lunedì 30 settembre 2019

L'escursione Meda - Montorfano è giunta alla 32° edizione


Domenica 6 ottobre 2019 torna lo storico appuntamento in Brughiera per la tradizionale camminata da Meda a Montorfano attraverso il Parco Regionale delle Groane e della Brughiera.

Programma della giornata:
  • ore 7:45 ritrovo in fondo a via Varese, Meda (MB). OCCHIO ALL’AMBIENTE: ricordiamo che è possibile arrivare al punto di ritrovo riducendo al minimo l’inquinamento, grazie ai treni FNM della linea Milano-Seveso-Asso. La stazione più vicina è quella di Cabiate, a 10’ dal ritrovo (guarda qui come arrivare), e le corse dei treni sono abbastanza frequenti (consulta qui l’orario della linea Milano-Seveso-Asso).
  • ore 8:00 partenza (puntuali!) lungo un percorso di circa 22 km su sentieri segnalati
  • ore 12:30/13:00 (a seconda del passo) arrivo al Lido di Montorfano, Como
RISTORO PLASTIC-FREE: in una splendida cornice da cartolina, ai partecipanti verrà offerto il mitico piatto di spaghetti fatti al momento dai volontari del CAI e della SEM di Meda. Il tutto rigorosamente plastic-free grazie a posate e stoviglie compostabili.
Se avete un piatto, un bicchiere e posate lavabili e recuperabili (del tipo “da campeggio”), non siate timidi e portateli! E se avete una borraccia questa è l’occasione giusta per usarla: riempitela con l’acqua delle fontanelle presenti lungo il sentiero e al Lido, sarà un modo semplice ma efficace per ridurre i rifiuti che si producono anche durante iniziative come questa in cui si vuole celebrare l’ambiente.
NB: le eventuali bottigliette di plastica usate saranno raccolte e destinate al riciclo.


Rientro a Meda a discrezione dei partecipanti. Sono possibili le seguenti opzioni:
  • ore 14:30 e ore 15:30 partenza di due pullman offerti dagli organizzatori CAI e SEM di Meda
  • ore 15:00 partenza di un bus della linea ASF-C45 da Piazza Roma fino a Inverigo (stazione) dove alle ore 16:01 parte un treno che ferma a Cabiate alle ore 16:18. Costo dei biglietti a carico dei partecipanti.
MEZZI PUBBLICI: riproponiamo anche quest’anno l’opzione dei soli mezzi pubblici al rientro per verificarne la praticità, qualora durante l’anno si voglia rifare il sentiero in autonomia, senza l’eccezionale servizio pullman che verrà invece offerto domenica. NB: chi è interessato a rientrare con i mezzi pubblici deve chiamare il numero 331 2271052 entro sabato 5 ottobre, o al massimo alla partenza di domenica, per poter prenotare in anticipo il proprio biglietto del bus C45 (che la domenica pomeriggio non si può fare).

Alla partenza, durante l’escursione o arrivati a Montorfano, chi lo desidera può richiedere la nuovissima mappa del sentiero Meda-Montorfano 2019 (in scala 1:15.000) in cambio di una piccola offerta.

La nuova mappa contiene tante informazioni sui luoghi che si attraversano lungo il percorso, e presenta un QR Code da cui è scaricabile il sentiero geo-referenziato su Google, utilizzando un qualunque smartphone dotato di applicazione di lettura dei QR Code, come QR Code Reader by Scan, QR Reader (per iOS), QR Code Reader (per Android), Barcode Scanner (per Android).

Urban Nature WWF. Anche a Lecco la festa della natura in città


Il 6 ottobre con il WWF torna la Festa della Natura in città

Urban Nature WWF, che nel 2019 giunge alla sua III edizione, è una manifestazione nata per sensibilizzare l’opinione pubblica al tema della tutela e valorizzazione della biodiversità nelle aree urbane. L’evento gode del patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Ministero della Salute e dell’ANCI. La data prevista dell’evento è il weekend 4-6 ottobre.

“URBAN NATURE 2019” avrà come focus la promozione e l’arricchimento della biodiversità urbana e avrà l’obiettivo di coinvolgere il grande pubblico dando più valore alla natura e generando, così, un nuovo modo di pensare gli spazi urbani.

La natura negli spazi cittadini si nasconde ovunque, non solo nei parchi urbani, ma anche nelle piazze, nei giardini scolastici, sui ruderi o sui tetti, nei giardini condivisi fino al balcone di casa. La fauna degli spazi urbani è ricchissima: dai rondoni, grandi mangiatori di insetti ai falchi come il gheppio o il falco pellegrino, e poi volpi, scoiattoli, ricci, pipistrelli, farfalle e coccinelle. Un vero e proprio caleidoscopio di animali cittadini che beneficiano di spazi verdi o di piccoli anfratti nascosti.

