbe le aree verdi del parco regionale delle Groane.

🌍 Sarà l'occasione per esaminare e discutere proposte alternative riguardanti la mobilità e i trasporti, nonché per affrontare tematiche concernenti la tutela del territorio.


#nocanturinabis
#fermiamolainsieme"

A Meda nasce il Parco della Valle dei Mulini

L'area interessata dall'intervento di riqualificazione

Il WWF Insubria ha recentemente annunciato la creazione a Meda di una nuova area verde denominata Parco della Valle dei Mulini, un progetto che risale al 2009 e che è stato trasformato in un Progetto di Compensazione Ambientale destinato ad accompagnare l'opera Pedemontana, ma che purtroppo non è mai stato realizzato.

Il progetto presentato su "Dorsale Verde Nord", Maggioli Editore, 2009

Questo progetto prevedeva la realizzazione di un tratto iniziale di connessione tra il Parco della Brughiera e il Bosco delle Querce di Seveso e Meda, situato nelle vicinanze delle scuole e del Vecchio Mulino.

Il progetto di riqualificazione

Il Comune di Meda ha stanziato 215.000 € per ulteriori interventi ambientali, fondi provenienti dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda per la Progettazione della Compensazione Ambientale denominata "Valle dei Mulini". Questi fondi si aggiungono a quelli già investiti negli anni precedenti, grazie al contributo di un'azienda storica di Meda, una società farmaceutica e il WWF Insubria.

Il WWF Insubria ha destinato gli 85.000 € assegnati dal Bilancio Partecipato del Comune di Meda nel Progetto di Riforestazione Urbana, Bosco e Frutteto Didattico. Questo progetto comprende anche la connessione tra il Parco della Brughiera e il Bosco delle Querce, a beneficio delle Scuole Diaz e Anna Frank.

Secondo le dichiarazioni del Sindaco Santambrogio la cifra assegnata da Pedemontana a Meda per le Compensazioni Ambientali è pari a 2,3 Mln di cui 1,7 Mln destinati al Progetto Locale (PL) 15 denominato "la Valle dei Mulini". Questo progetto fa parte del Masterplan originale e mira a garantire ulteriori interventi di mitigazione e compensazione ambientale nell'area interessata.


(post aggiornato il 22 marzo 2024) 

 

Nota storica

La Valle dei Mulini era attraversata dalla Roggia Viscontea, un canale artificiale costruito nel XIV secolo. Questo canale derivava completamente l'acqua dal rio Acquanegra, un affluente del torrente Seveso, alimentato a sua volta da una sorgente abbondante situata presso la cascina Bassone di Albate (ora parte dell'Oasi WWF del Bassone) alle porte di Como. La Roggia seguiva il corso della valle del Seveso da Cucciago fino a Camnago di Lentate, attraversando più volte il torrente e sfruttandone parte del flusso d'acqua. Lungo questo tratto della Roggia, c'erano vari mulini, da cui il nome Valle dei Mulini. Dopo essersi separata definitivamente dal Seveso, la Roggia proseguiva verso Meda, San Pietro Martire, Baruccana e infine Desio, passando per un tratto di territorio cesanese.

mercoledì 20 marzo 2024

A Saronno Paesaggi diVersi


Paesaggi diVersi: poesia e musica in viaggio

Sabato 23 marzo 2023, Saronno, ritrovo ore 10 Stazione Nord, via Generale Cantore 6

a cura dell'associazione Sentiero dei Sogni nell'ambito del Festival Giorni diVersi

