lunedì 31 marzo 2014

Non ci sono più soldi e Pedemontana si ferma

Foto di Paolo Pirola
Il Cda di Pedemontana ha deciso di sospendere i cantieri a partire dalla "tratta A, dalle tangenziali di Como e Varese e dalla tratta B1". La sospensione dei lavori è prevista per il prossimo 9 aprile.

Mancano i 400 milioni di un "finanziamento project" che il "pool di banche" si sarebbe "rifiutato di eseguire, finalizzato alla realizzazione della variante Expo", afferma Pedemontana, secondo la quale "allo stato, nonostante le promesse più volte espresse dal Governo, il Piano economico finanziario (che comprende anche forti defiscalizzazioni) non è ancora stato approvato dal Cipe".

Per evitare il blocco dei cantieri sarebbero necessari "la proroga del finanziamento ponte di 200 milioni al 30 giugno con conseguente erogazione dei contributi pubblici già deliberati e di quelli che verranno a maturazione entro tale data e il finanziamento soci di 38 milioni necessario per coprire le esigenze finanziarie fino al 30 giugno".

Appuntamento con la PedaLambro, ottava tappa della Carovana sul Lambro


Domenica 06 aprile 2014 appuntamento con la PedaLambro, ottava tappa della Carovana sul Lambro. Guidati dal motto "In bicicletta per sognare un Grande Parco Lambro", cuore della Rete Ecologica regionale, centinaia di appassionati si raduneranno sule rive del coso d'acqua, partendo dalle località di Monza (itinerario nord) e San Donato Milanese (itinerario sud).


La Carovana sul Lambro raccoglie gli eventi di partecipazione del progetto "Gli spazi aperti e gli ambiti agro naturalistici, il fiume Lambro, l'area metropolitana milanese esempio di attivazione di Rete Ecologica" che prevede la redazione di uno studio di fattibilità volto a definire la riqualificazione e il ripristino della funzionalità ecologica della porzione di territorio al confine Est di Milano.

Info itineraio nord (da Monza a Milano): al.casati@sestosg.net
Info itinerario sud (da San Donato Milanese a Milano): pedalambro2014@libero.it
Per visionare il percorso: http://goo.gl/uxoenC

Il caso dell'Helleborus Niger scomparso dal Parco Valle del Lambro


Segnaliamo la seguente notizia ripresa dalle pagine milanesi de "La Repubblica"

Un sos per ritrovare un fiore raro, scomparso dal Parco della Valle del Lambro, in provincia di Monza e Brianza: lo lancia l'associazione ambientalista Green Man, che per prima aveva avvistato questa rarissima specie nella zona tra Ponte Albiate e Molino Bassi.  

"Qui non era mai stata segnalata la presenza dell'Helleborus Niger", spiega il direttore Roberto Albanese, che ha avvisato la direzione del parco.

Pochi giorni dopo la comparsa, però, il cespuglio è stato estirpato con tutta la zolla di terreno. A giudizio di Albanese si è trattato di un furto: "Ho presentato un esposto al Parco della valle del Lambro, chiedendo di sporgere denuncia contro ignoti. Ho anche evidenziato la necessità di promuovere un programma educativo sulla biodiversità del nostro territorio, in modo che i cittadini ne sappiano riconoscere il valore evitando così gli atti vandalici" (Lucia Landoni)

Per visualizzare l'articolo originale e il report fotografico cliccare qui.

domenica 30 marzo 2014

Hobbit e gnomi regalano un ponte a Renate

Nella profonda Brianza, hobbit e gnomi si sono ritrovati e, in una notte, hanno costruito un ponte ciclopedonale per mettere in collegamento la frazione del Vianò (San Mauro) con il centro storico di Renate, permettendo così ai pedoni di andare in paese senza passare dalla trafficata provinciale Renate /Besana.

Il ponte di Renate - Foto di Elena Sandrè, tratta da "il Cittadino"
L'opera, anche se abusiva, non verrà abbattuta ma verrà acquisita al patrimonio comunale in quanto ritenuta  dal responsabile dell’ufficio tecnico di Renate: "elemento fondamentale del reticolo della sentieristica comunale in quanto pone in collegamento, con una viabilità ciclopedonale e in completa sicurezza, due parti del territorio renatese".

Per la cronaca il ponte ciclopedonale misura sugli 11 m ed è largo sui 2,80 m. Il peso è stato stimato attorno ai 22/23 quintali.

Giornata del verde pulito al Lago di Montorfano


Spazio e luogo: come il cemento riscrive le città


Riceviamo da un nostro lettore le seguenti immagini e riflessioni che pubblichiamo.

Lo scenario edilizio moderno, caratterizzato da un capitalismo maturo, è popolato da attori dissociati e indifferenti allo spazio e al luogo.

Spazio e luogo non sono sinonimi ma due termini distinti con significati differenti. Come annotava Michel De Certeau il luogo è ‘…. l’ordine nel quale degli elementi vengono distribuiti entro rapporti di coesistenza. Ciò esclude dunque la possibilità che due cose possano trovarsi nel medesimo luogo….’  e si ‘….ha spazio dal momento in cui vengono presi in considerazione vettori di direzione, quantità di velocità e la variabile del tempo’.

Lo spazio dunque è un luogo praticato. Quindi, una strada urbanisticamente definita, è trasformata in spazio da un camminatore. De Certeau individua quindi nel movimento del ‘camminare’, attraverso quelle che chiama ‘città concetto’, la modalità che permette di svelare ‘modifiche episodiche’ di spazi destinati a rimanere illeggibili fuori dalla mobilità quotidiana.

