venerdì 20 dicembre 2024

Appello alla politica: investire in cultura per rilanciare il territorio brianzolo

 La provincia di Monza e Brianza si colloca al 107° posto, ultima in Italia, nella classifica delle province per la spesa dei Comuni destinata alla cultura, secondo i dati del Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita. Un dato allarmante che evidenzia la necessità di un deciso cambio di rotta nelle politiche culturali locali.

La provincia di Monza e Brianza all'ultimo posto per la spesa in cultura, in posizione 107 nella classifica della Qualità della Vita redatta dal Sole 24 Ore. Soltanto 1 euro speso per cittadino all'anno in investimenti per la cultura. Molte associazioni culturali di Monza e Brianza sono rimaste davvero allibite da questo dato desolante. «Il nostro territorio, così ricco di storia e tradizioni secolari, è trascurato da coloro che invece dovrebbero valorizzarlo», deplorano gli esponenti della cultura di Monza e Brianza.

«Rivolgiamo un appello a tutti i parlamentari e consiglieri regionali eletti in Brianza, di ogni colore politico, affinché si impegnino a invertire questa brutta realtà e a sensibilizzare i Comuni brianzoli e la Provincia a investire di più nella cultura e negli spazi dove si fa cultura», dichiara Ettore Radice, presidente dell'Associazione Mnemosyne.

Nelle città e nei paesi della Brianza, altamente cementificati, ci vorrebbero meno palazzi residenziali e più strutture per la cultura, come biblioteche, teatri, auditorium per la musica e centri di aggregazione per i giovani nelle periferie, dove fare attività culturali: strutture attive, propositive e funzionanti, rimarcano i presidenti delle associazioni.

«La cultura, non l'intrattenimento, serve a formare i cittadini, rendendoli pienamente consapevoli dei loro doveri e diritti, e aiuta la socializzazione tra le persone e i rapporti intergenerazionali», sottolinea Zeno Celotto, presidente del Circolo culturale Seregn de la Memoria.

«Siamo sempre più convinti che sia necessario promuovere un turismo culturale di qualità, affinché la cultura diventi anche una risorsa per l'economia del territorio, con eventi che possano attrarre turismo da altre province», rileva Antonetta Carrabs, presidente della Casa della Poesia.

I Comuni della nostra provincia devono anche considerare che ogni euro speso per la cultura avrà un ritorno pari a 1,80 euro per il territorio, secondo i dati del Ministero della Cultura.

«Il Festival della Letteratura di Mantova dovrebbe essere preso ad esempio: è un vero polo di attrazione, rendendo alla città quasi un raddoppio della redditività e attivando iniziative di accoglienza e ristorazione che hanno arricchito il territorio anche dal punto di vista economico», espone Gianna Parri, presidente del Premio Letterario Brianza.

«Le associazioni culturali di Monza e Brianza – evidenzia Radice – ormai da tempo, con grande sforzo organizzativo e di volontariato, realizzano rassegne ed eventi che raccolgono la partecipazione di moltissimi cittadini, provenienti anche dal milanese e da altre province limitrofe. Per dare un impulso di maggiore efficacia, serve sinergia tra le associazioni culturali, le amministrazioni comunali e la Provincia, in modo da risalire la china e proporre agli abitanti del nostro territorio un'offerta di maggiore attrattività».

Le associazioni auspicano che dal 2025 vengano destinate più risorse alla Cultura e che il territorio della Brianza possa davvero primeggiare pure per Cultura e  turismo, dotandosi anche di nuove strutture, fruibili dall’intera cittadinanza.

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