sabato 28 ottobre 2017

Parco dei Mughetti: una passeggiata per conoscere gli alberi del parco


testo e foto di A. Isnenghi
 
Un bosco antico, alle porte di Milano, è una sorpresa inaspettata. Fra autostrade, centri industriali e commerciali, si connette miracolosamente ad altre aree protette che formano il Parco dei Mughetti.

22 ottobre 2017: ritrovo a Origgio. Smog e pioggia hanno ridotto i visitatori a una pattuglia di pochi coraggiosi.

Il percorso della passeggiata
Fra campi arati e boschetti privati, si oltrepassa il cartello del Parco. La guida Matteo inizia a descrivere le specie incontrate, fra cui la fitolacca, erbacea con proprietà tossiche, che produce grappoli penduli, scuri e fortemente tingenti, usati un tempo anche per colorare il vino: alla salute!

Fitolacca
Si giunge al Bosco Borromeo. Si osserva una farnia: corteccia a piccole scaglie, foglie lobate prive di picciolo e munite di orecchiette. Nel bosco ne vedremo molte, alcune decisamente vetuste. Quelle segnate da una riga rossa sorreggono covatoi, alcuni per allocchi, e cassette per pipistrelli. Si ascolta ripetutamente la "risata" del picchio verde.

Farnia. 
A destra: covatoio per piccoli uccelli di bosco
Si entra passando una sbarra, inopinatamente aperta, e si segue una sterrata consortile. Moltissimi e ovunque i noccioli, quasi una piantagione, secondo la guida presenti da sempre.

Noccioli
Una strana istallazione, costituita da tronchetti conficcati verticalmente e ravvicinati, detta "log pyramid", vuole mostrare come il legno morto favorisca la vita, anche di insetti saproxilici come il cervo volante, protetti dalla direttiva "habitat".  Una bacheca ne illustra le finalità. Incontreremo altro legno morto, lasciato nel bosco allo stesso fine.  

Log pyramid
Il sottobosco è tappezzato a distesa da fogliame di pervinche, che fioriscono a fine inverno, sfruttando la luce prima della fogliazione degli alberi: sono tipiche piante nemorali, così come i mughetti, che danno nome al Parco. Vivono qui dove il terreno è ricco di humus, come solo un bosco secolare può avere. Dovrebbero esserci  anche anemoni bianchi, campanellini, scille e altro, ma per verificarlo sarebbe meglio ripassare a tempo debito: una buona occasione per una bella passeggiata. 

Pervinche
Lungo la strada si contano varie robinie, foglie imparipennate, rami spinosi, frutti a baccello e corteccia incisa a "losanghe". La guida ne ricorda l'origine nordamericana, la sua vasta diffusione, incoraggiata un tempo per utilità dei contadini, nonché gli svantaggi per la nostra flora. Annota che il baccello marrone da chiuso si mimetizza nel sottobosco, ma, una volta aperto, i suoi lati interni chiari e lucidi fanno risaltare i semi scuri, appetiti dagli uccelli, che se ne cibano e così li diffondono.

Corteccia a losanghe delle robinia
Fra qualche colpo di fucile lontano e fugaci avvistamenti di cani, si arriva al ponticello sul Bozzente, che avremmo attraversato se non fosse stato incendiato e distrutto il piano di calpestio in legno, pochi giorni fa. Ci si chiede la recondita ragione di questi atti di vandalismo, ma forse di vera criminalità (qui la notizia).

Il ponte bruciato sul Bozzente
Oltre il torrente si ergono dei grandi pioppi. Non possiamo visitare lo stagno artificiale che è stato appena colmato d'acqua, creato per sostenere la vita selvatica delle zone umide, nell'ambito del progetto RESTARE.

La guida ci indica degli avvallamenti nel bosco che si diramano dal Bozzente. Servivano a scaricare le acque in caso di piena. Il visitatore forestiero ed ignaro difficilmente può cogliere quanto queste tracce e l'origine del bosco stesso siano legate alla storia dei paesi limitrofi.
Se ne può avere un'idea qui.