La biodiversità delle città è caratterizzata, inoltre, dalla vegetazione presente, alberi e arbusti, persino alberi monumentali, che rigenerano ogni giorno l’aria che respiriamo e catturano le sostanze inquinanti.

Urban Nature nel lecchese

WWF Lecco in collaborazione con il Parco Regionale Monte Barro, propone un doppio appuntamento sul tema dell’importanza degli insetti impollinatori, suggerendo anche alcune azioni pratiche per contribuire ad accrescere la biodiversità della città.

 
Primo appuntamento per venerdì 4 ottobre alle 20.45, con "ImpolliniAMO il futuro", una serata alla scoperta di api mellifere e impollinatori selvatici, indispensabili e preziosi alleati dell’umanità. Sede dell’incontro la Sala Conferenze ACLI di Lecco in via Balicco 113. Si parlerà degli impollinatori selvatici, quali sono, come riconoscerli, la loro importanza per la biodiversità, con Marco Bonelli del WWF Lecco, Responsabile del Progetto "BarroBugBox". A seguire si parlerà anche delle più conosciute api mellifere, con Larissa Meani di Apilombardia: la produzione del miele e lo stato di salute delle api, i problemi degli alveari e dell'apicoltura italiana, minacciata da cambiamenti climatici e pesticidi.

Per domenica 6 ottobre, WWF Lecco propone poi un’escursione guidata nel Parco Regionale del Monte Barro, con visita alla Stazione Ornitologica di Costa Perla dove sarà possibile seguire le attività di inanellamento a scopo scientifico dell'avifauna. A seguire una passeggiata del Parco tra i primi colori dell’autunno, alla scoperta dello stagno di Prà Pozzetto e delle casette per le api solitarie, lungo sentieri che costeggiano antichi muretti a secco.

Sia la serata che l’escursione sono a partecipazione libera e gratuita, ma l’escursione di domenica 6 ottobre prevede un numero massimo di partecipanti, per cui è indispensabile prenotarsi compilando un modulo disponibile sul sito WWF Lecco. Tutte le informazioni su https://wwf.lecco.it/news/urban-nature-2019.

Il Progetto BarroBugBox

I​l progetto “BarroBugBox” sugli Impollinatori Selvatici, promosso da WWF Lecco, rappresenta un’iniziativa per contribuire allo studio e alla salvaguardia di questi insetti e del loro habitat naturale. Si concentra in particolare sulla tutela delle cosiddette “api selvatiche”, ossia Imenotteri Apoidei diversi da Apis mellifera, la ben nota “ape domestica”.

Il progetto è operativo da 5 anni, in collaborazione di Parco Regionale Monte Barro e Apilombardia (Associazione Regionale Produttori Apistici), con il prezioso contributo di Cooperativa La Popolare - CONAD e gode del Patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Lecco, ERSAF Lombardia e CCIAA Lecco.

Tutte le informazioni sulle attività che i volontari del WWF Lecco hanno realizzato in questi anni sono disponibili in un’area dedicata del sito web WWF Lecco: https://wwf.lecco.it/progetto-barrobugbox, accompagnate anche da una ricca galleria fotografica.

Camminata tra i sentieri del PLIS “Zoc del Peric”, un angolo di natura da tutelare


Si è tenuta ieri, domenica 29 settembre, la Camminata tra i sentieri del PLIS “Zoc del Peric”, organizzata dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”.

Le oltre 40 persone che hanno partecipato, alcune provenienti da fuori provincia, hanno potuto percorrere i sentieri nel territorio naturale dei tre comuni che fanno parte del Parco sovracomunale: Lurago d'Erba, Alzate Brianza e Inverigo.

Sotto la guida di Antonio Bertelè, membro del Direttivo del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, i partecipanti hanno potuto conoscere le peculiarità ambientali del territorio compreso nel Parco: dalle zone verdi di Cremnago all’area umida dello “Zoc del Peric”, quest’ultima posta a confine tra Lurago e Alzate.


