venerdì 20 dicembre 2024

Pedemontana e i lavori autostradali a Macherio, tra vibrazioni e barriere antirumore: la tutela della scuola


Lo scorso 18 dicembre 2024, durante l'assemblea pubblica sui lavori di Pedemontana a Macherio, sono stati discussi i dettagli relativi ai lavori per la realizzazione della nuova galleria autostradale, che interesseranno aree vicine alla scuola primaria. I rappresentanti del Comune e del contraente generale hanno illustrato il progetto delineando le misure di tutela previste per la scuola e le abitazioni vicine.

La fase più critica sarà la realizzazione dei diaframmi, strutture verticali realizzate con macchinari che perforano il terreno, generando vibrazioni che potrebbero essere percepite all'interno della scuola. La distanza dei diaframmi varia da pochi metri, nel punto più vicino alla scuola, fino a circa 15 metri per altre sezioni. Questa fase durerà alcuni mesi, su un totale di circa 1000 giorni previsti per il completamento dell'opera.


Il contraente ha sottolineato che, una volta terminata questa fase, le lavorazioni proseguiranno “a fondo cieco” all’interno della galleria, eliminando ogni disturbo alla superficie. Per garantire la funzionalità e la sicurezza della scala antincendio della scuola, verrà installata una paratia di micropali che ne assicurerà l’integrità durante l’intero periodo dei lavori.


Per ridurre al minimo i disagi, il progetto prevede:

  • Barriere antirumore provvisorie: Saranno installate durante i lavori, contribuendo a mitigare l’impatto acustico.
  • Pianificazione delle attività: Le lavorazioni più invasive, come quelle sui diaframmi, saranno eseguite durante i mesi estivi, quando la scuola è chiusa.
  • Monitoraggio continuo: Durante le fasi più critiche, sarà attivo un controllo costante delle strutture scolastiche per prevenire eventuali danni e garantire la sicurezza degli utenti.

L’intervento comporterà alcune modifiche nell’area circostante la scuola:

  • Pista di pattinaggio: Sarà espropriata, ma verrà ricostruita in una nuova area grazie a un indennizzo versato al Comune di Macherio.
  • Parcheggio pubblico di via 25 Aprile: Verrà temporaneamente ricollocato durante i lavori e ripristinato in fase definitiva sopra la galleria.

Il Comune ha richiesto e ottenuto dal contraente la disponibilità a organizzare incontri specifici con la dirigenza scolastica, i genitori e le associazioni sportive per condividere aggiornamenti e rassicurazioni.

10 commenti:

  1. Gianni Del Pero - WWF20 dicembre 2024 alle ore 13:40

    Raccogliamo l'appello che ci arriva da Macherio " La Pedemontana tra Lissone e Macherio distruggerà almeno 50 ettari di suolo fertilissimo di Aree agricole di interesse strategiche (salvate dalla cementificazione dopo anni ed anni di battaglie delle associazioni ambientaliste ed in particolare dell'Associazione Torrette..... confluita nel WWF) comprese le aree boscate, per conferirvi gli inerti dei cantieri di scavo non solo dei tratti prospicienti ma di tutto lo sviluppo tra Desio e Lesmo.
    Circa 50 ettari che dovevano essere interessati dalle compensazioni ambientali (progetto 24) e che invece saranno trasformati in una enorme, gigantesca discarica che determinerà la morte ecologica di tutta l'area, per altro ricompresa nel corridoio primario della RER - rete ecologica regionale.
    Possiamo fare qualcosa contro questo vergognoso scempio di uno dei più preziosi spazi aperti sopravvissuti nella Brianza centrale?" per confermare che possiamo anzi dobbiamo fare qualcosa e lo faremo continuando la nostra contrapposizione seria e argomentata confrontandoci con (e non pregiudizialmente "contro") i tecnici e i "decisori" come abbiamo sempre fatto.

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    1. È davvero rincuorante sapere che c'è qualcuno pronto a "fare qualcosa", qualunque cosa significhi. D'altronde, mantenere un confronto serio e non pregiudiziale è cruciale, soprattutto quando il dialogo avviene con chi ha già la ruspa in moto.

