sabato 21 dicembre 2024

Trasformare un problema in opportunità: il Parco del Meredo come fulcro della mobilità di Seregno

Il Meredo e il quartiere Sant'Ambrogio in una cartina degli anni '60

Il seguente contributo si inserisce nella discussione già avviata nel post pubblicato su questo blog lo scorso 12 dicembre 2024, che proponeva una visione innovativa per affrontare il tema della nuova bretella ferroviaria nel Parco del Meredo (leggi qui). L'autore, che abita nel quartiere e che ci ha chiesto di mantenere l'anonimato, ha sviluppato un'idea estremamente interessante, che potrebbe rappresentare un passo avanti non solo per la viabilità del quartiere Sant'Ambrogio ma per l'intera città di Seregno. Le sue proposte, supportate da dettagliate piantine che accompagneranno questo testo, meritano un'attenta riflessione per il loro potenziale impatto positivo sulla mobilità urbana e sulla qualità della vita dei residenti.

Riceviamo e pubblichiamo
L’interessantissima proposta esposta da questo blog il 12.12.24 ha dimostrato come da un problema, come quello della nuova bretella ferroviaria nel parco del Meredo, possa scaturire un’opportunità per la città. Infatti, trasformare il tratto ferroviario seregnese della Seregno-Saronno in percorso alberato (v. dis.1 col.rosso) ciclopedonale dal confine con Seveso alla stazione, compreso il capolinea della metrotranvia, potrebbe agevolare i collegamenti tra aree distanti e faticosamente raggiungibili. Inoltre, risolverebbe (v. dis. 2) il problema dei movimenti dei residenti di via Como e Saronno Est, che sono “reclusi” tra le due linee ferroviarie.

Disegno 1

Si potrebbe anche pensare di non eseguire più la rotonda di via Nazioni Unite e finalizzare la relativa spesa ad altre opere viabilistiche, come quelle citate di seguito:
  • A1: Riapertura, come passaggio ciclopedonale e/o veicolare, del vecchio passaggio a livello chiuso da anni.
  • A2: Riapertura, come passaggio veicolare, del vecchio passaggio a livello di via Seveso chiuso da anni.
  • B: Nuovo percorso di accesso ciclopedonale alla nuova pista da via Savonarola o Crocefisso, senza dover scendere e risalire nel sottopasso di via Nazioni Unite.
  • C: Prevedere, visto che le rotaie sono già qualche metro sotto la quota strada, solo un sovrappasso ciclopedonale (v. col.giallo) allineato a viale Santuario per il collegamento dei quartieri S. Valeria e Ceredo con l’esistente via Como. Ciò agevolerebbe in sicurezza e velocità il collegamento alla stazione ferroviaria, ai bus, al mercato e al capolinea della metrotranvia.
  • D: Prevedere la soluzione dello scavalco della linea ferroviaria RFI attraverso due soluzioni (v. Bottego/v. Cap. Giulietti), una alternativa all’altra, ciclopedonali e veicolari a senso unico alternato.
Disegno 2

L’eventuale passaggio veicolare tra la via Seveso e la via Saronno (v. nodo A2), insieme al collegamento della via Saronno alla via Bottego (v. nodo D), permetterebbe un logico ed agevole collegamento veicolare (v. linea gialla) all’interno del quartiere Sant’Ambrogio e unirebbe nello stesso tempo tutta la zona ora “isolata” posta tra le due ferrovie al suo quartiere.

È importante sottolineare che l’eventuale nuovo sovrappasso tra via Luini (viale S. Valeria) e la via Como dovrà essere esclusivamente ciclopedonale e non veicolare, evitando in questa maniera anche e soprattutto speculazioni edilizie con cambi di destinazione d’uso dei terreni agricoli.