Area interessata dall’intervento
Durante questa attività del ‘camminatore’ abbiamo individuato, tra le pieghe della città (Seregno, via Gioberti), questa forma di compromissione del suolo urbano che, partendo dalla tabula rasa, riscrive con il cemento una composizione disegnata in laboratorio al fine di fornire risposte funzionali a bisogni distinti.

Edificio e natura prima dell’intervento
Non v’è più traccia né della natura da cui si affacciava un timido edificio monopiano né dello stesso ma, al loro posto, si erge imponente lo scheletro di colui che, affamato, si è divorato i frutti che la terra svela al cielo. Non si comprende se, del vecchio edificio, rimarrà solo un ricordo scolpito nella memoria oppure se verrà ricostruito e fagocitato dal ‘mostro’ retrostante.

Demolizioni in atto
L’emergenza del consumo di suolo ci impone di dare concretezza alle nostre lotte affinché la trasformazione e la rigenerazione delle aree urbane avvenga salvaguardando l’ambiente ed il paesaggio. Il tema della rigenerazione urbana sostenibile, a causa dell’esaurimento delle risorse energetiche, è una tematica a cui teniamo particolarmente poiché sarà la questione prioritaria delle politiche di sviluppo del prossimo futuro.
 
Scheletro edificio in costruzione
Viviamo il tempo in cui è stato ormai superato il dualismo città-campagna; ci troviamo di fronte a un paesaggio dove ‘sottourbanizzazione’ e ‘deruralizzazione’ limitano la sua leggibilità e ne confondono la struttura. Ora, il ‘paesaggio geografico’ rappresenta da più di mezzo secolo un’avventura intellettuale sviluppata a scala planetaria in rapporto alle risorse naturali che, indipendentemente dalle attività umane, plasmano l’ambiente fisico.

Per salvare il salvabile del ‘paesaggio geografico’ è necessario percorrere la corsia ecologica: è necessario agire con responsabilità in materia di energia, mobilità e rifiuti. Siamo ormai in prossimità del ‘paesaggio terzo’ di De Certeau ‘decadente nella sopravvivenza e, magari, nel peggioramento di quello odierno….oppure  sull’orlo di uno specchio riflessivo di significati incolti o dimenticati?’

venerdì 28 marzo 2014

Lissone cambia rotta: il nuovo PGT riduce le possibilità edificatorie


Lissone - Sì al nuovo Pgt, il cemento diminuisce dell’83 per cento

di Fabio Luongo da il Giorno

La città dà un drastico taglio alle edificazioni, perlomeno su suolo vergine, invertendo una tendenza che l’ha portata proprio in questo inizio di 2014 a diventare la seconda città della Brianza quanto a numero di abitanti e la più «affollata» del territorio.

Uno stop deciso alla cementificazione delle aree rimaste ancora verdi: una «sforbiciata» sancita ufficialmente con l’approvazione in via definitiva, in consiglio comunale, della prima parte della variante al Piano di Governo del Territorio. Il «sì» arrivato a maggioranza sul Documento di Piano modificato dalla nuova amministrazione è giunto tra apprezzamenti e polemiche, queste ultime da parte di un pezzo delle opposizioni e dei proprietari di terreni su cui, in base al precedente Pgt, si sarebbe potuto costruire e che ora invece vengono vincolati a verde.

Il nuovo documento prevede una riduzione dell’83% delle possibilità edificatorie: da 130.233 metri quadri di nuove costruzioni a solo 22.472, di cui 9.374 sull’area ex Motta di via Zanella, un’area industriale dismessa, mentre gli altri 13mila metri quadri potranno sorgere nella zona sud di Lissone, al confine con Monza. Così si avrebbero circa 170 nuovi appartamenti e 449 ulteriori residenti, anziché le 1.500 nuove case e i 2.604 abitanti in più previsti dal precedente Pgt.

Le cifre del cambiamento

Testo tratto dal comunicato stampa pubblicato sul sito del Comune di Lissone

La variante Monguzzi  ha ridotto la previsione del vecchio Pgt al 12%, per un totale di 37.820 mq di suolo vergine potenzialmente occupati da nuove costruzioni e 46.401 mc edificabili, corrispondenti a circa 170 appartamenti
Complessivamente si passa dunque dai 130.233 mq di nuova superficie lorda di pavimento del vecchio Documento di Piano (più altri 32.108 mq per la destinazione produttiva e 141.890 mq per terziario commerciale)  ai 22.472 del nuovo (- 83%), con una forte riduzione del nuovo consumo di suolo.
In questo calcolo tra l'altro è già compresa la riqualificazione di un'area industriale dismessa (ex Motta) per 9.374 mq di superficie territoriale e 28.122 mc edificabili, in parte a destinazione residenziale (circa 100 appartamenti) e in parte di terziario.
In totale il carico di nuovi abitanti teorici in più derivanti complessivamente dalla nuova variante di Pgt è di 449 persone (e solo nel caso si destini tutto il potenziale disponibile alle residenze), a fronte delle 2604 attese secondo il precedente Pgt. Tuttavia, contando le abitazioni già realizzate e vuote e quelle in via di realizzazione, si arriverà comunque a regime a 5.450 abitanti in più: ovvero Lissone a quota 50.000!   

Perché però si è scelto di non azzerare del tutto la possibilità di edificazioni su aree libere? 

