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mercoledì 28 maggio 2014

"LAMBRO, un monologo" al Festival della letteratura di Milano



COME NASCE LA MOSTRA …

Lambro. Un monologo, nasce dalla volontà di far parlare il Lambro, metamorfosi di un fiume che si fa persona per narrare se stesso.

Seguendo questo percorso poetico- parole Iride Enza Funari e immagini di Rodolfo Zardoni- potremo riscoprirci un po’ fiume e un po’ terra.

I sogni, le speranze, i dubbi e le sofferenze del nostro fiume sono anche nostri. Perché il Lambro parla del nostro modo di vivere in rapporto con la natura; di come essa talvolta soffra per il mutamento imposto: trasformando la propria essenza, la forma originale del proprio corpo.

Un monologo dettato per lambire le emozioni di chi saprà calarsi nelle acque talvolta beate, talvolta turbate del fiume Lambro.


Tutto parte da una domanda, da lì si inseguono i pensieri.

Alla domanda “chi sono?” il Lambro si apre al mondo per raccontarsi.

Scandendo passato, presente e futuro con le immagini ed i versi, gli autori intendono sovrapporre attimi per costruire un ritratto antropomorfico del Lambro, un fiume che si veste della nostra stessa natura per avvicinarci a lui, per obbligarci ad ascoltare il suo racconto appeso tra estasi e disperazione.

Il Lambro diventa così un simbolo, la metafora di una netta comprensione per chi voglia guardarlo negli occhi e confessargli il proprio disagio nel contemplare la sua morfologia così profondamente alterata, così profondamente cambiata.

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