Saronno, al centro tra le province di Varese, Milano e Como costituisce da sempre un punto di interscambio fondamentale, il cuore pulsante di una rete (umana, ferroviaria e, per lungo tempo, anche industriale) che contribuisce a tenere viva e attiva la Lombardia. In occasione del festival Giorni diVersi e della Giornata mondiale della poesia proclamata dall'Unesco, poeti e musicisti provenienti dalle province limitrofe convergeranno su Saronno, dove la stazione e la città diventeranno il "teatro naturale", per citare un grande autore lombardo, Giampiero Neri, di una sfilata di parole e note, che ha l'obiettivo di risvegliare le coscienze e l'attenzione nei confronti in particolare dei luoghi che stanno cambiando, che vivono una complessa transizione verso l'era post-industriale. La passeggiata creativa - format sviluppato con grande successo di pubblico dall'associazione Sentiero dei Sogni, che curerà l'evento, a partire dal 2016 - toccherà alcuni "punti nevralgici" di Saronno: dopo un primo momento di musica e lettura in stazione, il poetico corteo attraverserà le piazze principali della città per concludersi a Villa Gianetti, sede del museo dedicato a Giuditta Pasta, che gli interessati potranno visitare gratuitamente a fine evento. Parteciperà all'iniziativa una dozzina di poeti, in rappresentanza anche di alcune delle associazioni più attive nel promuovere la poesia sul territorio regionale, come la Casa della Poesia di Milano, la Casa della poesia di Como e l'associazione FormArti di Busto Arsizio, oltre a Sentiero dei Sogni, e tre musicisti. Obiettivo primario dell'evento è portare la poesia incontro alle persone. Il pubblico proveniente dalle aree attraversate dai convogli su cui viaggeranno i poeti è invitato a utilizzare gli stessi treni per ampliare quella che si annuncia come un'esperienza indimenticabile.

Per info e iscrizioni cliccare qui.

Qui il programma completo del Festival Giorni diVersi: www.giornidiversi.it

Earth Hour 2024 con il WWF Insubria: spegnere le luci per illuminare il futuro


Il 23 marzo alle 20.30 cittadini, città e aziende di tutto il mondo spegneranno le loro luci per 60 minuti. Un’ora che potrebbe cambiare i prossimi decenni: molto più di un evento, un gesto che ha il valore di cambiare il nostro futuro. Con il tuo gesto simbolico, insieme a quello di migliaia di persone nel mondo, farai sentire la tua voce per un futuro più giusto e sostenibile per tutti.

Di seguito gli eventi dell'Earth Hour WWF - L'ora della Terra 2024 organizzati dal WWF Insubria:


MEDA:
In occasione dell’evento “Earth Hour – L’Ora della Terra 2024”, denominato “+Azioni -CO2: Diamo un Futuro al nostro Futuro!”, WWF Lombardia e WWF Insubria organizzano la “Festa dell’albero in fiore – Festa di primavera” che prevede la messa a dimora dei primi Castagni del Futuro “Frutteto Didattico” nel Giardino delle Scuole A. Diaz di Meda il 23 marzo 2024 dalle 12. I nuovi Alberi si andranno ad aggiungere alle 100 Querce Farnia ed ai 60 Arbusti che i Ragazzi delle Scuole hanno piantumato nella Festa dell’Albero che si è tenuta il 27 Novembre, completando il progetto di Forestazione Urbana del WWF Insubria.
https://www.wwf.it/cosa-facciamo/eventi/earth-hour-2024/festa-dellalbero-in-fiore



LENNO-PUNTA BALBIANELLO:
Un importante progetto di recupero delle “reti fantasma” lasciate sui fondali del nostro lago che creano molti danni alla flora e fauna lacustre, verranno recuperate e smaltite . Un appuntamento organizzato da INVINCIBLE FISHING in collaborazione con la sezione subacquea di INVINCIBLE DIVING, con le società sportive di pescatori “professionisti” , società subacquee del territorio con la presenza dell’Amministrazione Provinciale con le proprie imbarcazioni, il Comando Aero Navale della Guardia di Finanza, l’ Autorità di Bacino e la partecipazione straordinaria del WWF.
https://www.wwf.it/cosa-facciamo/eventi/earth-hour-2024/recupero-reti-fantasma-un-progetto-per-il-lario/


Spegnimenti programmati con i Comuni:

Como (Tempio Voltiano), Meda, Legnano, Lurate Caccivio, Milano (Castello Sforzesco) e con la Provincia di Como (Villa Gallia e Villa Saporiti).

martedì 19 marzo 2024

Atti vandalici all'Oasi WWF del Bassone (Como Albate)


Purtroppo, negli ultimi tempi, si sono verificati ripetuti episodi vandalici che hanno danneggiato l'Oasi e reso pericolose le sue strutture per i visitatori.
Recentemente, un'automobile si è avventurata sui margini della palude e i suoi occupanti, trovandosi impantanati, hanno deciso di utilizzare le palizzate e le traversine delle passerelle che conducono all'Osservatorio a lago per liberarsi.