Uno dei canaletti per disperdere nel bosco la acque di piena del Bozzente
Si torna attraversando il bosco diagonalmente, alla ricerca di altre specie di alberi e curiosità varie. 

Si notano individui di specie alloctone: ciliegi tardivi e querce rosse, entrambe invasive e indesiderabili e per questo incluse nella lista nera della Regione Lombardia

Fra le essenze nostrane si incontrano dei carpini bianchi, forse un antico roccolo, e poco dopo un gruppo di aceri campestri. Più rari gli aceri di monte e, fra gli arbusti, il biancospino e il sambuco. Forse sfuggite all'attenzione altre specie.

Farnia con covatoio per allocchi, circondata da aceri campestri
La voglia di conoscere si allarga a funghi, muschi e licheni, che coabitano variamente con alberi vivi, deperenti e morti. Matteo non si stanca di fornire spiegazioni.

Muschio sulla corteccia di un albero morto
Funghi fra le radici di una farnia schiantata

Funghi a mensola che colonizzano alberi deperenti o morti
A sinistra: licheni alla base di una farnia deperente
A destra: dettaglio dei licheni
Il sole cala dietro alle nuvole all'orizzonte ed è l'ora di tornare sui propri passi… Ci si saluta con un  arrivederci!

Sullo sfondo, oltre il Bozzente, il Bosco Borromeo. A destra la parte visitata.
Una prossima visita, guidata da Matteo, che ha avuto la competenza e la pazienza di rispondere alle più disparate domande, si dovrebbe svolgere domenica 3 dicembre 2017.

Il logo del Parco
Documenti:

Castagnata nel Parco del Cosia


Aggiornamento 31/10/2017:
comunichiamo a nome degli organizzatori che:
LA CASTAGNATA A TAVERNERIO PREVISTA PER DOMANI E' STATA RINVIATA A CAUSA DEGLI INCENDI DIFFUSI ANCHE IN ZONA E PER RISPETTO DI CHI, GIORNO E NOTTE, STA LAVORANDO PER SPEGNERE I ROGHI.

Mariano: 4 sensi nel buio


venerdì 27 ottobre 2017

Fotografare il buio con il WWF Lecco

Un corso di fotografia ambientale
alla scoperta del meraviglioso mondo delle grotte


Grotta del Tuf, Pian del Tivano - Foto WWF Lecco
Non si ferma l’attività dell’Associazione WWF Lecco, impegnatissima nelle ultime settimane in numerose iniziative ed eventi sul territorio. L’ultima proposta in ordine di tempo vede l’associazione ambientalista impegnata nell’organizzazione del corso "Fotografare il buio", alla scoperta della fotografia in grotta, delle tecniche e dei trucchi per catturare immagini in condizioni e ambienti insoliti. Il corso gode della collaborazione del Parco Monte Barro, del CAI Sezione di Erba e dello Speleo Club Erba, nonché del prezioso contributo dell'Hotel "Le Torrette" di Pescate.

Il mondo sotterraneo è uno delle ultime frontiere del pianeta dove l’esplorazione è ancora possibile: ogni anno centinaia di chilometri di nuove grotte vanno ad aggiungersi alle conoscenze del territorio. Poiché spesso si tratta di ambienti remoti e non raggiungibili dalla maggior parte delle persone, la documentazione fotografica diviene un’attività di fondamentale importanza perché permette al più vasto pubblico di “vedere” angoli del pianeta che presumibilmente non raggiungeranno mai.


Di primissimo piano i tre speleologi che faranno da relatori alle serate, in  Villa Bertarelli a Galbiate: Luana Aimar, Istruttrice di Speleologia presso la sezione del CAI di Erba, Enrico Lana, uno dei migliori fotografi faunistici ipogei in Italia e Valentina Balestra, fotografa naturalista esperta in biologia sotterranea. Affascinanti le due escursioni guidate, previste nella Grotta del Frassino, all’interno del Parco Regionale Naturale del Campo dei Fiori a Varese, e nella grotta Grotta dell'Acqua Bianca (o Grotta Ferrera) una delle più conosciute della Grigna, dove gli iscritti al corso potranno mettere in pratica le tecniche fotografiche acquisite nelle serate di studio e toeria.

