Arese, 27 novembre 2010. Auditorium gremito, e atmosfera di grande partecipazione e interesse ieri sera all'Assemblea organizzata dal Comitato Difendiamo Arese, da Legambiente e dal Coordinamento Area Alfa – Un altro progetto è possibile, per parlare del futuro dell'area dopo la bocciatura dell'Accordo di Programma Alfa Romeo del mese scorso. Un'occasione per le tante componenti sociali e i cittadini intervenuti di far sentire la propria voce e lanciare nuove idee in fatto di trasporto pubblico, viabilità, ambiente e riassetto dell'Area Alfa, ma anche per porre alcune domande al sindaco Gianluigi Fornaro, invitato all'assemblea.
La serata è iniziata con l'intervento di Sara Belluzzo, presidente del Comitato Difendiamo Arese, che ha ripercorso le tappe e le tanti azioni del Comitato (vedi la raccolta di 4000 firme, le manifestazioni, la presentazione di osservazioni e documenti tecnici a Regione e Comuni, il dialogo e lo stimolo continuo verso le istituzioni), nato circa un anno fa per battersi contro l'ipotesi di una tangenzialina, del parcheggio Expo in una zona agricola di pregio limitrofa alla villa di Valera, del mega centro commerciale previsto all'interno dell'ex Alfa e del totale abbandono della vocazione industriale dell'area.
Gianluigi Forloni, della direzione di Legambiente Lombardia, ha quindi provato a immaginare nuove soluzioni per il futuro dell'area Alfa, capaci di coniugare sviluppo e rispetto dell'ambiente, sollecitando progetti che puntino all’insediamento di attività produttive di eccellenza ma anche sostenibili, e lanciando la sfida agli operatori della green economy, ovvero a chi si occupa di riduzione delle emissioni, di efficienza energetica, di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Hanno poi preso la parola due sindacalisti dell'Alfa, Pierluigi Sostaro della Cub, e Corrado Delle Donne dello Slai Cobas, quindi Giovanni Marzorati della presidenza delle Acli provinciali, Andrea Savi del Comitato No Expo, e Maurizio Borghi del WWF Groane.
Infine sono state rivolte al Sindaco le domande del Comitato e dei cittadini, riassumibili in poche battute: il Sindaco terrà finalmente conto delle richieste dei 4000 cittadini che hanno firmato la petizione contro l'AdP poi bocciato? In quale direzione sta lavorando l'Amministrazione Comunale per il futuro dell'Area, dato il silenzio delle istituzioni in questo mese e mezzo successivo alla bocciatura dell'Adp? L'ipotesi della Tangenzialina e del megaparcheggio è tuttora in campo? L''idea di un trasporto pubblico su rotaia, che colleghi Arese alle ferrovie nord e al metro Rho-Pero è stato abbandonato?
Interlocutorie e prive di certezze le risposte del primo cittadino, che ha ricordato che è la Regione Lombardia a proporre l'Accordo di Programma, e che non è escluso che Formigoni possa ripresentare più o meno lo stesso progetto, inserendolo però nel Piano Expo (con tutta la mancanza di controlli e d'intervento da parte delle istituzioni locali che questo comporterebbe). E che l'Amministrazione Comunale, per non perdere il treno dello sviluppo e dell'occupazione e non farsi escludere dall'Accordo, può solo cercare di migliorare la situazione (come ha tentato di fare con il precedente AdP, chiedendo per esempio che la Tangenzialina fosse parzialmente interrata e circondata da piante.
In conclusione, commenta Gianluigi Forloni “ancora una volta dalle istituzioni non arrivano segnali confortanti e tocca ai cittadini provare ad organizzare un’ipotesi diversa di riutilizzo dell’area che parta finalmente dalle esigenza del territorio. Non sarà facile, ma alla terza bocciatura restare a guardare cosa farà la Regione è la cosa meno utile quindi ci stiamo organizzando per trovare degli interlocutori interessati a concretizzare le nostre idee”.
E Sara Belluzzo aggiunge “le azioni e le proposte portate avanti sino ad ora dal Comitato e dal Coordinamento hanno contribuito alla bocciatura del precedente Accordo di Programma, il cui impatto sul territorio e sul lavoro sarebbe stato estremamente negativo. Ora noi cittadini stiamo lavorando per portare proposte concrete di reindustrializzazione dell’area e lavoro qualificato, trasporto pubblico su rotaia e aree verdi pubbliche che siano davvero migliorative della qualità della vita di chi abita ad Arese e nei comuni intorno all’Area Alfa, con un progetto che guardi non solo all’oggi ma anche al futuro delle giovani generazioni che qui vivono e vorrebbero lavorare!”
Leggi anche il comunicato stampa del WWF Lombardia
sabato 27 novembre 2010
Il futuro dell'Area Alfa di Arese
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