venerdì 15 marzo 2024

Via Dalmazio Birago: epicità coloniale e caos stradale a Seregno

Una delle due Via Dalmazio Birago a Seregno (laterale di Via Pasubio)
La seconda Via Dalmazio Birago (laterale di Via Maccalè)

Ecco a voi la magnifica Via Dalmazio Birago a Seregno, un omaggio senza tempo all'eroe nazionalista che tutti avevamo dimenticato, il cui contributo eccezionale alla conquista coloniale fascista è stato immortalato non in una, ma in ben due strade. Una per ogni lato del quartiere Lazzaretto, perché, naturalmente, Seregno ha bisogno di un po' di caos stradale per mantenere alto il livello di emozione.

Le due vie Birago nel quartiere Lazzaretto

Queste due gemme stradali, una laterale di Via Pasubio e l'altra di Via Maccalè, sono la ciliegina sulla torta del disorientamento stradale seregnese, un vero e proprio labirinto per coloro che non sono del posto, ma chi se ne frega? Dopotutto, navigare in questo caos è il modo più esaltante di trascorrere il proprio tempo.

Due vie e quattro diverse targhe

E per aggiungere un tocco di mistero, le targhe stradali sono un festival di varianti: "Via Birago", "Via Dalmazio Birago", "Via D. Birago"  e la chicca finale, "Via Dalmazio Birago Medaglia d'oro Guerra 15-18". Ma la medaglia d'oro è per la guerra coloniale in Africa Orientale e non per la Prima Guerra Mondiale!

 

Mentre giriamo per le strade di Seregno, il sito La federazione delle Resistenze ci ricorda che talvolta le "medaglie d'oro" brillano come stelle arroganti. Tra le tante, ci ricorda, una delle medaglie ai caduti della guerra di Etiopia, Dalmazio Birago. Ma incredibile agli occhi la lettura della motivazione con cui decorarono il sergente Birago che si legge sul sito della presidenza della Repubblica: “conservava sino all’estremo cosciente fermezza e virile coraggio invocando i nomi del Re, del Duce e dell’Italia. Cielo di Amba Alagi – Macallè, 18 novembre 1935“. Invocare il nome del Duce in punto di morte non si addice a una medaglia d’oro.

 

Dalmazio Birago, Medaglia d'Oro V.M., sergente della squadriglia aerea "La Disperata"

La sua foto, con un'espressione fiera e tenebrosa, ci mostra il simbolo della sua adorata squadriglia di volo, La Disperata, che si è distinta nell'invasione dell'Abissinia. Tra i compagni di volo di Birago troviamo Galeazzo Ciano, Roberto Farinacci, Bruno e Vittorio Mussolini, Ettore Muti, ovviamente, non proprio esempi luminosi di virtù.

 

Il 19 febbraio 2024, in Etiopia, è stata commemorata una data di grande rilevanza nel calendario civile, il Yekatit 12, paragonabile al nostro 25 aprile. Questa giornata commemora il massacro subito dal popolo abissino per mano degli invasori italiani fascisti. Per sottolineare l'importanza di questo evento storico, a Milano, qualcuno ha provocatoriamente apposto delle "nuove targhe stradali" sotto quelle ufficiali della città.

Via Dalmazio Birago a Milano. Foto tratta dal web

Lo scopo dell'iniziativa, denominata Operazione Pirite, era rendere le nuove targhe stradali un mezzo visibile per informare i cittadini sulla storia e sulle lotte affrontate da diverse culture nel corso del tempo. Simboli tangibili come questi possono contribuire a promuovere la consapevolezza storica, stimolare la riflessione critica e rafforzare l'unità nella diversità.

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Leggi anche: Seregno, una via dedicata alla camicia nera Ivo Oliveti


8 commenti:

  1. Interessante e complimenti. Vi segnalo che secondo le leggi n. 1128 del 1954 e n. 223 del 1989, emesse per ordinare le registrazioni di popolazione residente, e le istruzioni dell'ISTAT aggiornate al 2018 sull'organizzazione degli indirizzi, è chiaro che la denominazione delle vie servono a evitare confusione. Non possono esistere due vie con lo stesso nome, anche se si trovano in località diverse. Se ciò accade, il Comune deve cambiare il nome di una delle due vie.

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    1. Grazie. A Seregno esistono sia altre vie "doppie" che altre vie che celebrano i fasti coloniali. Prima o poi ce ne occuperemo.

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    2. A Seregno esiste almeno un altro caso di due vie con la stessa denominazione. Leggi qui "Seregno: il mistero delle due vie Bolsena".

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  2. Bell'articolo. Ora la cosa da fare sarebbe di cambiare nome alla doppia via.

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  3. .............prima o poi....!!?? lo lo posso dire io che non ho voglia di "pulire i vetri" di casa mia ma non un funzionario pubblico, presumo dal tipo di risposta (ce ne occuperemo..) che è incaricato di dare risposte o quanto meno "prese in carico" "da valutare al più presto". Capisco che c'è sempre qualcosa di più urgente.........ma una risposta così banale la si poteva anche evitare

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    1. Forse c'è stato un equivoco. Non siamo né funzionari pubblici né privati. Il riferimento al "prima o poi ce ne occuperemo" era riguardo alla pubblicazione di ulteriori post sull'argomento.

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  4. Le norme riguardanti l'intitolazione delle strade sono regolate da tre leggi: il R.D.L. 1158/’23, convertito nella legge 473/’25, la legge 1188/’27 e l'art. 41 del D.P.R. 223/’89. Queste leggi sono state mantenute in vigore grazie a recenti provvedimenti di salvaguardia. Cambiare il nome di una via è un procedimento complesso e delicato in quanto può causare disagi e confusioni agli abitanti. Nel caso specifico delle due vie Dalmazio Birago, conformemente alle normative vigenti, non dovrebbe risultare problematico cambiare il nome a una delle due, poiché la legge vieta l'esistenza di due denominazioni identiche all'interno dello stesso comune.

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