La prima serata del corso si svolgerà venerdì 10 novembre. Tutte le date e le informazioni per partecipare al corso sono disponibili sul sito web del WWF Lecco: http://wwf.lecco.it, così come le modalità di iscrizione, con condizioni di miglior favore riservate a studenti, Soci WWF e Soci CAI.

Grotta Bifora, Monte Campo dei Fiori - Foto WWF Lecco

giovedì 26 ottobre 2017

Lacc e Terra al Mulino di Peregallo


Domenica 29 ottobre 2017 - dalle ore 15 alle 17.30 al Mulino di Peregallo  (Briosco - via dei Mulini, 4)

Lacc&Tera
Il Mulino del può macina ... Latte e Terra
   


Latte e Terra piccola start-up bio della Valle del Curone mostrerà ai bambini come fare il formaggio. Il pomeriggio sarà all'insegna del laboratorio per piccoli casari (dalle 15); a seguire piccole degustazioni di formaggio a km 0 e prelibatezze del Mugnaio per gli adulti.

Costo laboratorio bimbi e degustazione € 5 a persona. Gratuito per bambini fino ai 5 anni.
Prenotazione obbligatoria al 333.8024913

Valbrona: il sentiero del formaggio


Progetto per Valbrona propone Domenica 29 ottobre 2017 un’ Escursione guidata lungo il “Sentiero del formaggio” con partenza dalla Piazza della Chiesa Maria Vergine Assunta di Visino , alle ore 9.30, con una visita al Caseificio Alpe di Megna.

Programma

Ore 9.30 ritrovo presso il Circolo Ricreativo (fraz. Visino di Valbrona)
Ore 9.45 partenza per l’Alpe di Megna: facile escursione adatta a tutti che inizia una volta imboccato, da Via Madonna del Pozzo, il tratturo identificato con il segnavia 13 (CAI e Comunità Montana) e procede poi facilmente lasciando alle spalle Casa Pratovalle, l’antica cappella votiva, alcune costruzioni e proprietà fino a spalancare le porte della piana di Megna.
Ore 11.00 facciamo il punto: in pieno pascolo, circondati (si spera) dagli animali, spendiamo due parole sulla storia di questo luogo di ieri e di oggi.

Ore 11.30 conosciamo l’alpeggiatore e il casaro
Ore 11.45 – 13.00 visita alla stalla e percorso nella conoscenza della pratica casearia dell’Alpe di Megna.

Ore 13.00 pranzo al sacco e libere scampagnate per la piana alla scoperta della natura, degli animali e del Borgo.
Ore 16 partenza per il rientro a Visino di Valbrona: stesso itinerario dell’andata con deviazione in località Marciana per entrare in Visino attraverso i minuti viottoli che, numerosi, dal centro storico si perdono verso i monti.

Note
Considerando che l’arrivo al Caseificio è previsto intorno alle ore 11, consigliamo ai partecipanti di premunirsi di pranzo al sacco. Come avviene in questi casi e grazie alla disponibilità dell’alpeggiatore e del casaro la visita non ha una durata prefissata; fate conto che un’ora potrebbe non essere sufficiente per affrontare gli argomenti salienti e soddisfare altresì domande e curiosità. Per chi fa ritorno a Visino, in gruppo, la partenza è prevista intorno alle ore 16.

Trattandosi di un’escursione in natura i nostri amici a quattro zampe, se responsabilmente condotti, sono i benvenuti, ma considerate che transiteremo in pascoli in presenza di animali liberi che non vanno disturbati e visiteremo stalla e locali di caseificazione dove i cani non potranno avere accesso; quindi ciascuno scelga di portarli liberamente e responsabilmente nel rispetto altrui e in funzione della peculiarità del tema proposto.