Durante la giornata vi sono stati inoltre tre momenti di approfondimento sulla fauna e sulla flora tipiche del PLIS, tenuti da altrettanti esperti naturalisti:
  • Arturo Binda, dell’associazione “Le Contade” di Inverigo, che è intervenuto sull’importanza delle zone umide, che vanno preservate, e sugli anfibi che le popolano, tra cui ricordiamo: rane, tritoni e la rarissima rana di Lataste;
  • Walter Sassi, esperto di ornitologia, ha fatto conoscere ai partecipanti alcune delle 104 specie di uccelli che lui stesso ha censito nella zona dello Zoc, tra cui: migliarino di palude, tuffetto, porciglione, poiana e molti altri;
  • Francesco Giordano, dell’associazione “Casa delle Erbe vagabonde”, che durante il percorso ha dapprima raccolto e poi fatto conoscere le molte erbe spontanee del nostro territorio, che si possono utilizzare in cucina e anche come rimedio naturale, tra queste ricordiamo: tarassaco, piantaggine, ortiche e molte altre.
L’iniziativa si è svolta col patrocinio dei Comuni di Alzate Brianza, Inverigo e Lurago d'Erba. 


Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ribadisce l’importanza naturalistica delle aree comprese nel PLIS “Zoc del Peric”, zone che vanno tutelate, sia per conservare l’importante patrimonio di biodiversità, sia come polmone verde, evitando che la cementificazione avanzi aggredendo altre aree naturali.

domenica 29 settembre 2019

Cesano Maderno: visita speciale alla cappella gentilizia, intitolata ai S.S. Angeli Custodi e a S. Antonio da Padova


Riceviamo e pubblichiamo

di Daniele Santambrogio 
Associazione VIVERE IL PALAZZO E IL GIARDINO ARESE BORROMEO

Segnalo la visita guidata speciale che la nostra associazione ha voluto organizzare, nella cornice di Ville Aperte in Brianza 2019, domenica 6 ottobre alle ore 17.30, dedicata ad uno dei luoghi meno conosciuti dello splendido palazzo di Cesano, ossia la sua cappella gentilizia, intitolata ai S.S. Angeli Custodi e a S. Antonio da Padova.

Realizzata nel 1660 per volontà del conte Bartolomeo III Arese come "oratorio pubblico", vale a dire con accesso dalla strada pubblica, è costituita da un'elegante aula a pianta ottagonale sovrastata da tribune con coretti, tipico spazio dell'architettura barocca milanese.

Durante la visita guidata saranno spiegate la storia, l'architettura, le opere d'arte un tempo qui collocate, nonché saranno narrati alcuni curiosi aneddoti legati a questo luogo sacro. In via del tutto eccezionale sarà poi possibile accedere alla tribuna superiore da cui un tempo le donne di casa Arese e poi Borromeo assistevano alle sacre funzioni. Da questo suggestivo ambiente è possibile godere una straordinaria vista dall'alto sull'ottagono dell'oratorio.

La visita è solo su prenotazione iscrivendosi tramite il link di Ville Aperte:  http://www.villeaperte.info/visite-guidate/visita/911

Il ritrovo per i visitatori è presso l'info point di Palazzo Arese Borromeo alle 17.15

sabato 28 settembre 2019

Alla scoperta dei sentieri del PLIS “Zoc del Peric”


Si terrà domenica 29 settembre 2019 la Camminata tra i sentieri del PLIS “Zoc del Peric”, organizzata dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” in collaborazione con le associazioni Le Contrade e Casa delle Erbe vagabonde.


L’escursione, aperta a tutti, attraverserà il territorio naturale dei tre comuni che fanno parte del Parco Locale: Alzate Brianza, Lurago d'Erba e Inverigo; proprio quest’ultimo è da pochi mesi entrato a far parte ufficialmente del PLIS, raddoppiandone di fatto la superficie, che è così passata da 100 a 200 ettari complessivi. E la passeggiata andrà appunto alla scoperta anche dei sentieri che attraversano le aree verdi di Cremnago annesse al PLIS.


Infatti la camminata ha lo scopo di far conoscere, attraverso la visita guidata, le peculiarità ambientali del territorio compreso nel Parco: dalle zone verdi di Cremnago all’area umida dello “Zoc del Peric”, quest’ultima posta a confine tra Lurago e Alzate.


È prevista inoltre la presenza di esperti naturalisti, che faranno brevi presentazioni della fauna e della flora tipiche del PLIS:
  • Arturo Binda: “Gli anfibi: rane, tritoni, salamandre … e la rana di Lataste”
  • Walter Sassi: “Gli uccelli: migliarino, tuffetto, porciglione, poiana … e molti altri”
  • Francesco Giordano: “Le erbe spontanee: tarassaco, piantaggine, ortiche … non erbacce ma nostre amiche”
Di seguito le informazioni pratiche per la Camminata.
Partenza alle ore 09:00 da Fabbrica Durini e precisamente dal parcheggio di via Monte Rosa (di fronte al civ. 74). L’arrivo è previsto nello stesso punto verso le ore 15:30 circa.
Il percorso, ad anello, è di 8 km circa, con dislivello minimo.
La camminata è aperta a tutti, adulti e bambini; si chiede di inviare un’email a info@circoloambiente.org   

I partecipanti dovranno portare pranzo al sacco e acqua; si consigliano scarpe da trekking e abbigliamento adeguato.