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    2. Gianni Del Pero, parliamoci chiaro: la posizione che hai espresso è un po’ come un’auto ibrida su una salita ripida. Funziona, ma non si capisce bene se vuoi salire con tutta la forza del motore o procedere a passo lento, sperando che qualcun altro spinga.

      Il punto forte della tua/vostra strategia – e qui ci scappa un sorriso – è la “contrapposizione seria e argomentata” che, però, non vuole essere “contro”. Ora, perdonami la domanda forse ingenua, ma come si fa a opporsi senza essere contro? La Pedemontana non è esattamente un’iniziativa che lascia spazio a compromessi morbidi: si tratta di un’autostrada che inghiottirà ettari di terreno fertile e trasformerà aree verdi in gigantesche discariche. Se non siete “contro” una cosa del genere, contro cosa si dovrebbe essere?

      Gianni, non mi fraintendere. La tua passione e il tuo impegno per il territorio sono ammirevoli, ma è tempo di uscire dall’ambiguità. Se davvero il WWF vuole guidare l’opposizione a Pedemontana, non può tenere un piede dentro e uno fuori: bisogna coinvolgere tutti, davvero tutti, senza riserve. E se qualche ambientalista si presenta con un cartello un po’ più colorito del vostro, pazienza: il nemico è il cemento, non chi lo critica.

      Forse, per una volta, vale la pena rischiare di perdere un po’ di controllo per guadagnare in forza collettiva. E sulla “contrapposizione senza essere contro”, beh, permettimi un consiglio: togliamo il freno a mano. Se ci opponiamo, facciamolo sul serio, con il coraggio e la fermezza che questa battaglia merita. I compromessi, lasciamoli a chi costruisce strade, non a chi difende la terra.

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    3. Temo che saremo in quattro a leggere questo scambio epistolare, ma non mi sottraggo. Come si fa a contrapporsi senza essere pregiudizialmente contro? Come abbiamo fatto negli ultimi trent'anni (direi 32-33, primo convegno, manifestazione a Desio (!) raccolta firme), da quando "molti" nemmeno sapevano dell'esistenza di Pedemontana e dei suoi derivati...o di aver una coscienza ambientalista. O come abbiamo fatto dal 2007 con Insieme in Rete, sporcandoci le mani e incontrando i politici di ogni colore per convincerli delle nostre ragioni (addirittura in Regione con Boni, nell'Assessorato della provincia di Milano per la istituenda provincia di Monza, negli Uffici di Pedemontana in P.za repubblica a Mi, in audizione alle Commissioni Regionali, in coordinamento con tutti i sindaci della Tratta B2) ottenendo la cancellazione della strada di arroccamento, degli svincoli nel Bosco delle Querce, della terza corsia nella tratta Lentate-Cesano, delle Pedemontagne... e tutto questo senza portare cartelli goliardici o slogan antagonisti...e altro che tu direi volentieri a voce...

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    4. Gianni Del Pero,
      il mio intervento era rivolto al presente e al futuro, non al passato. Rievocare ciò che è stato fatto anni fa per giustificare l’assenza di una mobilitazione forte e unitaria oggi non mi sembra una risposta convincente.

      Tu stesso ricordi che in passato le interlocuzioni erano accompagnate da raccolte firme, assemblee, manifestazioni, e soprattutto da un lavoro collettivo che coinvolgeva tutto il movimento contro Pedemontana. Ed è stata proprio questa sinergia a ottenere i risultati che ora rivendichi.

      Ora, se la tua risposta implica che per Macherio hai intenzione di riproporre lo stesso approccio integrato di allora – interlocuzione con Pedemontana, certo, ma anche mobilitazioni pubbliche, assemblee e iniziative condivise – possiamo solo esserne felici.

      Se invece la strategia resta quella che hai avuto negli ultimi anni, ovvero limitarsi a incontri solitari con i vertici di Pedemontana e rilasciare interviste in cui si tesse qualche elogio alle bonifiche, allora no, grazie. Quell’approccio non non solo non ha prodotto grandi risultati, anzi rischia di indebolire l’intero movimento, riducendo la portata della protesta a un dialogo tra pochi.