Vi ricordiamo che a Visino di Valbrona, (punto di ritrovo, partenza e arrivo dell’escursione), nella sede degli Alpini e presso il Circolo ricreativo troverete caldarroste, vin brulè e un’assortita offerta di prodotti bio e macrobiotici accompagnati da stuzzicanti aperitivi.


Valbrona, la valle delle erbe con l'associazione "Piante spontanee in cucina"


Progetto per Valbrona in collaborazione con “Piante spontanee in cucina” organizza Sabato 28 ottobre 2017 la seconda uscita di “La valle delle erbe” per conoscere e imparare a usare in cucina le erbe spontanee d’autunno (presso la pista ciclo pedonale) a Visino di Valbrona.
Ritrovo e partenza alle ore 14.30 presso il Bar Corni a Candalino di Valbrona, in via Risorgimento 5.

Costo iscrizione: €. 10
Per info e prenotazioni:
Fausto 392 6137829
Piera 393 7396508
Il rientro è previsto per le ore 17.00.

La manifestazione si terrà anche in caso di pioggia, presso il punto di ritrovo.

mercoledì 18 ottobre 2017

Domenica 22 ottobre festa al castello di Pomerio con il gruppo "La Martesana" di Erba


Il gruppo Culturale Erbese della Martesana, dopo la positiva esperienza del Corteo storico svolto per le vie di Erba  nel maggio scorso, propone una giornata di festa al Castello di Pomerio domenica 22 ottobre 2017 dalle 9 alle 17.  La scelta di dedicare una giornata alla scoperta del Castello di Pomerio (via Como 5, Erba) fa parte delle iniziative programmate dall’associazione erbese per celebrare i vent’anni di attività del gruppo.

Diversi saranno i momenti proposti durante la giornata per grandi e piccini. L’apertura del castello sarà alle 9 e dalle 9,30 inizieranno le visite guidate all’interno del castello con partenza ogni mezz’ora. Alle 11,30 ci sarà il rinfresco del Nobil Signore e  verranno sospese le visite guidate del mattino.

Nel pomeriggio l’attenzione sarà rivolta particolarmente ai bambini e alle famiglie  dove  alle 14,30 ci sarà nella “sala del Castello” la lettura delle fiabe e leggende con proiezione di immagini da antichi libri del Castello, poi alle 15,30 seguirà la visita guidata per Famiglie.  Alle 16 ai bambini presenti verrà offerta una succulenta merenda che farà da conclusione alla giornata di festa. Nel corso della giornata inoltre i visitatori avranno l’occasione di incontrare nel Castello personaggi in costume d’epoca che allieteranno l’aspetto visivo dell’antico maniero facendo rivivere momenti di vita del passato.

Per gli amanti dei lavori manuali artistici potranno trovare esposte  nel salone d’ingresso alcune opere frutto del lavoro e della fantasia creativa. Inoltre nel salone d’onore, in caso di pioggia, o nel cortile del castello chi vorrà si potrà dedicare ai giochi di abilità come quello del “Prendi il salame”… “mira la bottiglia”…o per i più piccoli il “Pesca il turacciolo”.

In sostanza domenica 22 ottobre, anche in caso di pioggia,   una giornata al Castello di Pomerio ad Erba, all’insegna della festa e della cultura in compagnia della Martesana . Un appuntamento per grandi e piccini da non perdere.

Una settimana con la Pecora Brianzola


Merenda con l'arte con Legambiente di Cinisello Balsamo


Conoscere gli alberi del Parco dei Mughetti


Il Parco dei Mughetti propone per domenica 22 ottobre 2017 un'escursione a tema forestale per conoscere gli alberi del territorio.
L’escursione, della durata di circa due ore e mezza, prevede il ritrovo alle ore 15 a Origgio in fondo alla via Strada di Mezzo.
Sono consigliati scarpe e abbigliamento adatti. I minori dovranno essere accompagnati da un adulto.