Solo per ridurre al minimo i possibili ricorsi da parte dei proprietari dei terreni che nel precedente Pgt  erano diventati edificabili.
Si è inoltre deciso di ubicare le eventuali nuove costruzioni nella zona sud della città, in parte perché alcune aree potrebbero avvantaggiarsi da una oculata e moderata sistemazione urbanistica (piazza del Cim), in parte perché altre aree si trovano a ridosso della futura nuova bretella Trmi10-ex Sp6, e dunque in una zona che non sarebbe stato possibile preservare nella sua integrità di suolo; per tale zona, posta a confine col Comune di Monza, sono previsti nei prossimi anni forti interventi sulla viabilità legati anche all'ampliamento dell'ospedale San Gerardo.  
Qualificare il verde residuo

Con la nuova variante vengono riportati da edificabili ad agricoli 360.245 mq. di suolo, a servizi 34.776 mq, a verde privato 28.679 mq, a fascia di rispetto stradale 8.759 mq. Altri 92.804 mq di ambiti con destinazione commerciale vengono stralciati e ricondotti al Piano delle Regole per lo stato di fatto esistente.
Uno degli scopi della nuova variante era infatti quello di recepire le prescrizioni del Ptcp (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) della Provincia di Monza e della Brianza, che chiedeva a Lissone il  rispetto della rete verde di ricomposizione paesaggistica e del corridoio trasversale di collegamento tra il Parco del Grugnotorto e quello della Valle del Lambro, in particolare nelle aree che fiancheggiano la Valassina e in quelle destinate a fasce di rispetto e di compensazione per la futura Pedemontana.

Immagine tratta dal "Corriere della Sera" del 4/3/2014 
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giovedì 27 marzo 2014

C'è chi vuole realizzare due isolotti artificiali nel Lago di Como


Il Consiglio Comunale di Varenna ha approvato definitivamente, nei giorni scorsi, il nuovo PGT.

Uno degli interventi contemplati dal documento urbanistico riguarda il Polo Turistico Olivedo (chiamato ATU 1 Ambito di Trasformazione Urbanistica) che interessa una superficie di circa 18.600 mq nei pressi dell'attuale porto, dove è previsto l'insediamento di:
  • un centro ricettivo di eccellenza (resort con 120 camere, parcheggio di 120 posti auto su due piani interrati subacquei e negozi di alta gamma) di complessivi mq 2.550;
  • una marina con 80/100 posti barca di complessivi mq 10.540;
  • un'area pubblica con percorso pedonale e passeggiata lungolago, di complessivi mq 5.520;
  • il ridisegno dei due scali traghetto auto e battello e dell'intera area pubblica.
La localizzazione dell'area
L'intervento, che prevede la costruzione di due isolotti artificiali, è stato contestato da Legambiente e FAI  in quanto: "provocherebbe, se realizzato,  evidenti gravi stravolgimenti paesistico-ambientale, caratterizzati dalla cementificazione di una vasta superficie di lago nel golfo di Olivedo. Un intervento devastante che ci priverebbe  di uno degli angoli di sublime bellezza che connotano il nostro lago, una operazione pesantissima che si vuole contrabbandare come incentivo allo sviluppo turistico mentre altro non è se non una intollerabile speculazione edilizia che cancellerebbe per sempre  la poesia e l’incanto di Varenna."

L'intervento previsto dal nuovo PGT
Per fermare il progetto dell’Amministrazione Comunale di Varenna  ti invitiamo a firmare la petizione di Legambiente e FAI che trovate cliccando qui.

Testimonianze del Sacro nel territorio del Parco dei Colli Briantei


Il territorio della Brianza è ricco di segni del passato,  segni spesso legati alla fede, alcuni visibili, altri meno. Non c’è cascina, viottolo di campagna, facciata di palazzo antico sulla quale non sia possibile rinvenire affreschi di santi, statuine della Vergine, cappelle votive.

Opere artistiche minori ma intimamente legate alla fede e spesso venerate sino ai giorni nostri. Testimonianze del sacro legate ad una spiritualità semplice, genuina. Si pensi ad esempio alle figure dei santi che tanto spesso compaiono negli affreschi delle nostre  cascine,  santi vicini alla povera gente, alle fatiche del lavoro quotidiano nei campi,  presenti nelle preghiere della sera come anche nelle implorazioni di fronte alle avversità della vita.

Quello dei segni del sacro  è quindi allo stesso tempo un patrimonio della memoria, della storia e della fede, un patrimonio che il nostro ente parco sta cercando, seppur tra mille difficoltà,  di far conoscere e tutelare.

Il Parco dei Colli Briantei insieme alle associazioni Sentieri e Cascine di Casatenovo, ASCA di Camparada e Natura e Arte di Arcore e con il contributo dello storico locale Paolo Cazzaniga, ha avviato più di un anno fa il progetto “Testimonianze del Sacro” per realizzare un censimento sistematico dei segni del sacro presenti nei comuni del parco (Arcore, Camparada, Usmate Velate e Casatenovo).

Un viaggio nella memoria entusiasmante realizzato grazie al contributo generoso di decine di volontari che oggi finalmente è stato portato a compimento.

L’appuntamento per la presentazione ufficiale dei risultati del progetto e del sito WEB, che contiene  tutto il materiale raccolto, è fissato per Sabato 5 Aprile alle ore 15.00 c/o la sala delle colonne di villa Scaccabarozzi ad Usmate Velate.

