Domenica 25 maggio 2014, curata dall'associazione “L’Ontano” di Montorfano e dal "Comitato per il Parco Regionale della Brughiera", si è svolta un’escursione presso la Riserva Naturale lago di Montorfano, oasi di grande pregio storico, naturalistico e geologico.
La camminata ha preso il via dalla bella piazza Roma di Montorfano per inoltrarsi, poco dopo, nella fabbrica del ghiaccio chiamata “Giazzerun”.
"Il lago di Montorfano, nei periodi invernali, gela facilmente in
superficie. Anni addietro, quando l'inverno era più rigido, lo spessore
della lastra di ghiaccio che si formava era molto consistente e poteva
raggiungere anche i 50-60 cm. Questo fatto ha costituito un'importante
fonte di lavoro per i montorfanesi: la superficie ghiacciata veniva
tagliata con la scure in pesanti lastre, che poi venivano spinte a riva e
frantumate in pezzi più piccoli, il ghiaccio così raccolto era poi
depositato in apposite costruzioni, dette ghiacciaie, per essere
conservato ed essere venduto nella stagione calda."
(Descrizione tratta dal sito della Riserva Naturale del lago di Montorfano)
"I territori di Montorfano e Capiago Intimiano sono caratterizzati dal tipico paesaggio della brughiera: paesaggio lievemente ondulato, terreno di tipo alluvionale ghiaioso, ricco di argilla e ossido di ferro ( cui si deve il tipico colore rossastro), brevi corsi d'acqua a carattere torrentizio, grande diffusione dell'arbusto di brugo, un'erica (Calluna vulgaris) che in autunno produce una fioritura di colore rosa pallido. Nelle vaste zone boschive, accanto al brugo, sono presenti la farnia, il carpino bianco, il castagno, il nocciolo, la rovere e, nei punti più elevati, il pino silvestre e la betulla. (...) Una sviluppata rete di facili sentieri offre la possibilità di passeggiare tra boschi e campi coltivati e visitare le vecchie cascine che, in alcuni casi, sono ora attrezzate a centri ippici e come punti di ristoro."
(Descrizione tratta dal sito della Riserva Naturale del lago di Montorfano)
Durante il tragitto poeti e scrittori hanno recitato poesie e racconti, attraverso i quali si respirava l’atmosfera più autentica della natura. Insieme alla poesia non è mancata la scienza, geologi, archeologi e botanici hanno spiegato le origini e le caratteristiche del territorio in cui viviamo e ci spostiamo quotidianamente.
La passeggiata si è poi conclusa con un piccolo rinfresco offerto dagli organizzatori con il Pantramvai, pane dolce con le uvette prodotto artigianalmente dai detenuti della casa circondariale di Opera.
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