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lunedì 11 luglio 2011

Movimenti di terra al Parco Groane


In questi giorni si stanno svolgendo, regolarmente autorizzati dal consorzio Parco delle Groane alcuni lavori che ci lasciano perplessi e, a nostro avviso, incompatibili con la natura del parco.

Nella zona dell'isolino a Senago, di fianco al campo volo, si stanno scaricando migliaia di metri cubi di terreno, molto probabilmente con lo scopo di riportare al piano di campagna un terreno precedentemente cavato e da anni perfettamente recuperato ad uso agricolo.


Sino agli anni 70 questo appezzamento era adibito a risaia, poi con colture agrarie varie e da tempo era mantenuto a prato stabile.
Si può presumere che i movimenti di terra, a lavoro ultimato, supereranno i 100.000 mc, in quanto l'area da ricoprire è superiore ai 10 ettari.

Perchè il Parco ha autorizzato un movimento terra di cosi vaste proporzioni?

Inoltre in questi prati stabili, in questa stagione, ci sono una miriade di insetti ed altri animali e senz'altro nidificazioni a terra.

Perchè autorizzare questo lavoro in questo periodo dell'anno?

Un'ultima considerazione: nella zona dell'isolino si riproduce il gruccione.

La scorsa estate ne sono stati visti parecchi esemplari giovani proprio vicino a questo prato, e ora lo si ricopre trasformandolo in un deserto.

2 commenti:

  1. Ecco un altro risultato conseguente all'INCOMPETENZA di chi è stato scelto per gestire i Parchi.
    Nel CdA del Parco Groane, c'è stata una vera e propria SPARTIZIONE per accontentare gli appetiti di poltrone di PdL e Lega che amministrano buona parte dei Comuni in esso rappresentati.
    Queste persone, evidentemente, si occupano di tutt'altro, e pare, che la loro specializzazione sia IL MOVIMENTO TERRA - per edificare in primis. Che importa a loto il mantenimento di un equilibrio ecologico faticosamente raggiunto dalla natura stessa ?
    Loro fanno quello in cui sono maestri: lo scempio dei beni collettivi !

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  2. ciao, buona parte della terra cavata proveniva dagli scavi dell'esselunga di s.maria rossa. ho seguito personalmente un paio di camion per vedere da dove venivano.

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