In aggiunta, nei giorni scorsi, altri "vandali" hanno preso di mira nuovamente le passerelle e lo stesso Osservatorio, che era stato di recente oggetto a interventi di manutenzione, costringendo a delimitare l'area e ad interdire l'accesso.


Il WWF Insubria ha contattato inoltre gli uffici della "Provincia di Como", con cui è in costante comunicazione per realizzare interventi di riqualificazione dell'Oasi. Ha invitato l'ente a intensificare i controlli da parte delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) attive sul territorio. Inoltre, ha sottolineato l'urgenza di anticipare l'installazione di fototrappole e la posa di cartelli che indichino "area videosorvegliata", come previsto nel piano di interventi recentemente presentato all'ente provinciale.

Il WWF ha dichiarato che "solo dopo l'attuazione di queste misure sarà possibile proseguire con gli altri interventi finalizzati alla sicurezza e al miglioramento dell'esperienza dei visitatori presso l'Oasi".

Lago di Como: Torno al cemento


Il Comune di Torno (CO) ha avviato le procedure per un grande progetto in riva al lago, con un piano presentato da un privato il 23 dicembre 2023. Questo ha spinto la giunta comunale, il 20 gennaio 2024, ad avviare una variante al Piano di Governo del Territorio e una verifica ambientale. Il progetto include la costruzione di un hotel di lusso, edifici residenziali, una SPA, un ristorante e un porticciolo privato, comportando la demolizione di una villa settecentesca e l'abbattimento di numerosi alberi di pregio.

I rappresentanti di varie associazioni ambientaliste, tra cui Enzo Tiso di Legambiente, Roberto Fumagalli del Circolo Ambiente Ilaria Alpi, Gianni Del Pero del WWF Lombardia e Giulio Sala di FIAB-Como Biciamo, temono che questo progetto metta a rischio l'ambiente fragile e il paesaggio del lago. Criticano il suo mancato considerare la fragilità idrogeologica della zona e il favoreggiamento esclusivo degli investitori e dei costruttori. Avvertono che l'aumento del traffico causerà disagi alla popolazione locale e chiedono un approccio più sostenibile al turismo.

Invitano gli amministratori a riflettere attentamente prima di prendere decisioni irreparabili e incoraggiano la cittadinanza a informarsi sul progetto e a esprimere la propria opposizione. Promettono di raccogliere informazioni e intraprendere azioni per impedire la realizzazione di questo progetto insostenibile dal punto di vista ambientale.

Il comunicato stampa delle associazioni ambientaliste

Panoramica dell'area interessata dall'intervento

Apprendiamo che il Comune di Torno ha avviato le procedure riguardanti la realizzazione di un progetto di enormi dimensioni in riva al lago.
Agli atti del comune risulta infatti che un piano è stato presentato il 23 dicembre scorso da un soggetto privato e, con tempestività, il 20 gennaio la giunta comunale di Torno ha deliberato l’avvio di una variante al Piano di gestione del Territorio e la verifica di assoggettabilità alla VAS, Valutazione Ambientale Strategica.
Sui media è stato riportato che si occuperebbe una superficie di gran lunga superiore all’esistente, snaturando in questo modo sotto il profilo ambientale e paesaggistico un suggestivo angolo della sponda orientale del nostro lago. Il progetto prevede la realizzazione di un hotel extra lusso (l'ennesimo!), alcuni edifici residenziali, una SPA, un ristorante e persino un porticciolo e darsene privati. Il tutto nella zona, ancora incontaminata, tra via Pliniana e il lago.
A tal fine sarà necessario demolire una villa settecentesca e abbattere, perché incompatibili col progetto, decine di alberi di pregio, alcuni con diametro di 300-400 cm.

