domenica 24 marzo 2024

Le donne non fanno strada. Toponomastica femminile a Seregno

Da sinistra, partendo dall'alto: Anna Frank, Anna Kuliscioff, Emma Gramatica, Eleonora Duse. Sotto: Grazia Deledda, Ada Negri, Maria Montessori, Maria Gaetana Agnesi. Fonte immagini: Wikipedia.

Nel tessuto urbano di molte città italiane, le strade, le piazze e le vie costituiscono un patrimonio culturale tangibile che riflette non solo la storia e l'identità della comunità, ma anche le dinamiche sociali e le concezioni dominanti del potere e della rappresentazione. Uno sguardo attento alla toponomastica di Seregno, città della provincia di Monza e Brianza, rivela una realtà che solleva interrogativi sulla rappresentanza di genere e sulle disuguaglianze che ancora persistono nel riconoscimento pubblico delle figure femminili.

I dati provenienti da un censimento condotto dal sito Toponomastica femminile mettono in luce una disparità significativa nella denominazione delle strade, delle piazze e degli spazi pubblici dedicati alle donne rispetto a quelli intitolati agli uomini. Su un totale di 564 strade, vie, piazze e simili, solamente il 2% è intitolato a figure femminili, mentre il restante 58% è dedicato a uomini.

Le intitolazioni

Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): 1

Sante, beate, martiri: 2

Le vie dedicate a Sant'Anna (1), a Santa Valeria (2) e alla Madonnina (3) si trovano nel quartiere Santa Valeria

Letterate / umaniste
(scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): 3

Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): 2

Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): 2

Le due vie dedicate alle attrici Eleonora Duse (1) ed Emma Gramatica (2) si trovano nel Quartiere San Salvatore

Figure storiche e politiche
(matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): 2

Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): --

Nel Quartiere Sant'Ambrogio sono concentrate la maggior parte delle vie dedicate alle donne: via Agnesi (1), via 8 marzo (2), via Cassina Ida (3), via Montessori (4), via Curie (5), via Deledda (6), via Negri (7). Fuori pianta, al confine con Cesano Maderno, si trova via Anna Frank.

Un'analisi dei criteri di intitolazione

La classificazione delle strade intitolate a donne rivela una certa eterogeneità nelle categorie di riferimento. Le denominazioni femminili spaziano dalle figure religiose alle scienziate, dalle letterate alle figure storiche e politiche. Tuttavia, emerge una lacuna significativa in alcune categorie cruciali come lavoratrici, imprenditrici e atlete, evidenziando un limite nell'ampia rappresentanza delle contribuzioni femminili alla società.

La toponomastica di una città dovrebbe essere inclusiva e rappresentare la diversità e la ricchezza delle esperienze umane. L'assenza o la sottorappresentazione delle donne nella denominazione delle strade non solo riflette una storia di discriminazione e subalternità, ma perpetua anche gli stereotipi di genere e limita le aspirazioni delle giovani generazioni.

Per affrontare questa disparità, è necessario un impegno attivo da parte delle istituzioni e della comunità locale. Sono richieste azioni volte a riconsiderare e ampliare i criteri di intitolazione delle strade per includere una gamma più ampia di figure femminili che hanno contribuito in modo significativo alla società. Inoltre, è essenziale promuovere la consapevolezza e l'educazione sulla storia delle donne e sui loro successi, al fine di rompere gli stereotipi di genere e ispirare le future generazioni.

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