Abbiamo ricevuto una segnalazione riguardante il possibile abbattimento di due splendidi cedri situati nel giardino pubblico all’angolo tra via Platone e via Erodoto. Questi maestosi alberi, che da anni adornano il quartiere con la loro presenza imponente e il loro valore paesaggistico, potrebbero essere sacrificati nell’ambito dei lavori per la costruzione della metrotranvia e per la sistemazione viaria dell’incrocio.
La notizia ha destato preoccupazione tra i residenti e i comitati di quartiere, che già in passato si erano attivati per la salvaguardia di questi alberi. Durante una riunione tenutasi nel febbraio 2023, alla quale avevano partecipato i rappresentanti dei comitati di San Carlo e di Sant'Ambrogio, era stata discussa la possibilità di adottare soluzioni alternative che avrebbero permesso di preservare i due cedri. In quell’occasione, gli abitanti avevano espresso il loro desiderio di trovare un compromesso tra la necessità di migliorare le infrastrutture e l’importanza di tutelare il patrimonio verde del quartiere.
Evidenziati in giallo i due cedri da abbattere |
Purtroppo, la segnalazione odierna sembra indicare che le soluzioni alternative potrebbero non essere state prese in considerazione. Tuttavia, ci auguriamo che questa notizia non trovi conferma e che ci sia ancora spazio per il dialogo e la mediazione tra le istituzioni e i cittadini.
Nel frattempo, invitiamo tutti a rimirare la bellezza di questi alberi, simbolo di natura e continuità in un contesto urbano sempre più denso e frenetico. Speriamo che possano continuare a svettare nel giardino di via Platone, ricordandoci quanto sia importante preservare il verde pubblico per le future generazioni.
Seguiranno aggiornamenti sul tema, nella speranza che la sensibilità ambientale e il buon senso prevalgano.
1° aggiornamento: Quando la filosofia incontra la natura: Platone ed Erodoto in difesa dei due cedri di Seregno
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BASTA!!!! Seregno, una città che odia gli alberi?
RispondiEliminaMagari fossero i due alberelli il problema. I lavori della metrotranvia stanno distruggendo decine di ettari di prati e terreni agricoli solo tra Desio e Seregno, oltre a dozzine di alberi di grosso fusto sulla via Milano a Desio, nel totale silenzio della stampa locale, con l'approvazione di tutti i sindaci (che a chiacchiere si dichiarano sensibili al tema del consumo di suolo) e con la regione Lombardia che continua a pompare milioni di euro.
RispondiEliminaGrazie per il tuo intervento, M.L. Comprendiamo e condividiamo la tua preoccupazione per i gravi danni ambientali causati dai lavori della metrotranvia. È vero, ci sono sempre problemi più grandi, ma questo non significa che le questioni apparentemente minori debbano essere trascurate. Anche due alberi possono essere importanti, soprattutto per la comunità che li vive quotidianamente. Ogni perdita di verde è significativa e merita attenzione, perché il patrimonio naturale è fatto sia di grandi estensioni che di piccoli angoli di bellezza urbana.
EliminaCi teniamo anche a sottolineare che questo blog si è occupato della metrotranvia fin dall’inizio, denunciando con costanza i danni ambientali connessi al progetto. I numerosi post pubblicati lo testimoniano, in particolare quelli relativi al deposito della metrotranvia al confine tra Desio e Seregno, una questione che abbiamo trattato con vigore .
Riguardo agli alberi di via Milano, hai ragione: l’impatto è stato pesante, e proprio su questo tema il blog ha pubblicato articoli già 12 anni fa , segnalando con forza l’abbattimento delle piante di grosso fusto. È un tema che non abbiamo mai ignorato, anzi, abbiamo cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica su ogni episodio di consumo di suolo e distruzione del verde, sia a livello locale che più ampio.
Una contraddizione che emerge dal tuo commento riguarda la denuncia del "totale silenzio della stampa locale". Comprendiamo il tuo disappunto, ma proprio il nostro blog rappresenta una voce che da anni cerca di rompere quel silenzio, mantenendo alta l’attenzione su temi ambientali. È importante che la comunità riconosca e supporti questi sforzi per costruire una rete di consapevolezza e azione condivisa.
Un altro aspetto che potresti considerare riguarda la responsabilità politica che citi: parli giustamente dell’approvazione da parte dei sindaci e del finanziamento da parte della regione. Queste scelte richiedono il coinvolgimento attivo dei cittadini per essere messe in discussione, ed è anche grazie a segnalazioni come la tua che possiamo continuare a chiedere maggiore trasparenza e una reale sensibilità ambientale.
In conclusione, non esistono questioni “minori” quando si parla di verde pubblico e consumo di suolo. Ogni albero salvato, ogni ettaro preservato, è un passo in avanti verso una gestione più responsabile del nostro territorio.