mercoledì 1 febbraio 2012
Fermiamo i signori delle autostrade prima che asfaltino anche noi!
BREBEMI, BRONI-MORTARA, CREMONA-MANTOVA, IPB BERGAMO-TREVIGLIO, PEDEMONTANA, NUOVA GALLARATESE, RACCORDO VALTROMPIA, RHO-MONZA, TEEM, TIBRE, TOEM, VARESE-COMO-LECCO, VARIANTE DEL SEMPIONE, VIGEVANO-MALPENSA...
AUTOSTRADE LOMBARDE, QUANDO BASTA?
FERMIAMO I SIGNORI DELLE AUTOSTRADE, PRIMA CHE ASFALTINO ANCHE NOI!
DICIAMO NO AI NUOVI PROGETTI DI GRANDE VIABILITA' NEI CAMPI DELLA LOMBARDIA, PER UNA IDEA DIVERSA DI MOBILITA'
Caro Ministro Passera, cari Presidenti di Regione e Provincia, se non ve ne foste accorti, vogliamo cortesemente farvi notare che il disco delle autostrade lombarde si è rotto e ripete sempre lo stesso vecchio ritornello. E' ora di cambiare il disco prima che faccia altri danni. Anche perché - sotto sotto - non ci credete più neanche voi che per il rilancio dell'economia lombarda bisogna costruire autostrade in ogni angolo libero della nostra regione. E' anche per questo che non funziona il project financing, perchè il futuro non porterà l'aumento di traffico su cui facevate tanto affidamento, ma domanderà nuovi servizi per l'accesso alla mobilità. E se non aumenterà il traffico, non ci saranno abbastanza automobilisti da spennare per pagare le infrastrutture.
Le priorità sono altre, gli investimenti devono servire a recuperare il grave ritardo della Lombardia sulla mobilità collettiva. Ma se proprio non sapeste cosa fare dei miliardi impegnati dalle banche per finanziare i cantieri autostradali... beh, vi facciamo presente che ci sono migliaia di piccole e medie imprese in difficoltà per mancanza di liquidità.
L'ECONOMIA LOMBARDA E' MALATA E NON SARANNO LE NUOVE AUTOSTRADE A CURARLA: LA RICETTA E' SBAGLIATA, IL FARMACO E' SCADUTO!
I nuovi progetti di autostrade e altre grandi arterie regionali, grande feticcio dell'ultimo ventennio di politica lombarda, formano un nastro di asfalto lungo 650 km, a cui se ne aggiungono altrettanti di viabilità complementari. I costi solo per BreBeMi, TEEM, Pedemontana, hanno già raggiunto i 10 miliardi di euro considerando IVA e oneri finanziari, e finora chi sta pagando sono solo fondi pubblici: niente male, per quelle che avrebbero dovuto essere le prime autostrade finanziate dai privati!
Dove oggi ci sono i campi dell'agricoltura più produttiva d'Italia si snoderanno strisce di deserto d'asfalto per quasi 10.000 ettari, ed almeno il doppio sarà la campagna devastata da cave e cantieri, ma anche da capannoni, lottizzazioni, logistiche, centri commerciali che sorgeranno a ridosso di ogni svincolo. Decine di migliaia di ettari di campi devastati, persi per sempre, per inseguire il mito della continua crescita del traffico, invece di quello della mobilità efficiente. La sola BreBeMi è progettata per iniettare nel traffico di Milano 70.000 veicoli al giorno in più. A che pro? per imbottigliarli meglio?
Per la mobilità servono altre infrastrutture, altri servizi: quelli del trasporto collettivo, che non consuma suolo, non alimenta lo smog nè la congestione da traffico. Ma per questo serve una politica meno compiacente verso le lobby, meno complice delle ecomafie, meno subalterna agli interessi di collegio elettorale.
FERMIAMO LA LOBBY DELLE AUTOSTRADE, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!
