domenica 22 dicembre 2024

Pedemontana e la movimentazione terre di scavo a Macherio

La localizzazione dei depositi di terre di scavo

Proseguiamo ora la nostra analisi sui temi affrontati nell’assemblea pubblica del 18 dicembre 2024 a Macherio, approfondendo il capitolo dedicato alla movimentazione delle terre di scavo per la realizzazione dell’autostrada Pedemontana. L’argomento è stato presentato dai tecnici di Pedemontana Lombarda, con l’intervento dell’ingegner Sabato Fusco e il supporto dell’ingegner Monguzzi, fornendo un quadro delle attività previste per le prossime fasi operative.

Viabilità di cantiere e movimentazione materiali

Come spiegato dai tecnici, la movimentazione delle terre rappresenta una delle sfide principali, in particolare nella tratta C, che include gran parte del territorio di Macherio. Questo tratto, progettato in larga parte in trincea o galleria, richiederà uno scavo stimato di circa 13 milioni di metri cubi di terra, di cui circa il 50% sarà riutilizzato direttamente in cantiere per i riempimenti e i ritombamenti necessari alla realizzazione dell’infrastruttura.

Per gestire tale volume, sono state individuate:

  • Aree di deposito terre: come l’area denominata “C03” situata nei campi dietro il curvone delle scuole di Macherio, destinata al temporaneo stoccaggio dei materiali scavati.
  • Piste di cantiere: evidenziate in verde nelle mappe presentate durante l’assemblea, prevalentemente sovrapposte o adiacenti al tracciato autostradale, al fine di ridurre al minimo l’impatto sulle strade comunali.

"L’obiettivo è garantire che la maggior parte dei mezzi si muova all’interno del cantiere, minimizzando l’interferenza con la viabilità urbana e il traffico locale," ha sottolineato Fusco.

Impatti sulla viabilità locale

Nonostante gli accorgimenti, sarà inevitabile il passaggio di mezzi pesanti sulle strade comunali per trasportare la parte di materiale non riutilizzabile verso i depositi finali. Fusco ha però rassicurato i presenti, precisando che il numero di mezzi coinvolti sarà limitato: "Parliamo di alcune centinaia di veicoli al giorno, contro una capacità stradale che si misura in migliaia di veicoli all’ora. Questo significa che il traffico non verrà significativamente influenzato."

I percorsi verso i depositi di terre

Inoltre, i camion opereranno prevalentemente in fasce orarie non di punta, per evitare interferenze con il traffico urbano e ridurre i disagi ai cittadini.

Le operazioni di movimentazione terre saranno diluite nel tempo:

  • 2025: prime attività di deposito nella zona di Macherio, con utilizzo delle piste di cantiere già predisposte.
  • Marzo 2026 - Gennaio 2027: interruzione di tratti di via Regina Margherita, con deviazioni garantite da viabilità alternative evidenziate in azzurro.
  • Giugno - Dicembre 2027: completamento della galleria e delle infrastrutture correlate, con ulteriori modifiche temporanee alla viabilità locale.

Le intersezioni più complesse, come quelle lungo via Regina Margherita e la SP6, saranno affrontate con piani dettagliati e in costante dialogo con le amministrazioni comunali.

Un aspetto importante sottolineato durante l’assemblea è la volontà di migliorare continuamente il piano operativo:

  • I sindaci della tratta C hanno incaricato il Centro Studi PIM di analizzare e perfezionare le proposte di cantierizzazione.
  • Verranno coinvolte anche le polizie locali, per ottimizzare la gestione delle viabilità alternative e risolvere criticità specifiche.

"C’è tutto il tempo per verificare e migliorare le proposte attuali, in modo da garantire un equilibrio tra le esigenze del cantiere e quelle del territorio," ha dichiarato Fusco.

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