Iscrizione gratuita obbligatoria via e-mail (info@parcomughetti.it) o via telefono (02 96951181) per un limite massimo di 30 partecipanti.

martedì 17 ottobre 2017

Montorfano: un anno con gli anfibi, bilancio e prospettive di HerpeThon


Sette associazioni, tra le quali il Comitato per il Parco Regionale della Brughiera, hanno aderito alla manifestazione Herpethon, promossa dalla Societas Herpetologica Italica, e hanno svolto iniziative pertinenti al tema dell’edizione 2017: POZZE PER ANFIBI E RIFUGI PER RETTILI.

Le attività hanno interessato le aree naturalistiche dei comuni di Carugo (Fontana del Guerc), Montorfano (Prato Fontana), Alzate Brianza e Lurago d’Erba (PLIS Zoc del Peric), Inverigo (Foppe di Fornacetta, Parco Valle Lambro), Triuggio (Canonica, Parco Valle Lambro), Galbiate (Parco Monte Barro), Lomazzo (PLIS del Lura).

Ora, al termine di tali interventi, organizzano un incontro pubblico che si terrà venerdì 20 ottobre 2017 alle ore 20:45 presso la Sala Consiliare di Villa Manusardi, piazza Roma 18, Montorfano (CO).

Oltre a brevi esposizioni delle attività svolte, la serata sarà anche L’occasione per discutere in merito al contributo che le associazioni possono fornire alla conoscenza e tutela del patrimonio faunistico e ambientale delle aree protette, e per confrontarsi con gli enti di gestione dei parchi al fine di promuovere future collaborazioni e iniziative legate alla tutela degli ambienti di riproduzione e sopravvivenza di anfibi e rettili.

domenica 15 ottobre 2017

Seregno alla ricerca della legalità: incontro con Gherardo Colombo

Attenzione: l'incontro è stato spostato al giorno 9/11/2017 


Con il WWF alla scoperta di “Natura in città” a Lecco


Fine settimana davvero impegnativo per il WWF Lecco: sabato spazio ai bambini, con la caccia al tesoro in Villa Bertarelli a Galbiate, che ha registrato il tutto esaurito di iscrizioni. Domenica di nuovo in campo per “Urban nature”, il primo evento nazionale dedicato alla natura urbana organizzato dal WWF, che ha coinvolto i cittadini nell’esplorare, conoscere e ‘ri-costruire’, laddove assente o poco curata, la biodiversità delle metropoli. WWF Italia ha proposto più di 100 eventi in oltre 50 città italiane, per sottolineare l’importanza di conoscere la Natura in città, proteggerla e farla crescere.


Nell’ambito dell’evento nazionale, WWF Lecco si è proposto domenica ai lecchesi come partner di IMARun, la manifestazione podistica non competitiva organizzata dall’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Lecco, che ha coinvolto oltre un migliaio tra bambini, ragazzi, famiglie e sportivi, lungo due percorsi cittadini per le strade di Lecco. Lungo il percorso della camminata sono stati posizionati alcuni “punti WWF” segnalati da un cartello dotato di TAG QR-Code, leggibile da qualsiasi smartphone, che automaticamente rimandano verso una pagina di approfondimento del sito WWF Lecco. Da via Galandra a via Montebello, da lungolario Isonzo a via Arlenico è stato così possibile scoprire curiosità, storie e criticità di alcuni angoli nascosti di "Natura in Città" a Lecco.


Al punto di ristoro della camminata, in via dell’Isola, centinaia di partecipanti si sono fatti “timbrare” il pettorale dai volontari WWF presenti sul posto, partecipando così all’estrazione di 10 iscrizioni gratuite al WWF Italia, che danno diritto a ricevere la tessera e l'adesivo dell'Associazione, la rivista ufficiale Panda o Panda Junior in versione cartacea o digitale e che permettono l'ingresso gratuito nelle Oasi WWF, oltre a poter ricevere la newsletter dell'Associazione e ad avere diritto a facilitazioni per partecipare a eventi e incontri organizzati da WWF Italia e WWF Lecco.