Nuovo aggiornamento sulla campagna salvataggio rospi di Moregallo


In questi giorni, a causa del calo delle temperature, la migrazione dei rospi ha avuto un brusco stop a parte una notevole discesa si sabato sera con la pioggia; nell'arco di 3 ore e mezza ne sono scesi 1.104.

Nei prossimi giorni con l'innalzamento delle temperature dovrebbe riprendere la migrazione.   


La foto con il secchio è stata scattata sabato scorso, le altre sono state fatte in altre sere tra cui un'intervento per sistemare le barriere.


Per info sulla campagna di salvataggio rospi 2014 cliccare qui.

martedì 25 marzo 2014

Petizione per chiedere la moratoria sulle grandi opere Lombarde


I gruppi, i movimenti e le associazioni lanciano una petizione sulle grandi opere per chiedere una moratoria e fare chiarezza prima del semestre europeo affidato all'Italia.

Il recente arresto di Antonio Rognoni, Direttore generale di Infrastrutture Lombarde, ripropone il problema della fondatezza programmatica e della giustificazione socioeconomica delle grandi opere e delle iniziative come EXPO2015.

I gruppi politici, i comitati, i movimenti e le associazioni firmatari di questo comunicato – che hanno anche lanciato una petizione in tal senso (vedi http://chn.ge/1mwtBhm ) - sostengono e ringraziano la Magistratura e gli enti che hanno fatto emergere queste malversazioni e chiedono al Governo una moratoria sul comparto delle grandi opere perchè ritengono che non si possa rilanciare l'economia italiana con opere nate vecchie come Pedemontana, con sprechi ingenti di soldi pubblici, con la devastazione del paesaggio che é una delle principali risorse nazionali.
In particolare chiedono al Governo e agli organismi competenti (nuovo CIPE) di non concedere a Pedemontana alcuna agevolazione pubblica o aiuto fiscale (si parla di 480 milioni di euro).

I cittadini, che stanno sopportando gli effetti della crisi e delle conseguenti manovre economiche, hanno bisogno di avere la certezza che si sta facendo ogni sforzo per una corretta gestione della cosa pubblica.
I firmatari chiedono quindi di conoscere i bilanci delle grandi opere e di avere un quadro preciso sul concorso economico dello Stato per queste iniziative che vengono presentate come “a carico dei privati”, chiedono che si faccia uno studio di tutti i debiti nascosti nei bilanci delle società miste pubblico-private che saranno la causa di un nuovo e ancor più esplosivo debito pubblico, chiedono infine una analisi indipendente dei costi-benefici di queste opere.

L'Unione Europea é orientata alla sostenibilità e quindi ai trasporti su ferro e non su gomma: perseverare nel 2014 con iniziative che generano effetto serra e cambiamento climatico é antieconomico e insensato sia da un punto di vista ambientale che umano. Anche le banche cominciano a rendersi conto della non profittabilità di questi investimenti che talvolta hanno tempi di rientro dell'ordine dei 50 anni!
Si può firmare l' appello sul sito http://chn.ge/1mwtBhm

L'appello è indirizzato al Presidente della Repubblica Italiana, al Presdente del Consiglio, al Presidente della Commissione Europea, al Presidente della Regione Lombardia, ai Capigruppo dei partiti presenti in regione, ai Sindaci delle città di Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Sondrio,Varese e ai presidenti delle omonime province,al Procuratore della Repubblica di Milano.

Per contatti: info@listacivicaitaliana.org , corradi.circolo@tin.it , cesare.vacchelli@teletu.it

Ecco un sommario elenco delle cifre e delle relative grandi opere lombarde coinvolte nelle inchieste della Magistratua
  • 1.200.000 euro per Expo 2015 ( per attività di supporto e consulenza, 25 appalti "turbati");
  • 525.000 euro per consulenze per opere stradali come Pedemontana, Tangenziale Est Esterna di Milano e il collegamento Brescia-Milano noto come Bre-Be-Mi, autostrada CR-MN (240.000 euro per consulenze);
  • 2.400.000 euro per consulenze per l'autostrada Brescia-Bergamo-Milano (Bre-Be-Mi);
  • autostrada Broni-Mortara-Stroppiana;
  • 400.000 euro per appalti in vari ospedali;
  • circa 1.800.000 euro per le bonifiche da amianto di un'area a Pieve Emanuele.
I firmatari del presente comunicato in ordine di adesione:
  • Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
  • Coordinamento Nord Sud del Mondo
  • Forum nazionale Salviamo il paesaggio
  • Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio
  • Campagna “Ferma la Banca”
  • Rete civica italiana
  • Coordinamento comitati contro le autostrade CR-MN e TI.BRE (Tirreno-Brennero)
  • Legambiente Lombardia
  • Comitato Parco A. Cederna e il Comitato “La Villa Reale e’ anche mia”
  • Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile
  • WWF Lombardia
  • Lista civica “Un’altra provincia” – Milano
  • Movimento 5 Stelle Regione Lombardia
  • Movimento 5 Stelle Vimercate
  • Associazione Dimensioni Diverse – Onlus
  • Rete Ambientalista Pavese
  • Coordinamento Comitati ed Associazioni contro l’autostrada Broni-Mortara-Stroppiana
  • Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza
  • Rete Associazioni e Comitati per Salute, Ambiente e Sviluppo sostenibile della provincia di Pavia
  • Associazione ApertaMenteLab – Soncino
  • Amici di Emmaus – Piadena
  • Comitato No Gasaran – Sergnano
  • Segreteria Regionale PRC
  • Forum Civico Metropolitano – Milano
  • Comitati Cives Seveso, Cives Bovisio Masciago, Cives San Giorgio Desio
  • Associazione Noi per Cesano


Post aggiornato il 29 marzo 2014

sabato 22 marzo 2014

Il codice etico di "Infrastrutture Lombarde"

I dirigenti della Società devono rappresentare modelli di riferimento di condotta morale e devono incoraggiare la discussione sulle implicazioni di natura etica e legale delle decisioni aziendali.
Essi si impegnano a creare e mantenere un ambiente di lavoro in cui sia chiaro e inconfutabile che a tutti è richiesto un comportamento conforme alle norme etiche e legali.
 