In caso di maltempo, la camminata sarà rimandata a data da destinarsi.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dei Comuni di Alzate Brianza, Inverigo e Lurago d'Erba. 


Si ricorda che nelle aree del PLIS “Zoc del Peric” proprio il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” nelle ultime sei estati ha organizzato il Campo di volontariato internazionale “Brianza hills”, grazie al quale decine di giovani provenienti da tutto il Mondo, sono intervenuti per la sistemazione ambientale delle zone naturali del parco, dove tra l’altro sono stati installati alcuni pannelli informativi, che verranno inaugurati proprio nel corso della camminata di domenica 29 settembre.

Le Brianze si presentano al Mulino Peregallo di Briosco


Nell'ambito di "Ville Aperte in Brianza 2019"

Domenica 29 settembre
Seduto in quel caffè...
ore  16.45  - Mulino Peregallo - Briosco

Presentazione della nuova collana Le Brianze, editore La Vita Felice   

Incontro con gli autori
Giovanni Santambrogio ( Storia, leggende e viaggiatori di Brianza)
Franca Pirovano ( Sacro, magia e tradizioni in Brianza)

Letture di Ettore Fiorina

Ingresso libero
Seguirà aperitivo lambrico a cura della Cooperativa Aretè

Il Mulino sarà aperto al pubblico per visite guidate sabato 28 e domenica 29 settembre 2019
(prenotazione 3388024913 - info@cooparete.it)

Per info
http://www.villeaperte.info/eventi/evento/3012

mercoledì 25 settembre 2019

Gianni Del Pero è il nuovo Presidente Delegato del WWF Lombardia

Apprendiamo con molto piacere che l'amico Gianni Del Pero è stato nominato dal Consiglio Nazionale WWF (su proposta dell'Assemblea Regionale del WWF) Presidente Delegato per il WWF Lombardia. A lui vanno le nostre congratulazioni per il nuovo incarico, che premia competenza e anni di impegno nella tutela del territorio.

Chi è Gianni Del Pero

Laureato in Scienze Geologiche nel 1983, opera nella geologia ambientale, nell’idrogeologia e nel Telerilevamento applicato alle Scienze Ambientali, anche svolgendo attività didattica presso l'Università di Milano Bicocca.

Ha svolto consulenza ambientale per conto di varie amministrazioni pubbliche ed è stato amministratore di Enti pubblici di gestione di aree protette e del settore risorse idriche.
Inciampa, da ambientalista, nella politica nel 1990 e finisce ad essere Presidente del Parco della Brughiera dal 1993 al 1995, consolidando i confini dell'area protetta e approvando il primo strumento di pianificazione e tutela.

Dal 1995 al 1999 è Presidente del Consorzio Sud Seveso Comasco per la depurazione di 11 Comuni dell'ambito Canturino e, nonostante l'inerzia politica dell'Amministrazione che lo aveva proposto al ruolo, avvia il raddoppio dell'impianto di depurazione di Carimate.

Presidente del Consorzio dell'Adda, Ente vigilato dal Ministero dell'Ambiente, dal 1999 al 2008 con la gestione della regolazione del Lago di Como impostata in nome dell'acqua "risorsa e bene pubblico".

E' stato componente della Commissione Tecnico-Scientifica della Regione Lombardia, per gli interventi in Valtellina, del Comitato Scientifico della Riserva Naturale del Lago di Montorfano, dello staff strategico di ARPA Lombardia e di altre commissioni presso Enti pubblici, in qualità di esperto in tutela ambientale.

Socio WWF dal 1980, ha collaborato con la Sezione Groane (poi Insubria) dalla sua fondazione, svolgendovi anche il Servizio Civile, e occupandosi di aree protette, rifiuti e bonifiche.

Cinisello Balsamo: 105^ Giornata mondiale del migrante e del rifugiato


Una giornata di riflessione e di festa organizzata da Umanità Migrante per riprendere un nuovo ciclo di iniziative dedicate ai temi della migrazione e dell'incontro per provare ad abbattere i muri che la diffidenza e la paura ci fanno erigere.