Un weekend davvero “tosto” -ha dichiarato Lello Bonelli, Presidente WWF Lecco- “Il doppio appuntamento ci ha impegnato parecchio dal punto di vista organizzativo, ma abbiamo potuto contare su un gruppo di attivisti davvero splendido e motivato. Recentemente sono arrivate un po’ di giovani  che hanno portato nuove energie all’associazione e la risposta di tanta gente al nostro doppio invito è stata per noi davvero gratificante. Adesso ripartiamo perché di qui a fine anno ci aspettano ancora due/tre appuntamenti importanti: stiamo in fase organizzativa con un corso di fotografia in grotta, abbiamo in programma un paio di serate divulgative sui nostri progetti, vogliamo pensare a qualcosa di originale per il Natale… Ma adesso godiamoci il successo di queste due giornate! E invito tutti, anche quelli che non hanno partecipato alla camminata di oggi o non vogliono trafficare con i QR-Code, a scoprire gli angoli di “Natura in città” a Lecco sul nostro sito web alla pagina wwf.lecco.it/naturaincitta.


Sulla stessa pagina web è disponibile anche un Report WWF con tante indicazioni per migliorare la biodiversità in città, con suggerimenti per giardini e balconi, scuole ed aziende… liberamente scaricabile.

Comitato No Pedemontana: il 22 ottobre un referendum fasullo dove non si decide niente

Riceviamo e pubblichiamo il seguente appello del Comitato No Pedemontana

22 ottobre: un referendum inutile e costoso

Inutile nel metodo; l’articolo 116 della Costituzione prevede già che le Regioni possano chiedere allo Stato maggiori competenze e autonomie.

Inutile nel contenuto; è sufficiente leggere il quesito per rendersi conto di quello che chiede ai cittadini: niente. Di fatto è un quesito generico che non specifica nulla.

Quando si svolsero i referendum sul nucleare o sull’acqua vi erano domande precise a cui rispondere: favorevoli o contrari alla riapertura di centrali nucleari in Italia? favorevoli o contrari alla privatizzazione dell’acqua?

In questo caso si chiede (cosa non necessaria) se la Regione può andare a trattare: ma a trattare cosa? Per fare cosa? Non si sa.

In realtà nelle intenzioni del presidente Maroni, il Referendum del 22 ottobre è una investitura per poter dire “La Lombardia sono io”.
No! la Lombardia sono i cittadini Lombardi, di cui tra l’altro vengono sperperati oltre 50 milioni di euro per questa farsa. Cittadini a cui ovviamente non è stato chiesto di pronunciarsi su Pedemontana, come non è stato chiesto di pronunciarsi su Bre.Be.Mi o sulle altre grandi opere che che hanno devastato i territori e peggiorato la vita di chi li abita, o sull’ennesima “riforma” ai danni della sanità pubblica.

Noi vogliamo decidere di cio che ci riguarda, sul territorio, la mobilità, la salute. Non ci interessano referendum fasulli in cui non si decide niente. L’operazione propagandistica che sta dietro a questo Referendum deve essere boicottata per mandare un messaggio forte a chi governa la Regione che i territori devono essere ascoltati davvero.
L’unico modo, secondo noi, è disertare il voto.
Boicotta il referendum, il 22 ottobre non votare.

Lecco: tutto esaurito per la caccia al tesoro del WWF


Per il terzo anno consecutivo appuntamento in Villa Bertarelli a Galbiate per la proposta WWF Lecco riservata ai più piccini. Trenta bambini, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, accompagnati da mamme, papà, nonni… e “affidati” per un intero pomeriggio alle cure degli attivisti WWF Lecco, nella splendida cornice della sede del Parco Monte Barro, per un’appassionante caccia al tesoro. L’Organizzazione WWF ha potuto contare sulla disponibilità collaborativa del Parco Monte Barro e sul patrocinio del Comune di Galbiate, “ma niente si sarebbe potuto realizzare” - sottolinea il Presidente WWF Lecco, Lello Bonelli – “senza l’impegno, la presenza e il lavoro volontario dei nostri attivisti: Anna e Michele, Stefania e Raoul, Raffaella e Benedetta… Ci spiace solo essere stati costretti a chiudere anticipatamente le iscrizioni all’evento e dover dire di no a tanti bimbi… ma davvero era impossibile per motivi organizzativi gestire più di trenta partecipanti. Bellissimo comunque per noi vedere tanto entusiasmo e tanto affetto dai bambini, in particolare da quelli che magari avevano già partecipato ai nostri eventi negli scorsi anni e che abbiamo ritrovato con grandissimo piacere”.