Censimento delle essenze arboree

Non occorre definirsi ambientalisti per rendersi conto che il delicato ecosistema lacustre verrebbe stravolto da questo progetto il quale, a nostro avviso, non tiene in considerazione la fragilità del territorio sotto il profilo idrogeologico (ricordiamo tutti le immagini drammatiche di quello che accade sulle sponde del lago quando le piogge sono particolarmente intense!).
Spiace dover prendere atto che, ancora una volta, i principi della sostenibilità ambientale vengono messi in secondo piano dalla prospettiva di una grandiosa operazione di speculazione edilizia e dalla presunta “ricchezza” che dovrebbe portare al paese. In realtà, come abbiamo già visto in altre occasioni, questo tipo di interventi porta guadagni (e molto consistenti!) solo agli investitori ed ai costruttori. Le cosiddette opere di compensazione sono fumo negli occhi e funzionali alla edificazione perché scorporati dagli oneri di urbanizzazione.

Turno (CO). In rosso l'area interessata dall'intervento

Alla popolazione residente, soffocata nel periodo estivo da un turismo fuori misura, rimarrà il disagio per l’ulteriore afflusso di mezzi sulla statale Lariana, assolutamente inadeguata a sostenere un aumento dei flussi di traffico. Già ora infatti la strada è spesso interessata da code di automezzi che provocano inquinamento acustico e atmosferico.
Già ora per i residenti ci sono poche alternative per raggiungere Como: pochi battelli, pochi autobus e solo nelle ore diurne, assenza di percorsi ciclabili, addirittura l’impossibilità di andare a piedi visto il divieto (per ovvi motivi di sicurezza) di percorrere le gallerie.
Ci riserviamo di valutare nel dettaglio il progetto quando potremo prenderne visione, ma la nostra impressione è che si cerchi di far passare per “sviluppo turistico” una enorme colata di cemento che sconvolgerà un territorio fragile e metterà a rischio un ambiente di pregio che necessita solo di cura e manutenzione per preservarne la bellezza, anche a godimento delle future generazioni.

Prospetto (particolare)

È fondamentale che amministratori e cittadini si rendano conto che il nostro meraviglioso lago è un patrimonio da preservare e difendere e che il turismo può portare ricchezza per tutti solo se è sostenibile e, quindi, tiene nella dovuta considerazione gli impatti ambientali e sociali e le esigenze delle comunità locali.

Pianta della zona d'intervento (particolare)

Chiediamo agli amministratori comunali di riflettere attentamente prima di prendere decisioni irreparabili e invitiamo la cittadinanza ad informarsi su questo progetto, valutando l’impatto che avrà sul territorio e manifestando apertamente la loro contrarietà. Importante a questo riguardo risulta essere la vigilanza e partecipazione alle fasi di verifica della valutazione ambientale strategica.
Per quanto ci sarà possibile noi cercheremo di raccogliere tutte le informazioni utili e metteremo in atto tutte le azioni possibili per impedire che questo progetto, assolutamente insostenibile sotto il profilo ambientale, possa essere realizzato.

Per conto delle Associazioni:

  • Circolo Legambiente Angelo Vassallo – Enzo Tiso
  • Circolo Ambiente Ilaria Alpi – Roberto Fumagalli
  • WWF Lombardia – Gianni Del Pero
  • FIAB Como Biciamo – Giulio Sala


 Fonte immagini: documenti allegati alla delibera di Giunta.