Domenica 29 settembre 2019 in Villa Breme Forno - via Martinelli, 23 - Cinisello Balsamo

“Non si tratta solo di migranti”, è questo il titolo che papa Francesco ha dato alla 105^ Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebrerà il 29 settembre. Si tratta dunque anche di noi, di noi e di come ci rapportiamo con loro, gli uomini, le donne, i bambini che vengono da altre esperienze, da altre culture, da altri mondi.

PROGRAMMA:

10-12 Convegno  in cui verranno affrontati i problemi legati alle politiche migratorie da parte di Miguel Mellino (docente di studi postcoloniali dell'Università l' Orientale di Napoli) che introdurrà il tema del sistema di accoglienza, mettendo in evidenza le attuali criticità, a cui farà seguito Marco Gardini (antropologo, assegnista di ricerca presso l'Università di Milano-Bicocca), che entrerà più nello specifico di cosa voglia dire diventare anziani in un contesto migratorio, con particolare attenzione alla situazione della comunità eritrea a Milano.

12.30-14.30 Pranzo senegalese preparato dall’Associazione Ihsanne (prenotazione obbligatoria entro il 25/09 a: prenotazione@oltrespazio.it, al numero 320 4329402 o direttamente a COFÒ via Martinelli, 23)

15.00-17.00 Performance teatrale “L’integrazione” a cura dell’Associazione Ihsanne “Nessuno mette i suoi figli su una barca a meno che l’acqua non sia più sicura della terra”, a cura dell’Associazione Mille&UnaVoce

17.00 Intervento musicale del gruppo The outskirt Vi.Be.'s

Dalle 18.00 Aperitivo

Proiezione del video "Stories”.
Esposizione di mostre sulla situazione attuale del fenomeno migratorio e sull’emigrazione italiana.

Storie di natura e viaggi al Museo Civico di Lentate


lunedì 23 settembre 2019

Alla “Festa delle Api” di Erba si è discusso di apicoltura e ambiente


Interesse e partecipazione alla manifestazione dedicata al mondo delle api e dell’agricoltura biologica.

Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: “Occorre rimuovere le cause delle morie delle api, tra cui pesticidi e inquinamento!”


Si è discusso soprattutto di apicoltura e ambiente all’undicesima edizione della “Festa delle Api” di Erba, tenutasi il 21 e 22 settembre 2019. La manifestazione è stata un’occasione di scoperta: infatti, oltre che prendere parte all’intenso programma dell’evento, il pubblico ha avuto anche la possibilità di visitare la nuova sede presso il parco dell’Oasi S. Maria degli Angeli.


La manifestazione, organizzata come sempre dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” in collaborazione con gli apicoltori locali, ha visto una buona partecipazione, sia al sabato pomeriggio (complice la bella giornata di sole), che la domenica (infatti, nonostante le pessime previsioni meteo, non ha piovuto, favorendo così la presenza del pubblico agli eventi).


Molto apprezzate le conferenze: sia quelle destinate agli apicoltori sulle problematiche del settore (morie di api dovute all’uso massiccio di pesticidi, al cambio climatico e ai parassiti come la varroa, quest’ultimo tema affrontato dal prof. Michele Mortarino), sia quelle per il pubblico, tra cui l’incontro sull’apiterapia (a cura della dott.ssa Alessia Menegotto, dell'Associazione Italiana Apiterapia).


Apprezzati ovviamente anche gli assaggi dei vari tipi di mieli, presso gli stand degli apicoltori locali - tutti con produzioni biologiche - e in occasione delle degustazioni organizzate dall’associazione Ambasciatori dei Mieli.


Anche i bambini hanno potuto divertirsi: per loro le fiabe animate da Albero blu e i numerosi laboratori; tra questi le visite guidata agli alveari e l’arrampicata sugli alberi.

Soddisfatti al Circolo Ambiente: “Il nostro obiettivo è quello di portare all'attenzione pubblica il tema delle cause delle morie delle api, strettamente connesse ai comportamenti dell’uomo, come l’uso dei pesticidi in agricoltura, l’inquinamento, il riscaldamento climatico. Su questi argomenti occorre il massimo impegno della comunità internazionale e locale per rimuovere le cause che minacciano le api ma anche la nostra salute”.


Gli organizzatori si dicono anche soddisfatti per essersi avvicinati agli obiettivi di minimizzazione dei rifiuti prodotti durante la festa: grazie alla sensibilità degli espositori e dei visitatori e al lavoro instancabile dell’associazione “Il Faggio sul Lago”, è stato possibile contenere il quantitativo dei rifiuti prodotti durante la due giorni: meno di 50 kg (48,80, dei quali la quasi totalità composta da carta, organico e vetro - quindi residui totalmente riciclabili -, con “solo” 1 kg di plastica). La raccolta differenziata ha sfiorato il 90% (89,04%), ovvero un dato elevatissimo.