(dal "Codice Etico" di Infrastrutture Lombarde)

Infrastrutture Lombarde: un verminaio clientelare?
"La magistratura accerti le responsabilità soggettive ma i fatti sono di una gravità sconcertante e gettano un'ombra terribile sui grandi investimenti infrastrutturali della Lombardia"

Comunicato stampa di Legambiente Lombardia

Gli arresti eccellenti in casa di Infrastrutture Lombarde e di CAL-Concessioni Autostradali Lombarde gettano un'ombra inquietante sulla enorme partita di investimenti a cui gli amministratori della Regione Lombardia lavorano con continuità e devozione da un quindicennio. In quest'area grigia rischiano di entrare le più mastodontiche previsioni infrastrutturali: le autostrade TEM, BreBeMi e Pedemontana, che da sole formano un volume di investimenti pari a quasi 10 miliardi di euro, e le altre strampalate opere in previsione, dalla Cremona-Mantova alla Broni - Mortara.

“Da sempre denunciamo che le maggiori tra le grandi infrastrutture lombarde rappresentano non solo delle pesantissime aggressioni al territorio, ma anche delle opere sulla cui effettiva utilità e sul ritorno economico c’è stata molta propaganda, restano molti dubbi e non vediamo nessuna certezza, tanto che gli investitori privati si sono sempre ben guardati da esporre risorse proprie. Da contribuenti, prima che da ambientalisti, ci seccherebbe scoprire che in realtà il faraonico progetto autostradale lombardo si riveli una gigantesca macchina taroccata per rosicchiare denari pubblici e coltivare clientele politiche. A Maroni, che augura agli inquisiti di dimostrare la loro personale estraneità ai fatti, rispondiamo che, a prescindere dalla sanzione delle responsabilità soggettive, noi avremmo preferito che quei fatti non si fossero mai verificati”, ha dichiarato Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia.

Earth Hour - L’Ora della Terra: le iniziative del WWF di Lecco


Il 29 marzo torna Earth Hour - L’Ora della Terra

Earth Hour è la grande mobilitazione globale del WWF che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, coinvolge cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.
Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la grande “ola” di buio si è rapidamente propagata e nel 2013 ha coinvolto oltre 7.000 città in 150 Paesi, lasciando al buio piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, Piazza Navona, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, Il Ponte sul Bosforo e tanti altri luoghi d’interesse, per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici.
Anche quest’anno l’Ora della Terra lascerà al buio monumenti, luoghi simbolo, sedi istituzionali, uffici, imprese e abitazioni private di tutto il mondo, coinvolgendo cittadini, istituzioni, imprese e testimonial nel cambiamento concreto che può garantire il futuro della vita sul pianeta e il benessere dell’uomo, contro un  riscaldamento globale i cui effetti diventano sempre più evidenti e preoccupanti, e dunque va assolutamente fermato se vogliamo evitare che sconvolga  gli ecosistemi, le specie e la vita di milioni di persone. L'urgenza su cui il WWF lancia la sfida globale è di abbattere  le emissioni di gas serra e scegliere le tecnologie del futuro, quelle pulite  ed efficienti.


Il futuro dell’orso bianco è... nero!

Uno degli esempi più evidenti dell’effetto dei cambiamenti climatici è rappresentato allo scioglimento delle calotte polari.
I ghiacci dell’artico si stanno letteralmente sciogliendo sotto le zampe degli orsi polari e un'immensa porzione della banchisa polare scomparirà nei prossimi anni.
Il processo è irreversibile.
Ma esiste un luogo dove lo spessore dei ghiacci e le dinamiche degli ecosistemi possono offrire rifugio alle future generazioni di orsi: è la "Last ice area", il cuore pulsante dell’artico, posizionata nella zona costiera settentrionale della Groenlandia e del Canada: l'ultima arca per l’orso bianco.
Il WWF internazionale è impegnato nel “progetto orso polare” per istituire riserve naturali, fondamentali per aiutare l’orso e le altre specie artiche, organizzare squadre impegnate nel controllo del bracconaggio e nella riduzione dei conflitti tra orsi polari e comunità locali.
La salvezza del Circolo Polare Artico e dell'orso bianco dipende da tutti noi.

Per il progetto “orso polare” il WWF Lecco parte da 1.000 Euro!