      La forza del passato, che tu stesso ricordi, stava nell’unità e nella partecipazione collettiva. Se davvero vogliamo difendere Macherio e tutte le aree minacciate dalla Pedemontana, dobbiamo tornare a quei metodi, con lo stesso spirito di condivisione e mobilitazione di un tempo.

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    5. Gianni,
      riguardo al tuo timore che saremo in quattro a leggere questo scambio epistolare, possiamo tranquillizzarti: negli ultimi tre giorni il post è stato letto da 134 persone e solo ieri, giorno del tuo commento, da 27 lettori. Dall'inizio del mese il blog ha registrato una media di 535 visite giornaliere.
      Non saranno numeri da capogiro, ma il nostro scopo non è fare grandi numeri, bensì dare spazio alle iniziative per la tutela della Brianza e portare a conoscenza di tutti le attività e i dibattiti del mondo ambientalista.
      Pensiamo che il confronto che si è sviluppato sia utile. Per questo, lo riprenderemo nei prossimi giorni con un post dedicato, in modo da dargli ulteriore visibilità e stimolare ulteriormente la discussione.

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    6. Il WWF Lombardia, con le sue 8 Organizzazioni Aggregate, da sempre lavora per la difesa del Territorio in coordinamento con le altre Associazioni Ambientaliste (nel Comitato Parco Brughiera dal 1984, nel Comitato Brianza anti-Pedemontana dal 1988 , in Pianalto per il Parco delle Groane dal 1989, in Insieme in rete dal 2007) e continua ancora oggi (nel Comitato Parco Groane-Brughiera, nel Coordinamento delle Associazioni della Provincia di Como, nel Coordinamento Salviamo il Monte San Primo con 35 associazioni, e in coordinamento con decine di Associazioni per salvare la Brughiera di Gaggio-Malpensa) ottenendo grandi, anzi grandissimi risultati. Ne cito solo alcuni: la costituzione del Parco Regionale delle Groane e della Brughiera, la cancellazione del secondo lotto della tangenziale di Como, il blocco del progetto della Canturina Bis e della Tangenziale di Mariano, la sospensione dell'iter progettuale dell'area cargo della Brughiera di Malpensa). E anche per Pedemontana in questi ultimi anni abbiamo lavorato in coordinamento con decine di altre Associazioni. E anche qui i risultati ci sono stati: siamo stati invitati a partecipare ai lavori delle Conferenze dei Servizi, non solo a quelle del 2015, 2016, 2019 che hanno approvato il Progetto Operativo di Bonifica (bonifica che, è sempre meglio ricordalo, era stata richiesta e ottenuta da Insieme in Rete nel 2013 e che invece oggi è rinnegata da alcuni ex-aderenti e da nuovi soggetti di più recente formazione) ma anche in quelle del 2023 e 2024 dove oltre ad avere ottenuto il coinvolgimento di ARPA nel procedimento, abbiamo "portato a casa" la riduzione dei volumi di scavo e l'introduzione di specifiche misure di alta sicurezza (grazie a prescrizioni emanate con il decreto approvativo di Regione Lombardia anche a seguito del nostro parere presentato e ribadito al "tavolo decisionale")

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    7. Grazie per aver ricordato il lungo impegno del WWF su tanti fronti. Tuttavia, il punto del dibattito riguarda Macherio e il presente, non i successi passati o le attività su altri territori.
      Mi piacerebbe sapere in concreto quali azioni (fatti, non parole) intendi mettere in campo a Macherio per evitare la devastazione delle opere di Pedemontana.

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    8. Tra i pochi fatti concreti relativi a Macherio ci sono le Osservazioni al PGT sottoscritte da alcuni (tra i quali Legambiente e WWF) ma non da altri, e le azioni promosse da BrianzaRestart e dall'Osservatorio Clima, Economia Circolare e Transizione Ecologica di Regione Lombardia che possiamo anche far finta di non conoscere ma che Pedemontana dovrà comunque rispettare.

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  2. Felicissimo del successo del Tuo Blog che ho sempre ritenuto uno strumento fondamentale di informazione di qualità, così ho sempre riconosciuto la qualità delle grafica e della composizione dei testi. Purtroppo nell'ultimo periodo, direi nell'ultimo anno non ho condiviso il contenuto dei commenti del moderatore del Blog (ma questo ce lo siamo già detto...)

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