Altre notizie e foto sono in aggiornamento sul sito dedicato: www.festadelleapi.it

domenica 22 settembre 2019

A Seregno "Puliamo il mondo" diventa una festa popolare dell'ambiente

Presentiamo alcune immagini della bella giornata organizzata da Legambiente Seregno insieme al Comune e ai Comitati di Quartiere di San Giuseppe, San Carlo e Sant'Ambrogio.

Sabato 20/09/2019, ore 8:45 - I volontari del quartiere San Giuseppe sono già al lavoro!
Primo carico a San Giuseppe
A San Carlo, quartiere posto al confine ed in condivisione con Desio, Legambiente è al lavoro per ripulire l'area posta in via Europa. Antonello Dell'Orto di Legambiente dichiara "Abbiamo già segnalato dalle Guardie Ecologiche alla Polizia Locale di Desio abbandoni di auto rottamate, container con materiali all'interno e blocchi di cemento oltre che tantissimi rifiuti che ripetutamente vengono abbandonati. Chiediamo al Sindaco Corti di Desio di ripristinare la legalità ed il decoro su questa area abbandonata all'inciviltà. Attendiamo riscontri e contatti a breve termine per collaborare".
Ritrovo presso il parcheggio della scuola materna del quartiere San Carlo
Il raccolto della mattinata

Sabato pomeriggio "Puliamo il mondo" ha coinvolto il quartiere Sant'Ambrogio. 


Soddisfatto Antonello Dell'Orto che ha dichiarato: "Bella partecipazione! Grazie a tutti, erano anni che non riuscivamo a coinvolgere così tante persone. L'esperienza insieme ai comitati di quartiere è stata positiva. L'unione fa la forza!"

AAA Aperto il bando per il servizio civile presso Legambiente Seregno


Legambiente Seregno sta selezionando due candidati che hanno intenzione di svolgere il servizio civile mettendosi in gioco per difendere l'ambiente.

Per qualsiasi informazione potete contattare il n° 3466651938. 

È una interessante possibilità di crescita personale e professionale nell'ambito della tutela dell'ambiente.

Legambiente e Sinistra e Ambiente sul Piano di Bonifica della tratta B2/C: "Qualora l’autostrada Pedemontana fosse completata, Seveso e i Comuni del territorio limitrofo ne uscirebbero comunque perdenti"


Comunicato stampa di Legambiente di Seveso e Sinistra e Ambiente di Meda

Dopo la Conferenza dei Servizi del 17/9/2019 che ha “approvato con parere condizionato” il Progetto Operativo di Bonifica presentato da APL per le aree contaminate da diossina dove dovrebbe passare il tracciato della pedemontana, alla data odierna, l’unica nota ufficiale è stato uno stringato comunicato emanato dal Comune di Seveso.

Dal Sindaco di Seveso ci saremmo aspettati una comunicazione più approfondita e anche più cauta, che richiamasse ed evidenziasse una situazione comunque preoccupante, non un comunicato stampa oltremisura autocelebrativo.

Qualora l’autostrada Pedemontana fosse completata, Seveso e i Comuni del territorio limitrofo ne uscirebbero comunque perdenti: una porzione di Bosco delle Querce sarà sbancata, le residue aree verdi saranno impegnate per la viabilità complementare e per strutture di servizio e la terra che ora giace in pace con la diossina in essa presente sarà smossa con rischio per la salute della cittadinanza. Il cosiddetto sviluppo sarà dunque pagato a caro prezzo dalle comunità locali.

Nelle parole del Sindaco percepiamo una soddisfazione per due istanze che dice essere state accettate in sede di Conferenza dei Servizi ma non troviamo traccia di una discussione che abbia riguardato la richiesta di un'analisi di rischio più approfondita, nulla sulla necessità di sistemi efficaci di abbattimento/contenimento polveri durante la movimentazione di terreno contaminato invece limitati alla sola nebulizzazione, nulla sulla contaminazione intermedia che rimane lì visto che si limiteranno ad asportare il solo top soil (20 cm), affidandosi al solo geotessuto quale elemento "isolante".

Sui due punti dichiarati accolti, minima appare l’incidenza sulla riduzione del rischio di aerodispersione effettuando manualmente i campionamenti  per il collaudo della Bonifica con fustelle anziché con l’escavatore meccanico quando si sono in precedenza movimentate con escavatori ben 70.000 t di terreno contaminato.