Dopo i saluti iniziali e la presentazione delle attività del WWF, la più grande associazione ambientalista a livello mondiale, i bambini sono stati divisi in cinque squadre, ciascuna affidata a un volontario WWF, per il via della caccia al tesoro. Indovinelli, prove di abilità, giochi… hanno entusiasmato i piccoli partecipanti, impegnati nella ricerca di foglie di diversi alberi, nell’imitazione di versi di animali oppure a costruire piccole composizioni di argilla, fino a raggiungere finalmente, superate le varie prove, la grotta con i tesori nascosti.

Un breve ma gustoso intermezzo con la merenda “salvambiente” con pane, marmellata, crema di nocciole… tanti prodotti naturali e a kilometro zero, tutto molto gradito vista la velocità con cui è scomparsa ogni traccia di cibo.


A seguire, finalmente, l’apertura delle casse del tesoro: ogni bimbo ha ricevuto uno dei simpatici giochi creativi Animix di Milaniwood, 100% Made in Italy, realizzati in legno certificato FSC ™, proveniente da foreste gestite in modo corretto dal punto di vista ambientale e sociale. E poi gadget WWF, la rivista Panda Junior e l’attestato di partecipazione a certificare che ogni bimbo ha scoperto, nel corso di un pomeriggio immerso nel verde, che davvero “La Natura è un tesoro”.

“Bellissimo” -ha dichiarato Stefania Berna, consigliere WWF Lecco e coordinatrice dell’evento- “è stata ritrovare tanti bimbi che avevano già partecipato lo scorso anno e quello prima ancora ad un evento analogo proposto dalla nostra Associazione. Due anni fa era un minicorso di birdwatching, lo scorso anno  abbiamo parlato degli animali dei boschi e delle montagne, ma l’entusiasmo e l’interesse dei bambini per ogni argomento e attività che abbia a che fare con la natura è sempre qualcosa di incredibile. Speriamo tra qualche anno di averli tra noi come attivisti per continuare l’impegno a difesa dell’ambiente, in tutto il mondo e nel territorio in cui viviamo.“.


A completare un weekend davvero impegnativo per l’associazione ambientalista, WWF Lecco ancora in campo la domenica per “Urban nature”, l’evento nazionale WWF che vuole sottolineare l’importanza di conoscere la Natura in città, proteggerla e farla crescere. A questo proposito l’associazione del panda collabora come partner di IMARun, la manifestazione podistica non competitiva organizzata dall’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Lecco.

giovedì 12 ottobre 2017

Con il WWF alla scoperta di “Natura in città” a Lecco

Nell’ambito dell’evento WWF nazionale “Urban nature”, la sezione lecchese è partner di IMARun, camminata non competitiva per le vie della città.

Sabato 14 spazio ai bambini, con la Caccia al tesoro in Villa Bertarelli che sta andando verso il tutto esaurito di iscrizioni. Domenica 15, WWF Lecco di nuovo in campo per “Urban nature”, l’evento nazionale WWF che vuole sottolineare l’importanza di conoscere la Natura in città, proteggerla e farla crescere.

Se biodiversità è diversità della vita, cioè l’insieme di habitat, piante e animali, allora la biodiversità urbana è l'insieme di natura selvatica che vive nelle nostre città. Perché la biodiversità non esiste solo fuori da noi, in luoghi lontani con specie faunistiche e floristiche esotiche e sconosciute, ma anzi è molto più vicina e accessibile di quanto si possa immaginare. Le città, e le loro periferie, possono infatti essere “lette” adottando la lente della biodiversità e le scoperte saranno molteplici.

A questo proposito WWF Lecco propone ai lecchesi l’appuntamento con IMARun, la manifestazione podistica non competitiva organizzata dall’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Lecco, che coinvolge bambini, ragazzi, famiglie e sportivi, lungo due percorsi cittadini per le strade di Lecco.