L'Associazione WWF Lecco sarà presente in città con la distribuzione di materiale informativo sulla Giornata della Terra e sul risparmio energetico.
Ma il WWF lecchese vuole anche andare oltre, organizzando una raccolta fondi specifica per sostenere concretamente il “progetto orso polare” del WWF internazionale.
I primi 1.000 Euro saranno donati direttamente dal WWF Lecco, frutto delle iniziative e delle numerose attività dell’associazione ambientalista sul territorio.
Chiunque potrà aggiungere il proprio personale contributo, presentandosi sabato 29 marzo in piazza Garibaldi a Lecco dove sarà presente un tavolo del WWF: su un apposito cartellone i cittadini potranno aggiungere la propria firma per sostenere simbolicamente il progetto “orso polare”.
A fronte di un’offerta minima di 5 Euro sarà inoltre possibile ritirare una pianta di margherite, segno della primavera, e un lumino, simbolo della Giornata della Terra.

L’intero ricavato della raccolta andrà a rendere più sostanziosa la cifra che il WWF Lecco donerà al WWF internazionale per il “progetto orso polare”.

E alle 20.30 si spegne il Teatro Sociale!

Come gesto di chiusura della giornata, grazie alla collaborazione del Comune di Lecco che ha concesso il patrocinio all'iniziativa del WWF, dalle 20.30 alle 21.30 si spegneranno le luci del Teatro della Società in piazza Garibaldi.
Gli attivisti del WWF Lecco riprodurranno il logo dell'evento "60+" accendendo centinaia di lumini davanti al Teatro.
Ma quale è il senso di quest’ora? E' quello di andare oltre l’ora, e cioè di estendere l’impegno per la difesa del nostro pianeta e delle sue risorse, ben oltre l’ora di sabato sera, quella che racchiude il clamore dell’evento (ecco perché il logo dell’Earth Hour contiene la scritta “60+”: si vuole ribadire l’impegno ad andare “oltre l’ora”).

venerdì 21 marzo 2014

Pedemontana: pane e polvere


Quando su questo blog abbiamo pubblicato il post sull'avvio dei lavori della tratta B1 di Pedemontana, un anonimo lettore ha lasciato il seguente commento: "Evviva!!!! Finalmente si vedono dei lavori, speriamo la strada sia pronta al piu presto, ne abbiamo bisogno piu del pane!!!"

Sicuramente non la pensano così gli sfortunati abitanti delle zone toccate da Pedemontana (vedi articolo sotto). Ma evidentemente i punti di vista possono essere diversi. All'anonimo commentatore, visto cha ha bisogno di Pedemontana come il pane, suggeriamo di andare a vivere a Grandate, nel condominio di via Madonna del Noce 51: lì potrebbe soddisfare la sua voglia di mangiare "pane e polvere"!

La casa sulla Pedemontana: «Noi, prigionieri del cantiere».
«Prigionieri della nuova tangenziale, mangiamo pane e polvere».
Foto sotto il titolo e articolo tratto da: La Provincia di Como del 20/3/2014

Al civico 51 di via Madonna del Noce a Grandate abita la famiglia Pini, il loro condominio rosso è stato completamente accerchiato dalla nuova tangenziale di Pedemontana. Ines, insieme alle tre sorelle, al fratello Franco e alle loro figlie racconta come il cantiere ha cambiato la loro vita: «Adesso abbiamo proprio una bella vista, un bel panorama. Ci trasferiremmo volentieri, ma non abbiamo dove andare, a meno di chiedere ospitalità in cima al campanile della chiesa. Restiamo qui, accerchiati da questo muro di Berlino». Il loro caseggiato, a pochi passi dal passaggio a livello ferroviario, confina davvero da ogni parte con il nuovo svincolo, la rampa d’uscita del casello. Una casa con vista tangenziale, oggi con il fastidio dei perenni lavori, domani con il traffico.

Ecco il primo rospo della campagna di salvataggio di Moregallo (Lecco)


Sono iniziate le prime discese, al momento sono i rospi in migrazione sono ancora pochi; ma gli appostamenti proseguiranno anche durante il prossimo week-end (anche se danno pioggia e temperature in diminuzione). 
Martedì scorso è stata trovata pure una rana temporaria, mai vista in quella zona.

Per info sulla campagna di salvataggio rospi 2014 cliccare qui.

giovedì 20 marzo 2014

Appello per una giornata di mobilitazione contro l'autostrada Pedemontana


Riceviamo e pubblichiamo

FERMIAMO LO SCEMPIO, ADESSO !
Appello per una giornata di mobilitazione a Lomazzo contro la Pedemontana e contro tutte le Grandi opere che stanno distruggendo il territorio.


Dall’inizio di marzo la realizzazione della Pedemontana ha subito un’accelerazione. Quasi completate le tangenziali di Varese e Como, e la Tratta A. E soprattutto sono iniziati i lavori della tratta B1: a Lomazzo in località Manera si sta insediando il cantiere dello svincolo A9 e sono state disboscate porzioni (parte di quelle rimaste…) del bosco della Moronera; procedendo verso est il Parco del Lura verrà devastato da 3 gigantesche vasche di laminazione, di cui 2 per contenere le piene del torrente Lura, ed una per impedire che la Pedemontana si allaghi; infine è iniziato l’ abbattimento di una porzione del Bosco del Battù a Lazzate.

Dopo di che l’ecomostro arriverà a Lentate, e avanzando nelle rimanenti tratte (B2, C, D) attraverserà anche le aree contaminate dalla diossina dell’ICMESA, divorando il suolo con le sue sei corsie, i mega svincoli (come quello di Desio) e le opere connesse.

Come abbiamo detto in molte occasioni la Pedemontana è anche l’espressione di un modello di mobilità che non si ferma mai e conduce ad un proliferare di altre autostrade. Tra le altre, è già in gestazione la nuova 341 che dalla Pedemontana scende su Gallarate, Samarate e Malpensa.