Ci saremmo aspettati più fermezza nel richiedere un'asportazione di terreno supplementare cautelativa oltre il top soil di 20 cm per garantirsi maggiore certezza di bonifica invece di condizionarla alle verifiche di ARPA.

Per valutare come sia effettivamente andata la Conferenza dei Servizi attenderemo i verbali e i documenti ufficiali dell’incontro augurandoci e confidando in prescrizioni e richieste di modifica aggiuntive del POB avanzate anche da ARPA e dagli altri enti coinvolti nel procedimento.

I Comuni della tratta B2/C di Pedemontana fanno sentire la propria voce sul progetto Operativo di Bonifica


Comunicato stampa del Comune di Seveso

Approvazione condizionata al recepimento delle prescrizioni dettate dai Comuni interessati: è l’esito della Conferenza dei Servizi tenutasi oggi in Regione Lombardia che doveva decidere se approvare o bocciare il Progetto Operativo di Bonifica delle aree ex Icmesa interessate dal progetto di prolungamento dell’Autostrada Pedemontana Lombarda da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno.

I Comuni di Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Desio e Barlassina hanno sottoscritto un parere congiunto prodotto nelle scorse settimane e che oggi è stato ascoltato con attenzione dai dirigenti preposti di Autostrada Pedemontana Lombarda, i quali hanno accettato di accogliere molte delle richieste avanzate dai sindaci del territorio.

Le due più significative riguardano l’effettuazione del campionamento per il collaudo mediante sondaggi o “a mano” con fustelle anziché utilizzando ancora l’escavatore meccanico, che riprodurrebbe il rischio di aerodispersione della diossina fuoriuscita in occasione dell’incidente chimico del 1976, e l’effettuazione della bonifica oltre i 20 centimetri di scavo nelle maglie ove l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale riscontrasse nell’aliquota del campione da essa acquisita concentrazioni elevate di contaminante.

“Il risultato ottenuto oggi in Conferenza dei Servizi – commenta il Sindaco Luca Allievi – è il frutto di un lavoro congiunto di diversi Comuni della zona interessata dalle opere per la realizzazione della tratta B2 dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, infrastruttura necessaria per lo sviluppo del territorio. In questo caso si può proprio parlare di ‘unione che fa la forza’ perché unendo le forze abbiamo potuto avvalerci di una consulenza tecnica di valore, che ci ha dato l’opportunità di richiedere modifiche migliorative a un progetto di bonifica già tutelante dei cittadini, residenti e di passaggio. Nei mesi scorsi avevo dichiarato che il Comune di Seveso non ha alcuna intenzione di subire passivamente eventuali decisioni calate dall’alto che dovessero mettere a repentaglio la salute dei suoi abitanti. Ho fatto e farò di tutto affinché Seveso, che tanto ha già pagato in passato in fatto di salute e di danni all’ambiente, non abbia ripercussioni negative a riguardo. Come Amministrazione Comunale continueremo a verificare e a controllare che tutti gli studi e le analisi siano corrette, senza speculazioni sulla pelle dei cittadini. Ribadisco che per noi salute e sviluppo del territorio non devono più essere in antitesi”.

lunedì 16 settembre 2019

Legambiente e Sinistra e Ambiente scrivono ai sindaci: "continuiamo a ritenere una follia la costruzione di Pedemontana su terreni inquinati da diossina"


Legambiente, il Comitato Scientifico di ISDE, Sinistra e Ambiente di Meda hanno scritto una lettera ai sindaci della tratta B2 e inizio C con le osservazioni al Progetto Operativo di Bonifica (POB) inoltrato dalla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda agli enti interessati.

Sotto trovate il testo della lettera che sintetizza le osservazioni.

Ai Sindaci di Seveso, Meda, Cesano Maderno, Desio, Barlassina e Bovisio Masciago

Oggetto: Osservazioni di Legambiente, ISDE, Sinistra e Ambiente sul progetto operativo di bonifica relativo alla tratta B2 di Pedemontana

In riferimento a quanto in oggetto, avendo preso visione del progetto operativo di bonifica  presentato nel mese di luglio 2019 da APL a tutti gli enti preposti e a breve discusso in Conferenza dei Servizi, trasmettiamo due documenti nei quali vi sottoponiamo alcune puntuali osservazioni inerenti il suddetto progetto che brevemente riassumiamo qui riportandole.

E’ evidente che su molti aspetti, per ragioni economiche, il proponente ha cercato di limitare l'intervento di bonifica.