Quella di domenica prossima sarà la quinta edizione e WWF Lecco sarà presente in partnership per sottolineare l'importanza di "vivere la città". Lungo il percorso della camminata saranno posizionati alcuni “punti WWF” segnalati da un cartello dotato di TAG QR-Code. Con qualsiasi App per la lettura di QR-Code sarà possibile scansionare il codice ed essere indirizzati verso una pagina di approfondimento del sito WWF Lecco. Da via Galandra a via Montebello, da lungolario Isonzo a via Arlenico  sarà così possibile scoprire alcuni angoli nascosti di "Natura in Città" a Lecco.

Ma c'è di più: al punto di ristoro della camminata, in via dell'Isola, saranno presenti alcuni volontari WWF. I partecipanti a IMARun sono invitati a farsi timbrare il pettorale. Presentandosi poi al tavolo WWF all'arrivo della camminata, con il pettorale timbrato, sarà possibile partecipare all'estrazione di 10 iscrizioni gratuite al WWF Italia.

Il Socio WWF Italia riceve la tessera e l'adesivo dell'Associazione, la rivista ufficiale Panda o Panda Junior in versione cartacea o digitale e ha diritto all'ingresso gratuito nelle Oasi WWF, oltre a poter ricevere la newsletter dell'Associazione e ad avere diritto a facilitazioni per partecipare a eventi e incontri organizzati da WWF Italia e WWF Lecco.

Tutte le informazioni sugli eventi del prossimo weekend sono ampiamente illustrati sul sito web wwf.lecco.it

Reintroduciamo la genziana nella brughiera del Castellazzo, la più meridionale d'Europa

Gli organizzatori vi aspettano al parcheggio di villa Arconati alle 9,30. Poi ci si dirigerà verso la brughiera del Castellazzo la più meridionale d'Europa. Una bella occasione per fare una passeggiata e conoscere questo particolare ambiente sulla porta di casa.

mercoledì 11 ottobre 2017

Verano si mette sulle tracce del lago scomparso

Martedì 17 Ottobre 2017
ore 21,00 
presso Biblioteca Civica “Mons. Enrico Galbiati”
Via Nazario Sauro
ang. Via San Carlo
Verano Brianza (MB)

si terrà la presentazione del libro del giornalista Fabio Conti
"Lago Gerundo tra storia e leggenda"

 
«Il lago Gerundo mi ha sempre affascinato per un motivo molto semplice, – scrive l’autore nella prefazione – non esiste. Nella realtà non c’è, se per lago intendiamo lo specchio d’acqua che vediamo a Sirmione, Bellagio, Lecco, Sarnico. E il “fascino del Gerundo” deriva proprio dal fatto che, per vederlo davvero, ci vuole una certa dose di fantasia…»

Nel cuore della Lombardia, a cavallo tra le attuali province di Milano, Bergamo, Cremona e Lodi, esisteva anticamente un lago chiamato Gerundo, la cui “presenza” si può scorgere ancora oggi nella conformazione di un territorio indissolubilmente legato all’acqua e costellato da fiumi, canali e fontanili.
Nel corso dei secoli quel grande specchio d’acqua, paludoso e inospitale, venne bonificato dall’uomo e andò incontro a un inevitabile prosciugamento. Oggi dell’antico lago restano le sponde, a tratti ancora evidenti, ma anche isole e promontori sui quali vennero fondate le città di Crema e Lodi, così come diverse piroghe monossili giunte fino a noi, oltre a decine di riferimenti nella toponomastica locale.

Questo libro ripercorre (con parole e immagini) la travagliata storia del lago che non c’è più e il cui territorio fu teatro di epici scontri (come non ricordare la battaglia di Agnadello del 1509). Ma quella del Gerundo è una storia che si mescola alla leggenda. Come il Loch Ness, anche il grande lago lombardo ospitava un mostro, Tarantasio, la sua uccisione è stata tramandata in molteplici tradizioni…

facebook.com/lagogerundo