Ovunque le Grandi Opere sono un pericolo per la sicurezza ambientale e la salute, fanno carta straccia del diritto di partecipare alle decisioni sul territorio in cui viviamo, regalano profitti ai grandi sistemi politico affaristici diventando il fronte avanzato di un’economia senza scrupoli.

TUTTO QUESTO SI PUO’ ANCORA IMPEDIRE, MA OCCORRE MOBILITARSI, E FARE PRESTO.

Dopo la manifestazione del 22 settembre 2013, sono state messe in campo diverse iniziative come ad esempio la petizione popolare, con la quale chiediamo lo stop a Pedemontana e l’uso delle risorse disponibili a favore di un’altra mobilità. Ma adesso è necessario che l’attenzione venga richiamata laddove la Pedemontana è una ferita aperta e visibile.

PER QUESTO PROPONIAMO AI COMITATI, ALLE ASSOCIAZIONI, AI MOVIMENTI, AI CITTADINI A TUTTE LE FORZE DISPONBILI, UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE A LOMAZZO INDICATIVAMENTE PER IL 13 APRILE 2014.

Una giornata che raccolga le forze di tutti coloro che sono impegnati contro Pedemontana e aperta al contributo di Comitati e associazioni che si stanno organizzando in altre parti del territorio per contrastare analoghi progetti devastanti.

COORDINAMENTO NO PEDEMONTANA

Per adesioni scrivere una mail all’ indirizzo coordnopedemontana@gmail.com 
Altre informazioni sul sito http://nopedemontana.wordpress.com/

Passeggiata partigiana, sulle orme della Brigata Puecher


mercoledì 19 marzo 2014

Seregno nel cestino. Le proposte del Comitato Beni Comuni verso i "rifiuti zero"


Il fenomeno del degrado ambientale prodotto dalla cattiva gestione dei rifiuti ha raggiunto proporzioni talmente notevoli da destare anche l’interesse del mondo del cinema.
Il celebre attore premio Oscar, Jeremy Irons, ha collaborato con la regista britannica Candida Brady per la produzione di un documentario intitolato Trashed.
Il film è un viaggio per il mondo, si toccano il Vietnam, la Francia, l’Islanda, Beirut, San Francisco, lo Yorkshire e perfino gli oceani dimostrando come il problema della spazzatura sia un argomento tristemente comune a tutti.

In ogni angolo della Terra, l’attore ha potuto osservare da vicino lo stato delle cose: dall’esperienza pessima di Sidone, a sud di Beirut, dove c’è un’enorme discarica sulla spiaggia sotto lo sguardo assente dei suoi abitanti, ai progetti ambiziosi di San Francisco dove grazie al progetto Zero Rifiuti si è riusciti a raggiungere il picco dell’80% di rifiuti riciclati. Pensate che New York, che da sola produce l’1,5% dei rifiuti globali, ha riciclato solo il 15% di esso.

martedì 18 marzo 2014

Visita ai cantieri di Pedemontana: "A Lomazzo abbiamo visto le prime tracce di un’autostrada che punterà dritto nel verde della Brianza, spianando tutto quello che troverà sul suo percorso."


Report sulla visita ai cantieri di Pedemontana! 

di Gianmarco Corbetta, consigliere regionale M5S

Venerdì scorso io e Silvana Carcano, insieme a Marco Fraceti dell’Osservatorio Antimafia di Monza e Brianza, siamo andati in visita ai cantieri di Pedemontana, nonostante il diniego da parte loro in assenza di un “coordinamento” con l’assessore regionale alle infrastrutture Del Tenno (richiesta stravagante che rimandiamo al mittente!).


La prima tappa è stata a Lazzate, primo comune della provincia di Monza e Brianza toccato dai lavori preliminari del tratto B1, quello che dovrebbe collegare Lomazzo all’imbocco della Milano Meda a Lentate sul Seveso.


E già questa è una prima notizia! Pedemontana ha fatto ufficialmente il suo ingresso nella nostra provincia e la B1, seppur con delle opere ancora in fase embrionale, è in via di realizzazione! Qui le ruspe di Pedemontana, senza un cartello o una recinzione, stanno abbattendo una parte del Bosco del Battù di Lazzate, uno dei pochi angoli verdi che erano rimasti nella nostra provincia! Vedere a terra tutti quegli alberi centenari mi ha messo addosso una tristezza infinita… e questo sarebbe progresso??


Già a Lazzate siamo stati intercettati da alcuni uomini di Pedemontana, che ci hanno pedinato in auto in tutti i nostri spostamenti.
Di seguito ci siamo spostati al vero e proprio cantiere di Lomazzo, dove stanno realizzando l’innesto con l’A8.  Hanno anche impostato i lavori per il proseguimento dell’autostrada verso Lentate.  Abbiamo visto le prime tracce di un’autostrada che punterà dritto nel verde, spianando tutto quello che troverà sul suo percorso.


Qui abbiamo avuto il primo contatto con gli uomini di Strabag, a cui abbiamo chiesto di visitare il cantiere ottenendone un diniego assoluto.
Abbiamo costeggiato l’area delimitata dalle reti del cantiere, fino a quando abbiamo trovato un cancello completamente spalancato e abbiamo deciso di entrare. Ma dopo poche decine di metri abbiamo visto arrivare sgommando le jeep di Strabag che ci hanno fermato e accompagnato fuori. Ne è nato un diverbio, che comunque si è risolto in pochi minuti.