Per parte nostra, continuiamo a ritenere una follia la costruzione di una autostrada su terreni inquinati da diossina valutando che un'azione di bonifica comporta comunque un grande rischio legato alla movimentazione del terreno contaminato. In merito, dubitiamo che l'uso di acqua nebulizzata sia sufficiente ad eliminare la dispersione di polveri derivante dalla lavorazione di 71.000 tonnellate di terreno con diossina.

Precauzionalmente, non ci si dovrebbe poi limitare ad una scarificazione e asportazione di soli 20 cm laddove il Top Soil risulta inquinato. Una profondità di scavo maggiore garantirebbe più certezza di bonifica e più sicurezza.
Anche la mancata rimozione dello strato intermedio laddove questo, successivamente al Top Soil risulta contaminato, ci lascia  perplessi. Infatti nelle zone dove si configura questa condizione, l'area di cantiere verrà isolata dalla contaminazione intermedia a mezzo di geotessuto, dopo aver asportato solo lo strato di Top Soil inquinato.

Dovrebbe altresì essere ormai chiara la situazione in cui versano le aree (A5 e A24) in prossimità degli svincoli medesi e quelle sempre a Meda, limitrofe al torrente Tarò, all'estremità nord del tracciato autostradale. Eppure c'è titubanza nell'effettuare qui un intervento di bonifica e si preferisce rimandare ad ulteriori approfondimenti analitici. 

Non è nemmeno condivisibile il considerare che le aree al di fuori della pertinenza della Pedemontana potranno poi avere la destinazione d'uso che sarà  decisa dal Comune . Occorrerebbe non consentirne l'utilizzo nelle aree dove la CSC di 10 ng Eq/kg risulta superato.

Continuano poi a mancare le cartografie ufficiali del progetto definitivo 2018, da mettere in correlazione diretta con il Progetto Operativo di Bonifica.
In particolare, sulla la valutazione del rischio elaborata da Pedemontana, si produce poi  l'allegato documento istruttorio redatto a cura del Dr. Edoardo Bai, sulle cui considerazioni  si concorda,  evidenziando come la suddetta valutazione non possa essere ritenuta idonea e men che meno esaustiva, per la sua grave incompletezza in particolare relativamente alla fase più critica dell'intervento prospettato, ovvero gli scavi, le movimentazioni e il conferimento definitivo delle terre
contaminate, per la mancanza di specifiche e di corretti riferimenti nei parametri utilizzati nei calcoli prodotti relativamente alla valutazione del rischio sanitario per i residenti e gli operatori, mancando sostanziali valutazioni circa il rischio connesso con la fase di cantiere.

Alla luce di queste vistose carenze riteniamo che non possano essere considerate idonee le misure prospettate per l'attenuazione del rischio nella fase di cantiere, né che la valutazione di rischio consenta un'adeguata istruttoria da parte delle autorità e degli organismi tecnici preposti alla sua approvazione.

Inoltre, gli elementi che emergono relativamente alla persistenza dello stato di contaminazione degli orizzonti superficiali di terreno oggetto di analisi, con il rilevamento di concentrazioni eccedenti le soglie riportate nelle tabelle allegate al D. Lgs. 152/2006 e Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 1 marzo 2019 n. 46, inducono a richiedere che ogni intervento nelle aree che hanno subito la contaminazione dal fall-out dell'evento del 10 luglio 1976, inclusa la realizzazione di nuove infrastrutture come nel caso di specie, debba essere ricompreso in un piano generale preordinato che definisca procedure, destinazioni e usi del suolo compatibili.

Data la delicatezza e la complessità della materia in questione, vi chiediamo di voler approfondire le criticità sopra evidenziate, trattate anche nei nostri allegati e di volerci informare in merito alla realizzazione della analisi del rischio sanitario (si veda allegato n. 2) e agli altri punti di criticità che sono stati rilevati nel progetto operativo di bonifica, evidenziati nell’allegato n. 1 alla presente.

Ritenendo essenziale e doveroso da parte dei Sindaci, responsabili ultimi della salute pubblica nei comuni da loro amministrati, chiediamo che l’intero iter connesso al DL 152/06 sia trattato nella massima trasparenza, con l’opportuna attenzione e con il dovuto livello di comunicazione nell’informare la cittadinanza di quanto in corso.

In attesa di vostro riscontro
Cordiali saluti

Gemma Beretta, Presidente del Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso
Alberto Colombo, portavoce di Sinistra e Ambiente di Meda
Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia
Edoardo Bai, Associazione Medici per l’Ambiente- ISDE e Comitato Scientifico di Legambiente Lombardia

AGGIORNAMENTO:
Domani 17 settembre 2019, in occasione della Conferenza dei Servizi organizzata sull'argomento, verrà presentato anche il parere del WWF Insubria e del WWF Lombardia.