Disegno 3

Il nodo D risulterebbe molto importante perché sarebbe l’incrocio tra:
  • Il nuovo percorso lineare, sicuro e veloce ciclopedonale est-ovest ora inesistente a Seregno (col. rosso).
  • La testa di una delle due soluzioni di sottopassi da via Sabatelli o da via Cap. Giulietti (col. verde).
  • Il proseguimento del nuovo eventuale sovrappasso ciclopedonale proveniente da S. Valeria, che collegherebbe, solo con un nuovo sovrappasso, in maniera lineare, sicura e veloce anche il quartiere Ceredo alla stazione, valorizzando altresì il parco di via Marzabotto.
Queste soluzioni rappresentano una visione integrata che potrebbe migliorare sensibilmente la mobilità, la sicurezza e la vivibilità del quartiere Sant’Ambrogio e dell’intera città di Seregno.

4 commenti:

  1. Ringraziamo l’autore per il prezioso contributo e le interessanti proposte per la mobilità del quartiere Sant’Ambrogio. Tuttavia, desideriamo precisare che il progetto della rotonda di via Nazioni Unite è già stato approvato e finanziato dalle autorità competenti. Inoltre, esso rappresenta una soluzione fortemente voluta dai residenti, rendendo la sua realizzazione una certezza non soggetta a revisione.

    Rimaniamo comunque aperti a una discussione costruttiva sugli altri punti toccati nel contributo, che potrebbero arricchire il dibattito e portare a nuove idee per migliorare la viabilità e la qualità della vita nel quartiere e nella città di Seregno.

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  2. Riporto la dichiarazione dell’Assessore ai Lavori Pubblici e Ambiente, Manuel Tarraso di Cesano M. circa il LORO PROGETTO ciclopedonale in esecuzione su area di Casina Savina/S.Bernardo e che potrebbe essere lo stesso commento per la proposta qui pubblicata: “Abbiamo scelto un tracciato che evita arterie trafficate, garantendo sicurezza e un percorso piacevole nel verde. Questo intervento è parte di un sistema integrato di collegamenti ciclopedonali che mira a migliorare la mobilità e la qualità della vita per i cittadini.”

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  3. Ringrazio innanzitutto il Blog Brianza centrale per l'attenzione che riserva a questa parte del Quartiere Sant'Ambrogio che tra pedemontana in arrivo, cantieri metrotranvia avviati ma che proseguono rilento e complicano la vita agli abitanti per viabilità modificata senza alcun preavviso, dovrà prima o poi affrontare la questione passaggio a livello di via Bottego e zona del Merè. Il merito di avere una visione complessiva è certamente da apprezzare ed è fortemente auspicabile anche se sembra che questo particolare nodo ferroviario e stradale abbia perso un pò di interesse forse a discapito del capolinea della metrotranvia e della riqualificazione della sola uscita verso il centro della stazione ferroviaria.
    Confrontarsi tra cittadini, comitati di quartiere e amministrazioni è sempre importante e fruttuoso e meglio farlo senza l'urgenza poi di trovare soluzioni improvvisate. Però bisogna fare anche attenzione a non arretrare in merito a opere già previste e finanziate anche se non ancora cantierizzate come la rotonda di via Nazioni Unite che stante l'attuale situazione permetterebbe uno sfogo agli abitanti del quartiere chiusi tra due tratti ferroviari. Le soluzioni vanno trovate in primis ai problemi di ieri e di oggi certo con uno sguardo alle prossime generazioni ma vanno sostenute per far si che possano essere realizzate nel più breve tempo possibile e comunque secondo i tempi dei documenti programmatori già adottati in ultimo il DUP 2025-2027 del Comune di Seregno in attesa di pubblicazione. Invito quindi l'anonimo lettore a confrontarsi anche con gli abitanti di questa zona del Quartiere Sant'Ambrogio e con il relativo Comitato perchè le belle idee possano essere anche buone e condivise soluzioni. Buon Natale

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  4. l'idea che l'anonimo lettore aveva espresso è talmente balzana che mi stupisco che venga considerata perchè irrealistica! irrealizzabile con i tempi italiani, inconcepibile con le "abitudini stradali" dei cittadini, impraticabile con le programmazioni comunali e di RFI. Prima di tutto e di tutti deve essere il Comune a volerlo con o senza il Comitato di Quartiere. Quando ci sarà questa volontà e convinzione FORSE qualcosa si muoverà, nel frattempo fa benissimo il comitato di quartiere ed il comune a realizzare la rotonda.

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