 

Di fatto qui i lavori non li abbiamo visti, perché il cantiere è molto esteso e in qualche modo “coperto” da alcune montagnette di terreno.

Ad ogni modo ci è parso molto grave che un cancello fosse completamente aperto e incustodito,  con possibilità di accesso da parte di chiunque!

A questo punto torneremo alla carica nel prossimo futuro perché intendiamo vigilare sulla regolarità dei lavori, sia tramite visite dirette in loco che tramite interrogazione e richieste di accesso agli atti.

Non finisce qui.

Qui il report di Monza Brianza TV, che ci ha accompagnato nell’avventura:



(tratto dal blog di Gianmarco Corbetta)

domenica 16 marzo 2014

Il Cielo del Parco Valle del Lambro - 2014

Il Parco Regionale della Valle del Lambro, in collaborazione con il circolo astrofili La famiglia Adams di Carate Brianza, il GAC - Gruppo Amici del Cielo di Barzago, e il GAV - Gruppo Astrofili di Villasanta, propone alcune serate di osservazione astronomiche in luoghi peculiari del Parco e particolarmente adatti alle osservazioni del cielo, notturne e diurne.

Sono proposti cinque appuntamenti, ognuno dei quali dedicato ad un peculiare tema. Per le serate presso il lago di Alserio, sarà possibile effettuare un’escursione in barca ed osservare il cielo direttamente dal lago.

Le osservazioni sono a numero chiuso. Si richiede quindi l’ISCRIZIONE, che può essere fatta sino alle ore 12 del giorno precedente l’osservazione, per e-mail all’indirizzo: ilcieloenoi@famigliadams.it , per telefono al numero: 0362 970961 int. 2 (per gli appuntamenti festivi, l’ultimo giorno utile per telefonare è il venerdì).

Chi si iscriverà via E-mail riceverà conferma di iscrizione e, il giorno stesso dell’osservazione, una conferma o informazioni relative all’eventuale rinvio dell’osservazione per cause meteorologiche.

La partecipazione è GRATUITA: sarà molto gradito un vostro contributo volontario a sostegno dei Gruppi Astrofili che provvederanno all’organizzazione delle serate.

SI CONSIGLIA DI PORTARE UN BINOCOLO E UNA TORCIA.

Per informazioni su come raggiungere i luoghi di osservazione, consultare il sito del Parco: www.parcovallelambro.it

Programma delle serate:

23 marzo 2014, ore 15.00
Oasi Stellare presso l’Oasi di Baggero, Merone, Via Cesare Battisti
'l sol montava 'n sù con quelle stelle
Osservazione del Sole nel giorno dell’equinozio
Il Sole incontra l’equatore celeste, sorge o tramonta ai Poli, è a perpendicolo all’equatore e sorge proprio a est; in più notte e dì hanno la stessa durata. E’ l’equinozio di primavera.

24 maggio 2014, ore 21.00
Giardino a Lago di Alserio, Via Carcano
I SETTE PIANETI DEL 24 MAGGIO
Sette corpi del Sistema Solare (“pianeti” nel senso antico del termine) si rincorrono nel cielo per festeggiare l’inizio della bella stagione
Piatto ricchissimo in questo week end di primavera: Giove coi suoi satelliti, Marte col suo colore, Saturno con i suoi anelli e soprattutto Mercurio, il pianeta più sfuggente, si mostrano nitidi nel cielo serale, accompagnati da ben tre asteroidi, Vesta, Cerere e Pallade, due dei quali tra loro vicini. Completano il quadro congiunzioni varie tra i satelliti di Giove e di Saturno. Imperdibile.

13 e 14 giugno 2014, ore 21.30
Giardino a Lago di Alserio, Via Carcano
SUL LAGO ARGENTATO
Osservazione ed escursione in barca in una notte di plenilunio
Il plenilunio rende il lago di Alserio simile a una lastra d’argento. Dal suo centro contempleremo colline e montagne inondate dalla pallida luce lunare e presteremo ascolto al verso dell’allocco, delle rane e degli altri animali che nella notte hanno il loro habitat.

19 e 20 settembre 2014, ore 21.00
Giardino a Lago di Alserio, Via Carcano
SUL LAGO OSCURO
Incontro-osservazione ed escursione notturna in barca
Osserveremo il cielo buio del novilunio, che ancora mostra le belle costellazioni d’estate, prima dalla riva, con l’ausilio di strumenti ottici, e poi immergendoci nel buio totale del lago di Alserio, dal cui centro presteremo ascolto al verso dell’allocco, delle rane e degli altri animali che nella notte hanno il loro habitat.

13 dicembre 2014, ore 21.00
Oasi Stellare presso l’Oasi di Baggero, Merone, Via Cesare Battisti
SCINTILLE CELESTI
Osservazione dello sciame meteorico delle Geminidi
Chi conosce le stelle cadenti dette Geminidi? Nessuno? Per forza, a Dicembre fa freddo. Eppure neanche le Perseidi di Agosto possono reggerne il confronto per luminosità, velocità e colori.

sabato 15 marzo 2014

Cariggi: transumanza

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

metti una sera...
attimi di transumanza ai Carigg
con il "guado" del sentiero della Chiesuola

e il gregge con giovine pastore
diretto verso le villette di Capriano di Briosco (sullo sfondo)
per quanto tempo ancora...

Cariggi - MB
venerdì 14 marzo 2014
(Fotografie e commento di Gianni Casiraghi)