Desio. Un incontro per difendere la terra

 

lunedì 18 marzo 2024

Guida alla Seregno coloniale

Cartina dell'Africa Orientale Italiana, 1936


Diverse strade seregnesi ricordano il nostro passato coloniale. Sono distribuite in diversi quartieri anche se la parte del leone la fa il Quartiere Lazzaretto con via Macallè, via Ivo Oliveti e via Dalmazio Birago. Nel Quartiere Sant'Ambrogio troviamo via Pietro Toselli e via Bottego. Nel Quartiere Consonno troviamo via Adua, mentre nel Quartiere di San Salvatore troviamo Cascina Abissinia.

Localizzazione dei toponimi coloniali a Seregno (mappa elaborata da Viva Zerai!)

Adua
ricorre due volte nella storia coloniale italiana: la prima fu il 1° marzo 1896 quando un corpo di spedizione comandato dal generale Oreste Baratieri fu distrutto dalle forze etiopi del negus Menelik II; la seconda quasi quaranta anni più tardi: la volontà di vendicare la sconfitta del 1896 è stato uno dei motivi che hanno indotto Mussolini a intraprendere l’invasione dell’Etiopia nel 1935. Il 2 ottobre iniziò l’attacco al paese e il 6 ottobre venne conquistata Adua, un evento ovviamente esaltato dalla propaganda del regime. 


Il Popolo di Monza, 1937


Macallè
fu occupata dagli italiani all'inizio della Guerra di Abissinia, nell'Ottobre 1895. Dopo la sconfitta subita da Pietro Toselli nella battaglia dell'Amba Alagi (7 dicembre 1895) fu ordinato il ripiegamento di tutte le forze italiane comandate dal generale Giuseppe Arimondi su Macallè. Il primo assedio di Macallè, durante la guerra di Abissinia tra il Regno d’Italia e l’Impero d’Etiopia, durò dal 15 dicembre 1895 al 22 gennaio 1896, fino a quando la guarnigione coloniale italiana resistette all’esercito etiope guidato dal negus Menelik II in persona. Un affronto che fu lavato l’8 novembre del 1935 dalle truppe fasciste e dagli ascari eritrei e somali che, dopo aver assediato, bombardato con l’iprite e avvelenato col gas Macallè, la unirono all’effimero impero africano italiano che entro pochi anni sarebbe stato spazzato via dagli inglesi e dagli abissini.

Cascina Abissinia, dal nome evocativo, rimanda direttamente alla conquista coloniale.

Ivo Oliveti, figura politica e militare, trovò la morte ad Axum durante la guerra d'Etiopia nel 1936. Eroe della prima guerra mondiale, segretario federale del Partito Nazionale Fascista e giudice del Tribunale speciale per la difesa dello Stato, Oliveti fu insignito della Medaglia d'oro al valore militare alla memoria per il suo sacrificio nel tentativo di salvare l'equipaggio del suo aereo in fiamme.

Foto de "La Disperata" regalata agli studenti del Liceo Zucchi di Monza, 1936

Dalmazio Birago, aviatore della squadriglia di volo "La Disperata", caduto sul campo il 20 novembre 1935. Ferito in azione due giorni prima sull’Amba Alagi/Macallè è stato il primo caduto decorato di medaglia d’oro per la campagna d’Etiopia.

 


In un contesto più ampio, via Bottego e via Toselli richiamano le campagne coloniali precedenti all'invasione dell'Etiopia, portando alla memoria figure come Vittorio Bottego, che nonostante fossero esploratori sotto il vessillo della scoperta, perpetrarono violenze su popolazioni indigene, espropriando terre e imponendo la loro egemonia.


L'Ala d'Italia, Maggio 1936 (Fonte Google Books)

È importante notare che il podestà dell'epoca dedicò anche altre vie a militari che combatterono in Africa Orientale, come Tito Minniti (oggi la denominazione della strada è divisa tra Gramsci e Collodi). Questa scelta rifletteva l'atteggiamento celebrativo dell'era fascista nei confronti delle gesta coloniali e militari. In questa tessitura di ricordi, una via traversa di via Bottego omaggia Gaetano Casati, geografo ed esploratore italiano, un altro tassello nel mosaico delle imprese coloniali.

 

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