Adesioni: Altreconomia, Associazione Parco Sud, ASTROV Gorgonzola, Cambiamo Abbiategrasso-Le coccinelle, Cascina Isola Maria, Circoli Legambiente di Franciacorta, Seveso e Cantù, Comitato Cives Seveso, Comitato Cremonese-Cremasco-Casalasco Salviamo il Paesaggio, Comitato Legnanese e Aresino Salviamo il Paesaggio, Comitato NO tangenziale Albairate, Comitato per il Parco Regionale della Brughiera, Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro l'autostrada Broni – Mortara,Coordinamento nazionale Salviamo il Paesaggio, Coordinamento Interprovinciale per la Mobilità Sostenibile MI-BG, Coordinamento NO TEM, Coordinamenti provinciali Legambiente Bergamo, Brescia e Pavia, Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, Coordinamento Comitati contro le Autostrade CR-MN e TIBRE, Coordinamento Nord Sud del Mondo, Eco-alba Albairate, Ecologisti Democratici della Lombardia, European Green Party, Ferma la Banca!, Genitori Anti Smog, Insieme in Rete per lo Sviluppo Sostenibile, Italia Nostra Milano Sud-Est, Legambiente Lombardia, LUCI Cremona, Presidio Permanente No TEM, Rete Civica Italiana, Sinistra e Ambiente di Meda, Slow Food Lombardia
(aggiornamento 5/2/2012)
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento di Monica Frassoni, Presidente del Partito Verde europeo
RispondiEliminawww.monicafrassoni.eu
Nei giorni scorsi si é svolta l’inaugurazione della famosa « corda molle » a Brescia e domani, lunedi, all’Assemblea di Assolombarda a Milano ci sarà di nuovo un grande canto alle virtù dell’asfalto a tutta birra, dell’autostrada come volano di sviluppo oltre naturalmente ad un’accorata richiesta di denaro allo Stato: é davvero incredibile come la costruzione di autostrade possa riscuotere ancora tanto successo : infrastrutture che drenano un’incredibile quantità di risorse pubbliche, mangiano ettari e ettari di terra fertile in una regione che conta su una produzione agricola e una cultura alimentare che il mondo ci invidia, sono occasione di speculazione di pochi privati e non rispondono alla domanda crescente di una mobilità rapida e sostenibile, che copra distanze medio-brevi.
E come, in tempi di crisi e cambiamenti climatici, di pressione sul nostro disastrato territorio di fenomeni meteorologici inusuali solo fino a qualche anno fa, sia ancora possibile che media e politica continuino acriticamente a ripetere il messaggio che si puo' uscire dalla crisi puntando sul cemento, sull’auto, sulla velocità, o, per analogia, sulla grande centrale, sulla grande impresa, senza curarsi minimamente dello spreco enorme di risorse, di energia, di soldi che questo modello di sviluppo ormai rappresenta. E’ un’altra faccia della nostra società che rimane profondamente « machista » e che non ha capito che la vera modernità, -come dimostrano i paesi stanno meglio affrontando la crisi nel nostro continente- , sta in una visione un po’ più « femminile » della società, più « soft », centrata sui servizi alla persona, sull’attenzione all’educazione, alla bellezza, al risparmio di risorse, al potere diffuso, alla valorizzazione della diversità e della multifunzionalità : invece che costruire ancora più grandi strade che imbottigliano ancora più auto individuali in un ingorgo puzzolente, puntare su « metropoli tranquille » su treni e trasporti collettivi di breve e media distanza ; invece che continuare a mangiare terra fertile, puntare, per uscire dalla crisi, anche sul ritorno alla terra di giovani competenti e motivati attraverso un’agricoltura meno « industriale » e capace di garantire reddito per gli operatori e qualità per i consumatori. Invece che costruire capannoni orribili e che spesso rimarranno vuoti, puntare su un’edilizia che tende a riabilitare ed adattare il patrimonio edilizio esistente all’urgenza di ridurre il consumo di energia….Non sarebbe questo un piano molto più attraente dove investire il denaro pubblico che sta per essere sperperato in autostrade e svincoli ?
Perché anche su questo é bene non farsi illusioni : come recita il comunicato delle tantissime organizzazioni e comitati che parteciperanno lunedi al presidio anti-autostrade a Milano « I costi solo per BreBeMi, TEEM, Pedemontana, hanno già raggiunto i 10 miliardi di euro considerando IVA e oneri finanziari, e finora chi sta pagando sono solo fondi pubblici »......