di Anna Alberti
Tempo di bilanci (tutti positivi), ma soprattutto di riflessioni e proposte per il futuro dell'Area Alfa Romeo, per il Comitato Difendiamo Arese e il Coordinamento Area Alfa – Un altro progetto è possibile e Legambiente, dopo la bocciatura dell'Accordo di Programma dell'ottobre scorso da parte del Consiglio Comunale di Rho, che ha saputo ascoltare le proteste di migliaia di cittadini, commercianti, lavoratori. Nel silenzio e nel vuoto di nuove proposte da parte di Regione Lombardia e amministratori locali, il nuovo anno sarà l'occasione per Comitati e cittadini, di far sentire la propria voce e lanciare nuove idee per il riassetto di un'area di oltre 2 milioni di metri quadri, nel rispetto dell'ambiente, dell'occupazione, di una qualità di vita migliore.
E' stata una cittadinanza matura, consapevole del fatto che più ambiente vuol dire più salute, ma anche occupazione di qualità, che con la pressione dei suoi Comitati e l'azione continua sul territorio ha portato a respingere quell’Accordo di Programma (coraggiosamente bocciato dal Consiglio Comunale di Rho) che ci auguriamo fosse l’ultimo tentativo di svendita del territorio alla lobby del cemento.
Tra le tante azioni del Comitato Difendiamo Arese (nato nell'autunno del 2009 per battersi contro l'ipotesi della tangenzialina, del parcheggio Expo in una zona agricola di pregio limitrofa alla villa di Valera, del mega centro commerciale previsto all'interno dell'ex Alfa e del totale abbandono della vocazione industriale dell'area) ricordiamo la raccolta di 4000 firme, le manifestazioni di giugno e di ottobre - a pochi giorni dal voto dei Consigli Comunali - la presentazione di osservazioni e documenti tecnici a Regione e Comuni, il dialogo e lo stimolo continuo verso le istituzioni.
Ma ora veniamo ai programmi per l'immediato futuro, che il Comitato intende sviluppare col contributo dei tanti cittadini desiderosi di ricominciare a fare politica dal basso.
Il primo è quello di sollecitare nuove soluzioni per il futuro dell'ex Alfa, sostenendo il ritorno alla vocazione industriale dell'area (e la vociferata trattativa con Wolkswagen), ma lanciando anche la sfida agli imprenditori della green economy, ovvero a chi si occupa di riduzione delle emissioni, di efficienza energetica, di produzione di energia da fonti rinnovabili, per l’insediamento di attività produttive che coniughino eccellenza e sostenibilità. Quindi quello di sostenere il progetto di un Polo culturare, che avvicini ad Arese il mondo dell'Università e della ricerca, ma anche di un centro di produzione Rai (tutte ipotesi emerse negli incontri del Comitato con il Sindaco di Arese).
Infine quello di continuare a sollecitare istituzioni, giunta comunale, primo cittadino, ma anche le opposizioni, che purtroppo nel nostro paese non sono riuscite a rispondere alle richieste dei cittadini con la bocciatura dell'Adp (approvato dal Consiglio Comunale di Arese il 12 ottobre scorso anche se inutilmente, dato il voto contrario di Rho che di fatto a annullato l'accordo con la Regione).
Per questo il Comitato Difendiamo Arese, del tutto apartitico e lontano dalle logiche di palazzo, continuerà a sollecitare, provocare e stimolare tutte le forze politiche, dialogando e collaborando con chi meglio saprà rappresentare la nostra contrarietà allo scempio del territorio, alla lobby del cemento e dei centri commerciali, la nostra voglia di difendere l'ambiente, l'occupazione, il futuro dei giovani.
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