domenica 7 dicembre 2025

Arosio difende il paesaggio agricolo: stop al megafotovoltaico su suolo fertile

Arosio. L'area agricola in località Bittolo. Fonte immagine: PGT, Documento di Piano

La tutela del suolo agricolo torna al centro del dibattito ambientale lombardo con la vicenda dell’impianto fotovoltaico a terra previsto in località Bittolo, nel Comune di Arosio (CO). Un progetto da 16.000 metri quadrati di pannelli – destinati a diventare 50.000 considerando le infrastrutture di servizio – che avrebbe trasformato un’area agricola storicamente coltivata in un campo energetico industriale.

La Sindaca Alessandra Pozzoli, sostenuta dal Consiglio comunale e da una parte significativa della cittadinanza, ha scelto la via legale per tutelare il territorio. Il Comune ha infatti impugnato davanti al TAR l’Autorizzazione Unica rilasciata dalla Provincia di Como il 1° agosto 2025, ritenendo che l’intervento rappresentasse una vera e propria trasformazione urbanistica irreversibile.

L’area interessata, presidiata dall’antica Cascina Bittolo e inserita negli ambiti agricoli strategici del Piano Territoriale Provinciale, svolge un ruolo di corridoio ecologico e di separazione tra i tessuti urbani dei Comuni limitrofi. Un mosaico rurale che non ha solo valore agricolo, ma anche paesaggistico, storico ed ecologico.

Arosio. L'area agricola del Bittolo

Secondo l’Amministrazione, un impianto di tali dimensioni avrebbe:

  • cancellato l’attività agricola preesistente, con perdita di suolo fertile;
  • creato un precedente pericoloso: se replicato, rischierebbe di erodere di fatto tutti gli spazi agricoli comunali analoghi;
  • alterato un’area definita “zona tampone di secondo livello”, cruciale per la protezione ambientale e il contenimento della dispersione urbana.

La posizione del Comune, tuttavia, non è contraria alle energie rinnovabili: lo dimostrano i numerosi impianti fotovoltaici già installati sugli edifici pubblici – scuole, biblioteca, palazzetto, alloggi popolari e municipio. La linea scelta è chiara: privilegiare il fotovoltaico integrato, non quello a terra su aree verdi.

La contesa amministrativa ha avuto un epilogo rapido. Il 17 ottobre 2025 la Provincia di Como ha preso atto della rinuncia della società proponente, Chiron Energy SPV 40 S.r.l., che ha dichiarato l’indisponibilità delle aree. L’autorizzazione è così decaduta e il TAR, il 22 ottobre, ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse.

Per il Comune si tratta di una vittoria: i campi del Bittolo resteranno agricoli. L’area continuerà ad essere arata e coltivata, preservando non solo l’economia rurale locale, ma anche il paesaggio e la biodiversità.

Immagine tratta da Google maps

La vicenda di Arosio apre una riflessione più ampia: la transizione energetica non può prescindere dalla tutela dei territori. Il fotovoltaico è una risorsa indispensabile, ma la sua espansione deve privilegiare tetti, capannoni, aree industriali dismesse e superfici già impermeabilizzate. Consumare nuovo suolo agricolo, in un Paese che ne perde 2 metri quadri al secondo, rischia di compromettere proprio quelle risorse naturali che la transizione ecologica vorrebbe proteggere.


Arosio, con la sua battaglia, ricorda che la sostenibilità non è solo produzione di energia pulita, ma anche tutela della terra, del paesaggio e delle comunità che lo abitano.

Leggi i comunicati stampa del Comune:

  1. L'opposizione del Comune di Arosio al provvedimento della Provincia
  2. La conclusione della vicenda

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